domenica 17 aprile 2011

Mt 9,14-15 Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Vangelo


Mt 9,14-15 Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito,di rinnovare in questo periodo di quaresima,la mia fede,la mia anima ed il mio cuore,perchè sempre fedele alla tua parola,possa seguire la via segnata per noi da Gesù.

Nella prima lettura,il profeta Isaia,ci riporta le parole di Dio riguardo al digiuno,che gli veniva offerto dai giudei e che però non era attinente alle opere, che questi facevano, ed in queste parole riconosciamo la stessa rabbia di Gesù contro i farisei. Queste parole risuonano ancora oggi,perchè il digiuno,non deve essere un ato apparente,una formalità,perchè altrimenti non ha senso.Cominciamo a digiunare dalle liti,dalla violenza,dall'attaccamento ai beni materiali,dalla prepotenza,dal sopruso,dalla voglia di apparire e di mettere sempre il proprio io davanti a tutto e a tutti.
Scegliamo l'umiltà di chi non sa riconoscere da solo ,neanche i propri peccati e inginocchiamoci riverenti davanti al Signore,che per amore nostro,ha sacrificato il suo Figlio,fino alla morte umiliante della croce,per la salvezza di tutti noi,che sicuramente non meritiamo tanto amore.
Matteo ci parla di Gesù che nella regione dei Gaderèni,viene interrogato sul digiuno,che loro e i farisei rispettavano scrupolosamente e che invece i suoi discepoli non favevano.Gesù tra le tante cose che vuole rinnovare per far capire bene i desideri del Padre,rinnova anche questa pratica del digiuno,togliendo da questa ,la scorza di apparenza,e offrendo se stesso come olocausto,per farci capire che non c'è amore più grande di quello che Lui e il Padre hanno per noi. Gesù con la sua risposta fa capire loro che i suoi discepoli,sono talmente legati a lui da essere come invitati a nozze in presenza dello sposo,e che pertanto ,non hanno motivo di digiunare,perchè sono in simbosi con lui,potranno farlo,se vorranno,quando resteranno da soli.
In questo periodo di quaresima,cerchiamo di vivere le regole fondamentali della fede,preghiera ,digiuno e carità,con vero cuore,offrendo ogni nostra azione al Signore,perchè è la disposizione dei nostri cuori che farà la differenza tra noi e i farisei.

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