domenica 17 aprile 2011

Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

Vangelo


Mc 7,31-37 Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
Preghiera
Vieni o Spirito santo,nella mia mente ottusa,aprila alla comprensione della tua parola,apri i miei occhi e le mie orecchie,come hai fatto con il sordomuto del Vangelo.

Gesù parla e opera,lo fa anche in terra pagana,ma i suoi gesti,sono uguali a quelli che compie con gli ebrei,perchè per lui,tutti sono uguali.
Quello che Lui vuole prima di tutto è la vera comprensione della parola di Dio.Ha gia' spiegato che non si debbono mettere le nostre idee umane e le nostre leggi,ma seguire solo la parola del Signore,che è stata dettata dall'amore,e che va letta con questa ottica,non dimenticando mai che è per il nostro bene che Dio ci parla,è per il nostro bene che Gesù è venuto,e che prendendoci da parte ,ad ognuno di noi,egli parla.
Il miracolo che opera sul sordomuto,è significativo di quello che opera in noi,quando ci avviciniamo a Lui,noi speriamo in una sua azione guaritrice,ed è per questo che chiediamo l'imposizione delle mani,ma Gesù non opera come noi vogliamo,ha sempre qualcosa da dirci di più ,ed infatti ecco che non opera quello che noi aspettiamo,ma ci invita anche all'ascolto e alla parola.
Quel suo non dire a nessuno del miracolo operato,non vuole dire non parlarne,secondo me,ma vuole dire:Non parlare del miracolo che io ho operato in te,ma di quello che tu sei diventato grazie a questo miracolo.Parla della grazia che è in te,della bellezza che vedi nel tuo cuore grazie alla fede ,parla con le tue opere oltre che con le tue parole,in questo modo porterai la luce del Signore intorno a te,e a tua volta aprirai gli occhi e gli orecchi dei tuoi fratelli.Aderire al progetto di Gesù per la salvezza degli uomini.
Questa è comprensione del vero rapporto che il Signore vuole con noi,un amore reciproco e consapevole,che non aspetta solo di essere donato,ma che a sua volta si dona all'altro,con la stessa intensità.

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