domenica 17 aprile 2011

Mc 5,1-20 Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

Vangelo
Mc 5,1-20 Esci, spirito impuro, da quest’uomo.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

Questa scena descritta da Marco,ci racconta il seguito della scena precedente,quando Gesù sulla barca con i discepoli ,calma la tempesta.
Eccoli sull’altra riva,una riva che viene descritta piena di sepolcri tra i quali si aggira un uomo posseduto dagli spiriti impuri.Una terra di morti e spiriti immondi,che avevano provato a contrastare l’arrivo di Gesù su quella spiaggia,provocando la tempesta,perché sapevano che con il suo arrivo sarebbero dovuti andare altrove.
Quell’essere indemoniato,gridava e si perquoteva con delle pietre,perché è così che il diavolo agisce,ti fa fare cose che ti fanno del male,ti fa compiere azioni distruttive;appena vede Gesù si getta ai suoi piedi,pregandolo di non scacciarlo da lì.Non pensate ad un diavolo poverino che può far pena,ma piuttosto alla falsità con la quale si pone.Infatti non è un solo spirito maligno,ma addiruttura una legione di diavoli che si schiera davanti a Gesù,i quali non potendo lottare contro di lui,lo implorarono di mandarli nei corpi di alcuni porci che erano li’ vicino.
Così fece e subito i porci si buttarono in mare e perirono.
In un mondo in cui tutto è basato sugli interessi, quei maiali rappresentavano la ricchezza ed allora,della salvezza di quell’uomo non interessa a nessuno…tutti gli dicono di andarsene,perché non accettano la perdita dei loro averi ….nessuno è disposto a perdere le cose alle quali tiene,gli interessi valgono più della vita umana…e questa è purtroppo la vita di tutti i giorni,la triste realtà con la quale ci scontriamo nel mondo di oggi,ma che a quanto pare,di sempre!

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