Vangelo
Mc 6,1-6 Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.
Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
Parola del Signore
---------------------------------
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore mio,vieni nel mio cuore con il tuo Santo Spirito,illuminami con la tua sapienza e donami la grazia di capire la tua parola e di viverla.
Gesù torna a Gerusalemme,tra i suoi,che conoscevano la sua storia,le sue origini,e la sua famiglia.Erano quindi convinti di sapere tutto di lui,di conoscerlo a fondo,ma è evidente che questo non è vero,altrimenti avrebbero accolto senza incredulità la sua parola,invece di stare a sindacare sulle sue origini.L’uomo si ferma alle apparenze,anche ai giorni nostri purtroppo,alla superficialità di un incontro con Gesù,a una lettura veloce delle scritture,senza approfondire minimamente il senso di quello che legge,e poi magari esprime anche dei giudizi.
Senza una disposizione all’ascolto,senza un minimo sforzo da parte nostra a fidarci del Signore,non potremo mai arrivare a riconoscerlo,ad avere fede in lui.E’ la fede che cambia le cose,attraverso la fede potremo avvicinare Gesù e comprendere che tutta la sua vita è stata progettata per la nostra salvezza.
Non facciamo come i giudei,che hanno chiuso i loro cuori alla conoscenza credendo di sapere tutto su di lui,ma apriamoci alla sua parola,la salvezza è per chi si apre alla parola di Dio,per chi la fa penetrare nel proprio cuore,per chi è sempre disposto a seguirlo,a perseverare nella fede.Non sentiamoci mai arrivati e sazi,ma continuamente ricerchiamo il contatto con Gesù e affidiamoci a lui.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento