Vangelo domenica 20 dicembre 2010
Lc 1,39-45
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O spirito di Dio,vieni a portare in me la luce della tua parola,perchè io sono qui che dico,sia fatta in me la tua volontà.
I disegni di Dio ,non sono così facili da scoprire ed accettare,perché sono proiettati in una totalità della storia del mondo che non possiamo conoscere,quindi la differenza la fa il nostro modo di accettare la sua volontà..Elisabetta si era quasi nascosta,sconvolta dal destino che le era capitato,in un silenzio simile a quello del marito Zaccaria che era diventato muto,ma alla visita di Maria,tutto in lei esulta,e riconoscono insieme di essere state scelte dal Signore;insieme ringraziano e benedicono il miracolo che in loro veniva compiuto.
Donne che hanno accettato che il figlio che loro aspettavano era un dono di Dio,o donne di oggi che considerano un figlio come una cosa loro;donne che erano fuori dalle regole e che hanno vinto le loro paure confidando in Dio,o donne di oggi che vogliono gestire la loro gravidanza anche nei tempi.
Elisabetta riconosce che Maria è piena di grazia,ossia che il Signore ha operato in lei grandi grazie,e le dice…-beata te che hai creduto-perché riconosce che mentre lei ha avuto mille dubbi e mille paure nell’accettare,la piccola Maria si è concessa completamente all’azione dello Spirito Santo,dicendo:eccomi,sono la serva del Signore,si compia in me la sua parola.Beata colei che accetta il Signore nella sua vita,che gli fa posto dentro di lei,che ha il coraggio di sfidare il mondo con la sua fede,che corre a farla conoscere ai suoi fratelli e la condivide con loro,così come ha fatto Maria.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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