Vangelo
Mc 3,1-6 È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito del Signore,Spirito di discernimento,aiuami a capire le letture e più di tutto fammi capire dove sbaglio nel seguirle,se in qualcosa manco,se il mio orgoglio mi rende cieca e sorda.
Stavolta Gesù si trattiene veramente a stento,e giustamente…si schiera in difesa di un malato dalla mano rattrappita,che rappresenta tutti quelli che hanno bisogno di cure,ma gli erodiani e i farisei,si coalizzano contro di lui.Duri di cuore,mettono sempre i loro interessi al primo posto,quello che loro considerano la cosa giusta,e non ascoltano ragioni.Per loro il sabato non si deve fare assolutamente nulla e quindi neanche salvare una persona in pericolo di vita…quale legge giusta farebbe morire qualcuno per quella che oggi chiameremmo “burocrazia religiosa”?Gesù non accetta che gli uomini si mettano al di sopra del diritto alla vita,alla salute,eppure ancora oggi vediamo che ci vogliamo arrogare il diritto di decidere sulla vita e sulla morte delle persone ammalate;i casi di eutanasia e di disinteresse da parte delle istituzioni sia civili che religiose,fanno rabbrividire,e Gesù è anche tra noi oggi e ci incita a seguirlo in questa scelta umana per la difesa della salute e della vita…non facciamo come gli erodiani e i farisei che mettevano i loro interessi prima di quelli degli altri,ma pensiamo che in ogni uomo che soffre c’è un fratello che ha bisogno di aiuto e di essere difeso.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento