domenica 17 aprile 2011

Mc 7,1-13 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Vangelo


Mc 7,1-13 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti chiedo Mio Signore,di illuminare la mia mente,di aprirla alla comprensione della tua parola,perchè il mio cuore possa distinguere la verità tra la tua parola e quello che la mia mente umana inserisce come sovrastruttura a queste.

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Con Korbàn (traslitterazione dell'ebraico קרבן, plurale קרבנות Korbanòt, dalla radice קרב "avvicinare", "accostare" a Dio) si intende il sacrificio cruento (cioè che veniva macellato e/o distrutto tramite il fuoco) o incruento (cioè che non veniva distrutto ma offerto ai sacerdoti o al Tempio di Gerusalemme) proprio dell'antica religione ebraica.
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Con questa ricerca inizia la mia riflessione alla parola del Signore,Come spesso ripeto,io sono una persona semplice,la mia cultura non va oltre le medie inferiore,e questo mi porta a non conoscere il significato di alcune parole che vengono utilizzate nei testi sacri,che sono molto antichi e spesso citano parole che rrisalgono all'ebraico antico,e aramaico.
Intorno a Gesù,c'era tanta gente,anche i farisei e i giudei del tempio,che si accostavano a lui più per criticarlo che per ascoltarlo.Veniva infatti a portare una parola nuova che per loro era sconvolgente.Erano infatti molto legati alle tradizioni,ma il problema non era la tradizione,era che rispettando le regole che loro stessi avevano imposto,trascuravano quello che era il messaggio fondamentale dell'amore di Dio.
Gli ebrei antichi si ritenevano gli unici degni di questo rapporto filiale con Dio,e consideravano tutti gli altri impuri ed indegni,ed anche tra di loro poi facevano una rigida selezione,escludendo gli ammalati,i lebbrosi,insomma ,con le loro regole,chiudevano a molti le porte del paradiso.
Non ci scandalizziamo molto però,perchè ancora oggi c'è chi si nasconde dietro alle regole per escludere i fratelli dalla comunità religiose.
Gesù non accetta queste regole create per selezionare,per dividere,e per escludere dalla vita di tutti i giorni la parola di Dio,li chiama ipocriti,perchè con la scusa di dover conservare l'offerta per il tempio di Dio,magari trascuravano di aiutare il padre e la madre,che invece era un comandamento della legge di Mosè.
Ma quello che Gesù portava in quei contesti,non era solo il messaggio dell'amore di Dio,ma anche un nuovo olocausto,che poneva fine a tutte quelle regole dettate dagli uomini.Era Lui che si offriva,per volere del Padre,come olocausto sulla croce,per la salvezza di tutti gli uomini.
Riflettiamo se anche noi per esempio,mentre ci rechiamo in chiesa,non facciamo finta di non vedere il povero che chiede l'elemosina vicino alla porta,si è vero,spesso sono zingari che approfittano della nostra bontà,ma se invece di irrigidire il nostro cuore,pensassimo a quanto noi siamo più fortunati,e quanto non saremmo meno ricchi,se dessimo anche una piccola moneta,forse entreremmo in chiesa con più predisposizione all'ascolto della parola.Stiamo andando veramente a fare la comunione con Cristo,o solo un rito senza senso?

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