giovedì 21 aprile 2011

(Mt 20,17-28) Lo condanneranno a morte.

VANGELO 
(Mt 20,17-28) Lo condanneranno a morte. 
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Spirito Santo ,di entrare nel mio cuore,per fare posto alla persona nuova che Gesù vuole per me.Te lo chiedo per poter vivere in comunione con Cristo nostro Signore.Amen.

Noi siamo uomini,e rimaniamo uomini ,con i nostri difetti e i nostri miseri pregi,noi non capiamo mai ,neanche quando la fede è forte,neanche quando abbiamo Gesù vicino al cuore,che il nostro ruolo non è apparire,ma servire.
E' molto difficile comprendere che Gesù ha accettato di morire per poterci salvare,che ha messo la sua vita al nostro servizio,parche noi sulla terra ,abbiamo un altro modo di vedere le cose,e non riusciamo a spostare il fuoco della nostra visione,perché non riusciamo a vedere con gli occhi dell'anima.
E' il figlio di Dio,è Dio,e quindi la nostra mentalità umana,in fondo non percepisce come impossibile quello che è successo,quasi come se essere il figlio di Dio,gli avesse fatto vivere una vita umana diversa dalla nostra.In fondo faceva miracoli,forse non soffrì poi così tanto......e non ci rendiamo conto che questa nostra ottusità,oltre ad essere bestemmia, non ci fa entrare nel mistero quaresimale,e che ci impedisce di capire che Gesù uomo ha sofferto veramente per noi,su questa terra,per farci risorgere con lui dalla morte che prima o poi inevitabilmente colpirà' ognuno di noi.
Il nostro passaggio su questa terra,è contrassegnato da sofferenza,ma il messaggio di Gesù,ci fa intravedere la speranza della resurrezione;ma se no riusciamo a capire il mistero della sua morte in croce,l'amore che l'ha generato,e quanto è stato alto il prezzo da pagare per amore,non riusciremo a comprendere la certezza della resurrezione dei morti,come quella che Cristo ci ha svelato.
Vogliamo apparire,essere i primi,farci vedere migliori di quello che siamo,anche a volte solo per noi stessi,come se guardandoci allo specchio e vedendo la nostra anima così scarsa nella fede,non ci piacessimo,e volessimo riempirla a tutti i costi con palliativi privi di contenuto.
Cerchiamo invece di metterci UMILMENTE davanti al Signore,e chiediamogli di farci capire a pieno il mistero della sua morte e resurrezione,perché Lui ce lo farà comprendere,sa che siamo imperfetti,non dobbiamo sembrargli migliori,dobbiamo aprire gli occhi del cuore a Lui e Lui grazie allo Spirito Santo ci illuminerà.
Chiediamo soccorso a chi ha saputo comprendere e non fare domande,a chi ha saputo fidarsi e vivere con Dio il miracolo dell'amore,chiediamo aiuto a Maria,imitando la sua fede e la sua umiltà, tenendo sempre presente che niente ci è dovuto e che solo per la misericordia di Dio siamo salvati.Cerchiamo almeno di essere sinceri nel nostro si stentato e senza meriti, e di non chiedere sempre di essere preservati dalla croce, perchè in essa è la nostra salvezza.





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