mercoledì 31 agosto 2016

(Lc 5,1-11) Lasciarono tutto e lo seguirono.

VANGELO
(Lc 5,1-11) Lasciarono tutto e lo seguirono.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego Signore, tu che che vuoi che noi ti seguiamo, aiutaci a farlo, come Pietro e i suoi, ci affidiamo a te; rendici pescatori di uomini.
L' immagine di oggi ci porta a fare alcune considerazioni.
Prima cosa; vediamo la gente che si accalca sulla riva del lago e cerca di ascoltare Gesù, attirata dalla fama che lo precede.
Sono confusi e increduli, anche Pietro e gli altri pescatori stanno lì, stanchi e anche un po' seccati che Gesù abbia scelto proprio quel posto per la sua predicazione.
Avevano tirato su le reti e la pesca non era andata bene. La fatica era tanta e mentre Pietro pensava a tutte queste cose, Gesù salì sulla sua barca e gli chiese di allontanarsi dalla riva.
Forse ne avrebbe fatto volentieri a meno, ma Gesù aveva fatto la sua scelta e lo convinse che accettare di mettersi a sua disposizione.
Lui era un pescatore esperto, ma quella sera non aveva ottenuto risultati e quest' uomo gli diceva di gettare le reti ... chissà perché, che cosa gli voleva dimostrare? Vediamo un po' dove vuole arrivare!
E più per curiosità che per fede si allontanò con Lui sulla barca.
Le reti si riempirono, ma talmente tanto, da non far pensare a una buona pesca, ma assolutamente a qualcosa di miracoloso, valeva la pena allora di seguire quest'uomo, di fidarsi di lui.
Ma chissà cosa voleva davvero da Pietro e dai suoi compagni; gli diceva di non aver paura, allora c'era da aver paura? Gli diceva che li avrebbe fatti diventare pescatori di uomini, ma come potevano loro, così ignoranti, loro che erano così lontani da quello che Lui predicava, loro che erano uomini comuni, peccatori come tutti, che non si sentivano all'altezza.
Ma Gesù non chiede di essere all' altezza, chiede di mettersi a sua disposizione. Sarà Lui che trasformerà la nostra vita, che ci dirà mano a mano come comportarci; lasciamoci andare, sarà meraviglioso vedere come un piccolo essere come ognuno di noi, nelle mani di Dio diventerà un miracolo vivente, di testimonianza e di fede.
---------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

martedì 30 agosto 2016

(Lc 4,38-44) È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.

VANGELO
(Lc 4,38-44) È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato. 
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea.
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
 PREGHIERA 
Missione dello Spirito Santo “ Lo Spirito Santo è l’amore del Padre e del Figlio. È la Divina Carità che, uscendo dalla sua intima dimora, si dona, si espande su tutto il creato, sulle creature e in modo speciale sul cuore degli uomini per farne un piccolo paradiso sulla terra, per poi trasportarli nei perenni gaudii del possesso di se stesso in Paradiso. Questa è la missione dell’Eterno Divino Spirito”. “La gente prega in modo sbagliato, chiede grazie materiali. Pochi domandano il dono dello Spirito Santo. Ma quelli che ricevano lo Spirito Santo ricevono tutto”. Donaci Signore il Tuo Santo Spirito, perché possiamo capire come vivere con te qui sulla terra.
Uscito dalla Sinagoga, Gesù non aveva certo finito il suo compito, perché quello che porta con se non è solo parola, ma esempio di vita donata a Dio e agli uomini, è quello che oggi potremmo definire un esempio di vita consacrata. Quello che mi piace notare nel brano di oggi è come la preghiera sia importante sia per Gesù, che la riceve dai malati e dai loro parenti, sia per chi prega, cominciando da Gesù stesso che si isola (in un luogo deserto) e cerca così, attraverso la preghiera, il contatto con il Padre.Questo contatto è essenziale, perché nessuno più di Gesù ha incoraggiato la preghiera. I seguaci di Cristo ricevettero l' incoraggiamento a pregare e fu loro insegnato come farlo. Essi vedevano costantemente l' esempio posto davanti a loro e notavano il rapporto diretto, esistente, tra lo straordinario ministero di Gesù e la sua profonda vita di preghiera. Gesù considerava la preghiera più importante del cibo; la Bibbia dice che Gesù, ore prima del levarsi del sole, si recava in luoghi solitari per pregare (vedi Marco 1:35). Per il Figliuolo di Dio, la preghiera era molto più importante del radunarsi di grandi folle. La Bibbia dice: " Molte turbe si adunavano per udirlo ed esser guarite delle loro infermità. Ma egli si ritirava nei luoghi deserti e pregava " (Luca 5:15-16). Le preziose ore di comunione con il Padre celeste avevano per Lui valore superiore al sonno. La Bibbia dice infatti: "Or avvenne in quei giorni ch'egli se n'andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio" (Luca 6:12). Egli pregava in occasione di funerali, ed i morti risuscitavano. Pregò sui cinque pani ed i due pesci, e moltitudini furono saziate con la colazione di un ragazzetto. Egli pregò invocando: "Non la mia volontà, ma la tua sia fatta", e si aprì così la strada che permetteva all'uomo peccatore di avvicinarsi ad un Dio Santo. Quindi la preghiera non è un optional, un accessorio, ma è il perno della fede, attraverso di essa ci si mette in comunicazione con Dio.I demoni lasciano i corpi degli uomini per cui è chiesta la guarigione attraverso una preghiera sincera, perché ci si rivolge a Gesù come a colui che salva. Il suo compito non è circoscritto a poche persone , e tutti coloro che accetteranno di essere guariti dalla loro incredulità, saranno salvati.Dobbiamo pregare nel Nome di Cristo. Gesù ha detto: " E quel che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figliolo." (Giovanni 14:13).Non siamo degni di accostarci al santo trono di Dio se non per mezzo del nostro avvocato Gesù Cristo. La Bibbia dice infatti: "Avendo noi dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia." (Ebrei 4:14-16). Dio perdona i nostri peccati per amore di Cristo; per amore di Cristo provvede ai nostri bisogni e accoglie le nostre preghiere. Colui che viene fiducioso al trono della grazia ha potuto vedere che l' avvicinarsi a Dio gli era reso possibile a motivo di Gesù Cristo. 
--------------------------------------------------------
 AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

lunedì 29 agosto 2016

(Lc 4,31-37) Io so chi tu sei: il santo di Dio!

VANGELO DI MARTEDì 30 AGOSTO 2016
(Lc 4,31-37) Io so chi tu sei: il santo di Dio!
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni, o Spirito di Consiglio e di Fortezza, e rendici coraggiosi testimoni del Vangelo ricevuto. Fa che tutto quello che è mio non conti più nulla e quello che viene da Dio si impossessi della mia mente e del mio cuore.
Nella chiesa di Nazaret, tra i suoi, Gesù fu scacciato, non fu accettato, e se ne andò a Cafarnao, dove il sabato, nel tempio leggeva la parola di Dio ed era ascoltato, perché la sua era vista come una parola autorevole.
Notevole questo fatto che Luca racconta, ”nella chiesa un indemoniato”, non basta una chiesa di mattoni per scacciare il demonio, ma Gesù con autorità lo scaccia . Persino un ribelle per eccellenza come il demonio riconosce l’autorità di Gesù, riconosce in Gesù il Santo di Dio.
Apriamo gli occhi fratelli, satana si nasconde e solo se riconosciamo in Gesù Cristo il Santo di Dio, possiamo scacciarlo dalla nostra vita.
Riconoscere il Santo di Dio significa riconoscere il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo di Dio.
Oggi leggendo questa lettura mi viene un pensiero, molti pensarono che Gesù era un perdente, ingannati da satana, che è il perdente per eccellenza!
--------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

domenica 28 agosto 2016

(Mc 6,17-29) Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista.

VANGELO.
(Mc 6,17-29) Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista. 
 Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito, di illuminare la mia mente, e far penetrare la tua parola nel mio cuore.
Non ci sono mezze misure, il Cristianesimo non è una teoria, ma una condizione di vita. Non ci si può definire cristiani e adattare il cristianesimo alle nostre esigenze, perchè è una scelta seria, in quanto ne va di mezzo la nostra salvezza, per questo risulta difficile, ma costi quel che costi, dobbiamo fare di tutto per riuscirci. Anche Erode, che non aveva nessuna intenzione di convertirsi, temeva Dio, ma più per superstizione che per fede. Lo incuriosiva Giovanni Battista, perché aveva il coraggio di parlare, anche contro di Lui, infatti Giovanni denunciava la sua ambiguità.Erode passava per un buon regnante,addirittura per un benefattore, perché ci teneva molto a rimanere al suo posto, quindi lo fece arrestare temendo che dalle sue parole potesse scaturire una ribellione del popolo.Il potere è una tentazione continua, allora come ora.La vita di corte era all'insegna della lussuria, delle orge e del libertinaggio, Erodiade era la moglie legittima del fratello di Erode, ma viveva in peccato con il cognato e tutte le sollecitazioni di Giovanni Battista ad una vita onesta e correttamente morale le davano proprio fastidio. Aveva già provato a convincere l'amante ad ucciderlo, ma non c'era riuscita, perché in fondo anche lui temeva Dio e la sua ira, ricordiamo, più per superstizione che per sacro timore di fare del male.Ma quando uno accetta di vivere con la corruzione, col male, col peccato, perde sempre il controllo della situazione e per un ballo eccitante della figlia di Erodiade, per una promessa fatta giurando sul male, per non passare da bugiardo davanti agli altri, ecco che lo scempio si compie e la testa di Giovanni cade, servita su un vassoio alla richiesta della vergognosa figlia di Erodiade, conformata a quella della madre.Anche oggi compromessi e ricatti, per chi al potere usa la sua posizione per vivere una vita di lussi e vizi, invece che per amministrare onestamente. Non accettiamo il compromesso tra bene e male perché non esiste, è solo un'illusione che satana insinua nelle nostre menti per farci abituare al male fino a legittimarlo ai nostri occhi.Quando Erode sente parlare di Gesù, la coscienza di quello che aveva fatto a Giovanni ancora gli rimorde e dato che non lo conosceva, che era così estraneo alla sua figura,lo associa a quest'ultimo e teme che sia risorto dai morti. Un comportamento retto, non teme lo sguardo del Signore, per questo Gesù ci ha detto in altre occasioni che chi serve Dio, non può servire mammona, ossia satana.
------------------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

sabato 27 agosto 2016

(Lc 14,1.7-14) Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.



VANGELO DI DOMENICA 28 AGOSTO 2016


(Lc 14,1.7-14) Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.
+ Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».

Parola del Signore







LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA

O Spirito di Dio, che con la tua luce distingui la verità dall’errore, aiutaci a discernere il vero. Dissipa le nostre illusioni e mostraci la realtà. Facci riconoscere il linguaggio autentico di Dio nel fondo dell’anima nostra e aiutaci a distinguerlo da ogni altra voce. Mostraci la Volontà divina in tutte le circostanze della nostra vita, in modo che possiamo prendere le giuste decisioni. Aiutaci a cogliere negli avvenimenti i segni di Dio, gli inviti che ci rivolge, gli insegnamenti che vuole inculcarci. Rendici atti a percepire i tuoi suggerimenti, per non perdere nessuna delle tue ispirazioni. Concedici quella perspicacia soprannaturale che ci faccia scoprire le esigenze della carità e comprendere tutto ciò che richiede un amore generoso. Ma soprattutto eleva il nostro sguardo, là dove egli si rende presente, ovunque la sua azione ci raggiunge e ci tocca. Per Cristo nostri Signore. Amen.

Quando ero più giovane, e mi ponevo ancora tante domande, mi chiedevo come fanno le suore e i preti a capire cosa si prova a vivere nel mondo… ossia, ho sempre pensato a loro come a qualcuno che vivesse fuori delle cose della vita.Ero forse un po’ illusa, un po’ confusa, ma pian piano ho capito che è Gesù che gli ha insegnato tutto, che c’insegna tutto; entra così nella nostra vita, alla nostra tavola, nelle nostre abitudini, ma quello che sa fare meglio è entrare nel nostro cuore.Io abito in un paese, paragonabile ad un quartiere di Roma come abitanti… alle funzioni della Domenica nelle prime file, i commercianti, i medici, i ricchi, le persone importanti della comunità, tutti impettiti e fieri, a far vedere come sono bravi… tanto che una persona umile quando entra si sente un po’ in soggezione, anche se magari non sente bene, ad andare a sedersi davanti.Tutti in mostra tutti vogliono stare vicino allo sposo, ma pochi durante la settimana, pensano di passare in chiesa e salutare 10 minuti il Signore o di farlo nel silenzio della propria casa, perché nessuno li vede.Ma Gesù c’è, è lì, nel nostro cuore e aspetta che noi gli dedichiamo un po’ del nostro prezioso tempo.Non è cercando di apparire che saremo notati da lui, forse gli uomini ci noteranno… ma quando non ci saremo più, nessuno si ricorderà di noi… non conterà se siamo stati notati dagli altri, ma solo quanto siamo stati vicini a Dio, anche con i nostri vestiti logori, la nostra anima sempre turbata, i nostri acciacchi spirituali, ma sempre lì a confrontarci con le pagine del Vangelo per vedere se siamo degni di essere amati dal Signore, se siamo obbedienti ai suoi insegnamenti.In questo brano si parla del sabato e del banchetto con Gesù, di un Gesù che viene nella casa di un fariseo, addirittura di uno dei capi dei farisei, e vide che tutti si accalcavano per prendere i posti migliori, e ci sprona a non fare come loro, a non cercare il loro consenso, a non dare sperando di ricevere in cambio, come fanno certi ricchi che mettono le loro offerte ben in vista per far vedere la loro generosità.Mettiamo invece i poveri, gli ultimi e i veri bisognosi davanti a tutti, aiutiamo chi ha bisogno di un sorriso, di un abbraccio, e non delle nostre critiche su come vive e come ragiona.
Pensando alla frase del vangelo:-chi si umilia sarà esaltato- e viceversa, e pensiamo a quanto poco importante è agli occhi del Signore il nostro apparire, e quanto invece lo sia essere presenti nei bisogni dei nostri fratelli, perché sono gli ultimi che sono più vicini al cuore del Signore, e se vogliamo imparare da Lui, se vogliamo seguirlo in quello che Lui ha fatto, dobbiamo cercare di essere tra gli ultimi, tra i poveri, i peccatori, gli ammalati nel corpo e nell’ anima, e considerarci veramente, nel più profondo del nostro cuore come i più piccoli e bisognosi della grazia di Dio, perché solo così saremo in grado di ricevere da
Lui. In un mondo dove conta chi arriva per primo, dove è più forte chi "vale" di più, dove solo chi produce ha diritto di essere, il Signore ci ricorda che i suoi preferiti sono gli ultimi, gli esclusi, gli operai dell'ultima ora! Madre Teresa ci ricorda che non importa quanto fai, ma quanto amore metti in ciò che fai! Beati gli umili, beati i miti, beati coloro che hanno il cuore grande!
Ci sentiamo migliori degli altri? Attenzione…è un bruttissimo segno !
---------------------------------------
AVVISO
PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO
------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 26 agosto 2016

(Mt 25,14-30) Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

VANGELO
(Mt 25,14-30) Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone. + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Venga il tuo Spirito, Signore, e ci trasformi interiormente con i suoi doni: crei in noi un cuore nuovo, affinché possiamo piacere a te e a conformarci alla tua Volontà. Per Cristo nostro signore. Amen.
Vi sarà capitato di fare un regalo? Penso di si... come rimarreste se dopo tanto tempo vi accorgeste che la persona a cui l' avete fatto, non l' ha neanche aperto? O se invece dopo qualche anno, ve lo ricicla e ve lo restituisce? Un po' così in fondo, ha diritto il Signore di rimanere deluso e offeso da noi. Chiediamo sempre, in continuazione e neanche apprezziamo quello che ci da, a cominciare dal dono della vita, a seguire alla nostra intelligenza e alla casa, la terra, il mare, i loro prodotti di cui nutrirci... Noi vogliamo sempre di più e pensiamo addirittura che possiamo sostituirci a Dio, nel creare in laboratorio prodotti sempre più grandi e più belli a vedersi, peccato che non abbiano quasi più sapore, dimenticando che Dio ce li offre per soddisfare il palato, ma noi vogliamo soddisfare la vista... belli fuori e insipidi dentro. Noi non siamo che guastatori della bellezza del creato, perché non mettiamo la nostra intelligenza al servizio di Dio, ma degli uomini, solo per soddisfare la nostra sete di denaro e di potere. Abbiamo invece tanti esempi di come si può ringraziare Dio di quello che ci ha dato, anche a livello spirituale, siamo in gradi di aprire ed apprezzare questi doni, o preferiamo lasciarli da una parte per paura di non esserne degni? Non ti chiedere se sei capace di aiutare ... fallo! Non ti porre dei limiti ... fidati dello Spirito Santo! Ad ognuno di noi il Signore ha fatto dei doni, a volte non li percepiamo, perché non riusciamo a vivere in comunicazione con Lui, talmente abbiamo messo il nostro ego al primo posto ed il nostro giudizio al posto di quello divino. Crediamo di saper fare tante cose, ma non riusciamo a fare le più semplici. Quando siamo piccoli, ci fidiamo della nostra mamma, appena sentiamo fame, basta un versetto e puntuale arriva la poppata..... non ci domandiamo niente, ci fidiamo e basta, perché non riusciamo a farlo con Dio? Ci aiuterà in tutto e per tutto appena glielo chiederemo, dobbiamo solo collaborare perché quel seme che ha seminato in noi possa fruttificare, possa crescere rigoglioso anche tra la zizzania che c'è nel nostro cuore... Chiedere a Gesù di estirpare da noi tutto il putridume che ci impedisce di essere liberi. Siamo stanchi e sfiduciati perché non ci rendiamo conto di essere noi gli artefici del nostro fallimento come uomini, anche se sembra che il male vinca sulla terra, non arrendiamoci; preghiamo e agiamo. Tutti noi, dal primo all'ultimo, siamo un esercito di anime, che ha armi potenti a disposizione, quelle che ci dà il Signore attraverso lo Spirito Santo, quindi, a meno che non scegliamo volontariamente di stare dalla parte del principe del male, proviamo a pregare ed invocare lo Spirito Santo per chiedere a Dio e alla sua Santissima Trinità: Ho riflettuto spesso su questa pagina del Vangelo, ma oggi vorrei pensare ad altro; a questi benedetti talenti così diversamente distribuiti !Da bambina ho imparato che Dio è buono e giusto, come conciliare questo con questa diversità di talenti? Come si spiega con il fatto che c'è chi nasce più fortunato e chi meno?Nell' 88 comperai un libro che si intitola "ABBRACCIATA DALLA LUCE", che consiglio di leggere
file:///C:/Users/ISABELLA/Downloads/Eadie%20Betty%20J.%20-%20ABBRACCIATA%20DALLA%20LUCE%20(3).pdf in cui molte sono le risposte che,romanzate o no, a me piace accettare come probabili, specialmente da pag 42 in poi. Invece di pensare alla differenza di talenti,cerchiamo di non sprecarne neanche una briciola, perchè se non li facciamo fruttare,se non riusciamo ad unirli a quelli dei nostri fratelli,non riusciremo mai a raggiungere l'unità con Dio e con i fratelli, perchè per come la vedo io noi siamo una parte di un insieme.
----------------------------------------------------
AVVISO PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO ------------------------------------------------------------------ Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso http://bricioledivangelo.blogspot.it/ OPPURE https://manuroma86.wordpress.com/ per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

giovedì 25 agosto 2016

(Mt 25,1-13) Ecco lo sposo! Andategli incontro!

VANGELO
(Mt 25,1-13) Ecco lo sposo! Andategli incontro!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Vieni o Santo Spirito, e guidami alla conoscenza della tua parola, perchè possa sbriciolarla ed assaporarla.
Torna questo brano del Vangelo, ma oggi non vorrei concepirlo come sempre, ma vorrei notare con voi che ci sono due tipi di persone: quelle che, dopo aver ascoltato la parola di Dio la mettono in pratica (costi quel che costi ) e quelle che continuano a vivere come gli aggrada di più,tra alti e bassi, obbeienza e disobbedienza.
L’olio delle lampae è qualcosa che non si può prestare, perchè è un impegno personale che ognuno deve mettere di suo.
Non sono le belle parole, lo studio, l’ apparire; ma l’ agire con perseveranza ed obbedienza a quelle leggi che Dio ha istituito per gli uomini, tramandate da Mosè, ma anche scritte a caratteri cubitali nella nostra coscienza.
------------------------------------------
AVVISO
PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO
------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

mercoledì 24 agosto 2016

(Mt 24,42-51) Tenetevi pronti.

VANGELO DI GIOVEDì 25 AGOSTO 2016
(Mt 24,42-51) Tenetevi pronti.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così! Davvero io vi dico: lo metterà a capo di tutti i suoi beni.
Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda”, e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli ubriaconi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito Santo, Spirito di Conoscenza, Spirito d’Amore, Tu solo conosci la Verità, Tu solo puoi scrutare l’essenza e il vero significato di ogni realtà. Tu solo sai perfettamente ciò che è bene e ciò che è male per me. Spirito di Dio, io mi abbandono a Te. Non voglio sapere più di quello che devo sapere. Non voglio dire più di quello che devo dire. Non voglio nulla più di quello che hai deciso per me. Tu mi ami e conosci il mio bene. Spirito di Amore, effondi su di me tutto quello che ora posso ricevere da Te. Sia lode a Te.
In questo brano Gesù mette in risalto quella, che in fondo, deve essere una delle doti principali dei fedeli, LA VIGILANZA!
Spesso viviamo come se tutto ci spettasse di diritto, come se fossimo eterni, anche nelle situazioni più esplicite, come ad esempio la morte improvvisa di una persona. La prima reazione è sconforto e rabbia; ci si chiede perché a noi, perché proprio a quella persona e si trovano mille motivi per cui doveva succedere a tutti, ma non a quella persona.
Sempre meno ci si ferma a pregare, sempre più si cerca di cancellare l' idea della morte dalla propria vita, convincendosi che vivere intensamente la allontanerà da noi. Quando qualcuno parla della morte per ricordare che prima o poi arriverà per tutti, non racconta assolutamente una bugia, ma subito è visto come un menagramo se non peggio; figuriamoci poi quando si prende questo discorso per chiedere di riflettere sulla salvezza dell'anima....
Gesù ne sa qualcosa, lo hanno addirittura condannato a morte per questo. Il discorso è scomodo, ma necessario e, sarebbe utile, pensare per tempo alla salvezza dell'anima, senza rischiare di perderci la parte più bella della vita, perché vivere in comunione con il Signore, non è preoccuparci solo della nostra vita dopo la morte, ma vivere già da subito i frutti della redenzione.
Non c'è niente che ci sembri insormontabile, niente che ci possa distruggere, perché la consapevolezza di non essere solo dei pupazzetti senz' anima è così forte che ci porta ben oltre la vita terrena. Non voglio dire che possiamo volare, ma la nostra anima può farlo; perché l'amore che entra in noi attraverso lo Spirito Santo, può veramente trasformare la nostra vita.
Tutto quello che viviamo sulla terra per quanto bello, per quanto emozionante, ha il sapore di "provvisorio" amiamo i nostri figli in tantissimi modi diversi, i nostri genitori, i nostri fratelli, i nostri amici... ma per tutti c' è un inizio, un cambio e una fine. Ne abbiamo la prova nel Matrimonio, all' inizio tutto baci e coccole e poi quando subentra l' abitudine, dobbiamo riscoprire nuove forme di amore per mantenere vivo il sentimento.
La fede invece ci porta a vivere ogni giorno più intensamente il rapporto con Dio, non svilisce, non sminuisce, non disillude... è qualcosa che ogni giorno ti dà qualcosa di più, che chiede la tua partecipazione attiva, ma ti da cento volte tanto.
L' amore che ti da Dio è incondizionato, mano mano che te ne rendi conto capisci che il senso della vita è tutto quì, in questo mirabile connubio, che tutto quello che per anni abbiamo considerato più importante di Dio, diventa solo una foto sfocata che racconta il nostro passato.
----------------------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

martedì 23 agosto 2016

(Gv 1,45-51) Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.

VANGELO
(Gv 1,45-51) Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito promesso da Gesù per chi t ' invoca, vieni ed accendi nel mio cuore la luce della tua parola; insegnami a capire la parola del Signore, insegnami a togliere da me il mio pensiero terreno perché non mi confonda e mi perda, ma possa sempre seguire fedelmente i suoi insegnamenti.
In questo brano vediamo che Gesù sceglie chi chiamare, si capisce da quel " prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l'albero di fichi! " Se leggiamo con attenzione tra le righe, capiamo che anche nella nostra incredulità, con tutti i nostri dubbi e paure, quello che conta è la disposizione del nostro cuore; e solo aprendoci a Dio conosceremo la verità.
Per chi non conosce Gesù non è facile capire, comprendere quello che chi crede annuncia, e quindi con molta serenità dobbiamo accettare che espongano i loro dubbi, e non sentirci migliori di loro anche perché spesso gli allievi superano i maestri, (maestri per modo di dire, non dimentichiamo mai che uno solo è il MAESTRO) Nonostante in duemila anni Gesù abbia fornito prove su prove della sua esistenza e della sua veridicità, ancora oggi, anche di fronte ai miracoli che avvengono ogni giorno, c ' è chi resta scettico e chi rifiuta di credere, ma non certo perché può negare l' esistenza di Dio con prove concrete, ma solo perché in cuor suo rifiuta di assoggettarsi ad un Dio che non gli interessa conoscere di cui non sente alcun desiderio.
C ' è anche chi vorrebbe invece credere in qualcosa di soprannaturale, ma è così lontano dalla verità, da non riuscire ad afferrarne neanche il minimo concetto, e parlare a queste persone, non è facile, spesso, infatti, riusciamo più ad allontanarli dalla luce che ad illuminarli, confinandoli nel buio di chi avrebbe voluto far domande anche assurde magari, ma ricevere risposte concrete.
La cosa che non ci aiuta, è che dobbiamo essere per primi noi ad essere illuminati da quella luce, tutta la nostra vita deve, anche se non nella perfezione, essere improntata sulla scia di quella di Gesù, perché è Lui che dobbiamo seguire ed indicare, non la nostra persona e tantomeno le nostre idee.
Neanche Maria, pur molto più perfetta di noi, diceva ai discepoli di seguire lei, ma fate quello che Lui vi dirà... e se non si imponeva lei come maestra, come possiamo noi pensare di poterlo fare. Gesù ci ha spesso esortato a chiedere a confidare in Lui e ci ha anche insegnato che è sempre Lui con il suo Spirito che opera, quindi questa è la cosa che più di ogni altra dobbiamo tenere presente, SEMPRE. Dobbiamo avere il coraggio di testimoniare, ma la sapienza di non poter imporre le nostre idee, e quando ci accingiamo a parlare con qualcuno del Signore, chiediamo a Lui di usarci, e di servirsi di noi, non pensiamo mai di saper fare da soli, perché senza lo Spirito Santo su di noi, siamo solo cembali stonati e vuoti. Possiamo in vero, difendere la Chiesa, sostenere la nostra dottrina dalle eresie, ma a che serve discutere, aggredire, contestare, se non a rimanere nelle proprie posizioni? Quando l'uomo deve imparare a tacere e far parlare lo Spirito Santo? Quando deve imparare ad ascoltare? Ma sopratutto, deve imparare a lasciar fare a Dio e pregare per chi è secondo noi contro di noi.
Spesso mi viene in mente una risposta che Gesù diede a Giovanni,che ci viene raccontata da Marco ( 9,38-40 ) 38 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva". 39 Ma Gesù disse: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40 chi non è contro di noi è per noi.
-----------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPUREhttps://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

lunedì 22 agosto 2016

(Mt 23,23-26) Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle

VANGELO
(Mt 23,23-26) Queste erano le cose da fare, senza tralasciare quelle.

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Parola del Signore.



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Santo Spirito,di starmi vicino,di far si che solo il tuo volere entri nel mio cuore leggendo questo brano, perché non metta nulla del mio pensiero fuori dal tuo volere.
Gesù continua ad attaccare gli scribi e i farisei… sempre pronti a fare leggi e a trovare poi, per loro, le scappatoie per non rispettarle.
Per loro qualsiasi prodotto naturale era soggetto alla legge (un’ interpretazione più umana limitava l’ obbligo al “ grano, vino e olio ”).
I rabbini applicavano il precetto mosaico della decima da prelevare sui prodotti della terra ed erano molto lontani dal concetto di giustizia, di misericordia e di fedeltà, veri e fondamentali precetti.
L’ esempio del moscerino e del cammello sono significativi di come ci si può perdere nei dettagli da dimenticare le cose veramente importanti e giuste da fare. Gesù mette in discussione la devozione legale farisaica, ai limiti del fanatismo perché la prassi ebraica si accontentava di lavare l’ esterno dei recipienti ossia curava l’ apparenza. I recipienti sono metafore e simboleggiano le persone, e il “guai” è diretto alla preoccupazione di una corretta osservanza esteriore a scapito di una disposizione interiore.
Le cose importanti, non sono le leggi e le leggine che loro imponevano, ma il senso di quello che Dio indicava importante per il suo popolo e che Gesù riassume su se stesso, fino alla croce, ama Dio e ama il prossimo tuo. Non ci si può mettere a dettar leggi, se non si comprende che il progetto di Dio è amore e non potere e sopraffazione. Il fatto stesso che ci lasci liberi di scegliere se aderire o no a questo progetto, deve essere da noi preso in considerazione, in tutti i sensi, anche nel rispetto di chi sceglie diversamente da noi.
Io vorrei , se potessi, contagiare il mondo intero con questa mia piccola fede, che a volte , pur tanto minuscola, mi fa sentire un gigante, ma non è possibile, ogni cosa avverrà come Dio vorrà. Oggi molti vogliono dire agli altri come comportarsi, continuando a creare confini, recinti, ghetti, divisioni... io credo che l' unica cosa che possiamo dire a tutti è : - ama il prossimo tuo come te stesso! -
--------------------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

domenica 21 agosto 2016

(Mt 23,13-22) Guai a voi, guide cieche.


VANGELO


(Mt 23,13-22) Guai a voi, guide cieche.


+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù parlò dicendo:


«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare.


Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.


Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”. Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”. Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso».






Parola del Signore










La mia riflessione


preghiera


A Te o Santo Spirito chiedo aiuto per capire, a Te per vivere a Te per seguire la parola di Dio.


Quale responsabilità hanno scribi e farisei, continuamente ripresi da Gesù per quello che dicono e non fanno, per gli orpelli di cui si abbelliscono e abbelliscono gli altari, per la superbia di eleggersi portieri del regno di Dio...e come loro molti di noi, pur nel nostro piccolo, credendo di sapere quello che è giusto, di interpretare le parole del Signore, compiamo dei veri e propri atti di superbia.


Questi sono momenti molto gravi e brutti per la chiesa e per il popolo di Dio, e spesso ci spingiamo anche a criticare la Chiesa e i suoi ministri, addirittura a giudicare il Papa... noi poveri stolti, crediamo di essere migliori degli altri, e stiamo a guardare ed a giudicare quello che secondo noi non è giusto.


C'è Gesù per questo, per giudicare ed ammonire, c'è lo spirito Santo per illuminare e guidare, noi dobbiamo limitarci a riconoscere chi seguire, a non guardare all’offerente, ma all'offerta che è sull'altare.


Gesù è colui che si è offerto come agnello immolato come olocausto permanente ed a Lui dobbiamo guardare, senza farci fuorviare da niente e da nessuno.


Spesso mi chiedono che vuol dire "ANARCHICA DI DIO" che ho scelto come sottotitolo al mio accaunt, non significa che non accetto la sovranità di Dio nella mia vita, anzi proprio il contrario, che accetto solo la sua sovranità, perché pur nel pieno rispetto della Chiesa e dei suoi ministri, credo di avere un cervello pensante, che riesce a distinguere quelli che a volte mi sembrano degli "orpelli degli uomini" e non mi interessa seguirli.


Ci si interroga in continuazione sulle apparizioni della Madonna, e questo spesso crea contrasto anche tra noi Cristiani, ma perché? Che cosa dice la Madre di Gesù di diverso da Gesù? Niente aggiunge e niente toglie, dice pregate e credete al vangelo, fate quello che Gesù vi ha detto di fare dalle sue pagine, tutto il resto...sono orpelli che noi non siamo né in grado di capire né di giudicare; i veggenti come gli apostoli, come noi fedeli hanno solo un compito, imparare da Gesù e Maria com’ essere fedeli a Dio, come disporsi al suo cospetto.


C'è chi afferma che è stato un certo modernismo a rovinare la chiesa e la fede, ma io non sono d'accordo con questo metro di misura, credo che sia il cuore degli uomini che non si è ben disposto a Dio, e non per colpa di qualcuno, ma solo per colpa nostra.


Cerchiamo di adattare Dio ai nostri scopi, e non a rispettare i suoi insegnamenti.


Ci camuffiamo da fedeli, ma la fedeltà non sappiamo neanche dove sta di casa.


Adoriamo una croce che però non vogliamo portare.


Cerchiamo un Dio di verità al quale non sappiamo credere.


Adattiamo a noi la religione, non ci integriamo con essa.


Parliamo ai fratelli, ma non ci consideriamo fratelli di quelli che non ci piacciono.


Dobbiamo crescere nella fede, migliorare con l'aiuto del Signore, ma vogliamo fare tutto da soli.


Gesù, lo Spirito Santo e tutto quello che è aiuto da parte di Dio, come ad esempio la vita dei Santi e la loro intercessione per fare di noi dei buoni cristiani, sono considerati degli optional, convinti di essere già tanto bravi da soli, e di non aver bisogno di niente e di nessuno.... questa è superbia amici miei, e quello che è più brutto è che la camuffiamo da umiltà...quante volte abbiamo detto" non sono degno neanche di pregarti"....tutte scuse per non umiliarsi e non riconoscere che solo con il sacrificio di Cristo siamo degni di essere figli di Dio, non per la nostra bravura a fare meno peccati.


--------------------------------------


AVVISO


PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO


------------------------------------------------------------------


Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso


http://bricioledivangelo.blogspot.it/


OPPURE


https://manuroma86.wordpress.com/


per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts


http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

sabato 20 agosto 2016

(Lc 13,22-30) Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.



VANGELO
(Lc 13,22-30) Verranno da oriente a occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Santo Spirito, scruta il mio cuore, se in me vedi ancora qualcosa che ti disturba, taglialo; se c'è ancora qualcosa che ci tiene lontani, spianala; perché io voglio appartenerti non come io voglio, ma come tu mi vuoi. Non so fare di più da sola al momento, e non voglio fare da sola, ma affidarmi a te che sai quello che è giusto, per questo ti chiedo di plasmarmi perché attraverso te io possa servire il mio Dio, il mio Padre, il mio Fratello ,il mio creatore e redentore, il mio inizio e la mia fine.
Padre buono come si torna a te? Come si fa a riconoscere la strada che porta al tuo cuore, la strada che mette in comunicazione il mio ed il tuo cuore?
Leggendo questo brano, ma in fondo leggendo tutta la sacra scrittura, vediamo che questo è l'ultimo scopo della vita di ogni uomo. Ma per crederci bisogna accettare di essere partiti da qui, di essere figli di Dio, fratelli di Gesù e fratelli tra noi; perché se non partiamo da questa strada ci perdiamo subito tra mille meandri della nostra mente, in diecimila discussioni filosofiche sullo scopo della vita, in milioni di teorie sulla nascita e sulla fine del mondo, e tutto questo credetemi, pur nella mia ignoranza, ho capito che non porta a niente.
Le risposte ce le da il Signore se impariamo a seguirlo con tutto il cuore, se veramente ci mettiamo davanti a Lui così come siamo, nudi, spogliati dei nostri pregiudizi, pronti ad essere rivestiti di Lui e del suo amore.La parola di Dio ci veste, ce la dobbiamo cucire addosso, la dobbiamo far aderire al nostro io, perché diventi il nostro vestito migliore, perché diventi il vestito di luce.
Gesù è vivo tra noi, non dobbiamo far altro che invocare il suo Santo Spirito, che chiedere a Maria di accompagnarci mano nella mano, tra le sue braccia, tutto verrà di conseguenza, ma dobbiamo tenere ben fisso su questa strada il nostro sguardo.
Gesù non ci chiede di morire, ma di lasciare il mondo, di rinunciare a una vita basata su cose venali, inutili, futili, dannose, peccaminose, egoistiche, distruttive. Ci chiede di non guardare al mondo consumistico, al mondo dove il potere ed il denaro la fanno da padroni, considerandolo il nostro scopo di vita, ma di guardare ai frutti di una coscienza che cresce alla luce della parola di Dio, alla luce del Vangelo.
All'inizio ci troveremo davanti a dei piccoli ostacoli da superare che ci sembreranno insormontabili, ma pian piano ci accorgeremo che gli ostacoli saranno sempre più facili da superare, perché non saremo soli, la sarà il Signore stesso a farci volare sempre di più, l'importante è non spostare mai lo sguardo da quella porta che il Signore ci indica e non cercare scorciatoie che non esistono.
Dobbiamo essere veri, non cercare di essere cristiani, ma diventare veramente di Cristo, non nasconderci dietro a Lui per farci belli nel suo nome, sventolando la Bibbia come se solo noi ne conoscessimo il segreto della comprensione; la parola di Dio non può e non deve essere strumento di divisione tra gli uomini e se questo avviene, non è certo colpa di Dio, ma degli uomini che leggono solo con gli occhi e non hanno compreso che la storia di Gesù e la nostra sono state scritte direttamente con il cuore di Dio e che con il cuore pieno d’amore verso tutti i fratelli vanno lette.
---------------------------------------------------

AVVISO
PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO
------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

venerdì 19 agosto 2016

(Mt 23,1-12) Dicono e non fanno.

VANGELO DI SABATO 20 AGOSTO 2016
(Mt 23,1-12) Dicono e non fanno.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».


Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Spirito del Signore,stammi vicino, illumina il mio core con la parola di Dio,perchè io possa conoscerlo veramente e comprendere come onorarlo con la mia vita.
Quant e volte ho riflettuto su questa parola di Dio, è così facile criticare i ministri di Dio, che ormai così fan tutti.
Noi discepoli infedeli, diamo la colpa a loro delle nostre mancanze, e loro danno la colpa a noi del nostro scarso rispetto per la parola di Dio, ma siamo gli uni, lo specchio degli altri.
In questo gioco al massacro, restiamo fermi senza fare passi avanti, e non riusciamo ad uscire per andare incontro a Dio.
La falsità è una dote che ci accomuna tutti; l'ipocrisia altrettanto, ma vediamo solo quella degli altri.
Ho paura del tempo che passa e vorrei saper fare di più, amare di più, pregare di più,perdonare di più....ma non mi sento mai degna, sempre troppa poca pazienza, insofferente alle provocazioni.
Vorrei essere capita, non interpretata, ma compresa nei miei gesti, nelle mie parole, nelle mie assenze e presenze, e soprattutto nei miei silenzi.
Ma Gesù ci ha avvertito, non dobbiamo cercare di piacere alla gente, o di piacere al parroco di turno, ma dobbiamo seguirlo su quella via che è spesso fatta di mortificazioni, di giudizi ingiusti, di chiacchiere cattive e, quello che conta, non è quanto ci sapremo far rispettare, ma quanto sapremo offrire tutta la nostra sofferenza a Dio, rinunciando al nostro orgoglio per amore Suo e dei fratelli, specialmente dei nostri nemici e di chi è lontano.
---------------------------------------
AVVISO
PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO
------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

giovedì 18 agosto 2016

(Mt 22,34-40) Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

VANGELO
(Mt 22,34-40) Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti chiedo Spirito Santo di aiutarmi a spiegare come ci troviamo ... come siamo in sintonia, come tu mi aiuti continuamente, come riesco a sentirti... perché attraverso questo vorrei far comprendere le parole di Gesù.
- É così facile chiedere, domandare, provocare, e spesso gli uomini lo fanno.
Lo facevano i sadducei, lo facevano i farisei e lo facciamo ancora oggi noi.
Quante volte in questi giorni mi sono sentita dire, come fai ancora a credere in Dio, come fai a pregare...
Rispondere è facile, perché continuo a credere nell'amore di Dio, ma per chi non crede in Dio, mi rendo conto che è difficile comprendere, Gesù non si insegna, si vive.
Amare ed essere riamati, attraverso questo semplice concetto si arriva a vivere Gesù.
Cerco di rispondere un po' a modo mio:
Un giorno Dio si è incarnato e si è fatto uomo per noi, è sceso sulla terra attraverso Maria e ci ha redento attraverso la croce. Solo poche parole ma attraverso queste possiamo capire che l' amore di Dio per noi è talmente grande, da sacrificare la vita per noi.
Con questa azione ricreatrice ha donato all'uomo la speranza della salvezza e della vita eterna
Per questo la speranza cristiana – dice S.Paolo – non può deluderci. E noi per essa, ci aggrappiamo a Dio, alla certezza del suo "esserci" presso di noi e in noi come un Bene, l'unico vero Bene che non ci abbandona alle forze distruttrici del male.
Gesù ha assicurato che lo Spirito Santo ci "condurrà alla verità tutta intera". E la verità tutta intera è che siamo infinitamente amati da Dio. « La speranza non delude perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato ». (Rm 5,5)
Quando questo si sente, quando ci si accosta a Dio con cuore sincero, umilmente, a piccoli passi, e ci si addentra sempre un pochino di più nella sua parola, ci si ritrova immersi in un qualcosa che a volte è difficile spiegare con le parole, ma che ti avvolge e ti rende consapevole delle tue azioni, ti fa vedere tutto quello che fino ad un po' di tempo prima ti sembrava normale, come un oltraggio alla vita, come un'offesa a Dio.
Ti rendi conto di quello che sei, non un uomo o una donna arrivata, ma un essere umano che deve ripartire da zero, ritornare sui suoi passi e correre più che può lontano dal peccato.
Allora ti accorgi che il Signore ti sta abbracciando, che ti ama, così come sei, che ti ha cercato per riportarti a casa e incominci a seguirlo, a conoscerlo ed impari ad amarlo.
Poi devi fare i conti con la tua umanità, che spunta sempre fuori, da tutte le parti, specialmente nei rapporti con gli altri.
Nulla di quello che fa o dice Gesù è per caso, prima scopri che Dio ti ama ed impari ad amarlo e poi lavori su te stesso e migliori il tuo cammino verso di lui e poi impari che non è ancora sufficiente, perché non puoi dire di amare Dio se non ami gli altri, perché Lui li ama.
Questa è forse la cosa più difficile da fare, imparare ad amare i nostri fratelli in Cristo, non solo quelli che sono bravi, come noi e più di noi, quelli che sono della nostra stessa nazione, idea politica o religiosa, educazione e cultura.... ma proprio tutti; ma amarli veramente, non vedendo in loro diversità, ma un unico cuore, quello di Dio che batte in loro.
Pensi a quando anche tu eri lontano, a quando non credevi poi molto, a quando commettevi peccati, errori più gravi di oggi... Dio ha avuto pietà di te, si è chinato e ti ha raccolto, ti ha amato... nella parabola dei vignaioli, abbiamo letto che qualcuno è stato chiamato prima, qualcuno dopo, ma tutti hanno ricevuto la stessa paga dal padrone, vuoi forse dire a Dio come si deve comportare? Vuoi suggerire chi deve amare e chi no?
Gesù ha amato tutti, alcuni hanno scelto di incontrarlo, di decidere per l'amore, altri sono stati troppo orgogliosi per accettare come Dio un uomo che ha amato tanto, un perdente, secondo il loro giudizio... la scelta è sempre la nostra, Lui ci lascia liberi, anche di sbagliare, ma più ci conformiamo a Lui, più l'amore ci trasforma, ci trasfigura; più amiamo e più tutto diventa sopportabile, addirittura la nostra gioia sarà lenire il dolore degli altri, dei fratelli che ce lo permetteranno, più ameremo e più saremo simili a Gesù, abbiamo tutto il resto della vita per imparare, cominciamo ... e piano piano capiremo sempre di più.
---------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/ OPPURE https://manuroma86.wordpress.com/per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240 http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

mercoledì 17 agosto 2016

(Mt 22,1-14) Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.

VANGELO
(Mt 22,1-14) Tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
Parola del Signore







LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, Vieni nei cuori dei tuoi fedeli, in me che scrivo ed in chi legge, vieni ad illuminare i nostri cuori e a farci venire fame di Te, fame da affamati, sete da assetati, fa che senza di te non possiamo vivere e che ti cerchiamo come la cerva anela ai corsi d'acqua, per Cristo nostro Signore.
Il re ha scelto un popolo e l' ha invitato ad un banchetto, ma questo popolo non ha accettato l' invito, e allora ha invitato altre persone, che erano pagane, emarginate, tutte persone che per quel popolo non avevano diritti... questa cosa mi fa pensare che questo invito fu una grande possibilità per il suo popolo, ma che non ne approfittò e questo decretò la loro condanna.
Il banchetto di nozze rappresenta la condivisione del regno di Dio, che inizia dalla nostra adesione sulla terra. Se in noi non c' è il desiderio di partecipare al banchetto, avremo sempre altre fami di cui saziarci e altre fonti alle quali dissetarci, ma nessuna di queste ci condurrà al regno di Dio.
Ricordiamo la samaritana al pozzo, alla quale Gesù disse « Chiunque beve di quest' acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell' acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna ». Aderire al progetto di Dio vuol dire indossare la veste di chi si vuole rivestire della sua essenza di figlio di Dio, vuol dire accettare il Vangelo e farlo nostro.
La stanza è piena di commensali, alcuni buoni ed altri no, ma chi non si sarà per niente impegnato in un cammino di fede, chi
" sembrerà " fedele a Dio, ma non lo sarà veramente, verrà smascherato e sarà troppo tardi. A Dio niente è nascosto, il nostro cuore è un libro aperto davanti a Lui, sa perfettamente quello che proviamo, conosce le nostre infedeltà e i nostri difetti, non cerca la perfezione, ma vede la verità "Salmo 19- Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.-"
E' inutile camuffare la nostra fede, far vedere che siamo bravi cristiani, meglio essere mediocri ma desiderosi di migliorare, che falsi; perché possiamo ingannare gli uomini, ma non Dio.
Possiamo sfuggire alla giustizia umana, con la nostra furbizia o con le conoscenze corrotte, ma non a quella divina.
Possiamo entrare nelle grazie degli uomini con falsi abiti, ma non sfuggirà nulla a Dio...
Convertiamoci veramente, con umiltà mettiamoci davanti al nostro re e chiediamo perdono finchè siamo in tempo, prima che il Signore decreti anche per noi la sua condanna... nessuno sa quando verrà il giorno del giudizio.
Oggi mi hanno chiesto cosa vuol dire "vivere il Vangelo" non ho trovato risposta migliore che: vivere amando , sopratutto chi ci sembra più lontano da Dio, perchè noi possiamo essere per loro, la possibilità di capire che Dio li ama. Un pò come se fossimo la trasmissione "chi l'ha visto?" per chi si è perduto!
-----------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240

martedì 16 agosto 2016

(Mt 20,1-16) Sei invidioso perché io sono buono?

VANGELO
(Mt 20,1-16) Sei invidioso perché io sono buono?
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».


Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo, Spirito di sapienza, dammi la possibilità di discernere il mio dal tuo e di togliere tutto quello che non mi viene da te, te lo chiedo nel nome di Gesù Cristo che è Dio e vive e regna con te nell'unità, nei secoli dei Secoli . Amen.
Dio è il padrone buono, quello che sa quello che fa, il giusto, L' UNICO . Anche Gesù lo ha messo in rilievo, dicendo -" uno solo è buono, uno solo è giusto" - eppure a volte noi vorremmo dirgli che cosa è giusto, secondo il nostro metro, vorremmo sapere più di lui perché ci costa accettare che non ci dia tutto quello che chiediamo.
I nostri sentimenti non sono perfetti, ma crediamo sempre di sapere quello che è più giusto per noi, e se non va tutto come vorremmo, siamo pronti a criticare tutti, anche Dio.
Questa parabola è indicativa di come noi vorremmo decidere al posto di Dio, e quando preghiamo, lo facciamo solo con la bocca e non con il cuore.
Noi siamo abituati a pensare che un premio vada dato in base al comportamento tenuto, perché dimentichiamo che la stessa bontà che il Signore usa agli altri , la usa con noi. Ma noi siamo i buoni? Pensiamo davvero di meritare più degli altri? Ci rendiamo conto di quante grazie ci passano per le mani senza che neanche ce ne accorgiamo? Se ci sembra che la paga non sia giusta, forse è il caso che ci fermiamo a conoscere di più il nostro Dio. Dio AMA, la sua giustizia è più che giustizia, è amore, e l’ amore dona e si dona senza misurare, perché è assoluto. Se così non fosse, non ci sarebbe salvezza per noi, ma il nostro Dio è inchiodato alla croce per amore nostro, il suo scopo, il suo desiderio, è quello di vederci liberi dal peccato.
Non importa se solo un secondo prima di morire ci renderemo conto di quello che stiamo facendo, se risponderemo alla sua chiamata dopo aver vagabondato per tutta la vita, lui vuole solo che torniamo a casa, per poterci riempire del suo amore e della sua pace. Dio vuole la nostra salvezza, ma ci chiede di renderci conto di non poter essere salvi senza di lui.
Una cosa voglio far presente alla nostra ostinazione che resiste ad ogni tentativo di conversione: non giudichiamo e non saremo giudicati! Se qualcuno ci sembra un grande peccatore, se pensiamo che la sua anima si perderà, non limitiamoci a pensare tutto il male possibile di lui, ma preghiamo perchè si salvi e ci passi avanti e meriti il paradiso ancor più di quanto noi pensiamo di meritarlo; e non facciamo che il giudizio sugli altri, firmi la nostra condanna.
Ultimamente, come non mai, mi capita di sentire parole come: buonista e lassista a cui si contrappongono severo e bigotto ...... si litiga e si discute su questioni morali, ma in tutto questo l' unica cosa che io riesco a vedere, è che si offende, si denigra e si condanna.... vedo giudici severi che non accettano di sentirsi uguali ai fratelli, perchè si sentono superiori e intanto si fa a brandelli il corpo di Cristo!....
--------------------------------------------
AVVISO
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo : http://www.facebook.com/group.php?gid=136929857240
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts

lunedì 15 agosto 2016

(Mt 19,23-30) È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio

VANGELO DI MARTEDì 16 AGOSTO 2016
(Mt 19,23-30) È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Parola del Signore.


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito ad illuminare la mia mente,perchè da me non esca nulla che non sia del tutto Tuo.
Ho spesso scritto su questi brani, ma oggi vorrei con voi andare ad alcune frasi che mi si sono stampate nella mente mentre le rileggevo.

Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
“Io sono un dio.......mentre tu sei un uomo e non un dio, hai reso il tuo cuore come quello di Dio”
“Non dicano: La nostra mano ha vinto, non è il Signore che ha operato tutto questo! “
“ Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”
“Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele.”
La superbia sta lì...prima di ogni virtù, ed impedisce all’ uomo di vedere Dio, di riconoscerlo e nel suo delirio di onnipotenza si sente lui stesso Dio.
Nessuno può dirci nulla, nessuno può aiutarci ad essere migliori, nessuno può guidare la nostra vita...e la cosa buffa è che mentre crediamo questo, seguiamo tutto quello che ci fa sentire superiori, ci fa sentire padroni della nostra vita...per poi scoprire che è una corsa che non ci porterà mai a traguardo, perchè niente è più falso di quello in cui crediamo.
Onori , ricchezze, piacere.... tutto quello che soddisfa il nostro ego si frappone fra noi e la verità.
La verità è quella che Gesù ci ripete rispondendo a Pietro, ma anche a tutti noi.
Chi segue la parola di Gesù, chi vive come Gesù ci insegna, vive guardando Dio, riconoscendo Dio e mettendolo al di sopra di ogni altro dio, anche di se stesso.
Dovrebbe essere facile, vedendo l’ abissale differenza, ma ancora oggi è la cosa che ci riesce peggio.
-----------------------------
AVVISO
PER LEGGERE TUTTO CLICCARE SULLA FOTO E SCORRERE A LATO
------------------------------------------------------------------
Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
http://bricioledivangelo.blogspot.it/
OPPURE
https://manuroma86.wordpress.com/
per leggere e inserire post e commenti e le versioni in francese -inglese e spagnolo :https://www.facebook.com/groups/136929857240/?fref=ts
http://www.facebook.com/pages/COME-SI-ENTRA-IN-PARADISOVANGELO-E-RIFLESSIONE-DEL-GIORNO/206580436049815?ref=ts