Mt 11,16-19 11 dicembre 2010
Non ascoltano né Giovanni né il Figlio dell’uomo
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Parola del Signore
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LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Il Signore conduce il suo popolo per la strada della salvezza. Chiediamogli di essere attenti alle sue indicazioni e diciamo:
Fa’ che ti riconosciamo, o Signore.Alla luce del Tuo Spirito,amen.
La chiesa saggiamente ,unisce la lettura del profeta Isaia, e la preghiera del Salmo al vangelo di oggi,infatti possiamo leggere “Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare.”e ancora ” Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti,ma nella legge del Signore trova la sua gioia,la sua legge medita giorno e notte.”.
Poi nel Vangelo,invece vediamo che gli uomini non vogliono seguire la legge del Signore,cercano tutte le scuse per non farlo,perché quello che Dio vuole da noi è un impegno SERIO,non gravoso,non triste,ma serio.Si tratta di rispettare quello che il Signore ci ha insegnato sempre,non solo quando ci fa comodo.Il Vangelo è pieno di esempi di gente che pur se si trova davanti a Gesù,non lo riconosce come Signore della sua vita,alcuni vogliono seguirlo,ma non sono disposti a rinunciare ai loro beni,alla loro liberta’ di giudizio,e si ribellano a Dio .Siamo come tanti bambini capricciosi,che si rifiutano di ascoltare gli insegnamenti del Padre e che trovano tutte le scuse per non obbedire,come se quello che c’è in ballo sia un trofeo per chi “vince o perde”,e non ci si rende conto che Dio vuole solo la nostra salvezza,e la sua non è sete di potere,ma sete di salvezza per noi che tanto ama.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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