- Santa Maddalena da Nagasaki Martire
15 ottobre
Nishizaka, Giappone, 1611 – Nagasaki, Giappone, 15 ottobre 1634
Nacque nel 1611 nei pressi di Nagasaki. Figlia di nobili cristiani
martirizzati per la fede, descritta come gracile, delicata e bella si
consacrò a Dio, guidata spiritualmente dai beati Francesco di Gesù e
Vincenzo di sant'Antonio agostiniani recolletti, che l'ammisero come
terziaria. Nel frattempo la persecuzione contro i cristiani si faceva
sempre più pressante a tal punto che nel 1629 fu costretta a nasconderti
sulle montagne, aiutando i cristiani perseguitati dove visitava i
malati, battezzava i bambini, confortava le persone maltrattate. Nel
settembre del 1634 si presentò ai giudici proclamandosi cristiana.
Neppure le promesse di un vantaggioso matrimonio e le torture piegarono
la sua fede. Venne così condannata al tormento della fossa dove
sopravvisse per 13 giorni. Il suo martirio destò molta impressione.
Beatificata nel 1981 a Manila, fu canonizzata da Giovanni Paolo II il 18
ottobre 1987 a Roma. (Avvenire)
Emblema: Palma
Martirologio Romano: A Nagasaki in Giappone, santa Maddalena, vergine e
martire, forte d’animo tanto nel promuovere la fede quanto nel
sopportare per tredici giorni il supplizio della forca sotto
l’imperatore Yemitsu.
Maddalena nacque nel 1611 a Nishizaka,
nei pressi di Nagasaki in Giappone, figlia di nobili e ferventi
cristiani. Narrano gli antichi manoscritti che fosse una giovane
gracile, delicata e bella. I suoi genitori e fratelli furono condannati a
morte per la loro fede cattolica e martirizzati quando essa era ancora
giovanissima.
Nel 1624 conobbe due agostiniani recolletti, Francesco
di Gesù e Vincenzo di Sant’Antonio, poi anch’essi martiri e beati.
Attratta dalla profonda spiritualità dei due missionari, Maddalena si
consacrò a Dio come terziaria agostiniana recolletta. Da allora il suo
abito fu quello religioso, le sue uniche occupazioni la preghiera, la
lettura di libri santi e l’apostolato. Divenne in seguito terziaria
domenicana. I tempi erano assai difficili e la persecuzione che
infuriava contro i cristiani era divenuta sempre più sistematica e
crudele. Maddalena infondeva coraggio ai cristiani, insegnava il
catechismo ai fanciulli, domandava l’elemosina ai commercianti
portoghesi per i poveri.
Nel 1629 cercò rifugio tra le montagne di
Nagasaki, condividendo le sofferenze e le angosce dei suoi concittadini
perseguitati, incoraggiandoli a mantenersi forti nella fede, riportando
sulla retta via quanti, vinti dalle torture, avevano rinnegato Cristo,
visitando i malati, battezzando i bambini, portando a tutti parole e
gesti di conforto.
Di fronte alle apostasie di parecchi cristiani
terrorizzati dalle torture alle quali erano sottoposti e desiderosa di
unirsi eternamente a Cristo, Maddalena pensò di sfidare i tiranni.
Vestita con l’abito di terziaria, nel settembre 1634 si presentò ai
giudici, portando con se solamente un piccolo fagotto pieno di libri
santi per poter pregare e meditare in carcere. Neppure le promesse di un
vantaggioso matrimonio e le torture subite riuscirono a piegare la sua
ferma volontà.
Ai primi di ottobre fu allora sottoposta al tormento
della forca e della fossa: sospesa per i piedi, con la testa ed il petto
sommersi in una fossa sottostante, coperta con tavole per renderle più
difficile la respirazione. La coraggiosa giovane resistette al tormento
per tredici giorni, invocando durante il supplizio i nomi di Gesù e
Maria e cantando inni al Signore. L’ultima notte un acquazzone inondò la
fossa e Maddalena morì affogata. Era il 15 ottobre 1634. I tiranni
bruciarono il suo corpo e sparsero le ceneri nel mare, onde evitare una
venerazione delle sue reliquie da parte dei cristiani.
Per procedere
alla sua elevazione agli onori degli altari Maddalena fu aggregata ad
un gruppo complessivo di sedici martiri domenicani di varie nazionalità,
tutti uccisi in terra giapponese, capeggiati da Lorenzo Ruiz, primo
santo di origini filippine. Il gruppo fu beatificato da papa Giovanni
Paolo II il 18 febbraio 1981 a Manila nelle Filippine e canonizzato a
Roma dal medesimo pontefice il 18 ottobre 1987.
Mentre la
commemorazione della singola Santa Maddalena da Nagasaki ricorre nel
Martyrologium Romanum in data odierna nell’anniversario del suo
martirio, la festa collettiva di questo gruppo di martiri è fissata dal
calendario liturgico al 28 settembre.
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