- Santi Taraco, Probo e Andronico Martiri
11 ottobre
+ Anazarbo, Cilicia, 10 ottobre 304 circa
Martirologio Romano: Ad Ainvarza in Cilicia, nell’odierna Turchia,
santi Táraco, Probo e Androníco, martiri, che durante la persecuzione
dell’imperatore Diocleziano diedero la vita per testimoniare la fede in
Cristo.
Esisteva originariamente una “passio” greca dei santi
martiri Taraco, Probo ed Andronico, poi tradotta in latino, dalla qualòe
fu tratto l’elogio inserito nel Martirologio d’Usuardo ed in seguito
anche nel Martyrologium Romanum. Non pochi studiosi ritennero tale
narrazione autentica e degna di fede, anche se molti dettagli in essa
contenuti sono frutto dei luoghi comuni dell’agiografia leggendaria,
così come la comparsa dei martiri in tre differenti città sarebbe
inspiegabile dal punto di vista giuridico.
Pare che Taraco fosse
cittadino romano di Claudianopoli in Isauria ed aveva lasciato
l’esercito in quanto cristiano., Probo era di Side ed Andronico
proveniva da una nobile famiglia di Efeso. In odio alla loro fede i tre
vennero processati e torturati barbaramente a Tarso ed a Mopsuestia, per
essere infine decapitati presso Anazarbo il 10 ottobre 304. Non a torto
Taraco, Probo ed Andronico possone essere considerati i più celebri
martiri della Cilicia, il cui culto in breve tempo si diffuse in tutto
l’Oriente ed in molte altre lontane regioni.
I martirologi
geronimiano e romano li commemorano all’11 ottobre, ma il primo li
menzziona anche in altre date: 5 aprile, 13 maggio, 27 settembre, 9, 10 e
12 ottobre. In quest’ultima data i tre martiri sono commemorati dai
sinassari bizantini. Aussenzio, vescovo di Mopsuestia, nel V secolo
edificò una basilica in loro onore fuori le mura della città, facendo
pervenire da Anazarbo alcune reliquie. Il 7 maggio 483 anche Martirio,
vescovo di Gerusalemme, depose sotto l’altare del monastero di
Sant’Eutimio alcune reliquie dei tre martiri. Severo di Antiochia il 6
settembre 515 pronunziò un panegerico in loro onore. A Costantinopoli,
capitale imperiale, furono dedicate ben due chiese alla loro memoria.
Autore: Fabio Arduino
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