martedì 22 ottobre 2013

Invito alla preghiera personale

Stanotte avevo tempo e ho girato per le vie interminabili di fb.
Quanto dolore!
Siano una società dolente,e sfoghiamo spesso il nostro dolore su questi social network...un po' per chiedere aiuto,un po' per sfogarci ed un po' per non essere soli con il nostro dolore; questo è positivo in parte,ma mi chiedo:
Quanto ci rivolgiamo direttamente a Dio?
L'incontro con Dio è vero,può avvenire anche attraverso la rete,perchè magari leggendo si scopre quella voce interiore che ti dice:ascoltami-seguimi-avvicinati-non ti allontanare-non cedere-io sono con te....e mille e mille altri stimoli per la fede in Dio,ma quello che ci tiene uniti,in continuo contatto con Dio è la PREGHIERA PERSONALE.
Oggi si prega in gruppo,si discute in gruppo,e ci si riunisce per ascoltare gli altri,ma ancor di più ci si deve trovare con Dio attraverso la preghiera personale e l'adorazione Eucaristica.
Il dolore è qualcosa che porta con se la paura, e proprio mentre ci avviciniamo alla fonte della speranza interviene la paura che non viene certamente da Dio e che ci tiene a debita distanza anche se crediamo di avvicinarci.Il segnale di questa paura è che non crediamo nella guarigione,che non speriamo veramente in Dio,ma ancor peggio,che cerchiamo anche in altro motivo di speranza(ad esempio nello yoga nella new age,nella magia e nell'esoterismo ed in formule magiche),riducendo di fatto la devozione allo stesso livello della superstizione.
Non è colpa di nessuno,se non di una cattiva educazione alla fede,ma se non ci scuotiamo da questo,se non ne prendiamo atto,non faremo mai un vero cammino,perchè continueremo a girare intorno e non ne usciremo mai.
La preghiera personale non è un ripetersi di parole ,ma un vivere insieme a Gesù e Maria ,quello che è stata ed è la loro relazione con il mondo,quindi con noi.
Siamo insieme a loro mentre preghiamo,anche se a volte sembra difficile e monotona.Nella preghiera,ed in special modo quella del rosario,che la Madonna e la Chiesa ci raccomandano, non si tratta solo di ricordare, ma molto più di attualizzare l’evento di salvezza, di renderlo presente, anzi contemporaneo alla nostra vita: “ciò che Dio ha compiuto secoli or sono non riguarda soltanto i testimoni diretti degli eventi, ma raggiunge con il suo dono di grazia l'uomo di ogni tempo”.
Non posso in poche parole dare la spiegazione di quello che Dio concede ,come lo concede e quanto tutto questo cambierà la nostra vita,perchè è personale,ma una cosa posso dirla: Iniziando a pregare chiediamo il dono della preghiera allo Spirito Santo,non cerchiamo solo parole,ma anche silenzi...ma sopratutto,cerchiamo di parlare con il Signore e con la Madonna,più che con i nostri amici di face book.
http://bricioledivangelo.blogspot.it/2013/10/meditazioni-sulla-preghiera-del-santo.html

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