- San Paolino di York
10 ottobre
Roma (?) - Rochester (Inghilterra), 644
Martirologio Romano: A Rochester in Inghilterra, transito di san
Paolino, vescovo di York, che, monaco e discepolo del papa san Gregorio
Magno, fu da lui mandato insieme ad altri a predicare il Vangelo agli
Angli, dopo aver convertito alla fede di Cristo Eduino re di
Northumbria, lavò nel fiume il suo popolo con il lavacro della
rigenerazione.
Ascolta da RadioVaticana:
Uscito dal
monastero, entra nella storia. Così si può dire di Paolino, nato da
famiglia romana e poi accolto in un’illustre comunità monastica
dell’Urbe: Sant’Andrea al Celio, che è luogo di preghiera e anche rampa
di lancio. Da qui, infatti, come da altri monasteri, partono nei primi
secoli cristiani gli evangelizzatori dell’Europa. Nel 596, il pontefice
Gregorio Magno ha preso di qui il priore Agostino e un gruppo di monaci
per mandarli nelle Isole britanniche. Cinque anni dopo, fa partire di
qui un rinforzo di altri monaci, tra i quali Paolino.
In Britannia
non c’è propriamente da introdurre il cristianesimo, ma da salvarlo. Vi è
infatti arrivato alcuni secoli prima, al tempo del dominio romano,
dandosi via via una gerarchia propria, una struttura. (Già nel 314, ad
esempio, tre vescovi britannici avevano partecipato al concilio di
Arles, in Francia). Ma nel V secolo, finito il dominio romano, è sorto
quello degli Angli e dei Sassoni, conquistatori e immigrati al tempo
stesso. Giunti via via dall’Europa occidentale, hanno occupato una vasta
parte dell’isola creandovi sette regni: Northumbria, East Anglia,
Mercia, Essex, Sussex, Wessex e Kent. La Britannia è diventata “Anglia”,
terra degli Angli. Tutti pagani, dai re ai sudditi, sicché la
cristianità dell’isola può essere salvata preservando la fede nei
territori rimasti britannici, ma soprattutto cristianizzando Angli e
Sassoni nei loro territori. Il gruppo di Paolino raggiunge Agostino, che
sta rimettendo in piedi una struttura cristiana,intorno alla sede
vescovile di Canterbury nel Kent.
Il 21 luglio del 625 Paolino viene
consacrato vescovo, e in qualità di consigliere spirituale deve poi
accompagnare la giovane Etelberga, figlia del sovrano del Kent, a York,
dove sposerà il re di Northumbria, Edvino. York diventa la base
operativa dalla quale Paolino intraprende le sue campagne di
predicazione rivolta agli Anglosassoni pagani; e fa coraggio ai nuclei
di cristiani sparsi nei territori. Egli sa usare efficacemente il metodo
indicato da Gregorio Magno col nome di “discrezione”: non distruggere i
templi pagani, non accanirsi contro certe usanze e feste, ma
cristianizzare con gradualità edifici e usanze.
Dopo il matrimonio
di Etelberga, Paolino rimane al suo fianco, per convertire alla fede
cristiana anche il re Edvino. L’impresa è difficile e lunga: infine,
dopo due anni di colloqui e di esortazioni, nel 627 il sovrano riceve il
battesimo. E con lui si fanno cristiani personaggi di corte e sudditi:
un’ondata opportunistica di cristiani improvvisati e provvisori; altra
gente da quella che Paolino istruisce pazientemente per gradi, nel lungo
esercizio della “discrezione”.
Nominato vescovo di York (con
Canterbury, una delle due più importanti sedi vescovili d’Inghilterra),
incomincia a costruirne la cattedrale in pietra. Ma non la vedrà finita.
Il 12 ottobre 633 il re Edvino e suo figlio Osfrido sono uccisi in
battaglia presso Doncaster, dal pagano Penda, re della Mercia, e dal suo
alleato cristiano, il re gallese Cadwallon. Paolino riesce a condurre
in salvo la regina Etelberga e i personaggi della corte, mentre il
crollo del regno coinvolge anche le strutture ecclesiali da poco
realizzate. Nominato poi vescovo di Rochester, Paolino vi muore nel 644.
Alla sua fama di santità contribuirà molto la Storia ecclesiastica di
Beda il Venerabile, dottore della Chiesa, nato in Northumbria 28 anni
dopo la sua morte.
Autore: Domenico Agasso
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