domenica 1 luglio 2018

(Mt 8,18-22) Seguimi.

VANGELO DI LUNEDI 2 LUGLIO 2018.

Giorno liturgico: Lunedì, XIII settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mt 8,18-22): In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».



RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: O santo Spirito, aiutami a vedere tra le righe della parola da te Ispirata, quello che è importante che io veda, e dammi la forza di dire quello che è giusto che io dica, perché tutto quello che Gesù ha dato per noi, non vada speso invano.

Quanta folla intorno a Gesù, tanta che per non essere soffocato, decide di passare sull’ altra riva… Tutti gli sono intorno, ma quando decide di passare sull’ altra riva, solo uno scriba gli si avvicina e gli dice con convinzione, ti seguirò in ogni luogo tu vada e lo chiama Maestro.
Un altro discepolo, un po’ più indeciso, che in fondo non ha ancora compreso bene il discorso di Gesù e vorrebbe trattenersi ancora un po’ con la sua famiglia, avere il tempo di salutarla, di seppellire i suoi morti, ma questa indecisione, che è tipica di ognuno di noi, può allontanare da noi Gesù.
Se vogliamo veramente entrare in comunione con Lui, dobbiamo allontanare da noi tutto quello che ci trattiene; far venire per primo l’amore per il nostro prossimo. Seguire, vuol dire accettare le sue regole e farle nostre, ma molto spesso la nostra teoria, la nostra buona predisposizione si scontrano subito con la pratica dell’attuazione.
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Comentario: Rev. D. Jordi PASCUAL i Bancells
(Salt, Girona, Spagna)

Oggi, il Vangelo ci presenta –attraverso due personaggi- una qualità del buon discepolo di Gesù: il distacco dai beni materiali. Ma prima, il testo di san Matteo ci offre un particolare che non vorrei che passasse inavvertito: «Vedendo Gesù una gran folla intorno a sé...» (Mt 8,18). La moltitudine si riunisce attorno al Signore per ascoltare la sua parola, essere guarita delle loro sofferenze materiali e spirituali; cercano la salvazione e un alito di Vita eterna in mezzo agli andirivieni di questo mondo.

Come allora, qualcosa di simile succede nel nostro mondo attuale: -più o meno coscientemente- abbiamo bisogno di Dio, di soddisfare il cuore dei beni veri, quali sono la conoscenza e l'amore di Gesucristo ed una vita di amicizia con Lui. Altrimenti, cadiamo nella trappola di voler riempire il nostro cuore con altri “dei” che non possono dar senso alla nostra vita: il telefonino, internet, il viaggio alle Bahamas, il lavoro sfrenato per guadagnare sempre più soldi, la macchina migliore di quella del vicino, o la palestra per pavoneggiarsi del miglior corpo del mondo... È ciò che capita a molti nell'attualità.

In contrasto, risuona il grido pieno di forza e di fiducia di Papa Giovanni Paolo ll parlando alla gioventù: «Si può essere moderni e profondamente fedeli a Gesucristo». Perciò è necessario, come il Signore, il distacco da tutto quello che ci lega ad una vita troppo materializzata e che chiude le porte allo Spirito.

«ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo (...). Seguimi» (Mt 8,22), ci dice il Vangelo di oggi. E san Gregorio Magno ci ricorda: «Teniamo le cose temporali per l'uso, quelle eterne nel desiderio; serviamoci delle cose terrene per il cammino, e desideriamo quelle eterne per la fine della giornata». È un buon criterio per esaminare come seguiamo Gesù.


4 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 2 LUGLIO 2018.

    Liturgical day: Monday 13th in Ordinary Time

    Gospel text (Mt 8,18-22): When Jesus saw the crowd press around him, Jesus gave orders to cross to the other shore. A teacher of the Law approached him and said, «Master, I will follow you wherever you go». Jesus said to him, «Foxes have holes and birds have nests, but the Son of Man has nowhere to lay his head». Another disciple said to him, «Lord, let me go and bury my father first». But Jesus answered him, «Follow me, and let the dead bury their own dead».

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: O Holy Spirit, help me to see between the lines of the word Inspired by you, what is important for me to see, and give me the strength to say what is right for me to say, because everything that Jesus gave for us, do not go spent in vain.

    What a crowd around Jesus, so that not to be stifled, he decides to go on the other side ... All are around, but when he decides to go on the other side, only a scribe approaches him and says with conviction, I will follow you in every place you go and call him Master. Another disciple, a little more indecisive, which basically has not yet fully understood Jesus 'speech and would like to stay a little' with his family, have time to say goodbye, to bury their dead, but this indecision, which is typical of each of us, it can banish from us Jesus.
    If we really want to enter into communion with Him, we must banish from us all that holds us back. Follow means accepting its rules and make them our own ; to come first love for our neighbor. But very often our theory, our good disposition immediately collide with the practical implementation.
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    Comment off : Fr, Jordi PASCUAL i Bancells
    (Salt, Girona, Spain)

    Today, the Gospel presents us —through two personages— a quality the good disciple of Jesus must have: to dispense with all material goods. Before, however, St. Matthew's text points out to a detail I would not like to overlook: «When Jesus saw the crowd press around him...» (Mt 8:18). Crowds gather around the Lord to listen to his words, to be healed of their material and spiritual sicknesses; they are seeking their salvation and a breath of eternal Life amidst a world in conflict.

    As at that time, something similar happens in today's world: more or less consciously, we, all, need God's help, to satiate our heart with true spiritual goods, such as a better knowledge of Jesus Christ and a life of friendship and love for Him. Otherwise, we risk tumbling into the trap that fills out our heart with other “gods” giving no meaning to our lives: mobile phones, Internet, tourist holidays to the Bahamas, a frantic work to make more money, a better car than your neighbour or a gym where to excel with the best figure of them all... Right now, this is what is happening to many of us.

    In sharp contrast, though, John Paul II's outcry to the youth, full of force and confidence, resounds: «It is possible to be both modern and profoundly faithful to Jesus Christ». It is needed, for this, as the Lord says, our breaking away with what may link us to a much materialized way of life that serves no purpose other than closing the doors to the Holy Spirit.

    «The Son of Man has nowhere to lay his head (...) Follow me» (Mt 8:22), says today's Gospel. And St. Gregory the Great reminds us: «Let temporal things be used, while keeping eternal realities in our desire; let earthly things be utilized for our trek, while desiring the eternal ones for the end of our journey». This is a good criterion to examine whether we are properly following Jesus.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDI 2 LUGLIO 2018.

    Día litúrgico: Lunes XIII del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mt 8,18-22): En aquel tiempo, viéndose Jesús rodeado de la muchedumbre, mandó pasar a la otra orilla. Y un escriba se acercó y le dijo: «Maestro, te seguiré adondequiera que vayas». Dícele Jesús: «Las zorras tienen guaridas, y las aves del cielo nidos; pero el Hijo del hombre no tiene donde reclinar la cabeza». Otro de los discípulos le dijo: «Señor, déjame ir primero a enterrar a mi padre». Dícele Jesús: «Sígueme, y deja que los muertos entierren a sus muertos».

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Oh Espíritu Santo, ayúdame a ver entre las líneas de la palabra inspirada por usted, lo que es importante para mí ver, y me dan la fuerza para decir lo que es correcto para mí decirlo, porque todo lo que Jesús dio su vida por nosotros, no te vayas gastado en vano.

    ¡Qué multitud en torno a Jesús, de modo que no se ahogó, él decide ir al otro lado ... Todos están alrededor, pero cuando él decide ir por el otro lado, sólo un escriba se le acerca y le dice con convicción, voy a seguirte en todos los lugar al que ir y lo llamáis Maestro. Otro discípulo, un poco más indeciso, que básicamente no ha entendido completamente el discurso y le gustaría quedarse un poco de Jesús con su familia, tuvo tiempo de decir adiós, para enterrar a sus muertos, pero esta indecisión, que es típico de cada uno de nosotros, que sabe alejar de nosotros a Jesús.
    Si de verdad queremos entrar en comunión con Él, debemos alejar de nosotros todo lo que nos retiene ; que venir primero el amor al prójimo. Seguir significa aceptar sus reglas y hacerlas nuestras, pero muy a menudo nuestra teoría, nuestra buena disposición chocan inmediatamente con la aplicación práctica.
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    Comentario: Rev. D. Jordi PASCUAL i Bancells
    (Salt, Girona, España)

    Hoy, el Evangelio nos presenta —a través de dos personajes— una cualidad del buen discípulo de Jesús: el desprendimiento de los bienes materiales. Pero antes, el texto de san Mateo nos da un detalle que no querría pasar por alto: «Viéndose Jesús rodeado de la muchedumbre...» (Mt 8,18). Las multitudes se reúnen cerca del Señor para escuchar su palabra, ser curados de sus dolencias materiales y espirituales; buscan la salvación y un aliento de Vida eterna en medio de los vaivenes de este mundo.

    Como entonces, algo parecido pasa en nuestro mundo de hoy día: todos —más o menos conscientemente— tenemos la necesidad de Dios, de saciar el corazón de los bienes verdaderos, como son el conocimiento y el amor a Jesucristo y una vida de amistad con Él. Si no, caemos en la trampa de querer llenar nuestro corazón de otros “dioses” que no pueden dar sentido a nuestra vida: el móvil, Internet, el viaje a las Bahamas, el trabajo desenfrenado para ganar más y más dinero, el coche mejor que el del vecino, o el gimnasio para lucir el mejor cuerpo del país.... Es lo que les pasa a muchos actualmente.

    En contraste, resuena el grito lleno de fuerza y de confianza del Papa San Juan Pablo II hablando a la juventud: «Se puede ser moderno y profundamente fiel a Jesucristo». Para eso es preciso, como el Señor, el desprendimiento de todo aquello que nos ata a una vida demasiado materializada y que cierra las puertas al Espíritu.

    «El Hijo del hombre no tiene donde reclinar la cabeza (...). Sígueme» (Mt 8,22), nos dice el Evangelio de hoy. Y san Gregorio Magno nos recuerda: «Tengamos las cosas temporales para uso, las eternas en el deseo; sirvámonos de las cosas terrenales para el camino, y deseemos las eternas para el fin de la jornada». Es un buen criterio para examinar nuestro seguimiento de Jesús.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 2 LUGLIO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 13e Semaine: Lundi

    Texte de l'Évangile (Mt 8,18-22): Jésus, voyant la foule autour de lui, donna l'ordre de partir vers l'autre rive du lac. Un scribe s'approcha et lui dit: «Maître, je te suivrai partout où tu iras». Mais Jésus lui déclara: «Les renards ont des terriers, les oiseaux du ciel ont des nids; mais le Fils de l'homme n'a pas d'endroit où reposer sa tête». Un autre de ses disciples lui dit: «Seigneur, permets-moi d'aller d'abord enterrer mon père». Jésus lui dit: «Suis-moi, et laisse les morts enterrer leurs morts».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: O saint Esprit aide-moi à lire entre les lignes de ta Parole inspirée, ce qu'il est important que je voie, et donne-moi la force de dire ce qu'il est juste que je dise, pour que tout ce qu'a donné Jésus pour nous ne doit pas être dépensé en vain.

    Grande foule autour de le Jésus, tellement que pour ne pas être étouffé, il décide de passer sur l'autre rive.... Tous sont autour de lui, mais quand il décide de passer sur l'autre bord, seulement un scribe se rapproche et il lui dit avec conviction, je te suivrai partout ou que tu ailles et il l'appelle Maître. Un autre disciple, un peu indécis, qui au fond n'a pas encore bien compris le discours de Jésus voudrait le retenir et s'agrippe un peu à sa famille, pour avoir le temps de la saluer, d'enterrer ses morts mais cette indécision, qui est typique de chacun de nous, peut nous éloigner de Jésus. Si nous voulons réellement entrer en communion avec Lui, nous devons nous éloigner de tout ce qui nous retient; faire venir en premier amour pour notre prochain. Le suivre veut dire accepter ses règles et les faire notre, mais très souvent notre théorie, notre bonne prédisposition tout de suite se heurtent à la pratique de la réalisation.

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    1. Commentaire de l'Abbé Jordi PASCUAL i Bancells
      (Salt, Girona, Espagne)

      Aujourd'hui, l'Évangile nous présente à travers ses deux personnages principaux une des qualités du bon disciple de Jésus: son indifférence à l'égard des biens matériels. Mais auparavant, le texte de saint Matthieu nous mentionne un détail que je ne voudrais pas négliger de souligner: «Jésus, voyant la foule autour de lui...» (Mt 8,18).

      Une grande foule s'est assemblée auprès de Jésus pour écouter ses paroles, pour que ses maux, corporels et spirituels, soient taris; ils cherchent le salut et une souffle de Vie Joyeuse et Éternelle dans l'agitation de ce monde.

      Il advient aujourd'hui quelque chose de semblable: tous —sens en prendre, peut être, conscience— avons besoin de Dieu, de rassasier notre cœur des véritables biens, comme la connaissance et l'amour de Jesús- Christ et une vie d'amitié avec Lui. Sinon, nous pouvons tomber dans le piège de vouloir remplir notre cœur d'autres “dieux” qui ne peuvent pas donner du sens à notre vie: le téléphone portable, l'Internet, les vacances aux Bahamas, le travail ininterrompu pour gagner chaque fois un peu plus d'argent, une voiture meilleure que celle du voisin, ou la salle de gym pour arborer le plus beau physique du pays.... C'est exactement ce qui arrive aujourd'hui à beaucoup du monde.

      Par contraste, le cri plein de force et de confiance du Pape Jean Paul II retentit, lorsqu'il parle aux jeunes du monde: «On peut être moderne et profondément fidèle à Jésus Christ». Pour cela, comme dit le Seigneur, il est nécessaire de savoir renoncer à tout ce qui nous lie à une vie trop matérialiste qui ferme les portes à l'Esprit.

      «Le Fils de l'homme n'a pas d'endroit où reposer sa tête. (…) Suis-moi» (Mt 8,22), nous dit l'Évangile d'aujourd'hui. Et saint Grégoire le Grand nous rappelle: «Les choses temporelles pour en user, les éternelles pour en jouir; temporelles comme à des voyageurs, les éternelles comme à des hommes en repos». C'est un bon critère pour examiner si nous suivons les traces de Jésus.

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