mercoledì 11 luglio 2018

(Mt 10,7-15) Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

VANGELO DI GIOVEDI 12 LUGLIO 2018.

Giorno liturgico: Giovedì, XIV settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mt 10,7-15): In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».



RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni Spirito santo, vieni con la tua luce ad illuminare la mia piccola mente con la tua parola, donami la sapienza per capire e la forza per viverla, per Cristo, nostro Signore che ti ha inviato in nostro eterno aiuto.

Nel Vangelo  prosegue la spiegazione di Matteo sulle parole di Gesù quando affidò loro la missione di andare tra le genti ed avvertire tutti quelli che incontravano che la venuta del regno di Dio era vicina. La salvezza era lì, a portata di mano, tutta in quell’uomo che era venuto sulla terra per portare il messaggio del Padre, in quell’uomo che era Dio stesso, che proprio per questo suo immenso amore per i suoi figli, scende sulla terra, si incarna nel seno della Vergine Maria, e si fa uomo. Le istruzioni per gli apostoli sono chiare, tutte racchiuse in una frase se vogliamo, che è la frase con la quale viene sottolineato il vangelo di oggi: ”gratuitamente avete ricevuto, e gratuitamente date”. Il segno che si è uomini mandati dal Signore è nella predicazione, nella guarigione, nell’aiuto, nell’accoglienza degli emarginati e nella fiducia che sarà Dio stesso a provvedere che si vada avanti nel cammino, proprio come operai nella vigna che sanno che il loro Signore li ripagherà. Il messaggio di Gesù è chiaro, comunione con Dio = condivisione con i fratelli.
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Comentario: Rev. D. David COMPTE i Verdaguer
(Manlleu, Barcelona, Spagna)

Oggi, vogliamo prevedere financo ciò che non è prevedibile. Oggi sono in auge i servizi a domicilio. E se oggi parliamo tanto di pace, forse è perché ne abbiamo tanto bisogno. L'oggi del Vangelo si centra in questi diversi “oggi”. Analiziamoli individualmente.

Vogliamo prevedere anche l’imprevedibile: quanto prima faremo un'altra assicurazione nel caso che l'assicurazione attuale non funzioni. O quando si acquistano dei pantaloni e il dipendente ci offre un modello macchiato e magari scolorito! Il Vangelo di oggi, invitandoci a camminare sprovvisti d'equipaggio («Non cercate ne oro ne argento...»), ci invita alla fiducia, alla disponibilità. Ma, attenti! Ciò non è trascuratezza. Neppure improvvisazione. Vivere questa realtà è possibile solamente quando la nostra vita è radicata in ciò che è fondamentale: nella persona di Cristo. Come diceva Papa Giovanni Paolo ll, «è necessario rispettare un principio essenziale della vita: il primato della grazia (...). Bisogna non dimenticare che, senza Cristo, non possiamo far niente (cf. Jn 15,5)».

È anche vero che proliferano i servizi a domicilio; niente catering; adesso ti fanno la frittata di patate in casa. Serve come esempio di una società nella quale le persone tendono a camminare per conto proprio ad organizzarsi la vita prescindendo dagli altri. Oggi Gesù ci dice «andate»; uscite. Questo significa che dobbiamo prendere in considerazione quelli che ci sono accanto. Teniamolo dunque ben presente: dobbiamo essere aperti ai loro bisogni.

Vacanze, un paesaggio tranquillo…, ¿ sono sinonimi di pace? Sembra che abbiamo seri motivi per dubitarne. Forse molte volte sono un sopore delle angosce interne; queste, più avanti, torneranno a svegliarsi. I cristiani sappiamo di essere portatori di pace, anzi che questa pace impregna tutto il nostro essere —anche quando intorno a noi troviamo un ambiente ostile— nella misura in cui seguiamo Gesù da vicino.

Lasciamoci toccare, dunque, dalla forza dell'”oggi” di Cristo! E..., «Chi ha trovato veramente Cristo, non può tenerlo solo per se, deve annunciarlo» (Giovanni Paolo ll).

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDI 12 LUGLIO 2018.

    Liturgical day: Thursday 14th inOrdinary Time

    Gospel text (Mt 10,7-15): Jesus said to his disciples, «Go and proclaim this message: ‘The kingdom of heaven is near’. Heal the sick, bring the dead back to life, cleanse the lepers, and drive out demons. You received this as a gift, so give it as a gift. Do not carry any gold, silver or copper in your purses. Do not carry a traveler's bag, or an extra shirt, or sandals, or walking-stick: workers deserve their living. When you come to a town or a village, look for a worthy person and stay there until you leave. As you enter the house, wish it peace. If the people in the house deserve it, your peace will be on them; if they do not deserve it, your blessing will come back to you. And if you are not welcomed and your words are not listened to, leave that house or that town and shake the dust off your feet. I assure you, it will go easier for the people of Sodom and Gomorrah on the day of judgment than it will for the people of that town».

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Come Holy Spirit, come with your light to illuminate my little minds with your word, give me the wisdom to understand and the strength to live, to Christ our Lord, who has sent you into our eternal aid.

    In the Gospel of Matthew continues the explanation on the words of Jesus when he entrusted to them the mission to go among the people and warn everyone they met that the coming of the kingdom of God was near. Salvation was there, at your fingertips, all in the man who had come to earth to bring the message of the Father, in the man who was God himself, that precisely because of his immense love for his children, goes on earth, incarnated in the womb of the Virgin Mary, and became man. The instructions to the apostles are clear, all enclosed in a sentence if we want, that is the phrase with which points out the Gospel today: "Freely you have received, and freely give."
    The sign that was men sent by the Lord is in preaching, healing, helping, in welcoming the marginalized and trust that God will provide for you to go forward along the path, just like workers in the vineyard who know that their Lord will pay them back. Jesus' message is clear, communion with God = sharing with the brothers

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    1. Comment off : Fr. David COMPTE i Verdaguer
      (Manlleu, Barcelona, Spain)

      Today, we want to foresee even the unforeseeable. Today is the age of home servicing and deliveries. And, if today we talk so much about peace, perhaps it is because we need it so badly. Today's Gospel fully deals with these three other “todays”. Let us go step by step.

      We want to foresee even the unforeseeable: soon, we shall buy insurance to foresee the possibility our insurer may fail us. Or, perhaps, to foresee our buying a pair of trousers, and the sales clerk giving us a stained or discolored pair! Today's Gospel, with its invitation to travel without any luggage («Do not carry any gold, silver or copper in your purses»), is inciting us to confidence, to availability. But, look out! this does not mean carelessness! Not even improvisation. Living this reality is only possible through a life deeply rooted in what is truly fundamental: in the person of Christ. His Holiness John Paul II says: «We must respect an essential principle of the Christian vision of our life: the supremacy of Grace. We should not forget that without Christ, ‘we can do nothing’ (cf. Jn 15:5)».

      It is also true that home servicing is proliferating: no more catering!, now you can have your Spanish omelet made for you in your own home. This should be the icon of a society where we people have a tendency to do things our own way, to organize our own life by doing without others. Today, Jesus tells us «go»; go out. In other words, do bear in mind, those you have beside you. Let us, therefore, keep them in our mind, open to their needs.

      Holidays, a peaceful countryside... are they synonymous of peace? It seems we may have some strong motives to doubt it. Maybe many holidays are nothing but the lethargy of some intimate concern or worry, that, later on, is about to arise again. We Christians do know we are the bearers of peace; even more, we know this peace soaks up all our being —also when we find nothing but an hostile surrounding around us— as far as we closely follow Jesus.

      Let, therefore, the force of Christ's Today soak us up! And... «who has truly found Christ cannot keep Him only for himself, he has to announce Him» (John Paul II).

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDI 12 LUGLIO 2018.

    Día litúrgico: Jueves XIV del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mt 10,7-15): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus Apóstoles: «Id proclamando que el Reino de los Cielos está cerca. Curad enfermos, resucitad muertos, purificad leprosos, expulsad demonios. Gratis lo recibisteis; dadlo gratis. No os procuréis oro, ni plata, ni calderilla en vuestras fajas; ni alforja para el camino, ni dos túnicas, ni sandalias, ni bastón; porque el obrero merece su sustento. En la ciudad o pueblo en que entréis, informaos de quién hay en él digno, y quedaos allí hasta que salgáis. Al entrar en la casa, saludadla. Si la casa es digna, llegue a ella vuestra paz; mas si no es digna, vuestra paz se vuelva a vosotros. Y si no se os recibe ni se escuchan vuestras palabras, salid de la casa o de la ciudad aquella sacudiendo el polvo de vuestros pies. Yo os aseguro: el día del Juicio habrá menos rigor para la tierra de Sodoma y Gomorra que para aquella ciudad».

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Ven Espíritu Santo, ven con tu luz para iluminar mi pequeña mente con tu palabra, dame la sabiduría para entender y la fuerza para vivir, a Cristo nuestro Señor, que os ha enviado a nuestra ayuda .

    En el Evangelio de Mateo continúa la explicación de las palabras de Jesús cuando les confió la misión de ir entre la gente y advertir a todos los que encontraban que la venida del reino de Dios estaba cerca. La salvación estaba allí, al alcance de su mano, todo en el hombre que había venido a la tierra para llevar el mensaje del Padre, en el hombre que era Dios mismo, que precisamente por su inmenso amor por sus hijos, vino su la tierra, encarnado en el seno de la Virgen María y se hizo hombre. Las instrucciones a los apóstoles son claras, todos encerrados en una oración si queremos, esa es la frase con la que señala el Evangelio de hoy: "de gracia recibisteis, dad de gracia ." La señal de que eran los hombres enviados por el Señor está en la predicación, la curación, ayudar, dar el bienvenidos a los marginados y confiar en que Dios proveerá para que usted vaya hacia adelante a lo largo del camino, al igual que los trabajadores de la viña que saben que su Señor le pagará de vuelta. El mensaje de Jesús es clara, la comunión con Dios = compartir con los hermanos.

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    1. Comentario: Rev. D. David COMPTE i Verdaguer
      (Manlleu, Barcelona, España)

      Hoy, hasta lo imprevisto queremos tenerlo previsto. Hoy triunfan los servicios a domicilio. Y si hoy hablamos tanto de paz, quizá es porque estamos muy necesitados de ella. El Hoy del Evangelio toca de lleno estos distintos “hoy”. Vayamos por partes.

      Queremos prever hasta lo imprevisible: pronto haremos un seguro por si el seguro nos falla. O cuando uno compra unos pantalones, ¡el dependiente nos ofrece el modelo con manchas o descoloridos incluidos! El Evangelio de hoy, con la invitación a ir desprovistos de equipaje («No os procuréis oro ni plata...»), nos invita a la confianza, a la disponibilidad. Pero alerta, ¡esto no es dejadez! Tampoco improvisación. Vivir esta realidad sólo es posible cuando nuestra vida está enraizada en lo fundamental: en la persona de Cristo. Como decía el Papa San Juan Pablo II, «es necesario respetar un principio esencial de la visión cristiana de la vida: la primacía de la gracia (...). No se ha de olvidar que, sin Cristo, ‘no podemos hacer nada’ (cf. Jn 15,5)».

      También es cierto que proliferan los servicios a domicilio: nada de catering; ahora te hacen la tortilla de patatas en casa. Sirve de icono de una sociedad donde las personas tendemos fácilmente a ir a la nuestra, a organizarnos la vida prescindiendo de los demás. Hoy Jesús nos dice «id»; salid. Esto es, tened en cuenta aquellos que tenéis a vuestro lado. Tengámoslos, pues, realmente en cuenta, abiertos a sus necesidades.

      Vacaciones, un paisaje tranquilo..., ¿son sinónimos de paz? parece que tenemos motivos serios para dudar de ello. Quizá muchas veces son un letargo de las zozobras interiores; éstas, más adelante, volverán a despertar. Los cristianos sabemos que somos portadores de paz, es más, que esta paz impregna todo nuestro ser —también cuando a nuestro alrededor encontramos un ambiente hostil— en la medida que seguimos de cerca de Jesús.

      ¡Dejémonos tocar, pues, por la fuerza del Hoy de Cristo! Y..., «quien ha encontrado verdaderamente a Cristo no puede tenerlo sólo para sí, debe anunciarlo» (Juan Pablo II).

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDI 12 LUGLIO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 14e Semaine: Jeudi

    Texte de l'Évangile (Mt 10,7-15): «Sur votre route, proclamez que le Royaume des cieux est tout proche. Guérissez les malades, ressuscitez les morts, purifiez les lépreux, chassez les démons. Vous avez reçu gratuitement: donnez gratuitement. Ne vous procurez ni or ni argent, ni petite monnaie pour en garder sur vous; ni sac pour la route, ni tunique de rechange, ni sandales, ni bâton. Car le travailleur mérite sa nourriture. Dans chaque ville ou village où vous entrerez, informez-vous pour savoir qui est digne de vous accueillir, et restez chez lui jusqu'à votre départ. En entrant dans la maison, saluez ceux qui l'habitent. Si cette maison en est digne, que votre paix vienne sur elle. Si elle n'en est pas digne, que votre paix retourne vers vous. Si l'on refuse de vous accueillir et d'écouter vos paroles, sortez de cette maison ou de cette ville, en secouant la poussière de vos pieds. Amen, je vous le dis: au jour du Jugement, le pays de Sodome et de Gomorrhe sera traité moins sévèrement que cette ville».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens Esprit saint, viens avec ta lumière éclairer mon petit esprit avec ta Parole, donne-moi le savoir pour la comprendre et la force pour la vivre, par le Christ, notre Seigneur qui t'a envoyé dans notre éternelle aide.

    Dans l'Évangile l'explication de Mathieu continue sur les Paroles de Jésus quand il leur confia la mission d'aller parmi les gens pour avertir tous ceux qu'ils rencontraient que la venue du royaume de Dieu était proche. Le salut était là, à porté de main, toute en cet homme qui était venu sur la terre pour porter le message du Père, en cet homme qui était Dieu Lui même, qui vraiment par son immense amour pour ses enfants descend sur la terre, et s'incarne dans le sein de la Vierge Marie, et se fait homme. Les instructions pour les apôtres sont claires, toutes renfermées en une phrase si nous voulons, c'est la phrase avec laquelle l'évangile d'aujourd'hui est souligné: "gratuitement vous avez reçu, et gratuitement donnés ." Le signe qui était hommes envoyés par le Seigneur est dans la prédication, dans la guérison, dans l'aide, dans l'acceuil dans la marginalisation et la confiance que Dieu vous pourvoira pour aller de l'avant le long du chemin, tout comme les ouvriers dans la vigne qui savent que leur Seigneur va les rembourser. Le message de Jésus est clair, communion avec Dieu = partage avec les frères.

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    1. Commentaire de l'Abbé David COMPTE i Verdaguer
      (Manlleu, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, nous voulons prévoir même l'imprévu. Les services à domicile triomphent de nos jours. Et si, à présent, nous parlons tant de paix, n'est-ce pas parce que nous avons grand besoin d'elle ? L'Aujourd'hui de l'Évangile atteint de plein fouet ces différents “aujourd'hui”. Procédons par étapes.

      Nous voulons prévoir même l'imprévisible: bientôt nous nous assurerons contre les défaillances de notre assurance. Et quand nous nous achetons un pantalon, le vendeur nous présente le modèle avec taches et délavages compris! L'Évangile du jour, avec son invitation à voyager sans bagages («Ne vous procurez ni or ni argent…»), nous incite à la confiance, à la disponibilité. Mais attention, ce n'est pas le laisser-aller! Ni l'improvisation. Vivre cette réalité n'est possible que lorsque notre vie s'enracine dans ce qui est fondamental: la personne du Christ. Comme le dit le Pape Jean-Paul II, « il faut respecter un principe essentiel de la vision chrétienne de la vie: la primauté de la grâce (…). Ne pas oublier que, sans le Christ, nous ne pouvons rien faire».

      Les services à domicile prolifèrent: le catering, c'est fini; maintenant, on te fait l'omelette aux pommes-de-terre à la maison. Icône d'une société où chacun ne s'occupe que de soi, où l'on organise sa vie sans les autres. Aujourd'hui Jésus nous dit «allez»; sortez. C'est-à-dire, prenez en considération ceux qui sont à vos côtés. Soyons donc ouverts à leurs besoins.

      Des vacances, un paysage tranquille… sont-ils synonymes de paix? L'on dirait que nous avons de sérieux motifs d'en douter. Bien des fois, c'est la mise en sommeil d'inquiétudes intérieures qui se réveilleront plus tard. Nous, chrétiens, savons que nous sommes porteurs de paix; mieux, que cette paix imprègne tout notre être —même quand autour de nous l'ambiance est hostile— dans la mesure où nous suivons Jésus de près.

      Laissons-nous donc toucher par la force de l'Aujourd’hui du Christ! Et…, «celui qui a vraiment trouvé le Christ ne peut le garder pour lui tout seul, il doit l'annoncer aux autres» (Jean-Paul II).

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