sabato 7 luglio 2018

(Mc 6,1-6) Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

VANGELO DI DOMENICA 8 LUGLIO 2018.

Giorno liturgico: XIV Domenica (B) del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mc 6,1-6): In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.






RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Donami Signore la prudenza e l' umiltà necessarie per poter parlare di Te con giustizia e verità, perché quello che io scrivo possa far comprendere, non confondere.

Ho dato un'occhiata ad altre riflessioni che ho fatto in precedenza su questa pagina, ma questa immagine che ho scelto oggi, mi ha portato via e come al solito, a me non resta altro che seguire questa ispirazione. Gesù torna a Gerusalemme, tra i suoi, che conoscevano la sua storia, le sue origini, e la sua famiglia. Erano quindi convinti di sapere tutto di lui, di conoscerlo a fondo.... di sapere chi era e cosa potevano aspettarsi da lui!!! Ecco che la foto dimostra come non lo conoscevano affatto, perché, come nella foto, erano fermi, immobili sulla porta delle loro credenze. Gesù resterà sempre motivo di scandalo se non ci si immedesimerà con Lui, e mai come in questo periodo, vedo sacerdoti confusi, che cercano di allontanare le pecore dal pastore, creando altro scandalo. Ho più di 60 anni e ho vissuto la crisi della chiesa degli anni 70, che portò molti a dividersi, perché non riuscivano ad accettare le aperture del concilio vaticano 2°. La più famosa è quella dei cosiddetti cattolici tradizionalisti o lefevriani, ma non da meno furono i sedevacantisti che credono che dal Concilio Vaticano II ad oggi non ci siano più stati Papi legittimi e quindi la sede papale sia vacante: da quelli che sostengono che Giovanni XXIII fosse un eretico a quelli che ritengono il Concilio un complotto dei nemici della Chiesa – massoni od ebrei. Non voglio spaccare il capello in 4, né tornare ai motivi che li spinsero ad uscire dalla Chiesa Madre, o a restarne in seno minandone continuamente la credibilità, perché se andiamo a studiare un pò la storia della Chiesa, vediamo che di scismi ce ne sono stati molti, voglio solo dire che 50 anni fa la Chiesa vide il cambiamento, vi si avvicinò e lo ostacolò insieme, come fa tuttora. Io credo che l'unico cambiamento sarebbe l'unità di tutti i credenti, senza che si cerchi di omologare quello che per alcuni deve essere in un modo e per altri in un altro. Mi è capitato di ascoltare un intervento di una pastora protestante battista sull'argomento "salvaguardiamo la terra" , e trovo che il discorso di Papa Francesco molto simile; per questo io penso che se essere cristiano è un valore , questo lo è ancor più, nella dimensione della capacità dei cristiani di svolgere una funzione positiva nei confronti della società e della storia. Non arrendersi significa ascoltare la parola di Dio, farla propria, ognuno a modo suo e non restare immobili aspettando che il mondo cambi, ma iniziare il cambiamento smettendola di dividerci. Il sogno di Dio è anche il nostro, e non è un ideale di fantasia, come alcuni filosofi pensano, ma un ideale della ragione e non posso né voglio arrendermi a pensarla come Hegel che disse: "Può anche accadere, certo, che così resti sacrificato il diritto dell'individuo: ma ciò non riguarda la storia del mondo, a cui gli individui servono solo come mezzo per il suo progresso." No io non posso considerarmi un mezzo per il progresso, ma voglio pensare che il mondo è la mia casa, creata da Dio per la mia felicità, e non per la ricchezza di pochi a scapito di altri. Delinquenti che avvelenano la terra, assassini che uccidono senza pietà nei modi più svariati... questo sicuramente nessuno lo vuole accettare, ed allora usciamo dai preconcetti, sia che siamo battezzati o che non lo siamo, sia che siamo cattolici o no, riconosciamo che il mondo non migliora facendoci le guerre, e specialmente distruggendo ogni valore.
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Comentario: P. Joaquim PETIT Llimona, L.C.
(Barcelona, Spagna)

Oggi, la liturgia ci aiuta a scoprire i sentimenti del Cuore di Gesù: "E si meravigliava della loro incredulità." (Mc 6,6). Senza alcun dubbio, i discepoli dovevano essere stupiti dalla mancanza di fede dei concittadini del Maestro e dalla Sua reazione. Sembrerebbe normale che i successi fossero andati in diverso modo: hanno raggiunto la terra dove aveva vissuto tanti anni, avevano sentito parlare delle opere che eseguiva, e la conseguenza logica sarebbe che lo acogliessero con amore e fiducia, più disposti di altri ad ascoltare i suoi insegnamenti. Tuttavia, non fu così ma proprio il contrario: "E si scandalizzavano di Lui" (Mc 6,3).

La stranezza di Gesù per l'atteggiamento di quelli della sua terra, mostra un cuore che confida nell'uomo, in attesa di una risposta e che non resta indifferente per la mancanza di essa, perché è un cuore che si da cercando per il nostro bene. San Bernardo lo esprime molto bene quando scrive: "Venne Il Figlio di Dio e fece tali meraviglie nel mondo che lacerò la nostra comprensione del mondano, affinché meditiamo e non smettiamo mai di riflettere le sue meraviglie. Ci lasciò orizzonti infiniti per conforto dell’intelligenza, e un fiume tal pieno di idee che è impossibile di guadare. C'è qualcuno in grado di capire perché la suprema maestà volle morire per darci la vita, servire Lui per governare noi, vivere bandito per portarci in paese, e scendere al più vile e ordinario per lodarci sopra tutte le cose?».

Si potrebbe pensare di ciò che avrebbe cambiato la vita degli abitanti di Nazareth se fossero venuti da Gesù nella fede. Quindi, dobbiamo chiederGli ogni giorno come suoi discepoli: "Signore, aumenta la nostra fede" (Lc 17,5), per aprirci sempre di più alla sua azione amorosa in noi.

9 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI DOMENICA 8 LUGLIO 2018.

    Liturgical day: Sunday 14th (B) in Ordinary Time

    Gospel text (Mc 6,1-6): Jesus returned to his own country, and his disciples followed him. When the Sabbath came, He began teaching in the synagogue, and most of those who heard him were astonished. They commented, «How did this come to him? What kind of wisdom has been given to him that he also performs such miracles? Who is He but the carpenter, the son of Mary and the brother of James and Joseph and Judas and Simon? His sisters, too, are they not here among us?». So they took offense at him. And Jesus said to them, «Prophets are despised only in their own country, among their relatives and in their own family». And he could work no miracles there, but only healed a few sick people by laying his hands on them. Jesus himself was astounded at their unbelief.

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    1. REFLECTION OF LELLA

      PRAYER: Lord give me prudence and humility necessary to speak of You with justice and truth, because what I write will make it clear, not confusing.

      I took a look at other reflections that I made earlier on this page, but this I have chosen today, I got carried away and as usual, I do not just have to follow this inspiration. Jesus returns to Jerusalem, including his, who knew its history, its origins, and his family. They were so convinced that they know everything about him, to know him .... you know who he was and what they could expect from him !!! Here the picture shows that did not know him at all, because, as in the picture, were standing, motionless in the doorway of their beliefs. Jesus will always be a scandal if there is immedesimerà with him, and never as in this period, I see priests confused, trying to ward off the sheep by the shepherd, creating another scandal.
      I have more than 60 years and have lived the crisis of the Church of the 70s, which led many to divide, because they could not accept the openings of the 2nd Vatican Council. The most famous is that of so-called traditionalist Catholics or lefevriani, but not least were the sedevacantists who believe that the Second Vatican Council to date there have been more legitimate Popes and then the papal seat is vacant: those who claim that John XXIIIIt was a heretic to those who believe the council a conspiracy of the enemies of the Church - Masons or Jews.
      I do not want to split hairs in four, nor return to the reasons that pushed them out of the Mother Church, or restarne within constantly undermining the credibility, because if we're going to study a little of the history of the Church, we see that there have been schisms many just want to say that 50 years ago the Church saw the change, he went up and clogged together, as it does today. I believe that the only change would be the unity of all believers, without any attempt to approve what for some has to be one way and others in another.
      I happened to hear a speech by a Protestant minister Baptist topic "safeguard the earth" , and I find that the speech of Pope Francesco very similar; why I think that if being a Christian is a value, this is even more so, in the dimension of the ability of Christians to play a positive role towards society and history.
      Not surrender means ascoltre the word of God, make it their own, in their own way and not stand still waiting for the world to change, but change smettendola start to divide. God's dream is ours, and it is not an ideal fantasy, as some philosophers think, but an ideal of reason, and I can not nor I want to surrender to think like Hegel, who said: "It can also happen, of course, that it remains He sacrificed the right of the individual, but it is not about the history of the world, in which individuals serve only as a means for its progress. "
      No I can not consider myself a means for progress, but I think that the world is my home, reata from God for my happiness, and not for the wealth of the few at the expense of others.
      Criminals who poison the earth, murderers who kill without mercy in many different ways ... this surely no one wants to accept, and then we go out preconceptions, whether they are baptized or we're not, whether we are cattolii or not, recognize that the world does not improve making wars, and especially destroying any value.

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    2. Comment off : Fr. Joaquim PETIT Llimona, L.C.
      (Barcelona, Spain)

      Today, the liturgy helps us to discover what it is that Jesus feels in the depths of his heart, He «was astounded at their unbelief» (Mk 6,6). Without a doubt, the disciples would have been taken aback by the lack of faith shown by the Master's compatriots, and His reaction to them. It would have seemed more natural that things should happen differently: they had arrived in the land that had been His home for so many years, the people would have heard of His works, and the most logical result would be that He would have been received warmly and trustingly, they should have been more disposed than others to listen to his teachings. However, things didn't turn out that way, quite the opposite: «They took offense at him» (Mk 6,3).

      Jesus' surprise at the attitude shown towards him by His people, shows a heart that has faith in mankind, that is waiting for a response, that is not indifferent to the lack of one, because it is a heart that gives of itself looking for our good. Saint Bernard expresses it well when he writes: «The son of Man came and did such marvels that He uprooted our mundane understanding of the world, to help us meditate and so that we never cease to ponder the wonderful things He did. He left us infinite horizons for the ease of the intelligence, and an overflowing river of ideas impossible to wade through. Is there anyone capable of understanding why the Supreme Majesty would want to die to give us life, why He would want to serve so as we could reign, live without a place to rest his head so as we can possess the world, and allow himself to be lowered to the most vile and vulgar so as to raise us above all else?».

      Imagine how the Nazarenes' lives would have changed if they had approached Jesus with faith. Keeping this in mind we should ask daily, as the disciples did: «Lord, increase our faith» (Lk 17,5), so as we may open ourselves more and more and let His love work in us.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI DOMENICA 8 LUGLIO 2018.

    Día litúrgico: Domingo XIV (B) del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mc 6,1-6): En aquel tiempo, Jesús fue a su patria, y sus discípulos le seguían. Cuando llegó el sábado se puso a enseñar en la sinagoga. La multitud, al oírle, quedaba maravillada, y decía: «¿De dónde le viene esto? y ¿qué sabiduría es ésta que le ha sido dada? ¿Y esos milagros hechos por sus manos? ¿No es éste el carpintero, el hijo de María y hermano de Santiago, José, Judas y Simón? ¿Y no están sus hermanas aquí entre nosotros?». Y se escandalizaban a causa de Él. Jesús les dijo: «Un profeta sólo en su patria, entre sus parientes y en su casa carece de prestigio». Y no podía hacer allí ningún milagro, a excepción de unos pocos enfermos a quienes curó imponiéndoles las manos. Y se extrañó de su falta de fe.

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    1. REFLEXIÓN LELLA

      ORACIÓN: Señor, dame la prudencia y la humildad necesaria para hablar de usted con la justicia y la verdad, porque lo que escribo va a dejar claro, no confuso.

      Me tomó un vistazo a otras reflexiones que hice anteriormente por esta página, pero,la imagenque he elegido hoy, me dejé llevar y como de costumbre, no sólo hay que seguir esta inspiración. Jesús regresa a Jerusalén, entre los suyos, que conocían su historia, sus orígenes y su familia. Estaban tan convencidos de que saben todo acerca de él, de conocerlo .... ¿sabes quién era y lo que podía esperar de él !!! Aquí la imagen muestra que no lo conocían en absoluto, ya que, como en la foto, estaban de pie, inmóvil en la puerta de sus creencias. Jesús siempre será un escándalo si hay immedesimerà con él, y nunca como en este período, veo sacerdotes confundidos, tratando de protegerse de las ovejas por el pastor, la creación de otro escándalo. Tengo más de 60 años y he vivido la crisis de la Iglesia de los años 70, lo que llevó a muchos a dividir, porque no podían aceptar las aberturas del segundo Concilio Vaticano II. El más famoso es el de los llamados católicos tradicionalistas o lefevriani, pero no menos importante fueron los sedevacantistas que creen que el Concilio Vaticano II hasta la fecha no ha habido Papas más legítimos y luego la sede papal está vacante: los que dicen que Juan XXIII era un hereje a los que creen el consejo de una conspiración de los enemigos de la Iglesia - masones o Judios. No quiero dividir pelos en cuatro, ni volver a las razones que les empujaron fuera de la Iglesia Madre, o restarne dentro constantemente socavando la credibilidad, porque si vamos a estudiar un poco de la historia de la Iglesia, vemos que ha habido cismas muchos sólo quieren decir que hace 50 años, la Iglesia vio el cambio, subió y obstruido juntos, como lo hace hoy. Creo que el único cambio sería la unidad de todos los creyentes, sin ningún intento de aprobar lo que para algunos tiene que ser de una manera y otros de otra. Me pasó a escuchar un discurso de una ministra protestante tema Bautista "salvaguardar la tierra" el año pasado, y me parece que el discurso del Papa Francesco muy similar; Por eso creo que si ser cristiano es un valor, esto es aún más, en la dimensión de la capacidad de los cristianos a desempeñar un papel positivo hacia la sociedad y la historia.
      No rendirse medios ascoltre la palabra de Dios, hacerla suya, a su manera, y no quedarse quieto esperando que el mundo cambie, pero el cambio smettendola comenzar a dividirse. El sueño de Dios es nuestra, y no es una fantasía ideal, ya que algunos filósofos piensan, sino un ideal de la razón, y no puedo ni quiero renunciar a pensar como Hegel, quien dijo: "También puede ocurrir, por supuesto, que sigue siendo sacrificado el derecho de la persona, pero no se trata de la historia del mundo, en la que los individuos sirven sólo como un medio para su progreso ". No, no puedo considerarme un medio para el progreso, pero creo que el mundo es mi hogar, reata de Dios para mi felicidad, y no por la riqueza de unos pocos a costa de los demás. Los criminales que envenenan la tierra, asesinos que matan sin piedad de muchas maneras diferentes ... esto seguramente nadie quiere aceptar, y luego nos salen las ideas preconcebidas, si están bautizados o que no lo son, ya sea que estemos cattolii o no, reconocer que el mundo no mejora haciendo guerras, y sobre todo la destrucción de cualquier valor.

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    2. Comentario: P. Joaquim PETIT Llimona, L.C.
      (Barcelona, España)

      Hoy la liturgia nos ayuda a descubrir los sentimientos del Corazón de Jesús: «Y se extrañó de su falta de fe» (Mc 6,6). Sin lugar a dudas, a los discípulos les debió impresionar la falta de fe de los conciudadanos del Maestro y la reacción del mismo. Parecía lo más normal que las cosas hubieran sucedido de otra manera: llegaban a la tierra donde había vivido tantos años, habían oído contar las obras que realizaba, y la consecuencia lógica era que le acogieran con cariño y confianza, más dispuestos que los demás a escuchar sus enseñanzas. Sin embargo, no fue así, sino todo lo contrario: «Y se escandalizaban a causa de Él» (Mc 6,3).

      La extrañeza de Jesús por la actitud de los de su tierra, nos muestra un corazón que confía en los hombres, que espera una respuesta y al que no deja indiferente la falta de la misma, porque es un corazón que se da buscando nuestro bien. Lo expresa muy bien san Bernardo, cuando escribe: «Vino el Hijo de Dios e hizo tales maravillas en el mundo que arrancó nuestro entendimiento de todo lo mundano, para que meditemos y nunca cesemos de ponderar sus maravillas. Nos dejó unos horizontes infinitos para solaz de la inteligencia, y un río tan caudaloso de ideas que es imposible vadearlo. ¿Hay alguien capaz de comprender por qué quiso morir la majestad suprema para darnos la vida, servir Él para reinar nosotros, vivir desterrado para llevarnos a la patria, y rebajarse hasta lo más vil y ordinario para ensalzarnos por encima de todo?».

      Podría pensarse en lo que hubiera cambiado la vida de los habitantes de Nazaret si se hubieran acercado a Jesús con fe. Así, tenemos que pedirle día a día como sus discípulos: «Señor, aumenta nuestra fe» (Lc 17,5), para que nos abramos más y más a su acción amorosa en nosotros.


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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI DOMENICA 8 LUGLIO 2018.

    Jour liturgique : 14e Semaine: Dimanche (B)

    Texte de l'Évangile (Mc 6,1-6): Jésus est parti pour son pays, et ses disciples le suivent. Le jour du sabbat, il se mit à enseigner dans la synagogue. Les nombreux auditeurs, frappés d'étonnement, disaient: «D'où cela lui vient-il? Quelle est cette sagesse qui lui a été donnée, et ces grands miracles qui se réalisent par ses mains? N'est-il pas le charpentier, le fils de Marie, et le frère de Jacques, de José, de Jude et de Simon? Ses soeurs ne sont-elles pas ici chez nous?». Et ils étaient profondément choqués à cause de lui. Jésus leur disait: «Un prophète n'est méprisé que dans son pays, sa famille et sa propre maison». Et là il ne pouvait accomplir aucun miracle; il guérit seulement quelques malades en leur imposant les mains. Il s'étonna de leur manque de foi.

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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE: Donne-moi Seigneur la prudence et l'humilité nécessaire pour pouvoir parler de Toi avec justice et vérité, pour que ce que j'écris puisse faire comprendre et ne pas confondre.

      J'ai jeté un coup d'oeil aux autres réflexions que j'ai fait en priorité sur cette page mais cette image que j'ai choisi aujourd'hui, m'a porté et comme d'habitude, à moi il ne me reste rien d'autre que suivre cette inspiration. Jésus revient à Jerusalem, parmi les siens, qui connaissaient son histoire, ses origines et sa famille. Ils étaient donc convaincus de savoir tout sur lui, de le connaître à fond.... de savoir qui il était et ce qu'ils pouvaient s'attendre de Lui!!! Voilà que la photo montre comment ils ne le connaissaient pas du tout, parce que, comme dans la photo, ils étaient arrêté, immobiles sur la porte de leurs croyances. Jésus restera toujours un motif de scandale si ils ne se mettent pas dans son tissus avec Lui, et jamais comme dans cette période, je vois des prêtres confus, qui cherchent a éloigner les brebis de leur berger, en créant d'autre scandale. J'ai plus de 60 ans et j'ai vécu la crise de l'église des années 70, qui porta à se diviser, parce qu'ils ne réussissaient pas à accepter les ouvertures du concile Vatican 2°. La plus célèbre est celle des soi-disant traditionalistes catholiques ou les fevriani, mais ce furent moins le siège vacant qu'ils croient que du Concile Vatican 2 il n'y'ait plus aujourd'hui de Papes légitimes et le siège papal soit ensuite vacant: de ceux qui soutiennent que Jean XXIII fût un hérétique et ceux qui croient que le Concile est un complot des ennemis de l'Église siège franc-maçon ou Juifs. Je ne veux pas coupé le cheveu en 4, ni revenir sur des motifs qui les poussèrent à sortir de l'Église Mère, ou à en rester au sein en minant continuellement sa crédibilité, parce que si nous allions étudier un peu l'histoire de l'Église, nous verrons que des schismes il y en a eu beaucoup, je veux dire seulement qu'il y a 50 ans l'Église vit le changement, Elle l'a approché et entravé ensemble, comme elle le fait aujourd'hui. Je crois que le changement unique serait l'unité de tous les croyants, sans que l'on cherche à homologuer ce qui doit être d'une manière et d'une autres pour quelques-uns. Il m'est arrivé d'écouter une intervention d'une pasteur protestante baptiste sur le sujet "nous sauvegardons la terre" , et je trouve que le discours de Pape François est très semblable; pour cela moi je pense que si être chrétien est une valeur, ceci l'est plus encore, dans la dimension de la capacité des chrétiens de dérouler une fonction positive vis-à-vis de la société et de l'histoire. Ne pas se rendre signifie écouter la Parole de Dieu, se la faire sienne, chacun à sa manière et ne pas rester immobiles ici en attendant que le monde change, mais commencer le changement en arrêtant de nous diviser. Le rêve de Dieu est la nôtre, et ce n'est pas un fantasme idéal, comme certains philosophes le pensent, mais un idéal de la raison, et je ne peux, ni ne veux rendre à penser comme Hegel, qui a dit: "Il se peut aussi que le droit de l'individu soit sacrifié, bien sûr, mais pas sur l'histoire du monde, dans laquelle les individus servent seulement comme un moyen pour son progrès. "Non je ne peux pas me considérer comme un moyen pour le progrès, mais je veux penser que le monde est ma maison, réalité de Dieu pour mon bonheur, et pas pour la richesse de quelques uns au détriment des autres. Les criminels qui empoisonnent la terre, des meurtriers qui tuent sans pitié dans de nombreuses façons différentes ... ceci sûrement personne ne veut l'accepter, puis nous sortons nos préjugés, soient que nous soyons baptisés ou nous ne le sommes pas, si nous sommes catholique ou non, reconnaître que le monde ne s'améliore pas en faisant des guerres, et surtout en détruisant toute valeur.

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    2. Commentaire de l'Abbé Joaquim PETIT Llimona, L.C.
      (Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, la liturgie nous aide à découvrir les sentiments du Coeur de Jésus: «Il s'étonna de leur manque de foi» (Mc 6,6). Sans aucun doute les disciples furent-ils impressionnés par le manque de foi des concitoyens du Maître et par la réaction de ce dernier. Normalement, les choses auraient dû se passer autrement: ils arrivaient au pays où ils avaient vécu tant d'années, les gens avaient entendu parler des oeuvres que Jésus réalisait et il eut été logique qu'ils l'accueillissent avec affection et confiance, mieux disposés que quiconque à écouter ses enseignements. Il advint tout le contraire: «Et ils étaient profondément choqués à cause de lui» (Mc 6,3).

      La surprise de Jésus devant l'attitude des gens de sa terre nous montre un coeur qui fait confiance aux hommes, qui espère une réponse et que l'absence de celle-ci ne laisse pas indifférent, car c'est un cœur qui se donne en cherchant notre bien. Saint Bernard le dit très bien, quand il écrit: «Le Fils de Dieu est venu et il fit de telles merveilles en ce monde qu'il arracha notre esprit à tout ce qui est mondain, pour que nous méditions et jamais ne cessions de mesurer ses merveilles. Il nous a laissé des horizons infinis pour distraire notre intelligence, et un fleuve d'idées si abondant qu'il est impossible de l'épuiser. Y a-t-il quelqu'un capable de comprendre pourquoi la majesté suprême a-t-elle voulu mourir pour nous donner la vie, servir pour que ce soit nous qui régnions, vivre exilée pour nous ramener dans notre patrie, et se rabaisser jusqu'à ce qu'il y a de plus vil et de plus ordinaire pour nous élever au-dessus de tout?».

      Combien la vie des habitants de Nazareth s'en fut trouvée changée s'ils s'étaient approchés de Jésus avec foi! Demandons-lui jour après jour, comme ses disciples: «Seigneur, augmente en nous la foi» (Lc 17,5), afin de nous ouvrir de plus en plus à son action aimante en nous.



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