VANGELO DI LUNEDI 30 LUGLIO 2018.
Giorno liturgico: Lunedì, XVII settimana del Tempo Ordinario
Testo
del Vangelo (Mt 13,31-35): In quel tempo, Gesù espose alla folla
un’altra parabola: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino
di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più
piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli
altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del
cielo e si annidano fra i suoi rami». Un’altra parabola disse loro: «Il
regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e
impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti». Tutte
queste cose Gesù disse alla folla in parabole e non parlava ad essa se
non in parabole, perché si adempisse ciò che era stato detto dal
profeta: «Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin
dalla fondazione del mondo».
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: Vieni o Santo Spirito e porta la Tua luce nell’oscurità del mio cuore.
Questo
granellino di senape mi ha sempre turbato! Siamo così pieni di noi
stessi che ci basta poco per sentirci a posto, invece, questa unità di
misura, il granellino di senape, ci dovrebbe rimettere tutti a posto. Se
avessimo fede come un granellino di senape: sposteremmo le
montagne............Eppure basterebbe per iniziare a costruire su questo
semino di Dio che è in noi, ma noi siamo quelli del “tutto e subito” e
ci lasciamo sfuggire che le cose più importanti sono la pazienza e la
passione. Quanto siamo stolti mio Signore, sapienti di tutto ciò che è
inutile, non riusciamo a coltivare le cose spirituali, e per questo non
cresciamo mai in Spirito e Verità. Aiutaci a non distogliere lo sguardo
dove la falsità ci acceca e fa che solo la tua parola sia per noi guida
che illumina, e come in una campana di vetro isolaci Tu dal male che è
fuori da noi, ed aiutaci a combattere quello che è dentro di noi e che
vuole soffocare il nostro desiderio di Te.... Non ci lasciare soli
davanti alle tentazioni che cercano di trasportarci lontani da Te,ma
liberaci Tu dal male! Amen.
_________________________________________
Comentario: Fra. D. Josep Mª MANRESA Lamarca
(Valldoreix, Barcelona, Spagna)
Oggi,
il Vangelo ci presenta Gesù predicando ai Suoi discepoli. E lo fa nella
Sua forma abituale con parabole, impiegando, cioè, immagini semplici e
comuni per spiegare i grandi misteri occulti del Regno. Così potevano
capire tutti, da quelli più preparati fino a quelli che avevano meno
talento.
«Il Regno dei cieli è simile a un granello di senape...»
(Mt 31,31). I chicchi di senape sono così piccoli che quasi non si
vedono, ma se si ha cura di loro e si innaffiano... finiscono col
diventare un grande albero. «Il Regno dei cieli è simile al lievito, che
una donna prese e mescolò in tre misure di farina...» (Mt 13,33): Il
lievito non si vede, ma se non stesse lì, la pasta non crescerebbe. Così
pure è la vita cristiana, la vita della grazia: esternamente non si
vede, non fa rumore, ma... se la lasciamo che si introduca nel nostro
cuore, la grazia divina fa fruttificare il chicco e trasforma le persone
da peccatrici in sante.
Questa grazia divina ci vien data dalla
fede, dalla preghiera, dai sacramenti, dalla carità. Ma questa vita di
grazia è soprattutto un dono che bisogna aspettare e desiderare con
umiltà. Un dono che i sapienti e gl’intellettuali di questo mondo non
sanno apprezzare, ma che Dio Nostro Signore vuole far arrivare agli
umili ed ai semplici.
Voglia il Cielo che quando Dio cerchi noi,
non ci trovi nel gruppo degli orgogliosi, ma in quello degli umili che
si riconoscono deboli e peccatori, ma molto riconoscenti e fiduciosi
nella bontà del Signore. Così il granello di senape diventerà un albero
grande; così il lievito della Parola di Dio produrrà in noi frutti di
vita eterna. Perché, «quanto più si ribassa il cuore per l’umiltà, più
s’innalza verso la perfezione». Sant’Agostino.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 30 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaLiturgical day: Monday 17th in Ordinary Time
Gospel text (Mt 13,31-35): Jesus put another parable before them, «The kingdom of heaven is like a mustard seed, that a man took and sowed in his field. It is smaller than all other seeds, but once it has fully grown, it is bigger than any garden plant; like a tree, the birds come and rest in its branches». He told them another parable, «The kingdom of heaven is like the yeast that a woman took and buried in three measures of flour until the whole mass of dough began to rise». Jesus taught all this to the crowds by means of parables; He did not say anything to them without using a parable. So what the Prophet had said was fulfilled: ‘I will speak in parables. I will proclaim things kept secret since the beginning of the world’.
REFLECTION OF LELLA
PRAYER: Come, O Holy Spirit, and bring Your light into the darkness of my hear.
This mustard grain has always troubled me! We are so full of ourselves that just enough to feel right, instead, this unit of measure, mustard grain, should put all of us in place. If we had faith like a mustard seed: we would move the mountains ............Yet it would be enough to start building on this seed of God that is in us, but we are the ones of "all and immediately" and let us escape that the most important things are patience and passion. How foolish are our Lord, wise of all that is useless, we can not cultivate spiritual things, and therefore we never grow in Spirit and Truth. Help us not to distract the gaze where falsehood blinds us and make only your word to guide us that it illuminates, and like in a glass bell isolates you from the evil that is out of us, and help us fight what is inside Of us and who wants to suffocate our desire for You... Do not leave us alone in front of the temptations that seek to transport us away from you, but free yourself from evil! Amen.
Comment off : Brother. Josep Mª MANRESA Lamarca
Elimina(Valldoreix, Barcelona, Spain)
Today, the Gospel shows us Jesus preaching to his disciples. He does so, as is His custom, in the form of parables, using simple everyday images to explain the great hidden mysteries of His Kingdom. In this way he could be understood by everyone from the most highly educated to the simplest of individuals.
«The kingdom of heaven is like a mustard seed» (Mt 13:31) The mustard seed is so tiny it is almost invisible, but if we take good care of it and water it properly... it ends up becoming a large tree. «The kingdom of heaven is like the yeast that a woman took and buried in three measures of flour (...)» (Mt 13:33). The yeast is invisible, but if it weren't present the dough would not rise. Such is the way for life lived as a Christian, the life of grace: you don't see it externally; it doesn't make a sound, but… if one lets it introduce itself in one's heart, divine grace nourishes the seed and converts people from sinners to saints.
We get this divine grace through faith, through prayer, through the sacraments, through love. But this life of grace is, above all, a gift that we must wait and hope for, that we must desire with humility. A gift which the wise and learned of this world do not know how to appreciate, but that Our Lord God wants to transmit to the humble and uncomplicated.
It would be great if, when He looks for us, he finds us, not in the group of the proud, but amongst the humble, the ones who recognize themselves as weak sinners, but very grateful for, and trusting in, the goodness of the Lord. This way the mustard seed will grow into the large tree, the yeast of the Word of God will bring about for us the fruit of eternal life because «the more the heart is lowered in humility, the higher it is raised to perfection» (Saint Augustine).
VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDI 30 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes XVII del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mt 13,31-35): En aquel tiempo, Jesús propuso todavía otra parábola a la gente: «El Reino de los Cielos es semejante a un grano de mostaza que tomó un hombre y lo sembró en su campo. Es ciertamente más pequeña que cualquier semilla, pero cuando crece es mayor que las hortalizas, y se hace árbol, hasta el punto de que las aves del cielo vienen y anidan en sus ramas». Les dijo otra parábola: «El Reino de los Cielos es semejante a la levadura que tomó una mujer y la metió en tres medidas de harina, hasta que fermentó todo». Todo esto dijo Jesús en parábolas a la gente, y nada les hablaba sin parábolas, para que se cumpliese el oráculo del profeta: ‘Abriré en parábolas mi boca, publicaré lo que estaba oculto desde la creación del mundo’.
REFLEXIÓN LELLA
ORACIÓN: Ven Espíritu Santo y traer su luz en la oscuridad de mi corazón.
Esta semilla de mostaza siempre me ha preocupado! Estamos tan llenos de nosotros mismos que es suficiente para nosotros sólo para sentir en su lugar, sin embargo, esta unidad de medida, la semilla de mostaza, hay que poner todo en su lugar. Si tuviéramos fe como un grano de mostaza: sposteremmo montañas ............Sin embargo, sería suficiente para empezar a construir en esta pequeña semilla de Dios que está en nosotros, pero nosotros somos los del "todo a la vez" y nos permitimos pierdas que las cosas más importantes son la paciencia y la pasión. Lo tonto que somos mi Señor, hemos aprendido de todo lo que no sirve para nada, no somos capaces de cultivar las cosas espirituales, y por lo tanto nunca crecer en espíritu y verdad. Ayúdanos a no apartar la mirada, donde la falsedad nos ciega y dejar sólo a su palabra para nosotros orientamos que ilumina, y como en una campana de vidrio isolaci Ti del mal que está más allá de nosotros, y nos ayudan a combatir lo que hay dentro nosotros y quiere reprimir nuestro deseo para usted.... No nos dejen solos ante las tentaciones de la búsqueda para transportarnos lejos de ti, pero líbranos del mal! Amén.
Comentario: Fray. D. Josep Mª MANRESA Lamarca
Elimina(Valldoreix, Barcelona, España)
Hoy, el Evangelio nos presenta a Jesús predicando a sus discípulos. Y lo hace, tal como en Él es habitual, en parábolas, es decir, empleando imágenes sencillas y corrientes para explicar los grandes misterios escondidos del Reino. Así podía entender todo el mundo, desde la gente más formada hasta la que tenía menos luces.
«El Reino de los Cielos es semejante a un grano de mostaza...» (Mt 13,31). Los granitos de mostaza casi no se ven, son muy pequeños, pero si tenemos de ellos buen cuidado y se riegan... acaban formando un gran árbol. «El Reino de los Cielos es semejante a la levadura que tomó una mujer y la metió en tres medidas de harina...» (Mt 13,33). La levadura no se ve, pero si no estuviera ahí, la pasta no subiría. Así también es la vida cristiana, la vida de la gracia: no se ve exteriormente, no hace ruido, pero... si uno deja que se introduzca en su corazón, la gracia divina va haciendo fructificar la semilla y convierte a las personas de pecadoras en santas.
Esta gracia divina se nos da por la fe, por la oración, por los sacramentos, por la caridad. Pero esta vida de la gracia es sobre todo un don que hay que esperar y desear con humildad. Un don que los sabios y entendidos de este mundo no saben apreciar, pero que Dios Nuestro Señor quiere hacer llegar a los humildes y sencillos.
Ojalá que cuando nos busque a nosotros, nos encuentre no en el grupo de los orgullosos, sino en el de los humildes, que se reconocen débiles y pecadores, pero muy agradecidos y confiados en la bondad del Señor. Así, el grano de mostaza llegará a ser un árbol grande; así la levadura de la Palabra de Dios obrará en nosotros frutos de vida eterna. Porque, «cuanto más se abaja el corazón por la humildad, más se levanta hacia la perfección» (San Agustín).
VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 30 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 17e Semaine: Lundi
Texte de l'Évangile (Mt 13,31-35): Il leur proposa une autre parabole: «Le Royaume des cieux est comparable à une graine de moutarde qu'un homme a semée dans son champ. C'est la plus petite de toutes les semences, mais, quand elle a poussé, elle dépasse les autres plantes potagères et devient un arbre, si bien que les oiseaux du ciel font leurs nids dans ses branches». Il leur dit une autre parabole: «Le Royaume des cieux est comparable à du levain qu'une femme enfouit dans trois grandes mesures de farine, jusqu'à ce que toute la pâte ait levé». Tout cela, Jésus le dit à la foule en paraboles, et il ne leur disait rien sans employer de paraboles, accomplissant ainsi la parole du prophète: «C'est en paraboles que je parlerai, je proclamerai des choses cachées depuis les origines».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE: Viens o Saint Esprit et porte Ta lumière dans l'obscurité de mon coeur.
Cette graine de moutarde m'a toujours troublé! Nous sommes trop pleins de nous mêmes qu'il nous suffit peu pour nous sentir a notre place, par contre, cette unité de mesure le grain de moutarde devrait nous remettre à notre juste place. Si nous avions la foi comme un grain de moutarde: nous déplacerions les montagnes..........Pourtant cela suffirait pour commencer à construire sur cette semence de Dieu qui est en nous, mais nous sommes ceux du "tout et tout de suite" et nous laissons fuir que les choses les plus importantes qui sont la patience et la passions. Combien nous sommes fou Seigneur, nous sommes savant de tout ce qui ne sert à rien, nous ne parvenons pas à cultiver les choses spirituelles, et donc nous ne pourrons jamais grandir en esprit et en vérité.Aide-nous à ne pas détourner le regard où la fausseté nous aveugle et fait que seul Ta Parole soit pour nous le guide qui éclaire, et comme dans une cloche de verre Toi isole-nous du mal qui est hors de nous, et aide-nous à combattre ce qui est en nous et qui veut étouffer notre désir de Toi...... Ne nous laisse pas seuls devant les tentations qui cherchent à nous transporter loin de Toi, mais libère-nous du mal! Amen.
Commentaire de l'Abbé Josep Mª MANRESA Lamarca
Elimina(Valldoreix, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, l'Évangile nous présente Jésus prêchant à ses disciples. Et il le fait de sa façon habituelle, à travers les paraboles, c'est-à-dire en employant des images simples et courantes pour expliquer les grands mystères cachés du Reine. De cette façon, tout le monde pouvait comprendre, depuis les gens avec un haut niveau d'éducation, jusqu'à ceux pour qui ce n'était pas le cas.
«Le Royaume des cieux est comparable à une graine de moutarde…» (Mt 13,31). Les graines de moutarde ne sont presque pas visibles. Elles sont très petites, mais si on les soigne bien et on les arrose… elles finissent par se transformer en un arbre immense. «Le Royaume des cieux est comparable à du levain qu'une femme enfouit dans trois grandes mesures de farine...» (Mt 13,33). La levure ne se voit pas, mais si elle n'y était pas, la pâte ne lèverait pas. La vie chrétienne, la vie de la grâce est similaire: elle ne se voit pas depuis l'extérieur, elle ne fait pas de bruit, mais… si on la laisse s'introduire dans notre cœur, la grâce divine fait fructifier la semence et convertit les personnes de pécheresses à saintes.
Cette grâce divine nous est donnée par la foi, à travers la prière, les sacrements et la charité. Mais cette vie de la grâce est tout d'abord un don qu'il faut attendre et souhaiter avec humilité. Un don que les sages et les connaisseurs de ce monde ne savent pas juger à sa juste valeur, mais que Dieu Notre Seigneur veut faire arriver aux humbles et aux plus simples.
Espérons que lorsque Dieu nous cherche, il puisse nous trouver, non pas dans le groupe des orgueilleux, mais bien des humbles, qui se reconnaissent faibles et pécheurs, mais reconnaissants et confiants en la bonté du Seigneur. De cette façon, la graine de moutarde se transformera en un arbre immense; de cette façon, la levure de la Parole de Dieu travaillera en nous les fruits de la vie éternelle. Car «plus le coeur s'abaisse par humilité, plus il s'élève vers la perfection» (Saint Augustin).'