VANGELO DI LUNEDI 9 LUGLIO 2018.
Giorno liturgico: Lunedì, XIV settimana del Tempo Ordinario
Testo
del Vangelo (Mt 9,18-26): In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse
uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta
proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù
si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva
perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il
lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a
toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse:
«Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la
donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e
la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti
non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu
cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E
questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA:
Vieni Spirito Santo, vieni a portare la luce nella mia mente
ottenebrata, vieni a farmi conoscere il senso della parola del Signore,
vieni ad insegnarmi come ascoltare e come vivere per essere specchio che
riflette la luce che abbaglia, e fa che dietro a questa luce io
scompaia.
Gesù passa nella nostra vita, molti ce ne hanno
parlato, ma per tanti è stato come per me, anni e anni ad aspettare che
qualcosa succedesse, senza fare mai un gesto, mai una preghiera vera in
cui chiedere al Signore di fermarsi per me.
La nostra fede non andava
oltre al “ Sentito Dire ”, ma forse nella nostra disperazione, non
riuscivamo ad alzare lo sguardo … Io non so perché, ma so che oggi che
conosco la potenza dell’ amore di Dio, oggi che pur con mille mancanze,
mille imperfezioni, mi sono sentita toccare da Lui, vorrei averlo fatto
da sempre. C’era un uomo che era avverso a Gesù, forse uno dei capi di
quella chiesa che Gesù ammoniva, fatta di sepolcri imbiancati, ma ad un
tratto quell' uomo, colpito da una tragedia, si rivolge al Signore , con
una fede che fa meravigliare Gesù stesso, perché quell' uomo, così
lontano da Lui, capisce che Lui può vincere la morte del corpo e dello
spirito. Anche la donna ( che per gli ebrei era considerata impura )
cerca di arrivare a Gesù, sa che se solo riesce a toccarlo, sarà
guarita. Come toccare Gesù? Come farsi toccare da Lui? Basta invocarlo,
cercarlo nel proprio cuore, nella preghiera, con tutta l’ anima e Lui si
volterà verso di noi, e ci salverà.
Nonostante il Suo amore sia
grande, immenso, noi non vediamo mai Gesù correre dietro a qualcuno,
cercare di toccarlo , imporgli la sua presenza, anche se Gesù, pur
conoscendo tramite lo Spirito Santo i nostri bisogni e la disperazione ,
non ci risparmia la fatica di cercarlo, non ci rende più facile la
lotta con il nostro orgoglio, la nostra presunzione, la nostra paura di
dover lasciare quei peccati he tanto ci attirano... ma vuole che siamo
noi a desiderare di incontrarlo, di essere liberati dalla nostra
incapacità di arrivare fino a Lui! L’amore del Signore è immenso, se
solo potessimo riuscire a capire quanto è grande, non esiteremmo un
attimo a rivolgere a Lui la nostra preghiera, se solo potessimo
ascoltare le voci di chi ci ha descritto le grandi grazie che il Signore
ha compiuto su di loro, come la voce dei santi, allora il nostro cuore
griderebbe: Gesù, se potessi toccare il tuo mantello, sarei salvata. Nel
Padre nostro, diciamo : “ Sia fatta la tua volontà anche in terra com’è
fatta in cielo ” (Matteo 6:10). Affinché la volontà di Dio sia fatta in
terra, bisogna che trovi la sua realizzazione in ogni essere umano. E
finché non riusciamo a capire che la volontà di Dio è la realtà migliore
a cui possiamo aspirare e la nostra volontà non decide di assoggettarsi
ad essa rinunciando a portare avanti caparbiamente la nostra visione
della vita, non riusciremo a toccare le vesti di Gesù e non troveremo
guarigione alle nostre ferite.
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Comentario: ev. D. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
Oggi,
la liturgia della Parola ci invita ad ammirare due magnifiche
manifestazioni di fede. Così straordinarie che conquistarono e
commossero il cuore di Gesù provocando —immediatamente— la sua risposta.
Il Signore non si lascia vincere in generosità.
« Mia figlia è
morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa
vivrà» (Mt 9,18). Quasi potremmo dire che con fede risoluta
“obblighiamo” a Dio. A Lui piace questa specie di obbligazione. Anche
l’altra testimonianza di fede nel Vangelo di oggi è impressionante: «Se
riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita» (Mt 9,22).
Si
potrebbe affermare che Dio, addirittura, si lascia “manipolare” di buon
grado dalla nostra buona fede. Quello che non ammette è che lo tentiamo
con sfiducia. Questo fu il caso di Zaccaria, che chiese una prova
all‘arcangelo Gabriele: «Ma Zaccaria disse all’angelo: Come posso
conoscere questo?» (Lc 1,18). L’arcangelo non arretrò di un passo «Io
sono Gabriele che sto al cospetto di Dio (...).Ed ecco, sarai muto e non
potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non
hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo» (Lc
1,19-20). E così fu.
E’ Lui stesso che vuole “obbligarsi” e
“legarsi” con la nostra fede: «Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà
dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Lc 11,9). Lui è
nostro Padre e non vuole negare nulla di ciò che conviene ai suoi figli.
Però
è necessario manifestargli con fiducia le nostre richieste; la fiducia e
la connaturalità con Dio richiedono tatto: per aver fiducia di
qualcuno, dobbiamo conoscerlo; e per conoscerlo dobbiamo frequentarlo.
Così «la fede fa germogliare la preghiera, e la preghiera —quando
germoglia— raggiunge la fermezza della fede» (Sant’Agostino). Non
dimentichiamo la lode che meritò Santa Maria: «E beata colei che ha
creduto nell’adempimento delle parole del Signore!» (Lc 1,45).
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 9 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaLiturgical day: Monday 14th in Ordinary Time
Gospel text (Mt 9,18-26): While Jesus was speaking to them, an official of the synagogue came up to him, bowed before him and said, «My daughter has just died, but come and place your hands on her, and she will live». Jesus stood up and followed him with his disciples. Then a woman who had suffered from a severe bleeding for twelve years came up from behind and touched the edge of his cloak. For she thought, «If I only touch his cloak, I will be healed». Jesus turned, saw her and said, «Courage, my daughter, your faith has saved you». And from that moment the woman was cured. When Jesus arrived at the official's house and saw the flute players and the excited crowd, He said, «Get out of here! The girl is not dead. She is only sleeping!». And they laughed at him. But once the crowd had been turned out, Jesus went in and took the girl by the hand, and she stood up. The news of this spread through the whole area.
REFLECTION OF LELLA
PRAYER: Come Holy Spirit, come and bring light into my darkened mind, come and let me know the meaning of the word of the Lord, come to teach me how to listen and how to live to be a mirror that reflects the light that dazzles, and is that behind this light I disappear.
Jesus comes into our life, they have talked about it many, but for many it was like for me, years and years waiting for something to happen, without ever making a gesture, never a true prayer in which to ask the Lord to stop for me. Our faith is not going over to the "Heard Saying," but perhaps in our desperation, we could not look up ... I do not know why, but I know now that I know the power of the 'love of God, now that even with a thousand faults thousand imperfections, I felt touched by him, I would have done it all along. There was a man who was averse to Jesus, perhaps one of the leaders of that church that Jesus warned, made of whitewashed tombs, but suddenly that 'man, struck by tragedy, addresses the Lord, with a faith that does surprise Jesus himself, because that man, so far from him, he realizes that he can win the death of the body and spirit.
The woman (who was considered unclean for Jews) tries to get to Jesus, knows that if only manages to touch it, it will be healed. How to touch Jesus? How to be touched by him? Just invoke it, look for it in their heart, in prayer, with the whole 'soul and He will turn toward us, and save us. Despite his love is great, huge, we never see Jesus go after someone, try to touch it, impose his presence, although Jesus, knowing through the Holy Spirit our needs and despair, does not spare us the effort to look for it, it does not make it easier to fight with our pride, our arrogance, our fear of having to leave those sins he sometimes we attract ... but he wants us to want to meet him, to be freed from our inability to get up to him! The Lord's love is immense, if we could just figuring out how big it is, we would not hesitate for a moment to ask him our prayers, if we could only hear the voices of those who have described the great graces that the Lord has done on they, like the voices of saints, then our hearts cry out: Jesus, if I could touch your coat, I would be saved. In the Our Father, we say: "Thy will be done on earth as it is in heaven" (Matthew 6:10). So that God's will be done on earth, you must find its fulfillment in every human being. And as long as we fail to understand that the will of God is the best reality to which we can aspire and our will not decide to submit to it stubbornly refusing to pursue our vision of life, we can not touch the garments of Jesus and not we will find healing to our wounds.
Comment off : Fr. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spain)
Today, the liturgy of the Word invites us to admire two splendid manifestations of faith. So splendid were they that they deserved to move Jesus Christ's heart —immediately!— provoking his reaction. Our Lord does not allow himself to be won over in generosity!
«My daughter has just died, but come and place your hands on her, and she will live» (Mt 9:18). We could almost say that a strong faith as such can “oblige” God. But, He likes that kind of obligation. The other testimony of faith of today's Gospel is also equally impressive: «If I only touch his cloak, I will be healed» (Mt 9:21). Both Jesus' reaction and the end result of this dialogue of faith are quite radical: «Courage, my daughter, your faith has saved you» (Mt 9:22).
We could even affirm that God gladly lets our good faith to “manipulate” him. What, instead, He does not admit is that we try to tempt him with our mistrust. This was the case with Zechariah, who asked evidence from Gabriel, the archangel: «Then Zechariah said to the angel, ‘How shall I know this?’» (Lk 1:18). The Archangel did not shrink an inch: «And the angel said to him in reply, ‘I am Gabriel, who stand before God (...). But now you will be speechless and unable to talk until the day these things take place, because you did not believe my words, which will be fulfilled at their proper time’» (Lk 1:19-20). And so it was.
It is He who wants to “oblige and commit himself” with our faith: «So I say to you, Ask, and it will be given you; search, and you will find; knock, and the door will be opened» (Lk 11:9). He is our Father and He does not want to refuse anything that is convenient for his children.
But we must entrust our petitions to him with confidence; confidence and naturalness with God require treatment: to trust somebody we must know him; and to know him we must treat him. Thus, «faith provokes prayer, and when prayer arises it makes faith strong» (St. Augustine). Let us not forget the praise the Virgin Mary deserved: «Blessed is she who has believed that what the Lord has said to her will be accomplished!» (Lk 1:45).
VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDI 9 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes XIV del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mt 9,18-26): En aquel tiempo, Jesús les estaba hablando, cuando se acercó un magistrado y se postró ante Él diciendo: «Mi hija acaba de morir, pero ven, impón tu mano sobre ella y vivirá». Jesús se levantó y le siguió junto con sus discípulos. En esto, una mujer que padecía flujo de sangre desde hacía doce años se acercó por detrás y tocó la orla de su manto. Pues se decía para sí: «Con sólo tocar su manto, me salvaré». Jesús se volvió, y al verla le dijo: «¡Ánimo!, hija, tu fe te ha salvado». Y se salvó la mujer desde aquel momento. Al llegar Jesús a casa del magistrado y ver a los flautistas y la gente alborotando, decía: «¡Retiraos! La muchacha no ha muerto; está dormida». Y se burlaban de Él. Mas, echada fuera la gente, entró Él, la tomó de la mano, y la muchacha se levantó. Y la noticia del suceso se divulgó por toda aquella comarca.
REFLEXIÓN LELLA
ORACIÓN: Ven Espíritu Santo, ven a traer luz a mi mente oscurecida, ven y me dejó saber el significado de la palabra del Señor, venga a enseñarme cómo escuchar y cómo vivir como un espejo que refleja la luz que deslumbra, y es que detrás de esta luz yo desaparezco.
Jesús viene a nuestra vida, hemos hablado de ello muchas, pero para muchos era como para mí, años y años esperando a que algo suceda, sin tener que hacer un gesto, nunca una verdadera oración en el que pedirle al Señor que parar para mí.
Nuestra fe no se va hacia el "escuchó decir," pero tal vez en nuestra desesperación, no podía mirar hacia arriba ... No sé por qué, pero sé ahora que sé que el poder del 'amor de Dios, ahora que incluso con un millar de fallas mil imperfecciones, me sentí tocado por él, habría hecho todo lo largo. No era un hombre que se oponía a Jesús, tal vez uno de los líderes de esa iglesia que Jesús advirtió, hecho de sepulcros blanqueados, pero de repente que "el hombre, golpeado por la tragedia, se dirige al Señor, con una fe que hace la sorpresa Jesús mismo, porque ese hombre, tan lejos de él, se da cuenta de que puede ganar la muerte del cuerpo y el espíritu. La mujer (que era considerado impuro por Judios) trata de llegar a Jesús, sabe que si sólo se logra tocarlo, se curó. Cómo tocar a Jesús? Cómo ser tocado por él? Sólo invocarlo, busque en su corazón, en la oración, con toda el alma 'y Él se volverá hacia nosotros, y nos salve. A pesar de su amor es grande, enorme, nunca vemos Jesús después alguien, tratar de tocarlo, imponer su presencia, aunque sabiendo Jesús a través del Espíritu Santo nuestras necesidades y la desesperación, no nos sobra el esfuerzo a buscarlo, no hace que sea más fácil luchar con nuestro orgullo, nuestra arrogancia, nuestro miedo a tener que salir de esos pecados que a veces nos atraen ... pero él quiere que nosotros queremos conocerlo, ser liberados de nuestra incapacidad para llegar a él! El amor del Señor es inmenso, si pudiéramos averiguar lo grande que es, que no dudaría un momento para preguntarle nuestras oraciones, si pudiéramos escuchar las voces de los que se han descrito las grandes gracias que el Señor ha hecho en que, al igual que las voces de los santos, entonces nuestros corazones claman: Jesús, si yo pudiera tocar el abrigo, me salvaré. En el Padre Nuestro, decimos: "Hágase tu voluntad en la tierra como en el cielo" (Mateo 06:10). Para que la voluntad de Dios sea hecha en la tierra, debe encontrar su cumplimiento en cada ser humano. Y mientras no somos capaces de entender que la voluntad de Dios es la mejor realidad a la que podemos aspirar y nuestro no vamos a decidir someterse a ella obstinadamente se niega a perseguir nuestra visión de la vida, no podemos tocar el manto de Jesús y no nos encontraremos con la curación de las heridas.
Comentario: Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, España)
Hoy, la liturgia de la Palabra nos invita a admirar dos magníficas manifestaciones de fe. Tan magníficas que merecieron conmover el corazón de Jesucristo y provocar —inmediatamente— su respuesta. ¡El Señor no se deja ganar en generosidad!
«Mi hija acaba de morir, pero ven, impón tu mano sobre ella y vivirá» (Mt 9,18). Casi podríamos decir que con fe firme “obligamos” a Dios. A Él le gusta esta especie de obligación. El otro testimonio de fe del Evangelio de hoy también es impresionante: «Con sólo tocar su manto, me salvaré» (Mt 9,22).
Se podría afirmar que Dios, incluso, se deja “manipular” de buen grado por nuestra buena fe. Lo que no admite es que le tentemos por desconfianza. Éste fue el caso de Zacarías, quien pidió una prueba al arcángel Gabriel: «Zacarías dijo al ángel: ‘¿En qué lo conoceré?’» (Lc 1,18). El Arcángel no se arredró ni un pelo: «Yo soy Gabriel, el que está delante de Dios (...). Mira, te vas a quedar mudo y no podrás hablar hasta el día en que sucedan estas cosas, porque no diste crédito a mis palabras, las cuales se cumplirán a su tiempo» (Lc 1,19-20). Y así fue.
Es Él mismo quien quiere “obligarse” y “atarse” con nuestra fe: «Yo os digo: Pedid y se os dará; buscad y hallaréis; llamad y se os abrirá» (Lc 11,9). Él es nuestro Padre y no quiere negar nada de lo que conviene a sus hijos.
Pero es necesario manifestarle confiadamente nuestras peticiones; la confianza y connaturalizar con Dios requieren trato: para confiar en alguien le hemos de conocer; y para conocerle hay que tratarle. Así, «la fe hace brotar la oración, y la oración —en cuanto brota— alcanza la firmeza de la fe» (San Agustín). No olvidemos la alabanza que mereció Santa María: «¡Feliz la que ha creído que se cumplirían las cosas que le fueron dichas de parte del Señor!» (Lc 1,45).
VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 9 LUGLIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 14e Semaine: Lundi
Texte de l'Évangile (Mt 9,18-26): Tandis que Jésus leur parlait ainsi, voilà qu'un chef s'approcha; il se prosternait devant lui en disant: «Ma fille est morte à l'instant; mais viens lui imposer la main, et elle vivra». Jésus se leva et se mit à le suivre, ainsi que ses disciples. Et voilà qu'une femme souffrant d'hémorragies depuis douze ans s'approcha par derrière et toucha la frange de son vêtement. Car elle se disait en elle-même: «Si je parviens seulement à toucher son vêtement, je serai sauvée». Jésus se retourna, la vit et lui dit: «Confiance, ma fille! Ta foi t'a sauvée». Et la femme fut sauvée à l'heure même. Jésus, arrivé à la maison du chef, dit, en voyant les joueurs de flûte et l'agitation de la foule: «Retirez-vous. La jeune fille n'est pas morte: elle dort». Mais on se moquait de lui. Quand il eut mis la foule dehors, il entra et saisit la main de la jeune fille, qui se leva. Et la nouvelle se répandit dans tout ce pays.
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE: Viens Esprit Saint, viens porter la lumière dans mon esprit obscurci, viens me faire connaître le sens de la Parole du Seigneur, viens m'enseigner comment écouter et comment vivre pour être le miroir qui réfléchit la lumière qui éblouit, et fait que derrière cette lumière je disparaisse.
Jésus passe dans notre vie, nombreux en ont parlés, mais pour beaucoup cela a été comme pour moi, des années à attendre que quelque chose arrivât, sans faire jamais un geste, jamais une prière vraie dans laquelle demander au Seigneur de s'arrêter pour moi. Notre foi n'allait pas au-delà que le 'J'ai entendu dire ", mais peut-être dans notre désespoir, nous ne réussissions pas à lever le regard Je ne sais pas pourquoi, mais je sais qu'aujourd'hui que je connais la puissance de l'amour de Dieu, aujourd'hui qu'avec mille manques, mille imperfections je me suis senties toucher par Lui, je voudrais depuis toujours l'avoir fait. Il y avait un homme qui était un adverse de Jésus, peut-être un des chefs de cette église que Jésus réprimandait, une espèce de sépulcres blanchis, mais tout à coup cet homme, frappé par une tragédie, s'adresse au Seigneur, avec une foi qui étonne Jésus Lui même, parce que cet homme, si loin de Lui, comprend qu'Il peut gagner la mort du corps et de l'esprit. Même la femme qui pour les juifs était considérée impure, elle cherche à arriver vers Jésus, elle sait que si seulement elle réussit à le toucher, elle sera guérie. Comment toucher Jésus? Comment se faire toucher par Lui? Il suffit de l'invoquer, le chercher dans son propre coeur, dans la prière, avec toute notre âme et Lui se tournera vers nous, et il nous sauvera. Malgré Son que amour sois grand, immense, nous ne voyons jamais Jésus courir derrière quelqu'un, chercher à le toucher, lui imposer sa présence, même si Jésus, aussi en connaissant par l'Esprit Saint nos besoins et notre désespoir, il ne nous épargne pas la fatigue de le chercher, il ne nous rend pas la lutte plus facile avec notre orgueil, notre présomption, notre peur de devoir laisser ces péchés qui nous attirent beaucoup... mais il veut que ce soit à nous à désirer de le rencontrer d'être libéré par notre incapacité d'arriver jusqu'à Lui! L'amour du Seigneur est immense, si seulement nous pouvions réussir à comprendre combien il est grand, nous n'hésiterions pas un instant à tourner vers Lui notre prière, si seulement nous pouvions écouter les voix de ceux nous ont décrits les grandes grâces que le Seigneur a accompli sur eux comme la voix des saints, alors notre coeur crierait: Jésus, si je pouvais toucher ton manteau, je serais sauvée. Dans le notre Père, nous disons: que sois faite ta volonté sur en terre comme au ciel, Matteo6:10). Afin que la volonté de Dieu soit faite sur la terre, elle doit trouver son accomplissement dans chaque être humain. Et aussi longtemps que nous ne parvenons pas à comprendre que la volonté de Dieu est la meilleure réalité à laquelle nous pouvons aspirer et que notre volonté ne décide pas de s'assujettir en renonçant à porter obstinément devant nous notre vision de la vie, nous ne réussirons pas à toucher les vêtements de Jésus et nous ne trouverons pas la guérison à nos blessures.
Commentaire de l'Abbé Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, la liturgie de la Parole nous invite à admirer deux magnifiques manifestations de foi. Si magnifiques qu'elles méritèrent d'émouvoir le cœur de Jésus-Christ et de provoquer sa réponse immédiate. Le Seigneur ne se laisse pas gagner en générosité!
«Ma fille est morte à l'instant; mais viens lui imposer la main, et elle vivra» (Mt 9,18). Nous pourrions presque dire qu'une foi ferme “oblige” Dieu. Ce genre d'obligation est particulièrement de Son goût. L'autre témoignage de foi dans l'Évangile d'aujourd'hui est aussi impressionnant. «Si je parviens seulement à toucher son vêtement, je serai sauvée» (Mt 9,22).
L'on pourrait même dire que Dieu se laisse “manipuler” de bon gré par notre bonne foi. Ce qu'il n'admet pas, c'est que nous le tentions par manque de foi. Ce fut le cas de Zacharie, qui demanda une preuve à l'archange Gabriel: «Zacharie dit à l'ange: ‘A quoi connaîtrai-je cela?’» (Lc 1,18). L'archange ne recula pas d'un poil: «Moi je suis Gabriel, qui me tiens devant Dieu (…). Et voici que tu vas être réduit au silence et sans pouvoir parler jusqu'au jour où ces choses arriveront, parce que tu n'as pas cru à mes paroles, lesquelles s'accompliront en leur temps» (Lc 1,19-20). Et c'est ce qu'il advint.
C'est Lui-même qui veut “s'obliger” et “se lier” par notre foi: «Et moi je vous dis: demandez et vous recevrez, cherchez et vous trouverez, frappez et l'on vous ouvrira» (Lc 11,9). Il est notre Père et ne veut rien refuser de ce qui convient à ses enfants.
Mais il faut lui manifester nos demandes avec simplicité; la confiance et le naturel avec Dieu exigent de Le fréquenter: pour confier en quelqu'un nous devons le connaître; et pour le connaître, il faut le fréquenter. De la sorte, «la foi fait jaillir la prière, et la prière, dès qu'elle jaillit, atteint la fermeté de la foi» (Saint Augustin). N'oublions pas la louange que mérita sainte Marie: «Heureuse celle qui a cru à l'accomplissement des choses qui lui ont été dites de la part du Seigneur!» (Lc 1,45).