venerdì 17 agosto 2018

(Mt 19,13-15) Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli.

VANGELO DI SABATO 18 AGUSTO 2018.

Giorno liturgico: Sabato, XIX settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mt 19,13-15): In quel, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono. Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli». E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.




RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Oggi uso la preghiera di Colletta

Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Leggendole parole di questa preghiera, non ho potuto fare a meno di farle mie, e chiedo a voi che leggete, con tutto il cuore, fatele vostre, inginocchiamo il nostro cuore a questo Dio che tutto può, che presa la nostra umanità l' ha santificata fino al più alto dei sacrifici, morire sulla croce, morire per noi che non meritiamo niente, che siamo davanti a lui a deriderlo, trafiggerlo, e nella migliore delle ipotesi restiamo in silenzio.

Preghiamo e ci sentiamo giusti, ma amici miei, dentro di noi c'è talmente tanta roba da togliere ancora.... ma noi siamo adulti. In cuor nostro pensiamo di essere anche consapevoli di aver saputo fare un grande cammino di fede, di miglioramento, chi più chi meno, siamo bravi a riconoscere i nostri meriti. Ci stiamo lodando e anche inutilmente, perché di meriti in tutto questo, ne abbiamo ben pochi, tutto è grazia.
I bambini appena nati non sanno parlare, ma cercano amore, sicurezza, cibo, e se riescono ad ottenerlo si lasciano cullare amorevolmente tra le nostre braccia, ma noi chi siamo? Noi siamo i grandi... e già, questa parola ci dovrebbe far capire che siamo già in errore. Noi siamo adulti, inconsapevoli, che credono di essere grandi, e che hanno imparato a camminare sulle loro gambe, ma che si sono allontanati pian piano da quell'amore che era per loro fonte di vita. Passare dal Grembo di Maria per opera dello Spirito Santo, rinascere alla vita in Gesù Cristo e viverla con la fiducia di un bambino, correre a ricevere la benedizione del Signore, senza preoccuparci degli ostacoli, che " i grandi " mettono in mezzo, cercano di trattenerci, ma noi svelti e con la gioia negli occhi, continuiamo a correre verso Gesù. Immagino la scena di chi tira da una parte e dall'altra, e tanti bambini, sgattaiolanti che sfuggono alle prese di chi ci vuole tenere lontani dal nostro maestro, dal nostro pastore, dalla nostra fonte di grazia e benedizione. Sì amici, io voglio essere sempre bambina, che ha voglia di correre da Gesù, che non si fa trattenere da chi sa sempre tutto, anche come ci si deve avvicinare a Dio. Le nostre voci saranno chiassose, stonate, ma se siamo rinati dal Grembo di Maria, siamo come ci vuole Gesù e dobbiamo solo muovere i nostri passi verso di Lui, lo Spirito Santo sarà la nostra guida, perché è attraverso di Lui che il Signore ci chiama a se. Poveri discepoli di Gesù, poveri noi se essere grandi, se essere vicini a Gesù, ci fa arrivare a voler rimproverare anche Gesù e ci fa dire chi è degno o no di essere toccato da Lui…..

_________________________________________
Comentario: Fra. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)

Oggi, ci si propone di contemplare una scena che, sfortunatamente, è troppo attuale: «Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano» (Mt 19,13). Gesù ama i bambini in un modo speciale; noi, con i soliti poveri ragionamenti da “gente adulta”, impediamo loro di avvicinarsi a Gesù e al Padre: —Quando siano maggiorenni, se lo desiderano, sceglieranno loro...! Questo è un grave errore.

I poveri, cioè, quelli che soffrono di più le privazioni, i più bisognosi, sono motivo di particolare predilezione da parte del Signore. Ed i bambini, i piccoli sono molto “poveri”. Sono poveri d'età, sono poveri di formazione... Sono indifesi. Perciò la Chiesa —“Madre” di tutti noi— stabilisce che i genitori portino quanto prima i loro figli a battezzare, perché lo Spirito Santo abiti nelle loro anime ed entrino nel calore della comunità dei credenti. Così lo segnalano sia il Catechismo della Chiesa che il Codice di Diritto Canonico, che sono leggi della massima gerarchia della Chiesa (che, come ogni comunità, deve avere le proprie leggi).

Ma no!: quando siano maggiorenni! È assurda questa forma di procedere. E, se no, domandiamoci: —Che cosa mangerà questo bambino? Ciò che gli darà sua madre, senza aspettare che il bambino specifichi che cosa preferisca. —Che lingua parlerà il bambino? Quella che parlano i suoi genitori (diversamente il bambino non potrà mai sceglierne una). —A quale scuola andrà questo bambino? A quella dove i suoi genitori lo porteranno, senza attendere che il piccolo determini gli studi di sua preferenza...

—Che cosa mangiava Gesù? Quello che sua Madre Maria gli preparava. —Che lingua parlò Gesù? Quella dei suoi genitori. —Quale religione imparò e praticò Gesù Bambino? Quella dei suoi genitori, la religione israelita. Dopo, quando crebbe, ma grazie alla formazione che aveva ricevuto dai suoi genitori, fondò una nuova religione... Ma, prima, quella dei suoi genitori, com'è naturale.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 18 AGUSTO 2018.

    Liturgical day: Saturday 19th in Ordinary Time

    Gospel text (Mt 19,13-15): Little children were brought to Jesus that He might lay his hands on them with a prayer. But the disciples scolded those who brought them. Jesus then said, «Let them be! Do not stop the children from coming to me, for the kingdom of heaven belongs to people such as these». So Jesus laid his hands on them and went his way.

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Today I use the prayer of Colletta

    Almighty and eternal God,
    for giving us the privilege to call you Father
    make us grow in the spirit of adoption of sons,
    because we can enter
    in the inheritance you promised.
    Through our Lord Jesus Christ ...

    By reading the words of this prayer, I could not help but make them my own, and I ask you who read, with all your heart, make them yours, kneel our hearts to the God who can do everything, that made our humanity has sanctified the up to the highest of sacrifices, to die on the cross to die for us that we do not deserve anything, that we are in front of him to mock him, stab him, and at best remain silent.

    We pray and we feel righteous, but my friends, within us there is so much stuff to take off again .... but we are adults. In our hearts, we think we are also aware that they have been able to make a great journey of faith, of improvement, some more than others, we are good at recognizing our own merits. We are praising and even unnecessarily, because of merit in all this, we have very few, all is grace. Newborn babies can not talk, but looking for love, security, food, and if you manage to get lulled lovingly in our arms, but who are we? We are great ... and already, this word should make us understand that we are already in error. We are adults, unaware that they believe to be great, and they have learned to walk on their legs, but who have moved away slowly from that love which was their source of life. Switch from the womb of Mary by the Holy Spirit, be reborn to life in Jesus Christ and live it with the confidence of a child, running to receive the blessing of the Lord, without worrying about the obstacles, that "big" get in the way, trying to hold us back, but we nimble and with joy in their eyes, we continue to run to the scene of Jesus' guess who pulls on the one hand and on the other, and many children, who are difficult to sgattaiolanti taken of those who want to keep away from our master from our pastor, our source of grace and blessing. Yes friends, I always want to be girl, who wants to run to Jesus, who does not withhold from those who always know everything, even how we should approach God. Our voices will be loud, out of tune, but if we are reborn from the womb of Mary, Jesus wants us as we are and we just have to move our steps towards Him, the Holy Spirit will be our guide, because it is through him that the Lord calls to itself.
    Poor disciples of Jesus, poor us if be great if being close to Jesus, brings us to want to blame Jesus also makes us say and who is worthy or not to be touched by Him ..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Comment di Brother. Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spain)

      Today, we are given to contemplate a scene that, unfortunately, is a very real one now-a-days: «Little children were brought to Jesus that He might lay his hands on them with a prayer. But the disciples scolded those who brought them» (Mt 19:13). Children are especially loved by Jesus; but we, with our typical and characteristic reasoning of “adult people”, do not let them get close to Jesus and to the Father: —When they grow up, if they wish, they will choose...! What a great mistake!

      The poor ones, that is, those needy, those who have nothing, are the object of a special predilection by the Lord. And children, infants, are indeed very “poor”. They are poor in age; they are poor in formation... They are defenseless. This is why, the Church —our “Mother”— has decided that parents should bring their children as soon as possible to the baptism, so that the Saint Spirit may inhabit in their souls and they may join the warmth of the community of believers. This is how it is stated by the Catechism of the Catholic Church as well as by the Code of Canon Law, legislators of a maximum rank of the Church (which, as any other community, must have its own legislation).

      But no! when they are grown up! This way to proceed is a piece of nonsense. Otherwise, we can ask ourselves: —What will this child eat? What his mother will give him without specifying what he would prefer. —Or, what language will the child speak? The same as his parents (in other words, the child will never be able to choose any other language). —Which school will this child attend to? Wherever his parents will decide to take him, without waiting for him to define which studies will he prefer...

      —What did Jesus eat? What his Mother, Mary, gave him. —What language did Jesus speak? His parents'. —What religion did Jesus Infant learn and practice? That of his parents, Judaism. Afterwards, as an adult, thanks to the formation his parents had given him, He founded a new religion... But, first, that of his parents, naturally.

      Elimina
  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 18 AGUSTO 2018.

    Día litúrgico: Sábado XIX del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mt 19,13-15): En aquel tiempo, le presentaron a Jesús unos niños para que les impusiera las manos y orase; pero los discípulos les reñían. Mas Jesús les dijo: «Dejad que los niños vengan a mí, y no se lo impidáis porque de los que son como éstos es el Reino de los Cielos». Y, después de imponerles las manos, se fue de allí.

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: HOY utilizo la oración de Colletta

    Dios todopoderoso y eterno,
    por darnos el privilegio de llamarle Padre
    nos hacen crecer en el espíritu de adopción de hijos,
    porque no podemos entrar
    en la herencia que prometió.
    Por nuestro Señor Jesucristo ...

    Al leer las palabras de esta oración, yo no podía dejar de hacerlas mías, y les pido que lean, con todo tu corazón, hacerlos suyos, arrodillarse nuestros corazones al Dios que todo lo puede, que hizo que nuestra humanidad ha santificado el hasta el máximo de los sacrificios, al morir en la cruz para morir por nosotros para que no nos merecemos nada, que estamos en frente de él para burlarse de él, le arma blanca, y en el mejor guardar silencio.

    Oramos y creemos justo, pero mis amigos, en nosotros hay tanto material para despegar de nuevo .... pero somos adultos. En nuestro corazón, pensamos que nosotros también somos conscientes de que han sido capaces de hacer un gran viaje de la fe, de la mejora, algunos más que otros, somos buenos en reconocer nuestros propios méritos. Estamos alabando e incluso innecesariamente, por mérito de todo esto, tenemos muy pocos, todo es gracia. Los bebés recién nacidos no pueden hablar, pero en busca de amor, seguridad, alimentación, y si se las arreglan para conseguir amorosamente acunado en los brazos, pero ¿quiénes somos? Somos grandes ... y ya, esta palabra nos debe hacer entender que ya estamos en el error. Somos adultos, sin saber que ellos creen que es genial, y hemos aprendido a caminar sobre sus patas, pero que se han alejado poco a poco de ese amor que era su fuente de vida. Cambiar desde el vientre de María por el Espíritu Santo, de renacer a la vida en Jesucristo y vivir con la confianza de un niño, corriendo para recibir la bendición del Señor, sin tener que preocuparse acerca de los obstáculos, que "grandes" en el camino, tratando de detenernos, pero ágil y con alegría en sus ojos, seguimos corriendo a la escena de la conjetura de Jesús que tira por un lado y por el otro, y muchos niños, que son difíciles de sgattaiolanti tomado de los que quieren mantener lejos de nuestro maestro de nuestro pastor, nuestra fuente de gracia y bendición. Sí amigos, que siempre quiere ser niña, que quiere ejecutar a Jesús, que no niega a los que siempre sabe todo, incluso cómo debemos acercarnos a Dios. Nuestras voces serán fuertes, fuera de tono, pero si volvemos a nacer del vientre de María, Jesús nos quiere tal como somos y que sólo tenemos que mover nuestros pasos hacia Él, el Espíritu Santo será nuestro guía, porque es a través de lo que el Señor llama a sí misma. Pobres discípulos de Jesús, pobre nosotros si ser grande si estar cerca de Jesús, nos lleva a querer culpar a Jesús también nos hace decir y que es digno o no ser tocado por él ..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Comentario: Fray. Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, España)

      Hoy nos es dado contemplar una escena que, desgraciadamente, es demasiado actual: «Le presentaron a Jesús unos niños para que les impusiera las manos y orase; pero los discípulos les reñían» (Mt 19,13). Jesús ama especialmente a los niños; nosotros, con los pobres razonamientos típicos de “gente mayor”, les impedimos acercarse a Jesús y al Padre: —¡Cuando sean mayores, si lo desean, ya escogerán...! Esto es un gran error.

      Los pobres, es decir, los más carentes, los más necesitados, son objeto de particular predilección por parte del Señor. Y los niños, los pequeños son muy “pobres”. Son pobres de edad, son pobres de formación... Son indefensos. Por esto, la Iglesia —“Madre” nuestra— dispone que los padres lleven pronto a sus hijos a bautizar, para que el Espíritu Santo ponga morada en sus almas y entren en el calor de la comunidad de los creyentes. Así lo indican tanto el Catecismo de la Iglesia como el Código de Derecho Canónico, ordenamientos del máximo rango de la Iglesia (que, como toda comunidad, debe tener sus ordenamientos).

      ¡Pero no!: ¡cuando sean mayores! Es absurda esta manera de proceder. Y, si no, preguntémonos: —¿Qué comerá este niño? Lo que le ponga su madre, sin esperar a que el niño especifique qué es lo que prefiere. —¿Qué idioma hablará este niño? El que le hablen sus padres (de otra manera, el niño nunca podrá escoger ninguna lengua). —¿A qué escuela irá este niño? A la que sus padres le lleven, sin esperar que el chico defina los estudios que prefiere...

      —¿Qué comió Jesús? Aquello que le puso su Madre, María. —¿Qué lengua habló Jesús? La de sus padres. —¿Qué religión aprendió y practicó el Niño Jesús? La de sus padres, la religión judía. Después, cuando ya fue mayor, pero gracias a la instrucción que había recibido de sus padres, fundó una nueva religión... Pero, primero, la de sus padres, como es natural.

      Elimina
  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 18 AGUSTO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 19e Semaine: Samedi

    Texte de l'Évangile (Mt 19,13-15): Alors, on présenta des enfants à Jésus pour qu'il leur impose les mains en priant. Mais les disciples les écartaient vivement. Jésus leur dit: «Laissez les enfants, ne les empêchez pas de venir à moi, car le Royaume des cieux est à ceux qui leur ressemblent». Il leur imposa les mains, puis il partit de là.

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Aujourd'hui, j'utilise la prière de Collecte :

    Dieu tout puissant et éternel, tu nous donnes
    le privilège de t'appeler Père, fait grandir en nous
    l'esprit de fils adoptifs, pour que nous pouvons entrer dans
    l'héritage que tu nous as promis. Par notre Seigneur Jésus Christ.

    - En lisant les paroles de cette prière, je n'ai pas pu faire à moins de la faire mienne, et je vous demande vous qui lisez, faites la VOTRE de tout coeur, agenouillons notre coeur devant ce Dieu qui peut tout, qui a pris notre humanité et l'a sanctifiée jusqu'au plus haut des sacrifices, mourir sur la croix, mourir pour nous qui ne méritons rien, qui sommes devant lui pour nous moquer de lui, le transpercer, et dans la meilleur des hypothèses restons en silence.

    Nous prions et nous nous sentons justes, mais mes amis, en nous il y a tellement de chose à enlever encore...... mais nous sommes adultes. Dans notre coeur nous pensons être conscients aussi d'avoir su faire un grand chemin de foi, d'amélioration, qui plus qui moins nous sommes bons à reconnaître nos mérites. Nous nous louons et même inutilement, parce que le mérite dans tout cela, nous en avons très peu, tout est grâce. Les enfants à peine nés ne savent pas parler, mais ils cherchent l'amour, la sûreté, la nourriture, et si ils réussissent à l'obtenir ils se laissent bercer entre nos bras mais amoureusement qui sommes nous? Nous sommes grands. et déjà, cette parole devrait nous faire comprendre que nous sommes déjà en faute. Nous sommes adultes, inconscients, qui croient être grands, et qui ont appris à marcher sur leurs jambes, mais qui se sont éloignés petit à petit de cet amour qui était pour eux source de vie. Passer du Giron de Marie par l'oeuvre de l'Esprit Saint, renaître à la vie en Jésus Christ et la vivre avec la confiance d'un enfant, courir recevoir la bénédiction du Seigneur, sans nous préoccuper des obstacles que mettent au milieux "les grands", ils cherchent à nous retenir mais nous avec la joie dans les yeux, nous continuons à courir vers Jésus. J'imagine la scène de celui qui tire d'une part et de l'autre et beaucoup d'enfants, qui échappent aux prises de ceux qui veulent nous tenir loin de notre maître, notre berger, notre source de grâce et bénédiction. Oui mes amis, je veux être toujours une enfant, qui a envie de courir vers Jésus, qui ne se fait pas retenir par celui qui sait toujours tout, aussi comme l'on doit se rapprocher de Dieu. Nos voix seront bruyantes, fausses, mais si nous sommes rené du Giron de Marie, nous sommes comme Jésus nous veut et nous bougeons seulement nos pas vers Lui, l'Esprit Saint sera notre guide, parce que c'est à travers Lui que le Seigneur nous appelle à LUI. Pauvres disciples de Jésus, pauvres de nous si être grands, si être près de Jésus, nous fait arriver à vouloir réprimander même Jésus et nous fait dire qui est digne ou non d'être touché par Lui.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Commentaire de l'Abbé Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, nous contemplons une scène qui est, malheureusement, toujours d'actualité «Alors, on présenta des enfants à Jésus pour qu'il leur impose les mains en priant. Mais les disciples les écartaient vivement» (Mt 19,13). Jésus aime tout spécialement les enfants, et nous avec un raisonnement soi-disant “adulte” nous les empêchons de s'approcher de Jésus et du Père: —Quand ils seront grands, s'ils le veulent, ils choisiront…! C'est une grave erreur.

      Les pauvres, c'est-à-dire, ceux qui n'ont rien, les plus nécessiteux, sont l'objet de prédilection du Seigneur. Et les enfants sont aussi des “nécessiteux”. Ils sont pauvres en âge, en formation… c'est-à-dire, ils sont entièrement sans défense. C'est pour cela que l'Église —notre Mère— stipule que les parents baptisent leurs enfants très tôt, afin que l'Esprit Saint vienne habiter dans leurs âmes et qu'ainsi ils puissent rentrer dans la chaleur de la communauté chrétienne. Ainsi l'expliquent tant le Catéchisme de l'Église que le Code du droit canonique, deux ordonnances du plus haut rang dans l'Église, qui, comme toute communauté, doit avoir des ordonnances.

      Mais non, les gens disent “quand ils seront grands!”. Cette manière de penser est absurde. Sinon posons-nous les questions suivantes: Que mangera cet enfant? Et bien, il mangera ce que sa mère lui donnera, et elle ne va pas attendre que l'enfant lui dise ce qu'il préfère. Quelle langue parlera cet enfant? Celle de ses parents, sinon l'enfant ne pourra jamais choisir une langue quelconque. Dans quelle école ira-t-il? Il ira là où ses parents vont l'inscrire, et ils ne vont pas attendre que l'enfant ait une idée bien arrêtée de ce qu'il veut faire comme études pour l'inscrire.

      Qu'est-ce que Jésus mangeait? Ce que sa mère lui préparait. Quelle langue a-t-Il parlé? Celle de ses parents. Quelle religion a-t-il apprise et pratiquée? Celle de ses parents, la religion juive. Bien après, devenu adulte, et grâce à l'instruction religieuse reçue de ses parents, Il a fondé une autre religion... mais d'abord Il a pratiqué celle de ses parents, tout naturellement.

      Elimina