martedì 7 agosto 2018

(Mt 15,21-28) Donna, grande è la tua fede!

VANGELO DI MERCOLEDI 8 AGUSTO 2018.

Giorno liturgico: Mercoledì, XVIII settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mt 15,21-28): In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, —disse la donna— eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.



RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni o Santo Spirito e guidaci all’ascolto della Tua parola, perchè possiamo comprendere quello che è l’insegnamento di Gesù.

Quante volte pensiamo che molti non meritano la salvezza? Oggi proviamo a leggere questo brano del Vangelo, attribuendo a quelle briciole il perdono del Signore, la salvezza. Gesù ci vuole indicare che la salvezza non ci viene per diritto, nè per appartenenza , ma è una grazia che per amore ci viene concessa. Ricordiamo la parabola del figliol prodigo, quando l’altro fratello che si era sempre comportato bene, ha un moto di gelosia ed invidia per quel fratello che ha dissipato ogni avere e viene riaccolto e perdonato dal Padre? In questo brano ci porta ancora oltre, concede la salvezza a chi arriva da lontano, a chi non gli è mai stato accanto e lo conosce solo per sentito dire e sa di Lui che è il Dio degli ebrei: “ Signore, figlio di Davide!” Penso a Paolo, che sentendosi interrogato dagli ateniesi su cosa stesse predicando, rispose loro:
“ Ateniesi, vedo che sotto ogni aspetto siete estremamente religiosi. Poiché, passando, e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio .” Ecco chi è Dio, è colui che porta la salvezza; è quello che non appartiene a nessuno per diritto, ma che placa le ricerche di chi non ha ancora trovato pace. Noi sappiamo come è facile smarrirci tra tutte le nostre idee, ma ci sono dei momenti in cui non sappiamo più a chi chiedere aiuto, ci sentiamo inermi davanti al dolore, come in questo episodio, di una mamma che soffre nel vedere la figlia posseduta dal demonio, ed oggi molti sono i demoni che catturano i nostri figli.
Ecco allora che la preghiera sale dal cuore alle labbra, la preghiera di chi sa di non essere degno neanche di chiedere aiuto: “ Pietà di me “, “ Io non sono degno”, “ io non merito “,“ma non c’è nessuno che veramente sappia amare anche chi è lontano come me”, “non conosco altro Dio che ha pregato per salvare anche i suoi nemici”. Mi capita spesso di parlare con chi pensa di non credere, e non mi preoccupo molto per loro, perché so che se stanno cercando le briciole del Vangelo e che il Signore vede e provvede anche per loro.
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Comentario: Fra. Jordi CASTELLET i Sala
(Sant Hipòlit de Voltregà, Barcelona, Spagna)

Oggi, sentiamo spesso espressioni come “non c’è più fede”, e si esprimono così persone che richiedono di ricevere nelle nostre comunità il battesimo per i loro figli o la catechesi dei bambini o il sacramento del matrimonio. Questo modo di esprimersi denuncia una visione negativa del mondo, indica la convizione che qualsiasi tempo passato fù migliore dell’attuale e che siamo alla fine di una epoca nella quale non c’è niente di nuovo da dire, e nemmeno niente di nuovo da fare. Evidentemente, si tratta di persone giovani che, in maggioranza, vedono con un po’ di tristezza che il mondo è molto cambiato in comparazione alla generazione dei loro genitori, che chissà vivevano una fede più popolare, alla quale questi giovani non hanno saputo adattarsi. Questa esperienza li lascia insoddisfatti e senza capacità di reazione quando, in effetto, forse sono all’inizio di una nuova era della quale sarebbe conveniente approfittarne.

Questo brano del vangelo cita l’attenzione di quella madre cananea che chiede una grazia per sua figlia, riconoscendo in Gesù il Figlio di Davide: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio» (Mt 15,22). Il Maestro rimane sorpreso: «Donna, grande è la tua fede!», e non può fare altro che agire in suffragio di quelle persone: «Ti sia fatto come desideri» (Mt 15,28), anche se sembra che loro non entrino nei suoi progetti. Nonostante tutto, nella realtà umana si manifesta la grazia di Dio.

La fede non è patrimonio di alcuni, e non è neppure proprietà di quelli che si credono buoni o di quelli che lo sono stati, che esibiscono una etichetta sociale o ecclesiale. L’azione di Dio precede l’azione della Chiesa e lo Spirito Santo sta già attuando in persone dalle quali non avremmo mai sospettato che ci potessero portare un messaggio da parte di Dio, una richiesta in beneficio dei più bisognosi. Dice San Leone: «Amati miei, la virtù e la saggezza della fede cristiana sono l’amore a Dio e al prossimo: non trasgredisce nessun obbligo di pietà chi cerca di dare gloria a Dio e aiuta suo fratello».

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDI 8 AGUSTO 2018.

    Liturgical day: Wednesday 18th in Ordinary Time

    Gospel text (Mt 15,21-28): Jesus withdrew to the region of Tyre and Sidon. Now a Canaanite woman came from those borders and began to cry out, «Lord, Son of David, have pity on me! My daughter is tormented by a demon». But Jesus did not answer her, not even a word. So his disciples approached him and said, «Send her away: see how she is shouting after us». Then Jesus said to her, «I was sent only to the lost sheep of the nation of Israel». But the woman was already kneeling before Jesus and said, «Sir, help me!». Jesus answered, «It is not right to take the bread from the children and throw it to the little dogs». The woman replied, «It is true, sir, but even the little dogs eat the crumbs which fall from their master's table». Then Jesus said, «Woman, how great is your faith! Let it be as you wish». And her daughter was healed at that moment.

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Come, O Holy Spirit, and guide us to listen to your word, because we can understand what is the teaching of Jesus.

    How many times do we think that many do not deserve salvation? Today we read this gospel passage, attributing to those crumbs the forgiveness of the Lord, salvation. Jesus wants us to point out that salvation does not come to us by right, nor by belonging, but it is a grace which is given to us by love. Do we remember the parable of the prodigal son, when the other brother who had always behaved well, has a jealousy and envy motion for that brother who has dissipated every one, and is rejoiced and forgiven by the Father? In this step of the gospel he brings us further, granting salvation to those who come from afar, to those who have never been to him and know him only for hearing and knowing of Him who is the God of Jews: "Lord, son of David! " I think of Paul, that when he heard the Athenians question what he was preaching, he replied:
    "Athenians, I see that in every respect you are extremely religious. Because, passing through, and observing the objects of your worship, I also found an altar on which it was written: To the unknown god. But what you worship without knowing it, I announce it to you. " Here is who is God, he is the one who brings salvation; Is what does not belong to anybody by law, but that pays for the research of those who have not yet found peace. We know how easy it is to lose all of our ideas, but there are times when we no longer know who to ask for help, we feel helpless in the face of the pain, as in this episode, of a mother who suffers seeing her daughter owned by Demon, and today many are the demons that capture our children. Here, then, prayer comes from the heart to the lips, the prayer of those who know not to be worthy of even asking for help: "Mercy of me", "I am not worthy", "I do not deserve", "but there is no one Who really knows how to love those who are far away like me, " I do not know any God who has prayed to save his enemies as well. " I often talk to those who think they do not believe, and I do not care much about them because I know that they are looking for the crumbs of the gospel and that the Lord sees and provides for them as well.

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    1. Comment di Brother. Jordi CASTELLET i Sala
      (Sant Hipòlit de Voltregà, Barcelona, Spain)

      Today, we often hear the expression “faith has been lost”, and the same people who ask our communities the baptism of their children or the catechesis for their infants or the sacrament of marriage, say it. These words depict the world in a negative way while trying to convince us bygone times were better and that we are now at the end of an stage where there is nothing left for us to say or to do. Evidently, these are basically young people who, in its majority, watch rather sadly how the world has changed from their parents' times, who used to live perhaps a more popular faith, which they have not known how to adapt to. This experience leaves them unsatisfied and without any capacity of reaction when, in fact, they might find themselves at the gates of a new stage they could very well take advantage of.

      This passage of the Gospel draws the attention to that Canaanite mother that demands grace for her daughter by recognizing in Jesus the Son of David: «Lord, Son of David, have pity on me! My daughter is tormented by a demon» (Mt 15:22). The Master is surprised: «Woman, how great is your faith!” and He can do nothing but to act in favour of those persons: «Let it be as you wish» (Mt 15:28), although this does not seem to fall within his schedule. However, God's grace is manifested in human realities.

      Faith is not a privilege of a few, nor is it the property of those who thing they are so good or of those who have ever been good, and have this social or ecclesial label. God's action precedes any Church's action and the Holy Spirit is already acting upon persons we would have never suspected could bring us a message from God, a request in favour of the needy. St. Leo says: «My beloved, the virtue and wisdom of Christian faith are our love of God and of our neighbour: it does not miss any obligation to any pious works procuring to render God worship due to him and to help our brethren».

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDI 8 AGUSTO 2018.

    Día litúrgico: Miércoles XVIII del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mt 15,21-28): En aquel tiempo, Jesús se retiró hacia la región de Tiro y de Sidón. En esto, una mujer cananea, que había salido de aquel territorio, gritaba diciendo: «¡Ten piedad de mí, Señor, hijo de David! Mi hija está malamente endemoniada». Pero Él no le respondió palabra. Sus discípulos, acercándose, le rogaban: «Concédeselo, que viene gritando detrás de nosotros». Respondió Él: «No he sido enviado más que a las ovejas perdidas de la casa de Israel». Ella, no obstante, vino a postrarse ante Él y le dijo: «¡Señor, socórreme!». Él respondió: «No está bien tomar el pan de los hijos y echárselo a los perritos». «Sí, Señor -repuso ella-, pero también los perritos comen de las migajas que caen de la mesa de sus amos». Entonces Jesús le respondió: «Mujer, grande es tu fe; que te suceda como deseas». Y desde aquel momento quedó curada su hija.

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Ven, Espíritu Santo, y guíanos a escuchar tu palabra, porque podemos entender cuál es la enseñanza de Jesús.

    ¿Cuántas veces creemos que muchos no merecen la salvación? Hoy leemos este pasaje del evangelio, atribuyendo a esas migajas el perdón del Señor, la salvación. Jesús quiere que señalemos que la salvación no viene a nosotros por derecho, ni por pertenencia, sino que es una gracia que nos es dada por el amor. ¿Recordamos la parábola del hijo pródigo, cuando el otro hermano que siempre se había comportado bien, tiene un lema de envidia y celos para ese hermano que ha disipado a todos, y es regocijado y perdonado por el Padre? En este trozo del Evangelio, nos trae más allá, concediendo salvación a los que vienen de lejos, a aquellos que nunca han estado en él y lo conocen sólo para oír y conocer a aquel que es el Dios de los judíos: "¡Señor, hijo de David! " Pienso en Pablo, que cuando oyó a los atenienses cuestionar lo que estaba predicando, respondió:
    "Atenienses, veo que en todos los aspectos eres extremadamente religioso. Porque, pasando por, y observando los objetos de vuestra adoración, también encontré un altar sobre el cual estaba escrito: Al dios desconocido. Pero lo que adoras sin saberlo, te lo anuncio. Aquí está quién es Dios, él es el que trae la salvación; Es lo que no pertenece a nadie por ley, pero que paga por la investigación de aquellos que aún no han encontrado la paz. Sabemos como es fácil que perdernos todas nuestras ideas, pero hay momentos en que ya no sabemos a quién pedir ayuda, nos sentimos desamparados ante el dolor, como en este episodio, de una madre que sufre ver a su hija poseída por Demonio, y hoy muchos son los demonios que capturan a nuestros hijos. Aquí, pues, la oración viene del corazón a los labios, la oración de aquellos que no saben que merece ni siquiera pedir ayuda: "Misericordia de mí", "No soy digno", "No merezco", "pero no hay nadie Quien realmente sabe amar incluso a los que están lejos como yo "," No conozco a ningún Dios que haya orado para salvar a sus enemigos también ". A menudo hablo con quienes piensan que no creo, y no me importan mucho porque sé que buscan las migajas del evangelio y que el Señor las ve y las provee también.

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    1. Comentario: Fray. Jordi CASTELLET i Sala
      (Sant Hipòlit de Voltregà, Barcelona, España)

      Hoy escuchamos a menudo expresiones como “ya no queda fe”, y lo dicen personas que piden a nuestras comunidades el bautizo de sus hijos o la catequesis de los niños o el sacramento del matrimonio. Esta palabra ve el mundo en negativo, muestra el convencimiento de que cualquier tiempo pasado fue mejor y que ahora estamos al final de una etapa en la que no hay nada nuevo que decir, ni tampoco nada nuevo por hacer. Evidentemente, se trata de personas jóvenes que, en su mayoría, ven con un cierto tono de tristeza que el mundo ha cambiado tanto, desde sus padres, que quizás vivían una fe más popular, que ellos no se han sabido adaptar. Esta experiencia les deja insatisfechos y sin capacidad de reacción cuando, de hecho, quizás están a la entrada de una nueva etapa que conviene aprovechar.

      Este pasaje del Evangelio capta la atención de aquella madre cananea que pide una gracia para su hija, reconociendo en Jesús al Hijo de David: «¡Ten piedad de mí, Señor, hijo de David! Mi hija está malamente endemoniada» (Mt 15,22). El Maestro queda sorprendido: «Mujer, grande es tu fe», y no puede hacer otra cosa que actuar a favor de aquellas personas: «que te suceda como deseas» (Mt 15,28), aunque parezca que no entran en sus esquemas. No obstante, en la realidad humana se manifiesta la gracia de Dios.

      La fe no es patrimonio de unos cuantos, ni tampoco es propiedad de los que se creen buenos o de los que lo han sido, que tienen esta etiqueta social o eclesial. La acción de Dios precede a la acción de la Iglesia y el Espíritu Santo está actuando ya en personas de las que no hubiéramos sospechado que nos traerían un mensaje de parte de Dios, una solicitud a favor de los más necesitados. Dice san León: «Amados míos, la virtud y la sabiduría de la fe cristiana son el amor a Dios y al prójimo: no falta a ninguna obligación de piedad quien procura dar culto a Dios y ayudar a su hermano».

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDI 8 AGUSTO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 18e Semaine: Mercredi

    Texte de l'Évangile (Mt 15,21-28): Jésus s'était retiré vers la région de Tyr et de Sidon. Voici qu'une Cananéenne, venue de ces territoires, criait: «Aie pitié de moi, Seigneur, fils de David! Ma fille est tourmentée par un démon». Mais il ne lui répondit rien. Les disciples s'approchèrent pour lui demander: «Donne-lui satisfaction, car elle nous poursuit de ses cris!». Jésus répondit: «Je n'ai été envoyé qu'aux brebis perdues d'Israël». Mais elle vint se prosterner devant lui: «Seigneur, viens à mon secours!». Il répondit: «Il n'est pas bien de prendre le pain des enfants pour le donner aux petits chiens». «C'est vrai, Seigneur, reprit-elle; mais justement, les petits chiens mangent les miettes qui tombent de la table de leurs maîtres». Jésus répondit: «Femme, ta foi est grande, que tout se fasse pour toi comme tu le veux!». Et, à l'heure même, sa fille fut guérie.

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens o Saint Esprit et guide-nous à l'écoute de Ta Parole, pour que nous puissions comprendre ce qu'est l'enseignement de Jésus.

    Combien de fois nous pensons que nombreux ne méritent pas le salut? Aujourd'hui essayons de lire ce passage de l'Évangile, en attribuant à ces miettes le pardon du Seigneur, le salut. Jésus veut nous indiquer que le salut ne nous vient pas par droit, ni par appartenance, mais c'est une grâce qui nous est accordée par amour. Nous rappelons nous la parabole du fils prodigue, quand l'autre frère qui s'était toujours bien conduit, a un mouvement de jalousie et d'envie pour ce frère qui a dépensait chaque avoir et ré-accueilli et pardonné par le Père? Dans ce passage qui nous portes encore au-delà encore, il accorde le salut à celui qui arrive de loin, et qui n'a jamais été à ses côté et le connaît seulement par ouïes dire et sait de Lui qu'il est le Dieu des Juifs: Seigneur, fils de David! Je pense à Paul, qui en les entendant l'interrogé par les Athéniens sur ce qu'il était en train de prêcher, il leur répondit:
    "Athéniens, je vois que vous êtes extrêmement religieux à tous égards. Car, en passant, et en observant les objets de votre culte, j'ai aussi trouvé un autel sur lequel était écrit: Au dieu inconnu. Alors, ce que vous adorez sans le connaître, moi je vous l'annonce." Voilà qui est Dieu, c'est celui qui porte le salut; c'est celui qui n'appartient à personne par droit, mais qui apaise les recherches de celui qui n'a pas encore trouvé la paix. Nous savons comment il est facile de nous perdre parmi toutes nos idées, mais il y a des moments dans lesquels nous ne savons plus à qui demander de l'aide, nous nous sentons désarmés devant la douleur, comme dans cet épisode, d'une maman qui souffre en voyant sa fille possédée par le démon, et aujourd'hui nombreux sont les démons qui capturent nos enfants. Voilà alors que la prière monte du coeur aux lèvres, la prière de celui qui sait ne pas être digne de demander de l'aide: " Pitié de moi ", "Je ne suis pas digne", " je ne mérite pas ", "mais il n'y a personne qui sache vraiment aimer même celui qui est loin comme moi", "je ne connais pas d'autre Dieu qui a prié pour sauver ses ennemis aussi". Il m'arrive souvent de parler avec ceux qui pensent de ne pas croire, et je ne me préoccupe pas trop pour eux, parce que je sais que si ils sont en train de chercher les miettes de l'Évangile et que le Seigneur les voit et il pourvoit pour eux aussi.

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    1. Commentaire de l'Abbé Jordi CASTELLET i Sala
      (Sant Hipòlit de Voltregà, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, nous entendons souvent dire «il n'y a plus de foi», et ce sont les personnes qui demandent à nos communautés de baptiser leurs enfants, de leur enseigner le catéchisme ou de célébrer un mariage qui le disent. Cette façon de parler est une façon de voir le monde de manière négative, comme si les temps passés étaient meilleurs et que nous vivons la fin d'une époque où il n'y a rien de nouveau à dire ni à faire. Il s'agit, bien évidemment, des jeunes qui, pour la plupart d'entre eux, sont attristés de se rendre compte que le monde a beaucoup changé depuis l'époque de leurs parents qui vivaient, peut-être, une foi plus populaire et ils ont du mal à s'adapter. Or cette expérience les laisse insatisfaits et sans capacité de réaction alors qu'ils sont peut-être à l'aube d'une nouvelle étape dont il faut savoir profiter.

      Ce passage de l'Évangile attire l'attention sur une mère de famille de la ville de Canna qui demande la grâce pour sa fille, reconnaissant en Jésus le fils de David: «Aie pitié de moi, Seigneur, fils de David! Ma fille est tourmentée par un démon» (Mt 15,22). Le Maître est surpris par sa foi: «Femme, ta foi est grande», et dans des cas comme ça, Il ne peut qu'agir pour donner satisfaction à ceux qui Lui demandent quelque chose «que tout se fasse pour toi comme tu le veux!» (Mt 15,28) même si cela ne semble pas rentrer dans Ses plans. Nonobstant, la grâce de Dieu se manifeste dans la réalité humaine.

      La foi ne constitue pas le patrimoine de quelques-uns, elle n'est pas non plus la propriété privée de ceux qui se croient bons ou de ceux qui l'ont été, qui ont une étiquette sociale ou religieuse. L'action de Dieu précède l'action de l'Église, et le Saint Esprit agit déjà dans le cœur des personnes qui bien que nous ne l'ayons pas soupçonné nous apporteront un message de Dieu, une demande en faveur des plus nécessiteux. Saint Léon disait: «Bien-aimés, la vertu et la sagesse de la foi chrétienne consistent dans l'amour de Dieu et du prochain; celui qui aime à servir Dieu et à secourir son prochain possède toutes les vertus».

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