venerdì 3 agosto 2018

(Mt 14,1-12) Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

VANGELO DI SABATO 4 AGUSTO 2018.

Giorno liturgico: Sabato, XVII settimana del Tempo Ordinario

Santorale 4 Agosto: San Giovanni Maria Vianney, Sacerdote
Testo del Vangelo (Mt 14,1-12): In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.




RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Spirito di Dio, so di non meritarti, e che mai sarò abbastanza degna di riceverti, ma anche che Tu sei impastato della misericordia di Dio. Assistimi dunque e non contristarti, ma libera il mio cuore come solo tu sai fare, perché possa riempirmi di te.

Leggendo il Vangelo e la prima lettura di oggi, vediamo che c’è una grande differenza dal giubileo proposto da Dio che libera e rimette i debiti, e la schiavitù di Erode che non riesce a dominare la sua bramosia.
Facile lasciarsi convincere dai cattivi consiglieri, quando pensiamo che tutto sia lecito ed il vizio e la lussuria hanno ormai imprigionato il cuore e la mente.
Erode sembra esagerato nel contesto, tagliare la testa di Giovanni il battista per una donna che lo istiga , ma in realtà è facile mettere a tacere le persone che ci consigliano di camminare sulla retta via semplicemente non ascoltandole o eliminandole dalla nostra vita.
La cosa assurda è che, chi è schiavo del peccato, preferisce pensare, che chi segue la legge di Dio, sia schiavo delle sue convinzioni e del suo credo, e rifiuta Dio perché non riesce a vincere sul peccato.
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Comentario: Fra. D. Joan Pere PULIDO i Gutiérrez
(Sant Feliu de Llobregat, Spagna)

Oggi, la liturgia ci invita a contemplare un’ingiustizia: la morte di Giovanni il Battista; e allo stesso tempo, scoprire nella parola di Dio la necessità di una testimonianza chiara e concreta della nostra fede per colmare di speranza il mondo.

Vi invito a riflettere sul personaggio del tetrarca Erode. Realmente per noi, è un controtestimone, però ci aiuterà a rivelare alcuni aspetti importanti per la nostra testimonianza di fede nel mondo. «il tetrarca Erode ebbe notizia della fama di Gesù» (Mt 14,1). Questa affermazione indica un’attitudine apparentemente corretta, però poco sincera. È la realtà che oggi possiamo trovare in tante persone e chissà anche in noi stessi. Molti hanno sentito parlare di Gesù, però chi è Lui realmente?; che implicazione personale ci unisce a Lui?

Per primo, è necessario dare una risposta corretta; quella del tetrarca Erode non è che un’informazione vaga: «Costui è Giovanni il Battista risuscitato dai morti» (Mt 14,2). Indubbiamente ci manca la affermazione di Pietro davanti alla domanda di Gesù: «Voi chi dite che io sia? Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,15-16). E questa affermazione non da luogo alla paura o all’indifferenza, ma apre la porta ad una testimonianza fondamentata nel Vangelo della speranza. Cosi è stato definito da San Giovanni Paolo II nella sua Esortazione apostolica La Chiesa in Europa: «Con tutta la Chiesa, invito ai miei fratelli e sorelle nella fede ad aprirsi in maniera constante e fiduciosa a Cristo e a lasciarsi lasciarsi rinnovare da Egli, annunciando col vigore della pace e l’amore a tutte le persone di buona volontà: chi incontra il Signore, incontra la verità, scopre la vita e riconosce il Cammino che conduce a questa».

Che oggi sabato, la Vergine Maria, la Madre della speranza, ci aiuti a scoprire veramente a Gesù e a dare una vera testimonianza di Lui ai nostri fratelli.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 4 AGUSTO 2018.

    Liturgical day: Saturday 17th in Ordinary Time

    Saints August 4th: St. John Vianney, Priest
    Gospel text (Mt 14,1-12): On one occasion the news about Jesus reached King Herod. And he said to his servants, «This man is John the Baptist. John has risen from the dead, and that is why miraculous powers are at work in him». Herod had, in fact, ordered that John be arrested, bound in chains and put in prison be-cause of Herodias, the wife of his brother Philip. For John had said to him, «It is not right for you to have her as wife». Herod wanted to kill him but he did not dare, because he feared the people who regarded John as a prophet. On Herod's birthday the daughter of Herodias danced in the midst of the guests; she so delighted Herod that he promised under oath to give her anything she asked. The girl, following the advice of her mother, said, «Give me the head of John the Baptist here on a dish». The king was very displeased, but because he had made this promise under oath in the presence of the guests, he ordered it to be given her. So he had John beheaded in prison and his head brought on a dish and given to the girl. The girl then took it to her mother. Then John's disciples came to take his body and bury it. And they went to bring the news to Jesus.

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: God's Spirit, I know I do not deserve you, and I will never be worthy enough to receive you, but also that You have been knocked out of the mercy of God. So help me and do not contradict yourself, but free my heart as you only can, you.

    Reading the Gospel and the first reading of today, we see that there is a big difference from the jubilee proposed by God who releases and repays the debts, and Herod's slavery that can not dominate his craving. It's easy to get convinced by bad counselors when we think everything is lawful and vice and lust have imprisoned their hearts and minds. Heres seem to be exaggerated in the context, cutting John's baptist's head to a woman who instigates him, but it's really easy to silence people who advise us to walk on the straight path simply by not listening to them or eliminating them from our lives. The absurd thing is that whoever is a slave to sin prefers to think that those who follow the law of God are slaves of his beliefs and beliefs and reject God for failing to overcome sin.

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    1. Comment di Brother. Joan Pere PULIDO i Gutiérrez
      (Sant Feliu de Llobregat, Spain)

      Today, our liturgy proposes us to contemplate an injustice: the beheading of St. John the Baptist; and, at the same time, to discover in God's Word the need of a clear and concrete testimony of our faith to fill out the world with hope.

      I invite you to center our consideration in the person of Herod, the tetrarch. In fact, it is a counter-testimony for us, but it will help us to emphasize some interesting aspects, important enough for our testimony of faith amid the world. «The news about Jesus reached King Herod» (Mt 14:1). This assertion underlines an apparently correct, but not too sincere, attitude. It is the same kind of reality we can today find in many persons and, perhaps, even in ourselves. There are many who have heard of Jesus, but, who is He actually?, what kind of personal implication can we find in him?

      First of all, we must give the correct answer; Herod's reply is but vague information: «This man is John the Baptist. John has risen from the dead» (Mt 14:2). Most probably you will be missing here Peter's reply to Jesus' question: «He said to them, ‘but who do you say that I am?’ Simon Peter answered, ‘You are the Christ, the Son of the living God’» (Mt 16:15-16). And this assertion does not leave any room for fear or indifference but it rather gives way to a testimony based in the Gospel of hope. This is how His Holiness Saint John Paul II defined it in his apostolic Exhortation The Church in Europe: «Therefore, in union with the whole Church, I invite my brothers and my sisters in faith constantly to be open in trust to Christ and to allow themselves to be renewed by him, proclaiming to all people of good will in the power of peace and love that whoever encounters the Lord comes to know the Truth, discovers the Life, and finds the Way leading to it».

      Today, Saturday, let the Mother of God, the Mother of hope, help us to really discover Jesus and to bear witness of him to our brethren.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 4 AGUSTO 2018.

    Día litúrgico: Sábado XVII del tiempo ordinario

    Santoral 4 de Agosto: San Juan Mª Vianney, presbítero
    Texto del Evangelio (Mt 14,1-12): En aquel tiempo, se enteró el tetrarca Herodes de la fama de Jesús, y dijo a sus criados: «Ese es Juan el Bautista; él ha resucitado de entre los muertos, y por eso actúan en él fuerzas milagrosas». Es que Herodes había prendido a Juan, le había encadenado y puesto en la cárcel, por causa de Herodías, la mujer de su hermano Filipo. Porque Juan le decía: «No te es lícito tenerla». Y aunque quería matarle, temió a la gente, porque le tenían por profeta. Mas llegado el cumpleaños de Herodes, la hija de Herodías danzó en medio de todos gustando tanto a Herodes, que éste le prometió bajo juramento darle lo que pidiese. Ella, instigada por su madre, «dame aquí, dijo, en una bandeja, la cabeza de Juan el Bautista». Entristecióse el rey, pero, a causa del juramento y de los comensales, ordenó que se le diese, y envió a decapitar a Juan en la cárcel. Su cabeza fue traída en una bandeja y entregada a la muchacha, la cual se la llevó a su madre. Llegando después sus discípulos, recogieron el cadáver y lo sepultaron; y fueron a informar a Jesús.

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Espíritu de Dios, sé que no te merezco, y nunca voy a ser muy digno de que entres, sino también que Usted se amasan de la misericordia de Dios. Por lo tanto me ayude y no contristarti, pero libre mi corazón como sólo usted puede hacer, porque me llenaría con usted.

    La lectura de hoy del Evangelio y la primera lectura, vemos que hay una gran diferencia entre el Jubileo propuesto por Dios que libera y perdona las deudas y la esclavitud de Herodes que no pueden controlar su deseo. Fácil de convencer por malos consejeros, cuando pensamos que todo es legal y el vicio y la lujuria ahora han aprisionado el corazón y la mente. Herodes parece exagerado en el contexto, le cortó la cabeza de Juan el Bautista para una mujer que instiga, pero en realidad es fácil de silenciar a las personas que nos aconsejan a caminar por el camino correcto, simplemente no escuchar a ellos o eliminarlos de nuestras vidas. Lo absurdo es que, quien es esclavo del pecado, él prefiere pensar que los que siguen la ley de Dios, es esclavo de sus convicciones y sus creencias, y rechazar a Dios porque no pueden ganar sobre el pecado.

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    1. Comentario: Fray. Joan Pere PULIDO i Gutiérrez Secretario del obispo de Sant Feliu
      (Sant Feliu de Llobregat, España)

      Hoy, la liturgia nos invita a contemplar una injusticia: la muerte de Juan Bautista; y, a la vez, descubrir en la Palabra de Dios la necesidad de un testimonio claro y concreto de nuestra fe para llenar de esperanza el mundo.

      Os invito a centrar nuestra reflexión en el personaje del tetrarca Herodes. Realmente, para nosotros, es un contratestigo pero nos ayudará a destacar algunos aspectos importantes para nuestro testimonio de fe en medio del mundo. «Se enteró el tetrarca Herodes de la fama de Jesús» (Mt 14,1). Esta afirmación remarca una actitud aparentemente correcta, pero poco sincera. Es la realidad que hoy podemos encontrar en muchas personas y, quizás también en nosotros. Mucha gente ha oído hablar de Jesús, pero, ¿quién es Él realmente?, ¿qué implicación personal nos une a Él?

      En primer lugar, es necesario dar una respuesta correcta; la del tetrarca Herodes no pasa de ser una vaga información: «Ese es Juan el Bautista; él ha resucitado de entre los muertos» (Mt 14,2). De cierto que echamos en falta la afirmación de Pedro ante la pregunta de Jesús: «Y vosotros, ¿quién decís que soy yo? Simón Pedro le respondió: ‘Tú eres el Mesías, el Hijo del Dios vivo’» (Mt 16,15-16). Y esta afirmación no deja lugar para el miedo o la indiferencia, sino que abre la puerta a un testimonio fundamentado en el Evangelio de la esperanza. Así lo definía San Juan Pablo II en su Exhortación apostólica La Iglesia en Europa: «Con toda la Iglesia, invito a mis hermanos y hermanas en la fe a abrirse constante y confiadamente a Cristo y a dejarse renovar por Él, anunciando con el vigor de la paz y el amor a todas las personas de buena voluntad que, quién encuentra al Señor conoce la Verdad, descubre la Vida y reconoce el Camino que conduce a ella».

      Que, hoy sábado, la Virgen María, la Madre de la esperanza, nos ayude a descubrir realmente a Jesús y a dar un buen testimonio de Él a nuestros hermanos.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 4 AGUSTO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire- 17e Semaine: Samedi

    Martyrologe 4 Août: Saint Jean Marie Vianney, abbé
    Texte de l'Évangile (Mt 14,1-12): En ce temps-là, Hérode, prince de Galilée, apprit la renommée de Jésus et dit à ses serviteurs: «Cet homme, c'est Jean le Baptiste, il est ressuscité d'entre les morts, et voilà pourquoi il a le pouvoir de faire des miracles». Car Hérode avait fait arrêter Jean, l'avait fait enchaîner et mettre en prison, à cause d'Hérodiade, la femme de son frère Philippe. En effet, Jean lui avait dit: «Tu n'as pas le droit de vivre avec elle». Hérode cherchait à le mettre à mort, mais il eut peur de la foule qui le tenait pour un prophète. Lorsque arriva l'anniversaire d'Hérode, la fille d'Hérodiade dansa devant tout le monde, et elle plut à Hérode. Aussi s'engagea-t-il par serment à lui donner tout ce qu'elle demanderait. Poussée par sa mère, elle: Donne-moi ici, sur un plat, la tête de Jean le Baptiste». Le roi fut contrarié, mais à cause de son serment et des convives, il commanda de la lui donner. Il envoya décapiter Jean dans la prison. La tête de celui-ci fut apportée sur un plat et donnée à la jeune fille, qui l'apporta à sa mère. Les disciples de Jean arrivèrent pour prendre son corps, l'ensevelirent et allèrent en informer Jésus.

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Esprit de Dieu je sait de ne pas te mériter, et que je ne serai jamais assez digne de te recevoir, mais même si Tu es pétri de la miséricorde de Dieu. Assiste-moi donc et ne t'attriste pas, mais libère mon coeur comme seul tu sais le faire, pour que je puisse me remplir de toi.

    En lisant l'Évangile et la première lecture d'aujourd'hui nous voyons, qu'il y a une grande différence proposé par le jubilé de Dieu qui libère et remet les dettes et l'esclavage de Hérode qui ne réussit pas à dominer sa convoitise. Facile de se laisser convaincre des mauvais conseilleurs, quand nous pensons que tout est permis, le vice et la luxure ont maintenant emprisonné le coeur et l'esprit. Hérode semble exagéré dans le contexte, de couper la tête de Jean le baptiste pour une femme qui l'incite, mais en réalité il est facile de faire taire les gens qui nous conseillent de marcher simplement sur le droit chemin en ne les écoutant pas ou en les éliminant de notre vie. La chose absurde est que, celui qui est esclave du péché, préfère penser, que celui qui suit la loi de Dieu, est esclave de ses convictions et de son credo, et refuse Dieu parce qu'il ne réussit pas à vaincre le péché.

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    1. Commentaire de l'Abbé Joan Pere PULIDO i Gutiérrez
      (Sant Feliu de Llobregat, Espagne)

      Aujourd'hui, la liturgie nous invite à contempler une injustice: celle de la mort de Jean Baptiste, et en même temps à découvrir dans la parole de Dieu le besoin de porter témoignage clairement et concrètement de notre foi afin d'annoncer l'espérance au monde.

      Je vous invite à focaliser notre réflexion sur le personnage d'Hérode. En réalité, pour nous il représente un mauvais témoin, mais il va nous aider à faire ressortir des aspects importants pour notre témoignage de foi au monde. «En ce temps-là, Hérode, prince de Galilée, apprit la renommée de Jésus» (Mt 14,1). Cette déclaration désigne en apparence une bonne attitude, mais elle est peu sincère. C'est une réalité que nous pouvons rencontrer de nos jours chez certaines personnes et peut-être même en nous-mêmes. Beaucoup de gens ont entendu parler de Jésus, mais on se demande: qui est-Il réellement? Quel est l'engagement personnel qui nous unit à Lui?

      Tout d'abord, il est nécessaire de donner une réponse exacte: celle d'Hérode nous semble un peu vague: «Cet homme, c'est Jean le Baptiste, il est ressuscité d'entre les morts» (Mt 14,2). Il est clair que nous regrettons de ne pas donner la réponse de Pierre à la question posée par Jésus: «Et vous, que dites-vous? Pour vous, qui suis-je?». «Prenant la parole, Simon-Pierre déclara: ‘Tu es le Messie, le Fils du Dieu vivant!’» (Mt 16,15-16) Cette affirmation ne laisse aucun doute, elle n'inspire ni la peur ni l'indifférence, mais elle ouvre la porte au témoignage d'espérance ancré dans l'Évangile. Saint Jean-Paul II le définit ainsi dans son Exhortation Apostolique Ecclesia in Europa: «Avec toute l'Église j'invite mes frères et sœurs dans la foi à savoir constamment s'ouvrir en toute confiance au Christ et à se laisser renouveler par lui, annonçant à toute personne de bonne volonté, avec la force de la paix et de l'amour, que celui qui rencontre le Seigneur connaît la Vérité, découvre la Vie, trouve la Voie qui y conduit».

      Prions pour qu'aujourd'hui samedi, la Vierge Marie, Mère de l'espérance, nous aide à découvrir réellement qui est Jésus et à porter un bon témoignage sur Lui à nos frères.

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