venerdì 1 giugno 2018

(Mc 11,27-33) Con quale autorità fai queste cose?

VANGELO DI SABATO 2 GIUGNO 2018.

Giorno liturgico: Sabato, VIII settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mc 11,27-33): In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme. E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?». Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: «Dal cielo», risponderà: «Perché allora non gli avete creduto? ». Diciamo dunque: «Dagli uomini»?». Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta. Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».



 RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni o Spirito Santo, e svelaci le parole di Gesù; fa che il nostro animo e la nostra mente siano puri davanti al Signore, e che la malizia umana non c’impedisca di capire e di riconoscere il Messia.

- Certo che la sapienza di Gesù a volte, ci lascia senza parole; il fatto che ci stupisce è che, senza neanche innervosirsi, riesce a trovare le parole giuste per far chiudere nella trappola da soli quelli che gli tendono la trappola.I sadducei ed i capi dei sacerdoti, non riconobbero in Giovanni un profeta, coloro che dovevano guidare il popolo verso Dio, non seppero leggere i segni delle sacre scritture ed ora che Giovanni era morto, i loro dubbi non si erano per niente chiariti, eppure già il loro pensiero era di insidiare Gesù. Chi è Gesù? Chi lo autorizza a fare quello che fa?La malizia che mettono nella domanda,gli si ritorce contro e non riescono a dare una risposta che nasconda il tranello che vogliono tender Gesù.     Questo brano ci deve portare a fare una riflessione semplice. Forse è il momento di domandarci chi è per noi Gesù? Se noi lo autorizziamo a guidare la nostra vita, e se facciamo come chi si sente più giusto, più saggio, più importante, e cerchiamo di metterlo a tacere. Oggi voglio leggere in queste parole anche un altro messaggio, voglio chiedere a Gesù di vivere con me in questo particolare momento, di insegnarmi ad essere prudente, a saper discernere l’ inganno e chiedergli di mettermi in bocca parole e silenzi, secondo quello che è più giusto per il progetto di Dio. Gesù ha detto: non vi preoccupate del modo di difendervi, né di ciò che dovete dire: *lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che conviene dire.(Lc 12,12)
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Comentario: Mn. Antoni BALLESTER i Díaz
(Camarasa, Lleida, Spagna)

Oggi, il Vangelo ci chiede di pensare con quali intenzioni andiamo a vedere Gesù. Ci sono persone che vanno senza fede, senza riconoscere la sua autorità: per questo, «vennero da lui i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: “Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farle?”» (Mc 11,27-28).

Se non trattiamo a Dio nella preghiera, non avremo fede. Ma, come dice San Gregorio Magno: “quando insistiamo nella preghiera con molta veemenza, Dio si detiene nei nostri cuori e ricuperiamo la vista perduta”. Se abbiamo una buona disposizione, anche se siamo nell’errore, vedendo che l’altro ha ragione, accoglieremo le sue parole. Se abbiamo buone intenzioni, anche se trasciniamo il peso del peccato, nell’orazione Dio ci farà capire la nostra miseria, per riconciliarci con Lui, chiedendo perdono con tutto il cuore e attraverso il sacramento della penitenza.

La fede e la preghiera vanno insieme. Dice San Agostino che, “se ti manca la fede, la preghiera è inutile. Poi, quando preghiamo, crediamo e preghiamo perché non ci manchi la fede. La fede provoca la preghiera, e la preghiera produce a sua volta la forza della fede”. Se disponiamo di buone intenzioni, e accorriamo a Gesù, scopriremo chi è e capiremo la sua parola, quando ci chieda: «Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?» (Mc 11, 30). Per fede, sappiamo che veniva dal cielo, e che la sua autorità viene dal Padre che è Dio, e da Lui stesso perché è la seconda persona della Santissima Trinità.

Poiché sappiamo che Gesù è l’unico salvatore del mondo, ci rivolgiamo a sua Madre che è anche Madre nostra, affinché con il desiderio di accogliere la parola e la vita di Gesù, con buone intenzioni e buona volontà, abbiamo la pace e la gioia dei figli di Dio.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 2 GIUGNO 2018.

    Liturgical day: Saturday 8th in Ordinary Time

    Gospel text (Mc 11,27-33): They were once again in Jerusalem. As Jesus was walking in the Temple, the chief priests, the teachers of the Law and the elders came to him and asked, «What authority do you have to act like this? Who gave you authority to do the things you do?». Jesus said to them, «I will ask you a question, only one, and if you give me an answer, then I will tell you what authority I have to act like this. Was John's preaching and baptism a work of God, or was it merely something human? Answer me». And they kept arguing among themselves, «If we answer that it was a work of God, He will say: ‘Why then did you not believe him?’». But neither could they answer before the people that the baptism of John was merely something human, for everyone regarded John as a prophet. So they answered Jesus, «We don't know», and Jesus said to them, «Neither will I tell you what authority I have to act as I do».

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Come O Holy Spirit, and reveal to us the words of Jesus that makes our hearts and our minds are pure before the Lord, and that human malice does not prevent us to understand and recognize the Messiah.

    - Of course the wisdom of Jesus at times, leaves us speechless and the fact that amazes us is that, without even nervous, unable to find the right words to close the trap alone those that tend the trap.
    The Sadducees and the chief priests did not recognize in John a prophet, those who were to lead the people to God, could not read the signs of the sacred scriptures, and now that John was dead, their doubts were not cleared at all, yet already their thinking was to undermine Jesus Who is Jesus? Who authorizes him to do what he does? The malice that put in the application, backfires and fail to give an answer that hides the trap that want to strive to Jesus This passage should lead us to make a simple reflection. Maybe it's time for us to ask who is Jesus? If we authorize you to guide our lives, and if we like someone who feels fairer, wiser, more important, and we try to shut him up. Today I want to read these words in another post, I want to ask Jesus to live with me at this particular time, to teach me to be careful, to discern the 'deception and ask him to put in my mouth words and silences, according to what is fairer to the plan of God Jesus said, do not worry of how to defend yourself or what you must say, * the Holy Spirit will teach you in that hour what you should say. (Luke 12:12)

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    1. Comment off: Fr. Antoni BALLESTER i Díaz
      (Camarasa, Lleida, Spain)

      Today, the Gospel is asking us to think what our intentions are when we go to meet Jesus. Some go without faith, without recognizing His authority: this is why, «the chief priests, the teachers of the Law and the elders came to him and asked, «What authority do you have to act like this? Who gave you authority to do the things you do?» (Mk 11:27-28).

      If our prayers do not turn to God, we have no faith. But, as St. Gregory the Great says, «when we vehemently stand fast on prayer, Jesus halts to restitute the light because God stops in the heart which recovers the light it had lost». If we have a good disposition, even if we are mistaken, believing the other person to be right, we shall welcome his words. If our intentions are good, even if we drag the weight of sin, when we pray, God will help us understand our misery, so that we can reconcile with Him, and may ask with all our heart his forgiveness through the Sacrament of Penance.

      Faith and prayer go together. St. Augustine tells us «if faith is lacking, prayer is impossible. So, when we pray, let us believe and pray so faith is not lacking us. Faith produces prayer, and prayer, in turn, produces the strengthening of the faith». If our intentions are good, and we turn to Jesus, we shall discover who is He and will understand his word, when He asks us: «Was John's preaching and baptism a work of God, or was it merely something human?» (Mk 11:30). Through the faith we know it was a work of God, and that His authority comes by way of his Father, who is God, and by Himself, for He is the second Person of the Blessed Trinity.

      And because we know Jesus is the only savior of the world, we turn to his Mother who is also our Mother, so that we may receive Jesus' words and life, with good intention and good will, to relish in the peace and joy of the sons of God.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 2 GIUGNO 2018.

    Día litúrgico: Sábado VIII del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mc 11,27-33): En aquel tiempo, Jesús y sus discípulos volvieron a Jerusalén y, mientras paseaba por el Templo, se le acercan los sumos sacerdotes, los escribas y los ancianos, y le decían: «¿Con qué autoridad haces esto?, o ¿quién te ha dado tal autoridad para hacerlo?». Jesús les dijo: «Os voy a preguntar una cosa. Respondedme y os diré con qué autoridad hago esto. El bautismo de Juan, ¿era del cielo o de los hombres? Respondedme». Ellos discurrían entre sí: «Si decimos: ‘Del cielo’, dirá: ‘Entonces, ¿por qué no le creísteis?’. Pero, ¿vamos a decir: ‘De los hombres’?». Tenían miedo a la gente; pues todos tenían a Juan por un verdadero profeta. Responden, pues, a Jesús: «No sabemos». Jesús entonces les dice: «Tampoco yo os digo con qué autoridad hago esto».

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Ven Oh Espíritu Santo, y nos revelan las palabras de Jesús que hace que nuestros corazones y nuestras mentes son puros ante el Señor, y que la maldad humana no nos impide entender y reconocer al Mesías.

    - Por supuesto, la sabiduría de Jesús, a veces, nos deja sin palabras y el hecho de que nos sorprende es que, sin ni siquiera nervioso, incapaz de encontrar las palabras adecuadas para cerrar solo la trampa de los que tienden la trampa. Los saduceos y los sumos sacerdotes no reconocían en Juan un profeta, los que iban a llevar a la gente a Dios, no podía leer los signos de las sagradas escrituras, y ahora que John estaba muerto, sus dudas no se han despejado del todo, sin embargo, Ya su pensamiento era minar Jesús ¿Quién es Jesús? ¿Quién lo autoriza a hacer lo que hace? La maldad que puso en la demanda, resulta contraproducente y no logran dar una respuesta que esconde la trampa que quiere tratar de Jesús
    Este pasaje nos debe llevar a hacer una simple reflexión. Tal vez es hora de que nos preguntamos quién es Jesús? Si le autorizamos a guiar nuestra vida, y si nos gusta alguien que se siente más justo, más sabio, más importante, y tratamos de hacerlo callar. Hoy quiero leer estas palabras en otro post, quiero pedirle a Jesús que vive conmigo en este momento particular, para enseñarme que tener cuidado, para discernir el "engaño y pedirle que ponga en mi boca palabras y silencios, de acuerdo a lo que es justo al plan de Dios Jesús dijo, no te preocupes de cómo defenderse o qué tienes que decir: * el Espíritu Santo os enseñará en aquel momento lo que debe decir. (Lucas 12:12)

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    1. Comentario: Mn. Antoni BALLESTER i Díaz
      (Camarasa, Lleida, España)

      Hoy, el Evangelio nos pide que pensemos con qué intención vamos a ver a Jesús. Hay quien va sin fe, sin reconocer su autoridad: por eso, «se le acercan los sumos sacerdotes, los escribas y los ancianos, y le decían: ‘¿Con qué autoridad haces esto?, o ¿quién te ha dado tal autoridad para hacerlo?’» (Mc 11,27-28).

      Si no tratamos a Dios en la oración, no tendremos fe. Pero, como dice san Gregorio Magno, «cuando insistimos en la oración con toda vehemencia, Dios se detiene en nuestro corazón y recobramos la vista perdida». Si tenemos buena disposición, aunque estemos en un error, viendo que la otra persona tiene razón, acogeremos sus palabras. Si tenemos buena intención, aunque arrastremos el peso del pecado, cuando hagamos oración Dios nos hará comprender nuestra miseria, para que nos reconciliemos con Él, pidiendo perdón de todo corazón y por medio del sacramento de la penitencia.

      La fe y la oración van juntas. Nos dice san Agustín que, «si la fe falta, la oración es inútil. Luego, cuando oremos, creamos y oremos para que no falte la fe. La fe produce la oración, y la oración produce a su vez la firmeza de la fe». Si tenemos buena intención, y acudimos a Jesús, descubriremos quién es y entenderemos su palabra, cuando nos pregunte: «El bautismo de Juan, ¿era del cielo o de los hombres?» (Mc 11,30). Por la fe, sabemos que era del cielo, y que su autoridad le viene de su Padre, que es Dios, y de Él mismo porque es la segunda Persona de la Santísima Trinidad.

      Porque sabemos que Jesús es el único salvador del mundo, acudimos a su Madre que también es Madre nuestra, para que deseando acoger la palabra y la vida de Jesús, con buena intención y buena voluntad, tengamos la paz y la alegría de los hijos de Dios.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 2 GIUGNO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire- 8e Semaine: Samedi

    Texte de l'Évangile (Mc 11,27-33): Jésus et ses disciples reviennent à Jérusalem. Et comme Jésus allait et venait dans le Temple, les chefs des prêtres, les scribes et les anciens vinrent le trouver. Ils lui demandaient: «Par quelle autorité fais-tu cela? Ou bien qui t'a donné autorité pour le faire?». Jésus leur dit: «Je vais vous poser une seule question. Répondez-moi, et je vous dirai par quelle autorité je fais cela. Le baptême de Jean venait-il du ciel ou des hommes? Répondez-moi». Ils faisaient en eux-mêmes ce raisonnement: «Si nous disons: ‘Du ciel’, il va dire: ‘Pourquoi donc n'avez-vous pas cru à sa parole?’. Mais allons-nous dire: ‘Des hommes’?». Ils redoutaient la foule, car tout le monde estimait que Jean était réellement un prophète. Ils répondent donc à Jésus: «Nous ne savons pas!». Alors Jésus leur dit: «Moi non plus, je ne vous dirai pas par quelle autorité je fais cela».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens ô Esprit Saint, et dévoile-nous les Paroles de Jésus; fait que notre âme et notre esprit soient purs devant le Seigneur, et que la malice humaine ne nous empêche pas de comprendre et de reconnaître le Messie.

    - Certainement que parfois le savoir de Jésus nous laisse, sans mots; le fait qu'il nous étonne est que, sans non plus s'énerver, il réussit à trouver les Paroles justes pour faire enfermer dans le piège tout seul ceux qui lui tendent ce piège. Les sadducéins et les chefs des prêtres ne reconnurent pas en Jean un prophète, celui qui devaient guider le peuple vers Dieu ils ne surent pas lire les signes des écritures sacrées et maintenant que Jean était mort, leurs doutes n'y étaient pour rien clarifié, pourtant leur pensée était déjà de tendre un piège à Jésus. Qui est Jésus? Qui l'autorise à faire ce qu'il fait?
    La malice qu'ils mettent dans la question se retourne contre eux et ils ne réussissent pas à donner une réponse qui cache le piège qui veulent tendre à Jésus. Ce passage doit nous porter à faire une réflexion simple. Peut-être est-ce le moment de nous demander qui est pour nous Jésus? Si nous l'autorisons à guider notre vie, et si nous faisons comme celui qui se sent plus juste, plus sage, plus important, et nous cherchons à le taire. Aujourd'hui je veux lire aussi dans ces Paroles un autre message, je veux demander à Jésus de vivre avec moi dans ce moment particulier, pour m'enseigner à être prudent, à savoir discerner la duperie et lui demander de me mettre en bouche Paroles et silences, selon ce qui est plus juste pour le projet de Dieu. Jésus a dit: "Ne vous préoccupez pas de la manière de vous défendre , ni de ce que vous devez dire: * l'Esprit Saint vous enseignera à ce moment-là ce qu'il convient dire." (Lc 12,12)

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    1. Commentaire de l'Abbé Antoni BALLESTER i Díaz
      (Camarasa, Lleida, Espagne)

      Aujourd'hui, l'Évangile nous demande de songer à l'intention avec laquelle nous allons trouver Jésus. Il y a ceux qui y vont sans foi, sans reconnaître son autorité: «les chefs des prêtres, les scribes et les anciens vinrent le trouver. Ils lui demandaient: ‘Par quelle autorité fais-tu cela? Ou bien qui t'a donné autorité pour le faire?’» (Mc 11,27-28).

      Si nous ne parlons pas à Dieu dans nos prières, nous n'aurons pas la foi. Mais, comme le dit saint Grégoire le Grand, «lorsque nous insistons avec véhémence dans la prière, Dieu s'arrête dans notre cœur et nous recouvrons la vue perdue». Si notre disposition est bonne, même si nous nous trompons, en voyant que l'autre a raison, nous accueillerons ses paroles. Si notre intention est bonne, même si nous traînons le poids du péché, quand nous prierons, Dieu nous fera comprendre notre misère pour que nous puissions nous réconcilier avec Lui, en Lui demandant pardon de tout notre cœur moyennant le sacrement de la pénitence.

      Foi et prière vont de pair. Saint Augustin nous dit que «si la foi s'éteint, la prière cesse elle-même d'exister. Croyons donc pour assurer le succès de nos prières, et prions pour que notre foi ne vienne pas à faiblir. La foi produit la prière, et la prière à son tour obtient l'affermissement de la foi». Si notre intention est bonne, et que nous nous adressons à Jésus, nous découvrirons qui Il est et nous comprendrons quand Il nous demande: «Le baptême de Jean venait-il du ciel ou des hommes?» (Mc 11,30). Par la foi, nous savons qu'il venait du ciel, et que son autorité Lui vient aussi de son Père, qui est Dieu, et de Lui même, car Il est la deuxième Personne de la Sainte Trinité.

      Parce que nous savons que Jésus est l'unique sauveur du monde, nous nous adressons à Marie qui est aussi notre Mère, pour accueillir la parole et la vie de Jésus, avec bonne intention et bonne volonté, et pour avoir la paix et la joie des enfants de Dieu.

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