giovedì 31 maggio 2018

(Mc 11,11-25) La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni. Abbiate fede in Dio!

VANGELO DI VENERDI 1 GIUGNO 2018.

Giorno liturgico: Venerdì, VIII settimana del Tempo Ordinario

Santorale 1 Giugno: San Giustino, martire
Testo del Vangelo (Mc 11,11-25): [Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù] entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l’ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània. La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi. Rivolto all’albero, disse: «Nessuno mai più in eterno mangi i tuoi frutti!». E i suoi discepoli l’udirono. Giunsero a Gerusalemme. Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e quelli che compravano nel tempio; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva che si trasportassero cose attraverso il tempio. E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni»? Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla era stupita del suo insegnamento. Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città. La mattina seguente, passando, videro l’albero di fichi seccato fin dalle radici. Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato». Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! In verità io vi dico: se uno dicesse a questo monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, senza dubitare in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene, ciò gli avverrà. Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà. Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».




RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni o Santo Spirito e fa che possiamo comprendere pienamente le parole del Vangelo.

- La folla lo acclamava,ma Gesu`non per questo cercava compromessi e di piacere…anzi,le sue parole ed i suoi gesti diventano severi.
Spesso dico nei miei poveri scritti che dobbiamo cercare di avere un rapporto vero con Dio, non basato su falsita’ e fermo nella mediocrita’; Dio non deve diventare per noi un re di burla, ma l’aspirazione massima della nostra anima ed il corpo e la mente debbono essere il mezzo con cui perseguire questa aspirazione.
Il mondo e’ basato su falsi dei,sul denaro, il successo,l’io smisurato…ma a Dio riserviamo gli avanzi!
Questa e’ amici,perdonatemi la franchezza,la nostra triste realta’!
La fede non si incentiva recando doni all’altare che si comprano col vile denaro, ma facendosi dono per il Signore,e nella sua volontà, diventando dono per gli altri.
_________________________________________
Comentario: Fra. Agustí BOADAS Llavat OFM
(Barcelona, Spagna)

Oggi, “frutto” e “petizione” sono parole chiavi nel Vangelo. Il Signore si avvicina a un fico e non trova frutti: soltanto fogliame caduto e reagisce maledicendolo. Secondo San Isidro de Sevilla, “fico’’, e “frutto” hanno la stessa radice. Al giorno dopo, perplessi, gli apostoli gli dicono: «Maestro, guarda: l’albero di fichi che hai maledetto è seccato» (Mc 11,21). Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio! (Mc 11,22).

C’è gente che quasi non prega, e cuando lo fa, è con il proposito che Dio gli risolva un problema cosi complicato del quale non vedono una soluzione. Lo argomentano le parole di Gesù che abbiamo appena ascoltato: Per questo vi dico: «Tutto quello che chiederete nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà» (Mc 11,24). Hanno ragione ed è molto umano, comprensibile e lecito che difronte a problemi che ci superano, ci affidiamo a Dio, in qualche forza superiore a noi.

Però bisogna aggiungere che ogni preghiera è “inutile’’ («vostro Padre sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate») nella misura in cui non ha una utilità pratica diretta, —ad esempio— accendere una luce. Non riceviamo nulla a cambio di pregare, perche tutto ciò che abbiamo da Dio è grazia su grazia.

Pertanto, non è necessario pregare? Al contrario già che ora sappiamo che non è se non grazia, è allora quando la preghiera ha più valore: perchè è “inutile” ed è “gratuita”. Anche così, ci sono tre benefici che ci da la preghiera di petizione: Pace interiore (incontrare l’amico Gesù e affidarsi a Dio rilassa). Riflettere su un problema, ragionarlo e saperlo esporre è averlo averlo già mezzo risolto, e in terzo luogo, ci aiuta a discèrnere fra quello che è buono e quello che chissà per capriccio vogliamo nelle nostre intenzioni di preghiera. Quindi, a posteriori capiamo con gli occhi della fede cio che Gesù dice: «E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perchè il Padre sia glorificato nel figlio» (Gv 14,13).

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI VENERDI 1 GIUGNO 2018.

    Liturgical day: Friday 8th in Ordinary Time

    Saints June 1st: St. Justin, martyr
    Gospel text (Mc 11,11-25): After He had been acclaimed by the crowds, Jesus entered Jerusalem and went into the Temple. And after He had looked all around, as it was already late, He went out to Bethany with the Twelve. The next day, when they were leaving Bethany, He felt hungry. In the distance He noticed a fig tree covered with leaves, so He went to see if He could find anything on it. When He reached it, He found nothing but leaves, for it was not the season for figs. Then Jesus said to the fig tree, «May no one ever eat your fruit!». And his disciples heard these words. When they reached Jerusalem, Jesus went to the Temple and began to drive away all the people He saw buying and selling there. He overturned the tables of the money changers and the stools of those who sold pigeons. And he would not let anyone carry anything through the Temple area. Jesus then taught the people, «Does not God say in the Scriptures: ‘My house will be called a House of Prayer for all the nations’? But you have turned it into a den of thieves».The chief priests and the teachers of the Law heard of this, and they tried to find a way to destroy him. They were afraid of him because all the people were captivated in his teaching. When evening came, Jesus left the city. Early next morning, as they walked along the road, the disciples saw the fig tree withered to its roots. Peter then said to him, «Master, look! The fig tree you cursed has withered». And Jesus replied, «Have faith in God. Truly, I say to you, if you say to this mountain: ‘Get up and throw yourself into the sea’, and have no doubt in your heart but believe that what you say will happen, it will be done for you. Therefore, I tell you, whatever you ask in prayer, believe that you have received it, and it shall be done for you. And when you stand to pray, forgive whatever you may hold against anyone, so that your heavenly Father may also forgive your sins».

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Come Holy Spirit, and may we understand fully the words of the Gospel.

    - The crowd cheered him, but Jesus was looking for this compromise and pleasure ... well, his words and his gestures become severe.
    I often say in my poor writings, we must try to have a real relationship with God, not based on falsehoods and firm in mediocrity; God must not become for us a king of mockery, but the highest aspiration of our soul and the body and mind must be the means by which to achieve this aspiration.
    The world is based on false gods, money, success, I'll boundless ... but to God we reserve the leftovers!
    This has friends, forgive my frankness, our sad reality!
    Faith is not an incentive bringing gifts to the altar that are bought with the base money, but making a gift to the Lord and his will, becoming a gift for others.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Comment off: Fr. Agustí BOADAS Llavat OFM
      (Barcelona, Spain)

      Today, fruit and prayer are the key words to this Gospel. The Lord notices a fig tree and finds nothing but leaves: and He reacts by cursing it. According to St. Isidore of Seville, “fig” and “fruit” have the same root. Early next morning the Apostles, surprised, tell him: «Master, look! The fig tree you cursed has withered» (Mk 11:21). In reply, Jesus Christ speaks to them of faith and prayer: «Have faith in God» (Mk 11:22).

      There are people that almost never pray and, when they do it, it is with the hope God will solve problems they do not know how to handle themselves. And they justify it with the words from Jesus we have just heard: «Therefore, I tell you, whatever you ask in prayer, believe that you have received it, and it shall be done for you» (Mk 11:24). They are right, and it is quite human, understandable and legitimate that, in front of a problem too difficult for us, we trust in God, in a much higher force.

      But we must also add that prayers are “useless” («for your Father knows what you need before you ask him»: Mt 6:8), as long as they do not have a practical and direct utility, as —for instance— switch on a light. We do not receive anything for our prayer, because what we receive from God is grace upon grace.

      Should we, therefore, not pray...? Of course, we should: now that we know that by prayer we obtain the grace, our prayer has become more worthy and valuable: because it is “useless” and it is “costless”. Furthermore, there are three benefits we do receive from the petition prayer: interior peace (to find our friend Jesus and to trust God is relaxing); to mull over a problem, rationalize it, and knowing how to raise it, is to solve half of it; and, in the third place, praying helps us to discern between what is good and what, maybe out of some personal whim, are the actual intentions of our prayers. Then, later on, we shall understand with the eyes of the faith what Jesus says: «Whatever you ask in my name, this I will do, so that the Father may be glorified in the Son» (Jn 14:13).

      Elimina
  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDI 1 GIUGNO 2018.

    Día litúrgico: Viernes VIII del tiempo ordinario

    Santoral 1 de Junio: San Justino, mártir
    Texto del Evangelio (Mc 11,11-25): En aquel tiempo, después de que la gente lo había aclamado, Jesús entró en Jerusalén, en el Templo. Y después de observar todo a su alrededor, siendo ya tarde, salió con los Doce para Betania. Al día siguiente, saliendo ellos de Betania, sintió hambre. Y viendo de lejos una higuera con hojas, fue a ver si encontraba algo en ella; acercándose a ella, no encontró más que hojas; es que no era tiempo de higos. Entonces le dijo: «¡Que nunca jamás coma nadie fruto de ti!». Y sus discípulos oían esto. Llegan a Jerusalén; y entrando en el Templo, comenzó a echar fuera a los que vendían y a los que compraban en el Templo; volcó las mesas de los cambistas y los puestos de los vendedores de palomas y no permitía que nadie transportase cosas por el Templo. Y les enseñaba, diciéndoles: «¿No está escrito: ‘Mi Casa será llamada Casa de oración para todas las gentes?’.¡Pero vosotros la tenéis hecha una cueva de bandidos!». Se enteraron de esto los sumos sacerdotes y los escribas y buscaban cómo podrían matarle; porque le tenían miedo, pues toda la gente estaba asombrada de su doctrina. Y al atardecer, salía fuera de la ciudad. Al pasar muy de mañana, vieron la higuera, que estaba seca hasta la raíz. Pedro, recordándolo, le dice: «¡Rabbí, mira!, la higuera que maldijiste está seca». Jesús les respondió: «Tened fe en Dios. Yo os aseguro que quien diga a este monte: ‘Quítate y arrójate al mar’ y no vacile en su corazón sino que crea que va a suceder lo que dice, lo obtendrá. Por eso os digo: todo cuanto pidáis en la oración, creed que ya lo habéis recibido y lo obtendréis. Y cuando os pongáis de pie para orar, perdonad, si tenéis algo contra alguno, para que también vuestro Padre, que está en los cielos, os perdone vuestras ofensas».

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Ven Espíritu Santo, y que podamos comprender plenamente las palabras del Evangelio.

    - La multitud lo animó, pero Jesús estaba buscando este compromiso y placer ... así, sus palabras y sus gestos se vuelven severos.
    A menudo digo en mis pobres escritos, hay que tratar de tener una verdadera relación con Dios, no basada en falsedades y firme en la mediocridad; Dios no debe convertirse para nosotros un rey de burla, pero la aspiración más elevada del alma y el cuerpo y la mente deben ser los medios para lograr esta aspiración.
    El mundo se basa en falsos dioses, el dinero, el éxito, voy a ... ilimitada, sino a Dios, nos reservamos las sobras!
    Esto es amigos, perdonais mi franqueza, nuestra triste realidad!La fe no es un incentivo que trae los regalos al altar que se compró con el dinero base, pero hacer un regalo al Señor y su voluntad, convirtiéndose en un regalo para los demás.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Comentario: Fra. Agustí BOADAS Llavat OFM
      (Barcelona, España)

      Hoy, fruto y petición son palabras clave en el Evangelio. El Señor se acerca a una higuera y no encuentra allí frutos: sólo hojarasca, y reacciona maldiciéndola. Según san Isidoro de Sevilla, “higo” y “fruto” tienen la misma raíz. Al día siguiente, sorprendidos, los Apóstoles le dicen: «¡Rabbí, mira!, la higuera que maldijiste está seca» (Mc 11,21). En respuesta, Jesucristo les habla de fe y de oración: «Tened fe en Dios» (Mc 11,22).

      Hay gente que casi no reza, y, cuando lo hacen, es con vista a que Dios les resuelva un problema tan complicado que ya no ven en él solución. Y lo argumentan con las palabras de Jesús que acabamos de escuchar: «Todo cuanto pidáis en la oración, creed que ya lo habéis recibido y lo obtendréis» (Mc 11,24). Tienen razón y es muy humano, comprensible y lícito que, ante los problemas que nos superan, confiemos en Dios, en alguna fuerza superior a nosotros.

      Pero hay que añadir que toda oración es “inútil” («vuestro Padre sabe lo que necesitáis antes de pedírselo»: Mt 6,8), en la medida en que no tiene una utilidad práctica directa, como —por ejemplo— encender una luz. No recibimos nada a cambio de rezar, porque todo lo que recibimos de Dios es gracia sobre gracia.

      Por tanto, ¿no es necesario rezar? Al contrario: ya que ahora sabemos que no es sino gracia, es entonces cuando la oración tiene más valor: porque es “inútil” y es “gratuita”. Aun con todo, hay tres beneficios que nos da la oración de petición: paz interior (encontrar al amigo Jesús y confiar en Dios relaja); reflexionar sobre un problema, racionalizarlo, y saberlo plantear es ya tenerlo medio solucionado; y, en tercer lugar, nos ayuda a discernir entre aquello que es bueno y aquello que quizá por capricho queremos en nuestras intenciones de la oración. Entonces, a posteriori, entendemos con los ojos de la fe lo que dice Jesús: «Todo lo que pidáis en mi nombre, yo lo haré, para que el Padre sea glorificado en el Hijo» (Jn 14,13).

      Elimina
  3. VERSIONE IN FRANCESE DI VENERDI 1 GIUGNO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire- 8e Semaine: Vendredi

    Martyrologe 1 Juin: Saint Justin, martyr
    Texte de l'Évangile (Mc 11,11-25): Jésus entra à Jérusalem, dans le Temple. Il inspecta du regard toutes choses et, comme c'était déjà le soir, il sortit avec les Douze pour aller à Béthanie. Le lendemain, quand ils quittèrent Béthanie, il eut faim. Voyant de loin un figuier qui avait des feuilles, il alla voir s'il y trouverait quelque chose; mais, en s'approchant, il ne trouva que des feuilles, car ce n'était pas la saison des figues. Alors il dit au figuier: «Que jamais plus personne ne mange de tes fruits!». Et ses disciples écoutaient. Ils arrivent à Jérusalem. Alors Jésus entra dans le Temple et se mit à expulser ceux qui vendaient et ceux qui achetaient dans le Temple. Il renversa les comptoirs des changeurs et les sièges des marchands de colombes, et il ne laissait personne traverser le Temple en portant quoi que ce soit. Il enseignait, et il déclarait aux gens: «L'Écriture ne dit-elle pas: Ma maison s'appellera maison de prière pour toutes les nations? Or vous, vous en avez fait une caverne de bandits». Les chefs des prêtres et les scribes apprirent la chose, et ils cherchaient comment le faire mourir. En effet, ils avaient peur de lui, car toute la foule était frappée par son enseignement. Et quand le soir tombait, Jésus et ses disciples s'en allaient hors de la ville. Le lendemain matin, en passant, ils virent le figuier qui était desséché jusqu'aux racines. Pierre, se rappelant ce qui s'était passé, dit à Jésus: «Rabbi, regarde: le figuier que tu as maudit est desséché». Alors Jésus leur déclare: «Ayez foi en Dieu. Amen, je vous le dis: tout homme qui dira à cette montagne: ‘Enlève-toi de là, et va te jeter dans la mer’, s'il ne doute pas dans son coeur, mais croit que ce qu'il dit va arriver, cela lui sera accordé! C'est pourquoi, je vous le dis: tout ce que vous demandez dans la prière, croyez que vous l'avez déjà reçu, cela vous sera accordé. Et quand vous êtes là, en train de prier, si vous avez quelque chose contre quelqu'un, pardonnez-lui, pour que votre Père qui est aux cieux vous pardonne aussi vos fautes».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens O Saint Esprit et fait que nous puissons comprendre pleinement les Paroles de l'Évangile.

    - La foule l'acclamait, mais ce n'est pas pour cela que Jésus cherchait des compromis et à plaire.....au contraire, ses paroles et ses gestes deviennent sévère.
    Je dis souvent dans mes pauvres écrits, que nous devons chercher d'avoir un rapport vrai avec Dieu, non basé sur la fausseté et ferme dans la médiocrité; Dieu ne doit pas devenir pour nous un roi de plaisanterie mais l'aspiration maximum de notre âme et le corps et l'esprit doivent être le moyen avec lequel poursuivre cette aspiration.
    Le monde et' basé sur de faux dieu, sur l'argent, le succès, l'égo démesuré! Ceci mes amis, pardonnez ma franchise, c'est notre triste réalité!
    La foi ne constitue pas une incitation sur l'autel des Dons qui sont achetés avec de l'argent, mais en faisant un Don au Seigneur, et en sa volonté, devenir un don pour les autres.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Commentaire de l'Abbé Agustí BOADAS Llavat OFM
      (Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, fruit et prière sont les mots-clés de l'Évangile. Le Seigneur s'approche d'un figuier et, n'y trouvant que des feuilles, Il réagit en le maudissant. D'après saint Isidore de Séville, “figue” et “fruit” ont la même racine. Le lendemain, les Apôtres, surpris, lui disent: «Rabbi, regarde: le figuier que tu as maudit est desséché» (Mc 11,21). En réponse, Jésus-Christ leur parle de la foi et de la prière: «Ayez foi en Dieu» (Mc 11,22).

      Il y a des gens qui ne prient presque jamais et, lorsqu'ils le font, c'est en espérant que Dieu puisse résoudre pour eux un problème si compliqué qu'ils ne voient pas de solution. Et ils justifient leur attitude par les paroles de Jésus que nous venons d'entendre: «tout ce que vous demandez dans la prière, croyez que vous l'avez déjà reçu, cela vous sera accordé» (Mc 11,24). Ils ont raison. Il est très humain, compréhensible et légitime que, devant des problèmes qui nous dépassent, nous fassions confiance à Dieu, à une force supérieure à la nôtre.

      Mais il faut ajouter que toute prière est “inutile” («votre Père sait de quoi vous avez besoin avant même que vous l'ayez demandé»: Mt 6,8), en ce sens qu'elle n'a pas d'utilité pratique directe, comme —par exemple— celle d'allumer une lumière. Nous ne recevons rien en échange de notre prière, parce que tout ce que nous recevons de Dieu est grâce pour grâce.

      Alors, faut-il prier? Certainement, car c'est maintenant que nous savons que nous recevons la grâce, que la prière a le plus de valeur: parce qu'elle est “inutile” et “gratuite”. En plus, la prière de demande nous apporte trois bienfaits: la paix intérieure (rencontrer Jésus, notre ami, et avoir confiance en Dieu, c'est relaxant); réfléchir, rationaliser un problème et savoir comment le présenter, c'est l'avoir presque résolu; enfin, la prière nous aide à distinguer entre ce qui est bon et ce qui n’est peut-être qu'un caprice. Alors, après-coup, nous comprendrons avec les yeux de la foi ce que Jésus nous dit: «Tout ce que vous demanderez en invoquant mon nom, je le ferai, afin que le Père soit glorifié dans le Fils» (Jn 14,13)

      Elimina