lunedì 7 maggio 2018

(Gv 16,5-11) Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito.

VANGELO DI MARTEDI 8 MAGGIO 2018.

Giorno liturgico: Martedì VI di Pasqua

Testo del Vangelo (Gv 16,5-11): In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».


RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni o Santo Spirito e fa che l’unione con il Signore Gesù diventi più profonda, fa che come lui mi conosce io possa conoscere quello che Dio permette.

- A volte leggo tra le righe, cose che sono molto difficili da capire ed ancor più da spiegare; oggi è come se alcune cose mi danzino davanti agli occhi e non mi permettano di decifrare altro, ma credo che sia questo che il Signore vuole. Non perdiamoci dietro a discorsi teologici, che possano in qualche modo spiegare, ma lasciamoci andare alla conoscenza profonda della volontà di Dio. Gesù è venuto, ha parlato, ha amato al di sopra di ogni altro amore, e il suo popolo, in combutta con il popolo di Roma, lo hanno ucciso. Chi lo seguiva, davanti alla cattiveria e all’ottusità del potere non ha potuto nulla. Ma Dio va oltre il potere terreno, e per consolare quegli uomini che hanno imparato a seguire Gesù, invia lo Spirito consolatore, che li aiuta a vivere alla luce della fede,tutte le prove che affronteranno. La vita non si può prevedere, nè mutare, quando presenta i suoi lati oscuri, e spesso dobbiamo farci i conti, perchè, scusate il giro di parole, non si può contare su nulla di terreno che possa essere garantito per sempre e molti eventi e tragedie, vengono a ricordarcelo . Ma lo Spirito Santo è con noi sempre, nel bene e nel male, perchè è ben al di sopra di ciò che è umano; è la parte divina che ci unisce in Cristo a Dio stesso e ci rende un unico corpo con tutta l’umanità. Vivere da discepoli, vuol dire vivere in unione allo Spirito Santo, e coloro che riescono a rinunciare a se stessi,avranno molto di più.
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Comentatio di Fr. Joseph A. PELLEGRINO
(Tarpon Springs, Florida, Stati Uniti)

Oggi il Vangelo ci offre una comprensione più profonda della realtà dell’Ascensione del Signore. Nella lettura del Vangelo di Giovanni della Domenica di Pasqua, Gesù dice a Maria Maddalena che non lo trattenga perché «non sono ancora salito al Padre» (Gv 20,17). Nel Vangelo di oggi Gesù si rende conto che «perché vi ho detto questo, la tristezza ha invaso il vostro cuore», ma «è bene per voi che io me ne vada» (Gv 16,6-7). Gesù deve ascendere al Padre. Tuttavia, è ancora tra noi.

Come può andarsene e rimanere allo stesso tempo? Questo mistero lo spiegò il nostro Santo Padre, Papa Benedetto XVI: «E dato che Dio abbraccia e sostiene l’intero cosmo, l’Ascensione del Signore significa che Cristo non si è allontanato da noi, ma che adesso, grazie al fatto di stare con il Padre, è vicino ad ognuno di noi, per sempre».

La nostra speranza si trova in Gesù Cristo. Con la sua conquista sulla morte ci diede una vita che la morte non potrà mai distruggere, la sua Vita. La sua risurrezione è la dimostrazione che lo spirituale è reale. Nulla può separarci dall’amore di Dio. Nulla può diminuire la nostra speranza. Le cose negative del mondo non possono distruggere tutto ciò che di positivo Cristo ci ha donato.

Il mondo imperfetto in cui viviamo, un mondo in cui soffrono gli innocenti, può portarci al pessimismo. Ma Gesù ci ha trasformato in eterni ottimisti.

La presenza viva del Signore nella nostra comunità, nelle nostre famiglie, in quegli aspetti della nostra società che, con ogni diritto, possono essere chiamati “cristiani”, ci conferiscono una ragione per la speranza. La Presenza Viva del Signore in ognuno di noi ha portato la gioia. Non importa la enorme alluvione di notizie negative che i mezzi di comunicazione ci si compiacciono in presentarci; la positività del mondo supera di molto la negatività, perché Gesù è asceso.

Egli, infatti, è asceso, ma non ci ha abbandonato.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI MARTEDI 8 MAGGIO 2018.

    Liturgical day: Tuesday 6th of Easter

    Gospel text (Jn 16,5-11): Jesus said to his disciples, «But now I am going to the One who sent me and none of you asks me where I am going; instead you are overcome with grief because of what I have said. Indeed believe me: It is better for you that I go away, because as long as I do not leave, the Helper will not come to you. But if I go away, it is to send him to you, and when He comes, He will vindicate the truth in face of the world with regard to sin, to the way of righteousness, and to the Judgment. What has been the sin? They did not believe in me. What is the way of righteousness? I am on the way to the Father, meanwhile you will not see me. What Judgment? The Ruler of this world has himself been condemned».

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER : Come or Holy Spirit and make the union with the Lord Jesus become deeper, as he knows me, I can know what God permits.

    - Sometimes I read between the lines, things that are very difficult to understand and even more to explain; Today it's as if some things dances in front of my eyes and do not allow me to decipher anything else, but I think that's what the Lord wants. Let us not lose behind theological discourses that they may somehow explain, but let us go to the profound knowledge of God's will. Jesus came, talked, loved over all other love, and his people, with the people of Rome, killed him. Those who followed him, in the face of wickedness and powerlessness, could not do anything. But God goes beyond earthly power, and to console those men who have learned to follow Jesus, sends the comforting Spirit, who helps them to live in the light of faith, all the trials they will face. Life can not be predicted or changed, when it presents its dark sides, and we often have to count on it, because, apologizing for the spin of words, we can not rely on anything that can be guaranteed forever and many events and Tragedies, they come to remind us.
    But the Holy Spirit is with us always, for good and for evil, for it is well above what is human; It is the divine part that unites us in Christ to God Himself and makes us a single body with all humanity.
    Living by disciples means living in union with the Holy Spirit, and those who can give up themselves will have much more.

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    1. Comment off: Fr. Joseph A. PELLEGRINO
      (Tarpon Springs, Florida, United States)

      Today, we are presented with a deeper understanding of the reality of the Ascension of the Lord. In the reading from the Gospel of John on Easter Sunday, Mary of Magdala is told not to cling to the Lord because «I have not yet ascended to my Father» (Jn 20:17). In today's Gospel Jesus notes that the disciples «are overcome with grief because of what I have said», but that «it is better for you that I go away» (Jn 16:6-7). Jesus must ascend to the Father. Yet, He still remains with us.

      How can he go, yet still remain? This mystery was explained by our Holy Father, Pope Benedict XVI: «Given that God embraces and sustains the whole cosmos, the Lord's Ascension means that Christ has not gone far away from us, but now, thanks to the fact that He is with the Father, He is close to each one of us forever».

      Our hope is in Jesus Christ. His conquest of death gave us the life that death can never destroy, His Life. His resurrection is a verification that the spiritual is real. Nothing can separate us from the love of God. Nothing can diminish our hope. The negatives of the world cannot destroy the positive of Jesus Christ.

      The imperfect world we live in, a world where the innocent suffer, can point us to pessimism. But Jesus Christ has transformed us into eternal optimists.

      The living presence of the Lord in our community, in our families, in those aspects of our society that can rightfully be called “Christian” have given us a reason for hope. The Living Presence of the Lord within each one of us has given us joy. No matter how great the barrage of negatives that the media delights in presenting, the positives of the world far outweigh the negatives, for Jesus Christ has risen.

      He ascended, but He has not left us.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI MARTEDI 8 MAGGIO 2018.

    Día litúrgico: Martes VI de Pascua

    Texto del Evangelio (Jn 16,5-11): En aquel tiempo, Jesús habló así a sus discípulos: «Pero ahora me voy a Aquel que me ha enviado, y ninguno de vosotros me pregunta: ‘¿Adónde vas?’. Sino que por haberos dicho esto vuestros corazones se han llenado de tristeza. Pero yo os digo la verdad: Os conviene que yo me vaya; porque si no me voy, no vendrá a vosotros el Paráclito; pero si me voy, os lo enviaré: y cuando Él venga, convencerá al mundo en lo referente al pecado, en lo referente a la justicia y en lo referente al juicio; en lo referente al pecado, porque no creen en mí; en lo referente a la justicia porque me voy al Padre, y ya no me veréis; en lo referente al juicio, porque el Príncipe de este mundo está juzgado».

    REFLEXIÓN DE LELLA

    ORACIÓN : Ven Espíritu Santo y hacer la unión con el Señor Jesús se hace más profunda, le hizo saber cómo puedo saber lo que Dios permite.

    - A veces leo entre líneas, lo que es muy difícil de entender y aún más para explicar; Hoy en día, es como si algunas cosas a que baile ante nuestros ojos y no me permite descifrar nada, pero creo que eso es lo que el Señor quiere. Ciertamente, no hay que olvidar detrás de discursos teológicos que de alguna manera pueden explicar, pero vamos a ir a un profundo conocimiento de la voluntad de Dios. Jesús vino, habló, amado por encima de cualquier otro amor, y su gente, en liga con el pueblo romano, que lo mató. Los que le siguieron, frente a la malicia y la estupidez del poder no podía hacer nada. Pero Dios está más allá de poder terrenal, y consolar a los hombres que han aprendido a seguir a Jesús, envíe el Espíritu Paráclito, que les ayuda a vivir a la luz de la fe, toda la evidencia que nos enfrentamos. La vida no se puede predecir, ni cambiar, cuando tiene su lado más oscuro, y, a menudo tenemos que llegar a un acuerdo, ya que, con perdón del giro de la frase, no se puede contar con nada de tierra que puede ser garantizada siempre y para muchos eventos y tragedias vienen a recordarnos. Pero el Espíritu Santo está siempre con nosotros, para bien o para mal, ya que es muy por encima de lo que es humano; Es la parte de Dios que nos une en Cristo a Dios y nos hace un solo cuerpo con toda la humanidad. Para vivir como discípulos, que está viviendo en unión con el Espíritu Santo, y los que logran renunciar a sí mismos, se tendrá mucho más.

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    1. Comentario de: Fr. Joseph A. PELLEGRINO
      (Tarpon Springs, Florida, Estados Unidos)

      Hoy el Evangelio nos ofrece una comprensión más profunda de la realidad de la Ascensión del Señor. En la lectura del Evangelio de Juan del Domingo de Pascua, Jesús le dice a María Magdalena que no se aferre a Él porque «aún no he subido a mi Padre» (Jn 20,17). En el Evangelio de hoy Jesús se da cuenta de que «por haberos dicho esto, vuestros corazones se han llenado de tristeza» (Jn 16,6), por eso indica a sus discípulos que «os conviene que yo me vaya» (Jn 16,7). Jesús debe ascender al Padre. Sin embargo, todavía está entre nosotros.

      ¿Cómo puede irse y quedarse al mismo tiempo? Este misterio lo explicó el Papa Benedicto XVI: «Y, dado que Dios abraza y sostiene a todo el cosmos, la Ascensión del Señor significa que Cristo no se ha alejado de nosotros, sino que ahora, gracias al hecho de estar con el Padre, está cerca de cada uno de nosotros, para siempre».

      Nuestra esperanza se halla en Jesucristo. Con su conquista sobre la muerte nos dio una vida que la muerte no podrá nunca destruir, su Vida. Su resurrección es la verificación de que lo espiritual es real. Nada puede separarnos del amor de Dios. Nada puede disminuir nuestra esperanza. Las negativas del mundo no pueden destruir lo positivo de Jesucristo.

      El mundo imperfecto en el que vivimos, un mundo donde sufren los inocentes, puede conducirnos al pesimismo. Pero Jesucristo nos ha transformado en eternos optimistas.

      La presencia viva del Señor en nuestra comunidad, en nuestras familias, en aquellos aspectos de nuestra sociedad que, con todo derecho, pueden ser llamados “cristianos”, nos confieren una razón para la esperanza. La Presencia Viva del Señor en cada uno de nosotros nos ha proporcionado alegría. No importa cuán grande sea el aluvión de noticias negativas que los medios disfrutan presentándonos; lo positivo del mundo supera con mucho a lo negativo, pues Jesús ha ascendido.

      Él, en efecto, ha ascendido, pero no nos ha abandonado.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE MARTEDI 8 MAGGIO 2018.

    Jour liturgique : Temps de Pâques - 6e Semaine: Mardi

    Texte de l'Évangile (Jn 16,5-11): «Je m'en vais maintenant auprès de celui qui m'a envoyé, et aucun de vous ne me demande: ‘Où vas-tu?’. Mais, parce que je vous ai parlé ainsi, votre coeur est plein de tristesse. Pourtant, je vous dis la vérité: c'est votre intérêt que je m'en aille, car, si je ne m'en vais pas, le Défenseur ne viendra pas à vous; mais si je pars, je vous l'enverrai. Quand il viendra, il dénoncera l'erreur du monde sur le péché, sur le bon droit, et sur la condamnation. Il montrera où est le péché, car l'on ne croit pas en moi. Il montrera où est le bon droit, car je m'en vais auprès du Père, et vous ne me verrez plus. Il montrera où est la condamnation, car le prince de ce monde est déjà condamné».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens o Saint Esprit et fait que l'union avec le Seigneur Jésus devient plus profonde, fait que comme lui me connaît je puisse connaître ce que Dieu permet.

    - Parfois je lis entre les lignes, des choses qui sont très difficiles à comprendre et encore plus à expliquer; aujourd'hui c'est comme si quelques choses dansent devant mes yeux et ne me permettent pas de déchiffrer l'autre, mais je crois que c'est ceci que le Seigneur veut. Ne nous perdons pas derrière des discours théologiques, qui puissent expliquer d'une façon ou d'une autre, mais laissons nous aller à la connaissance profonde de la volonté de Dieu. Jésus est venu, il a parlé, il a aimé par-dessus tout autre amour et son peuple, en ligue avec le peuple romain, l'ont tué. Ceux qui l'ont suivi, devant la malice et la stupidité du pouvoir n'ont rien pu faire. Mais Dieu va au-delà du pouvoir terrestre, et pour consoler ces hommes qui ont appris à suivre Jésus, il envoie l'Esprit consolateur, qui les aide à vivre à la lumière de la foi toutes les épreuves qu'ils affronteront. La vie ne peut pas se prévoir, ni changer, quand elle présente ses côtés obscures, et souvent nous devons faire les comptes, parce que," excusez la périphrase", on ne peut compter sur rien de terrestre qui puisse pour toujours nous être garanti et beaucoup d'événements et de tragédies viennent nous le rappeler. Mais l'Esprit Saint est toujours avec nous, dans le bien et dans le mal, parce qu'il est bien au-dessus de ce qui est humain; il fait la partie divine qui nous unit en Christ à Dieu Lui même et nous rend un corps unique avec toute l'humanité.
    Vivre en disciples, veut dire vivre en union à l'Esprit Saint et ceux qui réussissent à renoncer à eux mêmes, auront beaucoup plus.

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    1. Commentaire de l'Abbé Joseph A. PELLEGRINO
      (Tarpon Springs, Florida, Etats-Unis)

      Aujourd'hui, l'Évangile nous présente une conception profonde de la réalité de l'Ascension du Seigneur. Dans la lecture de l'Evangile de Jean du Dimanche de Pâques, Jésus dit à Marie Madeleine de “cesser s'accrocher à Lui” car «Je ne suis pas encore monté vers le Père» (Jn 20,17). Dans l'Évangile d'aujourd'hui Jésus se rend compte que «parce que je vous ai parlé ainsi, votre coeur est plein de tristesse» mais que «c'est dans votre intérêt que Je m'en aille» (Jn 16,6-7). Jésus doit monter vers le Père. Néanmoins, Il est toujours présent parmi nous.

      Comment peut-il partir et rester en même temps? Ce mystère nous a été expliqué par notre saint Père Benoît XVI: «Etant donné que Dieu renferme l'univers tout entier, l'Ascension du Seigneur signifie que le Christ ne s'est pas éloigné de nous mais qu'au contraire, en demeurant avec le Père, Il est désormais à côté de chacun de nous pour toujours».

      Notre espérance se trouve dans le Seigneur. Par sa victoire sur la mort Il nous a donné une vie que la mort ne pourra jamais détruire: Sa Vie. Sa résurrection veut dire que ce qui était spirituel devient réel. Rien ne peut nous séparer de l'amour de Dieu. Rien ne peut diminuer notre espérance. Les négations du monde ne peuvent rien contre les affirmations de Jésus.

      Le monde imparfait dans lequel nous vivons, où nous voyons souffrir les innocents, pourrait nous rendre pessimistes. Mais Jésus nous a transformé en éternels optimistes.

      La présence vivante de Jésus dans notre communauté, dans notre famille, et dans tous les aspects de notre société, que nous pouvons sans erreur appeler “chrétiens”, nous donne une raison d'avoir l'espérance. La présence vivante de Jésus dans chacun de nous, nous a rempli de joie. Peu importe la quantité de mauvaises nouvelles que les médias se réjouissent de nous présenter, les bonnes choses qu'il y a dans le monde surpassent les mauvaises parce que Jésus est monté vers le Père.

      En effet, Il est monté au ciel, mais Il ne nous a pas abandonnés.

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