sabato 26 maggio 2018

(Mt 28,16-20) A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

VANGELO DI DOMENICA 27 MAGGIO 2018.

Giorno liturgico: Santissima Trinità (B)

Testo del Vangelo (Mt 28,16-20): In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Io sono con voi…Tu l’ hai detto Signore, fa che da qui, da questa tua piccola serva inutile, possano vederti anche i cuori di pietra, fa che questa tua zappa, possa scalfire la roccia per permetterti di seminare, Tu sei il seme che da frutti di vita eterna, io solo una zappa nelle tue mani… usami.

- Poche parole, pochi gesti, e tutto si riduce all’essenziale: Io sono con voi!
Quanto è importante questo messaggio del Signore:«A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Vale per tutti noi che chiamiamo Dio Padre, ma oggi Gesù vuole parlare a noi per dirci di pregare per i sacerdoti, di aiutare queste sue povere mani consacrate che ne subiscono i tutti i colori, di aiutarli perché sono loro la nostra guida ,ma più di tutti, perché sono loro la nostra salvezza. Loro ci confessano, ci riconciliano con il Padre, anche se come gli apostoli, non sono perfetti, sono inviati da Lui. Loro sono il mezzo che Gesù usa per farci stare in comunione con Lui, piccole mani consacrate che alzano quell’ Ostia al cielo, spesso con il cuore pieno di sofferenza. Gesù è con noi, sempre, tutti i giorni, ma a volte è nascosto, e gli occhi umani, gli animi umani, non riescono a trovarlo, a sentirlo, offuscato da tanta cattiveria e da tanti pregiudizi. A volte tra gli stessi confratelli c’ è tanto peccato, tanta invidia, tanta presunzione…. é così difficile resistere ai soprusi… sono uomini come noi, hanno solo tanta voglia di piangere a volte e, non possono neanche confidarsi con nessuno, se non con quel Gesù nascosto che gli sembra che sia voltato dall’altra parte. Se per noi è difficile accettare una parola cattiva, un’offesa, un rifiuto; quanto è più difficile per loro accettarla. E poi ci siamo noi, che invece di pregare per loro, ci mettiamo a giudicarli, a rimanere male per ogni piccolo gesto distratto, per ogni stupidaggine, per ogni malinteso. Noi che siamo i primi a ferirli con le nostre bugie e la nostra mancanza d’amore, ma noi siamo pieni di noi stessi e loro devono essere pieni di Dio!
No fratelli… tutti dobbiamo essere pieni di Dio e poco di noi stessi… Loro e noi dobbiamo avere la forza di non pensare alla nostra apparenza, al piacere agli altri, alla nostra dignità di uomini e donne che spesso si sentono offesi, ma dobbiamo gettare alle ortiche tutto questo e rivestirci della dignità di Cristo, che passa attraverso il dolore e, a volte, l’umiliazione e l’incomprensione.
- Preghiamo per questi nostri angeli così fragili, così sballottati tra responsabilità e umanità, per questi piccoli Cristi che non hanno nessuno sotto alla croce che li sostenga, e che alzi per loro preghiere al Signore. A loro dico: - Gesù è con voi, soffre con voi, sa quello che passate, la solitudine nella quale vi trovate a volte…. è con voi nel Getzemani, non dimenticatelo mai… perché non la vostra volontà deve vincere, ma la gloria di Dio, passa anche attraverso le umiliazioni che subite. -
A noi laici dico: - Amiamoli, come diciamo di amare Gesù, aiutiamoli come faremmo con i nostri figli, sosteniamoli e capiamo le loro esigenze, parliamo con loro, non soltanto di noi…. usciamo dai preconcetti e dagli individualismi e diventiamo la loro famiglia che li sostiene e li aiuta. Apriamo i nostri cuori e chiudiamo le bocche alla critica e alla superbia. Forse a qualcuno sapremo insegnare e da qualcuno sapremo imparare… siamo qui apposta, per camminare insieme, ma le pecore senza pastori, non sanno dove andare ed i pastori non hanno nessun interesse a portare le pecore sulla roccia dura, ma in pascoli erbosi.-
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Comentario: Mons. F. Xavier CIURANETA i Aymí Vescovo Emerito di Lleida
(Lleida, Spagna)

Oggi, la liturgia ci invita ad adorare la Santissima Trinità, nostro Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Un solo Dio in tre persone, nel nome del quale siamo stati battezzati. Attraverso la grazia del Battesimo siamo chiamati a formar parte nella vita della Santissima Trinità qui in basso, nell'oscurità della fede, e, dopo la morte, nella vita eterna. Per il Sacramento del battesimo siamo stati fatti partecipi della vita divina, arrivando ad essere figli del Padre Dio, fratelli in Cristo e templi dello Spirito Santo. Nel Battesimo è iniziata la nostra vita cristiana, ricevendo la vocazione alla santità. Il Battesimo ci fa appartenere a Quello che è per eccellenza il Santo, il «tre volte santo» (cf. Is 6,3).

Il dono della santità ricevuto nel Battesimo richiede la fedeltà a un lavoro di conversione evangelica che dovrà dirigere sempre tutta la vita dei figli di Dio: «Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione» (1Tes 4,3). È un impegno che compromette tutti i battezzati. «È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità» (Concilio Vaticano II, Lumen gentium, n. 40).

Se il nostro Battesimo fu una vera entrata nella santità di Dio, non possiamo accontentarci con una vita cristiana magra, abitudinaria e superficiale. Siamo chiamati alla perfezione nell’amore, perché il Battesimo ci ha introdotto nella vita e nell’intimità dell’amore di Dio.

Con profonda gratitudine per il progetto benevolo di nostro Dio, che ci ha chiamato a partecipare nella sua vita di amore, rendiamogli adorazione e lode oggi e sempre. «Benedetto sia Dio Padre, e suo Figlio unico, e lo Spirito Santo, perche ha avuto misericordia di noi» (Antifona d’inizio della messa).

11 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI DOMENICA 27 MAGGIO 2018.

    Liturgical day: Trinity Sunday (B)

    Gospel text (Mt 28,16-20): As for the Eleven disciples, they went to Galilee, to the mountain where Jesus had told them to go. When they saw Jesus, they bowed before him, although some doubted. Then Jesus approached them and said, «I have been given all authority in heaven and on earth. Go, therefore, and make disciples from all nations. Baptize them in the Name of the Father and of the Son and of the Holy Spirit, and teach them to fulfill all that I have commanded you. I am with you always until the end of this world».

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    1. REFLECTION OF LELLA

      PRAYER: I am with you ... You said Lord, that from here, from this thy little maid useless, they can see you even hearts of stone, is this your hoe, may scratch the rock to allow you sow, You are the seed that the fruits of eternal life, I only a hoe in your hands ... use me.

      - A few words, a few gestures, and it all comes down to the essentials: I am with you!
      How important is this message of the Lord:
      "I have been given all authority in heaven and on earth. Go therefore and make disciples of all nations, baptizing them in the name of the Father and of the Son and of the Holy Spirit, and teaching them to obey everything I have commanded you. And behold, I am with you always, until the end of the world. "
      Applies to all of us who call God Father, but Jesus wants to talk to us today to tell us to pray for priests, to help these poor his consecrated hands that undergo all colors, to help them because they are our guide, but more of all, because they are our salvation. They confess us, reconciled us with the Father, even as the apostles, they are not perfect, they are sent by Him.
      They are the means by which Jesus uses to keep us in communion with him, little hands that lift that Host consecrated to the sky, often with a heart full of pain.
      Jesus is with us always, every day, but sometimes it is hidden, and human eyes, human souls, can not find it, feel it, clouded by so much evil and so many prejudices.
      Sometime between the same brothers there is so much shame, so much envy, so presumption .... it is so hard to resist the abuses ... are men like us, they just really want to cry sometimes, and they can not even confide in anyone, except with the Hidden Jesus that looks like it's turned the other party.
      If it is difficult for us to accept a bad word, an insult, a refusal; as it is more difficult for them to accept it. And then there's us, that instead of praying for them, we begin to judge them, to remain bad for every little gesture distracted, for every stupid thing for any misunderstanding.
      We who are the first to hurt them with our lies and our lack of love, but we are full of ourselves and they must be filled with God!
      No brothers ... we all need to be filled with God and not ourselves ... They and we must have the strength not to think about our appearance, to please others, to our dignity as men and women who often feel offended, but we have to throw to the winds all this and put on the dignity of Christ, which passes through the pain and, sometimes, the humiliation and incomprehension.
      - We pray for these our angels so fragile, so bouncing between responsibility and humanity, to these little Christs who have no one to support them under the cross, and to raise their prayers to the Lord.
      To them I say: - Jesus is with you, suffer with you, knows what you spend, the solitude in which you find yourself sometimes .... is with you in Gethsemane, never forget ... why should not your will to win, but the glory of God, also passes through the humiliations suffered. -We believers say - let us love, as we say we love Jesus, let's help as we would our children, support them and understand their needs, talk with them, not only to us .... emerge from preconceptions and by individualism and become their family that supports them and helps them. Let us open our hearts and close their mouths to criticism and pride. Maybe someone will know to teach and learn from someone we know ... we are here, to walk together, but the sheep without shepherds, do not know where to go and the shepherds have no interest in bringing the sheep on hard rock, but in green pastures.

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    2. Comment off: Mons. F. Xavier CIURANETA i Aymí Emeritus Bishop of Lleida
      (Lleida, Spain)

      Today, our liturgy invites us to worship the Holy Trinity, our God, who is Father, Son and Holy Spirit. One only God in three Persons, in whose name we have been baptized. Through the grace of the Baptism we are called down here to participate in the life of the Holy Trinity, in the darkness of faith, and, later on, after death, in eternity. Through the Sacrament of Baptism we are made to share the divine life, getting to be sons of God Father, brothers of Christ and the temple of the Holy Spirit. With the Baptism our Christian life has begun by receiving the vocation of sanctity. Baptism makes us people who belong to Him, He who excels as the Holy one, the «three times Holy» (cf. Is 6:3).

      The gift of sanctity we have been granted through the Baptism requires faithfulness for a task of evangelic conversion which must always guide the life of God's children: «This is the will of God, your holiness: that you refrain from immorality» (1Thess 4:3). This is a compromise affecting all those that have been baptized. «All the faithful of Christ of whatever rank or status are called to the fullness of the Christian life and to the perfection of charity» (Vatican II Council, Lumen gentium, 40).

      If our Baptism was the true entrance to God’s sanctity, we could not satisfy ourselves with a mediocre, routine and superficial Christian life. We are called to perfection in our love, inasmuch the Baptism has introduced us in the life and intimacy of God’s love.

      With deep gratitude for the benevolent design of our God, who has called us to participate in his live of love, let us today and always worship and praise him. «Blessed be God the Father and his Only-begotten Son and the Holy Spirit: for he has shown that he loves us» (Entrance Antiphon to the Mass).

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI DOMENICA 27 MAGGIO 2018..

    Día litúrgico: La Santísima Trinidad (B) (Domingo siguiente a Pentecostés)

    Texto del Evangelio (Mt 28,16-20): En aquel tiempo, los once discípulos marcharon a Galilea, al monte que Jesús les había indicado. Y al verle le adoraron; algunos sin embargo dudaron. Jesús se acercó a ellos y les habló así: «Me ha sido dado todo poder en el cielo y en la tierra. Id, pues, y haced discípulos a todas las gentes bautizándolas en el nombre del Padre y del Hijo y del Espíritu Santo, y enseñándoles a guardar todo lo que yo os he mandado. Y he aquí que yo estoy con vosotros todos los días hasta el fin del mundo».

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    1. REFLEXIÓN LELLA

      ORACIÓN: Yo estoy con vosotros ... Usted dijo: Señor, que a partir de aquí, de esta tu doncella inútiles, pueden ver que incluso los corazones de piedra, ¿es este tu azada, puede arañar la roca para permitir que siembres, Tú eres la semilla que los frutos de la vida eterna, sólo una azada en sus manos ... me utilizan.

      - Unas pocas palabras, algunos gestos, y todo se reduce a lo esencial: Yo estoy con vosotros!
      ¿Qué tan importante es este mensaje del Señor: "Se me ha dado toda autoridad en el cielo y en la tierra. Id, pues, y haced discípulos a todas las naciones, bautizándolos en el nombre del Padre, y del Hijo, y del Espíritu Santo, y enseñándoles que guarden todas las cosas que os he mandado. Y he aquí que yo estoy con vosotros todos los días hasta el fin del mundo ".Se aplica a todos los que llaman a Dios Padre, pero Jesús quiere hablar con nosotros hoy para decirnos a rezar por los sacerdotes, para ayudar a estas pobres manos consagradas que se someten todos los colores, para ayudar a ellos, porque ellos son nuestro guía, pero más sobre todo, porque son nuestra salvación. Ellos nos confiesan, nos reconcilió con el Padre, así como los apóstoles, que no son perfectos, son enviados por Él.
      They are the means by which Jesus uses to keep us in communion with him, little hands that lift that Host consecrated to the sky, often with a heart full of pain. Jesus is with us always, every day, but sometimes it is hidden, and human eyes, human souls, can not find it, feel it, clouded by so much evil and so many prejudices. Son los medios por los que Jesús utiliza para mantenernos en comunión con él, las pequeñas manos que levantan que Hostia consagrada al cielo, a menudo con un corazón lleno de dolor. Jesús está siempre con nosotros, todos los días, pero a veces está oculta, y los ojos humanos, las almas humanas, no puede encontrarlo, sentirlo, nublada por tanto prejuicios malignos y tantos.En algún momento entre los mismos hermanos hay tanta vergüenza, tanta envidia, por lo que la presunción .... es tan difícil de resistir los abusos ... son hombres como nosotros, ellos realmente quieren llorar a veces, y que ni siquiera pueden confiar en nadie, salvo con Jesús escondido que parece que se ha convertido a la otra parte.

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    2. SEGUIMIENTO : Si es difícil para nosotros aceptar una mala palabra, un insulto, una negativa; ya que es más difícil para ellos aceptan. Y luego estamos nosotros, que en vez de orar por ellos, comenzamos a juzgarlos, siendo malo para cada pequeño gesto distraído, por cada cosa estúpida por cualquier malentendido.
      Nosotros, que somos los primeros en hacerles daño con nuestras mentiras y nuestra falta de amor, pero estamos llenos de nosotros mismos y que debemos estar llenos de Dios! No hay hermanos ... todos tenemos que estar llenos de Dios y no de nosotros mismos ... Ellos y nosotros debemos tener la fuerza de no pensar en nuestra apariencia, para complacer a los demás, a nuestra dignidad de hombres y mujeres que a menudo se sienten ofendidos, pero tenemos que tirar a los vientos todo esto y poner en la dignidad de Cristo, la cual pasa a través del dolor y, a veces, la humillación e incomprensión.
      - Oramos por estos nuestros ángeles tan frágil, tan rebotando entre la responsabilidad y la humanidad, a estos pequeños Cristos que no tienen quien apoyarlos bajo la cruz, y elevar sus oraciones al Señor. A ellos les digo: - Jesús está con vosotros, sufren con usted, sabe lo que pasa, la soledad en la que te encuentras a veces .... está contigo en Getsemaní, nunca olvidar ... ¿por qué no a su voluntad de ganar, pero la gloria de Dios, también pasa a través de las humillaciones sufridas. -Nosotros los creyentes decimos - amémonos, como decimos que amamos a Jesús, vamos a ayudar como nos gustaría que nuestros hijos, apoyarlos y entender sus necesidades, hable con ellos, no sólo para nosotros .... surgir de las ideas preconcebidas y por el individualismo y convertirse en su familia que los apoya y les ayuda. Abramos nuestros corazones y cerramos la boca a la crítica y el orgullo.
      Tal vez alguien sabe de enseñar y aprender de alguien que conocemos ... que estamos aquí, para caminar juntos, pero las ovejas sin pastores, no sé a dónde ir y los pastores no tienen interés en llevar a las ovejas en el hard rock, pero en los pastos verdes.

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    3. Comentario: Mons. F. Xavier CIURANETA i Aymí Obispo Emérito de Lleida
      (Lleida, España)

      Hoy, la liturgia nos invita a adorar a la Trinidad Santísima, nuestro Dios, que es Padre, Hijo y Espíritu Santo. Un solo Dios en tres Personas, en el nombre del cual hemos sido bautizados. Por la gracia del Bautismo estamos llamados a tener parte en la vida de la Santísima Trinidad aquí abajo, en la oscuridad de la fe, y, después de la muerte, en la vida eterna. Por el Sacramento del Bautismo hemos sido hechos partícipes de la vida divina, llegando a ser hijos del Padre Dios, hermanos en Cristo y templos del Espíritu Santo. En el Bautismo ha comenzado nuestra vida cristiana, recibiendo la vocación a la santidad. El Bautismo nos hace pertenecer a Aquel que es por excelencia el Santo, el «tres veces santo» (cf. Is 6,3).

      El don de la santidad recibido en el Bautismo pide la fidelidad a una tarea de conversión evangélica que ha de dirigir siempre toda la vida de los hijos de Dios: «Ésta es la voluntad de Dios: vuestra santificación» (1Tes 4,3). Es un compromiso que afecta a todos los bautizados. «Todos los fieles, de cualquier estado o régimen de vida, son llamados a la plenitud de la vida cristiana y a la perfección de la caridad» (Concilio Vaticano II, Lumen gentium, n. 40).

      Si nuestro Bautismo fue una verdadera entrada en la santidad de Dios, no podemos contentarnos con una vida cristiana mediocre, rutinaria y superficial. Estamos llamados a la perfección en el amor, ya que el Bautismo nos ha introducido en la vida y en la intimidad del amor de Dios.

      Con profundo agradecimiento por el designio benévolo de nuestro Dios, que nos ha llamado a participar en su vida de amor, adorémosle y alabémosle hoy y siempre. «Bendito sea Dios Padre, y su único Hijo, y el Espíritu Santo, porque ha tenido misericordia de nosotros» (Antífona de entrada de la misa).

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI DOMENICA 27 MAGGIO 2018.

    Jour liturgique : Dimanche de la Trinité (B)

    Texte de l'Évangile (Mt 28,16-20): Les onze disciples s'en allèrent en Galilée, à la montagne où Jésus leur avait ordonné de se rendre. Quand ils le virent, ils se prosternèrent, mais certains eurent des doutes. Jésus s'approcha d'eux et leur adressa ces paroles: «Tout pouvoir m'a été donné au ciel et sur la terre. Allez donc! De toutes les nations faites des disciples, baptisez-les au nom du Père, et du Fils, et du Saint-Esprit; et apprenez-leur à garder tous les commandements que je vous ai donnés. Et moi, je suis avec vous tous les jours jusqu'à la fin du monde».

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    1. REFLEXION DE LELLA

      PRIERE: Je suis avec vous....Tu l'as dit Seigneur, fait que d'ici, que de ta petite servante inutile puisse te voir les coeurs de pierre aussi, fait que ta houe puisse érafler la roche pour te permettre de semer, Tu es la graine qui donne des fruits de vie éternelle, je suis seulement une houe dans tes mains...

      - Peu de mots, peu de gestes, et tout et réduit à l'essentiel: Je suis avec vous! Combien est important ce message du Seigneur: "À moi tout pouvoir m'a été donné au ciel et sur la terre. Allez donc et faites de tous les peuples mes disciples, en les baptisant au nom du Père et du Fils et de l'Esprit Saint, en les enseignant à observer tout ce que je vous ai commandé. Et voilà, je suis avec vous, tous les jours, jusqu'à la la fin du monde." Cela vaut pour tous nous qui appelons Dieu notre Père, mais aujourd'hui Jésus veut nous parler pour nous dire de prier pour les prêtres, d'aider ces pauvres mains consacrées qui en subissent de toute les couleurs, de les aider parce qu'ils sont nos guides, mais plus que tous, parce qu'ils sont notre salut. Ils nous confessent, ils nous réconcilient avec le Père, même si comme les apôtres, ils ne sont pas parfaits, ils sont envoyés par Lui. Ils sont le moyen qu'utilise Jésus pour nous faire rester en communion avec Lui, petites mains consacrées qui élèvent cette hostie au ciel, souvent avec le coeur plein de souffrance. Jésus est avec nous, toujours, et tous les jours, mais parfois il est caché, et les yeux humains, les âmes humaines ne réussissent pas à le trouver, à l'entendre, voilé par beaucoup de méchanceté et beaucoup de préjugés. Parfois entre les mêmes confrères il y a, beaucoup d'envie, beaucoup de présomption...... il est si difficile de résister aux injustices...... ils sont homme comme nous, ils ont seulement parfois beaucoup d'envie de pleurer et, ils ne peuvent pas le confier non plus à personne, si ce n'est pas avec ce Jésus cachés qui semble être tourné de l'autre côté.

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    2. SUITE:Si pour nous il est difficile d'accepter une mauvais parole, une offense, un refus; combien est plus difficile pour eux d'accepter. Et puis il y à nous, qui au lieu de prier pour eux, nous nous mettons à les juger pour chaque petit geste distrait, pour chaque sottise, pour chaque malentendu. Nous qui sommes les premier à les blesser avec nos mensonges et notre manque d'amour, mais nous nous sommes pleins de nous mêmes et eux doivent être pleins de Dieu! Non frères..... nous tous devons être pleins de Dieu et peu de nous mêmes...... Eux et nous devons avoir la force de ne pas penser à notre apparence, pour plaire aux autres, à notre dignité d'hommes et femmes qui se sentent souvent vexés, mais nous devons jeter aux orties tout cela et nous rhabiller de la dignité du Christ, qui passe à travers la douleur et, parfois, à travers l'humiliation et l'incompréhension. Prions pour nos anges si fragiles, si ballotté entre responsabilité et humanité, pour ces petits Christ qui n'ont personne sous la croix qui les soutienne, et qui élèves pour eux des prières au Seigneur. À eux je dis: - Jésus est avec vous, il souffre avec vous, il sait ce que vous passez, la solitude dans laquelle parfois vous vous trouvez..... il est avec vous dans le Getsemani, ne l'oubliez jamais..... parce que ce n'est pas votre volonté qui doit gagner, mais la gloire de Dieu passe à travers les humiliations que vous subissez aussi.
      À nous laïques je dis: - Aimons-les, comme nous disons aimer Jésus, aidons-les comme nous ferions avec nos fils, soutenons-les et comprenons leurs exigences, parlons avec eux, pas seulement de nous..... sortons des préjugés et des individualismes et devenons leur famille qui les soutient et les aide..... Ouvrons nos coeurs et fermons les bouches à la critique et à l'orgueil.... Peut-être qu'à quelqu'un nous saurons enseigner et de quelqu'un nous saurons apprendre. nous sommes apposées ici, pour marcher ensemble, mais les brebis sans bergers ne savent pas où aller et les bergers n'ont aucun intérêt à emmener les brebis sur la roche dure, mais sur les pâturages herbeux.

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    3. Commentaire de Mgr. F. Xavier CIURANETA i Aymí Evêque Emérite de Lleida
      (Lleida, Espagne)

      Aujourd'hui, la liturgie nous invite à adorer la Très Sainte Trinité, notre Dieu, qui est Père, Fils et Saint-Esprit. Un seul Dieu en trois Personnes, au nom duquel nous avons été baptisés. Par la grâce du Baptême nous sommes appelés dès ici-bas, à participer de la vie de la Très Sainte Trinité, dans l'obscurité de la foi, et, après la mort, dans la vie éternelle. Par le Sacrement du Baptême nous participons à la vie divine, et sommes devenus enfants de Dieu le Père, frères dans le Christ et temples du Saint-Esprit. Avec le Baptême notre vie chrétienne commence tout en recevant un appel à la sainteté. Le Baptême nous fait appartenir a Celui qui, par excellence, est le Saint, le «trois fois saint» (cf. Is 6:3).

      Le don de la sainteté que nous avons reçu lors du Baptême nous demande d'être fidèles à la tâche de conversion évangélique qui doit toujours guider toute la vie des fils de Dieu: «La volonté de Dieu, c'est que vous viviez dans la sainteté, en vous gardant de la débauche» (1Th 4,3). Cet engagement affecte tous ceux qui ont été baptisés. «Il est donc clair pour tous que chacun des fidèles, peu importe son état ou son rang, est appelé à la plénitude de la vie chrétienne et à la perfection de la charité» (Concile Vatican II, Lumen gentium, n. 40).

      Si notre Baptême fut une véritable entrée dans la sainteté de Dieu, comment pouvons-nous nous contenter d'une vie chrétienne médiocre, routinière et superficielle? Nous sommes appelés à la perfection dans l'amour, puisque le Baptême nous a introduit dans la vie et l'intimité de l'amour de Dieu.

      Avec une profonde reconnaissance par le bienveillant dessein de notre Dieu, qui nous a appelés à participer de sa vie d'amour, nous adorons et louons Dieu lui-même, aujourd'hui et toujours. «Béni soit Dieu le Père, et le Fils unique de Dieu, ainsi que le Saint-Esprit, car il nous a traités avec amour» (Antienne d'ouverture de la messe).

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