VANGELO DI LUNEDI 7 MAGGIO 2018.
Giorno liturgico: Lunedì VI di Pasqua
Testo
del Vangelo (Gv 15,26—16,4): In quel tempo, disse Gesù ai suoi
discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo
Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di
me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal
principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.
Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi
ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno
conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché,
quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: O mio amato Signore, non
lasciarmi mai sola, anche se non merito la tua grazia, stammi vicino
sempre, per non permettere che io sbagli e che mi senta mai sola senza
il tuo aiuto.
- Credo che ognuno di noi leggendo questa pagina
possa ritrovarsi un po’ timoroso ed impaurito. Era sicuramente un
messaggio per i primi discepoli di Gesù, ma ormai siamo abituati a
leggere anche nell’attualità le pagine del vangelo, perché ci siamo
ormai resi conto che non è un libro antico, ma sempre attuale,
specialmente se pensiamo a tutto quello che succede al giorno d’oggi, a
quanto la Chiesa ed i cristiani in genere siano perseguitati; alla
pacifica invasione da parte dell’islam che avviene in ogni paese
d’Europa, e quanto pericoli essa in fondo nasconda. Siamo dei Cristiani
strani noi, litighiamo addirittura tra di noi, ma in fondo non siamo
peggiori di altri, solo che a volte sembra quasi che ci vergogniamo
rispetto al mondo di avere fede. Gesù non è certo un malvivente di cui
ci dobbiamo vergognare, ma quello che ci fa essere così tiepidi è che ci
vergogniamo di noi stessi, di non essere capaci di amare allo stesso
modo, neanche i parenti più stretti, mentre l’amore che Lui ci ha
dimostrato è immenso. Ma l’orgoglio umano è stupido, e pur di non
riconoscere le proprie mancanze, preferisce pensare di tutto, così la
mente spazia dall’ateismo alla new age, dall’islam al buddismo e così
via…Ma la cosa più importante che abbiamo lette nelle pagine di questi
ultimi giorni, è che lo Spirito Santo viene mandato da Dio anche sui
pagani,quasi a voler dire che è grazie allo Spirito che la Chiesa di
cristo continua a vivere. Anche nel nostro paese la Chiesa è
perseguitata, anche se il martirio al quale è sottoposta è meno
visibile. Tutti questi attacchi al crocefisso, al Papa e poi anche gli
scandali di alcuni sacrdoti che hanno profondamente ferito la Chiesa
stessa con delle condotte non solo sbagliate, ma molto gravi che creano
un grande dissenso anche nei credenti. Questo è sicuramente opera del
principe di questa terra, che ha reso schiavi molti di noi con la sua
seduzione e la sua falsità. Ancora di più allora dobbiamo essere fedeli a
Cristo,e stringerci intorno al Papa e alla Chiesa, perché lo Spirito
che ci anima è lo spirito di Dio, spirito di verità. Mai come oggi, in
cui regna una grande confusione, è necessario essere coerenti e dare
testimonianza della parola di Dio, perché l' ipocrisia e l' ambiguità,
non prendano il sopravvento. Lo Spirito viene a compiere l'ultimo atto
della comunione tra gli uomini ed il Padre. È spesso così difficile
essere testimoni di fede, perchè noi, il più delle volte, non abbiamo
una fede vera, costante, sincera; non stabiliamo un rapporto vero con
Dio, ed anche se diciamo il contrario, non ci affidiamo completamente a
Lui.
_________________________________________
Comentatio del Rev. P. Higinio Rafael ROSOLEN IVE
(Cobourg, Ontario, Canada)
Oggi,
nel Vangelo Gesù annuncia e promette la venuta dello Spirito Santo: «Ma
quando verrà il Paraclito, (...) che procede dal Padre mio, egli
testimonierà di me» (Gv 15,26). “Paráclito” significa letteralmente
“colui che è chiamato vicino a uno”, e di solito viene tradotto come
"Consolatore". Così, Gesù ci ricorda della bontà di Dio, perché pur
essendo lo Spirito Santo l'amore di Dio, Egli infonde nei nostri cuori
la pace, la serenità nelle avversità e la gioia per le cose di Dio. Egli
ci fa guardare verso l’alto e unirci a Dio.
Inoltre Gesù dice agli apostoli: «E anche voi mi renderete testimonianza» (Gv 15,27). Per dare testimonianza è necessario:
1º
Avere comunione ed intimità con Gesù. Ciò deriva dal rapporto
quotidiano con Lui: la lettura del Vangelo, ascoltare le Sue parole,
conoscere quello che Gesù ci insegna, frequentare i sacramenti, essere
in comunione con la Chiesa, imitare il suo esempio, osservare i
comandamenti, vederlo nei santi, riconoscerlo nei nostri fratelli, avere
il suo spirito e amarlo. Si tratta di avere una esperienza personale e
viva di Gesù.
2º La nostra testimonianza è credibile se appare
nelle nostre opere. Un testimone non è soltanto una persona che sa che
qualcosa è vero, ma è anche disposta a dirlo e viverlo. Ciò che noi
sperimentiamo e viviamo nella nostra anima deve passare all'esterno.
Siamo testimoni di Gesù non solo se conosciamo i suoi insegnamenti , ma
anche se facciamo —e soprattutto— quando vogliamo che altri conoscano e
lo amino. Come dice il proverbio: «Le parole muovono , gli esempi
trascinano».
Papa Francisco ci disse: «Apprezzo «Ringrazio per il
bell’esempio che mi danno tanti cristiani che offrono la loro vita e il
loro tempo con gioia. Questa testimonianza mi fa tanto bene e mi
sostiene nella mia personale aspirazione a superare l’egoismo per
spendermi di più”». E poi aggiunse: «desidero chiedere specialmente una
testimonianza di comunione fraterna che diventi attraente e luminosa "
Quello è sempre una luce che attrae.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 7 MAGGIO 2018.
RispondiEliminaLiturgical day: Monday 6th of Easter
Gospel text (Jn 15,26—16,4): Jesus said to his disciples, «From the Father, I will send you the Spirit of truth. When this Helper has come from the Father, He will be my witness, and you, too, will be my witnesses for you have been with me from the beginning. I tell you all this to keep you from stumbling and falling away. They will put you out of the Jewish communities. Still more, the hour is coming when anyone who kills you will claim to be serving God; they will do this because they have not known the Father or me. I tell you all these things now so that when the time comes you may remember that I told you. I did not tell you about this in the beginning because I was with you».
REFLECTION OF LELLA
PRAYER : O my beloved Lord, never let me alone, even though I do not deserve your grace, always stay close to me, not to allow that I am wrong and I never feel alone without your help.
- I think everyone reading this page will meet a little fearful and afraid. It was definitely a message to the first disciples of Jesus, but now we are used to read even in the current pages of the gospel, because we now realize that it is an ancient book, but always present, especially if we think of everything that happens nowadays, as the Church and Christians in general are persecuted; the peaceful invasion of Islam that takes place in every country of Europe, and what dangers it basically hides. We Christians strange us, even we fight amongst ourselves, but in the end we are not worse than others, just that sometimes it seems that we are ashamed over the world to have faith. Jesus is not a villain that we should be ashamed, but what makes us so warm is that we are ashamed of ourselves, of not being able to love in the same way, even the closest relatives, while the love that He has shown is immense. But the pride of man is stupid, and not just to recognize their shortcomings, prefers to think of everything, so the mind ranging from atheism to the new age, from Islam to Buddhism and so on ...But the most important thing that we read in the pages of the past few days, is that the Holy Spirit is sent by God even on the Gentiles, almost want to say that it is thanks to the Spirit that the Church of Christ continues to live. In our country the Church is persecuted, although martyrdom to which it is exposed is less visible. All these attacks on the crucifix, the Pope and then also the scandals of some priests that have deeply wounded the Church itself with pipelines not only wrong, but very serious, creating a big disagreement even among believers. This is certainly the work of the Prince of this land, which has enslaved many of us with his seduction and its falsity. Even more then we must be faithful to Christ, and shake around the Pope and the Church, because the Spirit that animates us is the spirit of God, the spirit of truth. Never before, in which there is great confusion, you must be consistent and give witness to the word of God, because the hypocrisy and ambiguity, not take over. The Spirit comes to fulfill the last act of communion between people and the Father. It is often so difficult to be witnesses of faith, because we, more often than not, we do not have a true faith, constant, sincere; we do not establish a true relationship with God, and even though we say the opposite, do not rely completely to Him.
Comment off: Fr. Higinio Rafael ROSOLEN IVE
Elimina(Cobourg, Ontario, Canada)
Today, in the Gospel, Jesus announces and promises the coming of the Holy Spirit: "When the Paraclete comes, whom I will send to you from the Father, he will testify about me" (John 15:26). "Paraclete" literally means "one called to the side of another", and is usually translated as "Comforter". In this way, Jesus reminds us of the goodness of God, for the Holy Spirit being God's love, He infuses into our hearts peace, equanimity in adversity and joy for the things of God. He makes us look at things above and join God.
Besides, Jesus also said to the Apostles: «And you must also testify» (Jn 15:27). To bear witness to it is necessary:
1º To have communion and intimacy with Jesus. This originates from our day-to-day behavior with Him: to read the Gospel, to hear His words, to know His teachings, to frequent His sacraments, to be in communion with His Church, to imitate His example, to fulfil His commandments, to identify Him in the Saints, to recognize Him in our brothers, to have His spirit and to love Him. It is a matter of having a personal and living experience of Jesus.
2º If it appears in our works our testimony is trustworthy. A witness is not only a person who knows something to be true but who is also willing to say it and live by it. What we experience and live by in our soul must be also transmitted beyond. We are witnesses of Jesus not only when we know His teachings, but - and mainly - when we want and make others to know Him and love Him. As the saying goes: «Words move people, examples compel them».
Pope Francis said: “I am grateful for the beautiful example given to me by so many Christians who joyfully sacrifice their lives and their time. This witness comforts and sustains me in my own effort to overcome selfishness and to give more fully of myself." And he added: «I especially want to ask you a testimony of fraternal communion that becomes attractive and radiant». This is always an enticing light.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDI 7 MAGGIO 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes VI de Pascua
Texto del Evangelio (Jn 15,26—16,4): En aquel tiempo, Jesús habló así a sus discípulos: «Cuando venga el Paráclito, que yo os enviaré desde el Padre, el Espíritu de la verdad, que procede del Padre, Él dará testimonio de mí. Pero también vosotros daréis testimonio, porque estáis conmigo desde el principio. Os he dicho esto para que no os escandalicéis. Os expulsarán de las sinagogas. E incluso llegará la hora en que todo el que os mate piense que da culto a Dios. Y esto lo harán porque no han conocido ni al Padre ni a mí. Os he dicho esto para que, cuando llegue la hora, os acordéis de que ya os lo había dicho».
REFLEXIÓN DE LELLA
ORACIÓN : ¡Oh, mi amado Señor, nunca me dejes sola, a pesar de que no merezco tu gracia, siempre estar cerca de mí, no permitir que estoy equivocado y nunca me siento solo sin su ayuda.
- Creo que todos los que lean esta página se reunirá un poco de miedo y temor. Definitivamente fue un mensaje a los primeros discípulos de Jesús, pero ahora estamos acostumbrados a leer, incluso en las páginas actuales del evangelio, porque ahora nos damos cuenta de que es un libro antiguo, pero siempre presente, sobre todo si pensamos en todo lo que sucede hoy en día, como la Iglesia y los cristianos en general son perseguidos; la invasión pacífica del Islam que se lleva a cabo en todos los países de Europa, y qué peligros que básicamente se esconde. Nosotros los cristianos extraña nosotros, incluso nos peleamos entre nosotros, pero al final no somos peores que otros, sólo que a veces parece que nos avergonzamos el mundo para tener fe. Jesús no es un villano que deberíamos estar avergonzados, pero lo que nos hace tan cálido es que nos avergonzamos de nosotros mismos, de no ser capaz de amar de la misma manera, incluso los parientes más cercanos, mientras que el amor que Él ha demostrado es inmensa. Pero el orgullo del hombre es estúpido, y no sólo a reconocer sus defectos, prefiere pensar en todo, por lo que la mente que van desde el ateísmo a la nueva era, del Islam al budismo y así sucesivamente ...Pero lo más importante que podemos leer en las páginas de los últimos días, es que el Espíritu Santo es enviado por Dios también sobre los gentiles, casi quiere decir que es gracias al Espíritu que la Iglesia de Cristo sigue viviendo. En nuestro país la Iglesia es perseguida, aunque el martirio al que está expuesto es menos visible. Todos estos ataques contra el crucifijo, el Papa y luego también los escándalos de algunos sacerdotes que han profundamente heridos de la misma Iglesia con tuberías no sólo erróneas, pero muy graves, la creación de un gran desacuerdo incluso entre los creyentes. Este es sin duda la obra del Príncipe de esta tierra, que ha esclavizado a muchos de nosotros con su seducción y su falsedad. Aún más, entonces debemos ser fieles a Cristo, y agitar en torno al Papa ya la Iglesia, porque el Espíritu que nos anima es el espíritu de Dios, el espíritu de la verdad. Nunca antes, en la que hay una gran confusión, debe ser coherente y dar testimonio de la palabra de Dios, porque la hipocresía y la ambigüedad, no se hacen cargo. El Espíritu viene a cumplir el último acto de la comunión entre las personas y el Padre. A menudo es tan difícil ser testigos de la fe, porque nosotros, más de las veces, no tenemos una fe verdadera, constante, sincera; no establecemos una verdadera relación con Dios, y aunque se dice lo contrario, no confiamos completamente a Él.
Comentario de: Rev. P. Higinio Rafael ROSOLEN IVE
Elimina(Cobourg, Ontario, Canadá)
Hoy, en el evangelio Jesús anuncia y promete la venida del Espíritu Santo: «Cuando venga el Paráclito (…) que procede del Padre, Él dará testimonio de mí» (Jn 15,26). “Paráclito” literalmente significa “aquél que es llamado junto a uno”, y habitualmente es traducido como “Consolador”. De este modo, Jesús nos recuerda la bondad de Dios, pues siendo el Espíritu Santo el amor de Dios, Él infunde en nuestros corazones la paz, la serenidad en las adversidades y la alegría por las cosas de Dios. Él nos hace mirar hacia las cosas de arriba y unirnos a Dios.
Además Jesús dice a los Apóstoles: «También vosotros daréis testimonio» (Jn 15,27). Para dar testimonio es necesario:
1º Tener comunión e intimidad con Jesús. Ésta nace del trato cotidiano con Él: leer el Evangelio, escuchar sus palabras, conocer sus enseñanzas, frecuentar sus sacramentos, estar en comunión con su Iglesia, imitar su ejemplo, cumplir los mandamientos, verlo en los santos, reconocerlo en nuestros hermanos, tener su espíritu y amarlo. Se trata de tener una experiencia personal y viva de Jesús.
2º Nuestro testimonio es creíble si aparece en nuestras obras. Un testigo no es sólo una persona que sabe que algo es verdad, sino que también está dispuesta a decirlo y vivirlo. Lo que experimentamos y vivimos en nuestra alma debemos transmitirlo al exterior. Somos testigos de Jesús no sólo si conocemos sus enseñanzas, sino —y principalmente— cuando queremos y hacemos que otros lo conozcan y lo amen. Como dice el dicho: «Las palabras mueven, los ejemplos arrastran».
El Papa Francisco nos decía: «Agradezco el hermoso ejemplo que me dan tantos cristianos que ofrecen su vida y su tiempo con alegría. Ese testimonio me hace mucho bien y me sostiene en mi propio deseo de superar el egoísmo para entregarme más». Y añadía: «Quiero pediros especialmente un testimonio de comunión fraterna que se vuelva atractivo y resplandeciente». Eso es siempre una luz que atrae.
VERSIONE IN FRANCESE LUNEDI 7 MAGGIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps de Pâques - 6e Semaine: Lundi
Texte de l'Évangile (Jn 15,26—16,4): «Quand viendra le Défenseur, que je vous enverrai d'auprès du Père, lui, l'Esprit de vérité qui procède du Père, il rendra témoignage en ma faveur. Et vous aussi, vous rendrez témoignage, vous qui êtes avec moi depuis le commencement. Je vous dis tout cela pour que vous ne risquiez pas de tomber. On vous exclura de la synagogue. Et même, l'heure vient où tous ceux qui vous tueront s'imagineront offrir ainsi un sacrifice à Dieu. Ils le feront parce qu'ils ne connaissent ni le Père ni moi. Mais voici pourquoi je vous dis tout cela: quand cette heure sera venue, vous vous souviendrez que je vous l'avais dit. Je ne vous l'ai pas dit dès le commencement, parce que j'étais avec vous».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE: O mon cher Seigneur, ne me laisse jamais seule, même si je ne mérite pas ta grâce, reste toujours prêts de moi, pour ne pas permettre que je me trompe et que je ne me sente jamais seule sans ton aide.
- Je crois que chacun de nous en lisant cette page puisse se retrouver un peu craintif et effrayé.
C'était sûrement un message pour les premiers disciples de Jésus, mais nous sommes habitués maintenant à lire dans l'actualité aussi les pages de l'évangile, parce que nous nous sommes rendus compte que ce n'est pas un livre ancien, mais qu'il est toujours actuel, spécialement si nous pensons à tout ce qui arrive tous les jours d'aujourd'hui, et combien l'Église et les chrétiens sont persécutés d'une façon générale; par de calme invasion de la part de l'islam qui arrive dans chaque pays de l'Europe, et au fond combien de dangers cela cache. Nous sommes d'étranges Chrétiens nous nous disputons entre nous, mais au fond nous ne sommes pas pires que les autres, seulement parfois il semble presque que nous avons honte respect au monde d'avoir la foi. Jésus n'est certainement pas un malfaiteur dont nous devons avoir honte, mais ce qui nous fait être si tièdes c'est que nous avons honte de nous mêmes, de ne pas être capables d'aimer de la même façon, même nos parents les plus proches, pendant que l'amour que Jésus nous a montré est immense. Mais l'orgueil humain est stupide, et pour ne pas reconnaître nos propres manques, on préfère penser à tout, ainsi l'esprit passe de l'athéisme au new-age, de l'islam au bouddhisme et ainsi va la vie.....Mais la chose la plus importante que nous avons lu dans les pages de ces derniers jours, est que l'Esprit Saint est envoyé par Dieu même sur les païens, presque à vouloir dire que c'est grâce à l'Esprit que l'Église du Christ continu à vivre. Dans nos pays aussi l'Église est persécutée, même si le martyre pour lequel elle est soumise est moins visible. Toutes ces attaques envers
le crucifix, le Pape et aussi il y a les scandales de quelques prêtres qui ont profondément blessé l'Église avec leur conduites non seulement incorrectes, mais beaucoup plus grave qui créent une grande désapprobation chez les croyants aussi. Ceci est sûrement l'oeuvre du prince de cette terre, qui a rendu esclave nombreux d'entre nous avec sa séduction et sa fausseté. Alors nous devons encore plus être fidèles au Christ, et nous rapprocher autour du Pape et de l'Église, parce que l'Esprit qui nous animes est l'esprit de Dieu esprit de vérité. Jamais comme aujourd'hui ou une grande confusion règne, être cohérents est nécessaire et donner témoignage de la Parole de Dieu, pour que l'hypocrisie et l'ambiguïté ne prennent pas le dessus. L'Esprit vient accomplir le dernier acte de la communion entre les hommes et le Père. Il est souvent si difficile d'être témoins de la foi, parce que le plus souvent nous n'avons pas la vraie foi, constante, sincère; nous n'établissons pas un vrai rapport avec Dieu, et même si nous disons le contraire, nous ne nous confions pas complètement à Lui.
Commentaire de l'Abbé Higinio Rafael ROSOLEN IVE
Elimina(Cobourg, Ontario, Canada)
Aujourd'hui, dans l'Évangile Jésus annonce et promet la venue de l'Esprit Saint : "Quand viendra le Paraclite (…) qui provient du Père, Il rendra témoignage en ma faveur (Jn 15,26). "Paraclite" signifie littéralement "celui qui est appelé auprès de quelqu'un", et qu'on traduit habituellement par "Consolateur". De cette manière, Jésus nous rappelle la bonté de Dieu, car l'Esprit Saint étant l'amour de Dieu, Il inspire la paix dans nos cœurs, la sérénité dans l'adversité et la joie pour les choses de Dieu. Il nous fait regarder vers les choses du ciel et nous unir à Dieu.
De plus, Jésus dit aux Apôtres "Vous aussi vous rendrez témoignage" (Jn 15,27). Pour rendre témoignage il faut:
1° Etre en communion et proche de Jésus. Cela naît du contact quotidien avec Lui : lire l'Évangile, écouter ses paroles, connaître ses enseignements, pratiquer ses sacrements, être en communion avec l'Église, imiter son exemple, obéir aux commandements, le voir dans les saints, le reconnaître dans nos frères, avoir son esprit et l'aimer. Il s'agit d'avoir une expérience personnelle et vive avec Jésus.
2° Notre témoignage est crédible s'il se reflète dans nos œuvres. Un témoin n'est pas seulement celui qui sait que quelque chose est vrai, mais qui est aussi prêt à le dire et à le vivre. Ce que nous expérimentons et vivons dans notre âme, nous devons le transmettre à l'extérieur. Nous sommes des disciples de Jésus non seulement lorsque nous connaissons ses enseignements, mais – et surtout – quand nous voulons et faisons en sorte que les autres Le connaissent et L'aiment. Comme dit le dicton : "Les paroles émeuvent, les exemples rallient".
Le Pape François nous disait : Je suis reconnaissant pour le bel exemple que me donnent de nombreux chrétiens qui offrent leur vie et leur temps avec joie. Ce témoignage me fait beaucoup de bien et me soutient dans mon désir de surmonter l'égoïsme pour m'engager davantage". Et il ajoutait : "Je veux vous demander en particulier un témoignage de communion fraternelle qui devienne attractif et resplendissant". C'est toujours une lumière qui attire.