VANGELO DI MERCOLEDI 20 GIUGNO 2018.
Giorno liturgico: Mercoledì, XI settimana del Tempo Ordinario
Testo
del Vangelo (Mt 6,1-6.16-18): In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti
agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa
per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai
l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti
nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre
tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua
destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che
vede nel segreto, ti ricompenserà.» E quando pregate, non siate simili
agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano
pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi
dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi,
entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.» E
quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che
assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando
tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non
veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre
tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: Ti prego o Santo Spirito, di
illuminarmi con la tua sapienza, di benedirmi con il Tuo amore e di non
farmi mancare mai il tuo appoggio. Per Cristo nostro Signore.
L’
arte dell’apparire non è dei figli di Dio, ma piuttosto lo è quella del
silenzio, del fare senza voler ricevere niente in cambio, quella del
perdonare anche chi offende. Essere Cristiani, diventa sempre più
faticoso, Gesù scava sempre più dentro di noi, per fare piazza pulita di
quello che può deviare la nostra spiritualità, la nostra condotta, che
deve essere veramente sincera per arrivare all’ essenza della fede.
Il
vero credente non fa di tutto per sembrare buono, ma è buono… ed è
buono perché ama il suo Dio ed il suo prossimo. Se noi viviamo in una
famiglia unita e ci vogliamo bene, ci aiutiamo gli uni con gli altri; se
vediamo che nostra Madre o nostro Padre sono preoccupati, addolorati
per il comportamento dei nostri fratelli, cerchiamo di parlare con loro,
di fargli capire dove sbagliano, non li cacciamo da casa e non
chiediamo di chiuderli fuori; se a nostro fratello serve aiuto, non
stiamo neanche ad aspettare che lo chieda, ma senza voler sembrare più
in gamba, solo perché abbiamo di più, lo aiutiamo.
Purtroppo tanti
nostri atteggiamenti sono sbagliati, perché mentre con una mano
aiutiamo, con l’altra pretendiamo di avere riconoscimenti per il nostro
gesto.
Come possiamo pensare di fare parte della stessa famiglia, di
essere legati all’ amore di Dio, che ha dato la vita per noi e non ci
chiede altro che amore.
Lui è stato martoriato, in silenzio, è morto
su una croce di legno ruvida che graffiava il suo corpo piagato, e chi
lo avrebbe mai sospettato che da duemila anni ancora nessuno riesca a
dimenticare quel gesto.
La piccola Teresa Madre di Calcutta, per fare
un esempio fra tanti, non cercava gli onori, anzi, era là tra i poveri,
i lebbrosi e gli emarginati e cercava solo di alleviare le loro ferite,
ma più di tutto, cercava di abbracciare i suoi ammalati, molti dei
quali in fin di vita, per non farli sentire soli nel momento del
trapasso.
Quello che lei iniziò a fare non aveva evidentemente lo
scopo di farla apparire, anzi, gli unici che la avvicinavano erano
proprio loro, gli ultimi del mondo, ma il Signore guardava la piccola
madre, ed aveva in serbo per lei grandi cose e così, lei che non fece
nulla per apparire, divenne nel mondo l’ immagine stessa della carità.
Fa
o Signore, che possiamo somigliare sempre più alla piccola Madre
Teresa, che sappiamo come lei riconoscerti nel fratello bisognoso, di un
sorriso, di una parola, di un aiuto… fa che possiamo essere le tue mani
ed il tuo cuore, belli, puri e mai vanitosi, perché tutto quello che ci
viene da te viene direttamente dal cuore.
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Comentario: Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
Oggi,
Gesù ci invita a operare per la gloria di Dio, con lo scopo di gradire
al Padre, che perciò stesso siamo stati creati. Cosi lo afferma il
Catechismo della Chiesa Cattolica: «Dio ha creato tutto per l’uomo, ma
l’uomo è stato creato per servire e amare Dio e per offrirgli tutta la
creazione». Questo è il senso della nostra vita e il nostro onore:
gradire al Padre, compiacere Dio. Questo è il testimonio che ci ha
lasciato Cristo. Magari il Padre celeste possa dare di ognuno di noi lo
stesso testimonio che ha dato del suo Figlio al momento del battesimo:
«Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt
3,17).
La mancanza di una retta intenzione sarebbe specialmente
grave e ridicola se avvenisse in atti come la preghiera, il digiuno e
l´elemosina, perché questi sono atti di pietà e carità, vuol dire, atti
che —di per se— sono propri della virtù della religione o atti che si
eseguono per amore a Dio.
Per questo, «guardatevi dal praticare
le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati,
altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli»
(Mt 6,1). Come potremmo gradire a Dio se quello che procuriamo fin
dall´inizio è che ci vedano ed essere ben considerati —prima di tutto—
davanti agli uomini? Non significa che dobbiamo nasconderci dagli uomini
affinché non ci vedano, piuttosto si intende che dobbiamo dirigere le
nostre buone opere direttamente e in primo luogo a Dio. Non importa e
non è nemmeno pregiudizievole che ci vedano gli altri: al contrario,
poiché possiamo educarli con la testimonianza coerente del nostro agire.
Quello
che è veramente importante —e molto!— è che noi vediamo Dio dietro le
nostre azioni. E, per questo, dobbiamo «esaminare con molta cura
(accuratezza) la nostra intenzione in tutto quello che facciamo, e non
cercare i nostri interessi, se vogliamo servire il Signore» (San
Gregorio Magno).
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
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VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDI 20 GIUGNO 2018.
RispondiEliminaDía litúrgico: Miércoles XI del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mt 6,1-6.16-18): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus discípulos: «Cuidad de no practicar vuestra justicia delante de los hombres para ser vistos por ellos; de lo contrario no tendréis recompensa de vuestro Padre celestial. Por tanto, cuando hagas limosna, no lo vayas trompeteando por delante como hacen los hipócritas en las sinagogas y por las calles, con el fin de ser honrados por los hombres; en verdad os digo que ya reciben su paga. Tú, en cambio, cuando hagas limosna, que no sepa tu mano izquierda lo que hace tu derecha; así tu limosna quedará en secreto; y tu Padre, que ve en lo secreto, te recompensará.» Y cuando oréis, no seáis como los hipócritas, que gustan de orar en las sinagogas y en las esquinas de las plazas bien plantados para ser vistos de los hombres; en verdad os digo que ya reciben su paga. Tú, en cambio, cuando vayas a orar, entra en tu aposento y, después de cerrar la puerta, ora a tu Padre, que está allí, en lo secreto; y tu Padre, que ve en lo secreto, te recompensará.» Cuando ayunéis, no pongáis cara triste, como los hipócritas, que desfiguran su rostro para que los hombres vean que ayunan; en verdad os digo que ya reciben su paga. Tú, en cambio, cuando ayunes, perfuma tu cabeza y lava tu rostro, para que tu ayuno sea visto, no por los hombres, sino por tu Padre que está allí, en lo secreto; y tu Padre, que ve en lo secreto, te recompensará».
REFLEXIÓN LELLA
EliminaORACIÓN: Te lo ruego, Espíritu Santo, me ilumine con su sabiduría, me bendiga con su amor y no me dejó siempre echo de menos su apoyo. Por Cristo nuestro Señor. Amén.
El arte de parecer no son los hijos de Dios, sino que es la del silencio, no quiero recibir nada a cambio, eso es también perdonamos a los que ofenden. Ser cristiano, se hace cada vez más difícil, Jesús profundiza en nosotros, a hacer tabla rasa de lo que puede desviar nuestra espiritualidad, nuestra conducta, que debe ser realmente sincero para llegar a la esencia de la fe.
El verdadero creyente no hace nada para quedar bien, pero es bueno … y es bueno porque ama a su Dios ya su prójimo. Si vivimos en una familia unida y nos amamos unos a otros, nos ayudamos unos a otros; si vemos a nuestra madre o nuestro padre está preocupado, triste por el comportamiento de nuestros hermanos, tratamos de hablar con ellos, para hacerle saber donde te equivocas, no cazan desde casa y no intenta excluirlos; si usted necesita ayuda con nuestro hermano, ni siquiera estamos a la espera de que él preguntara, pero sin querer parecer más inteligente, sólo porque tenemos más, le ayudamos.
Por desgracia, muchas de nuestras actitudes son erróneas, ya que mientras uno ayuda mano con la otra pretende tener un reconocimiento por nuestro gesto.
¿Cómo podemos esperar para ser parte de la misma familia a estar relacionado con el amor de Dios, que dio su vida por nosotros y nos pide nada más que amor.
Ha sido maltratadas, en silencio, que murió en una cruz de madera que en bruto se rascó su cuerpo cubierto de llagas, y que habrían sospechado que durante dos mil años sin embargo, nadie puede olvidar ese gesto.
La pequeña Madre Teresa de Calcuta, por ejemplo, entre muchos, no buscaba honor, de hecho, estaba allí entre los pobres, los leprosos y los marginados y sólo estaba tratando de aliviar sus heridas, pero sobre todo, trató de abrazar la sus pacientes, muchos de ellos mueren, por lo que no se sientan solos en su momento de la muerte.
Lo que empezó a hacer evidente que no tenía la intención de hacer que parezca, en realidad, los únicos que sólo se acercaban a ellos, el último del mundo, pero el Señor miró a la pequeña madre, y ella estaba en Serbia para grandes cosas, y por eso, ella no hizo nada para aparecer, se convirtió en el mundo de la imagen de la caridad.
Fa oh Señor, para que podamos parecerse cada vez más pequeño de la madre Teresa, que saben cómo reconocer a su hermano en necesidad, una sonrisa, una palabra, una ayuda … Que podamos ser tus manos y tu corazón, bella, pura y nunca vano, porque todo lo que viene a ti viene directamente del corazón.
Comentario: Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, España)
Hoy, Jesús nos invita a obrar para la gloria de Dios, con el fin de agradar al Padre, que para eso mismo hemos sido creados. Así lo afirma el Catecismo de la Iglesia: «Dios creó todo para el hombre, pero el hombre fue creado para servir y amar a Dios y para ofrecerle toda la creación». Éste es el sentido de nuestra vida y nuestro honor: agradar al Padre, complacer a Dios. Éste es el testimonio que Cristo nos dejó. Ojalá que el Padre celestial pueda dar de cada uno de nosotros el mismo testimonio que dio de su Hijo en el momento de su bautizo: «Éste es mi Hijo amado en quien me he complacido» (Mt 3,17).
La falta de rectitud de intención sería especialmente grave y ridícula si se produjera en acciones como son la oración, el ayuno y la limosna, ya que se trata de actos de piedad y de caridad, es decir, actos que —per se— son propios de la virtud de la religión o actos que se realizan por amor a Dios.
Por tanto, «cuidad de no practicar vuestra justicia delante de los hombres para ser vistos por ellos; de lo contrario no tendréis recompensa de vuestro Padre celestial» (Mt 6,1). ¿Cómo podríamos agradar a Dios si lo que procuramos de entrada es que nos vean y quedar bien —lo primero de todo— delante de los hombres? No es que tengamos que escondernos de los hombres para que no nos vean, sino que se trata de dirigir nuestras buenas obras directamente y en primer lugar a Dios. No importa ni es malo que nos vean los otros: todo lo contrario, pues podemos edificarlos con el testimonio coherente de nuestra acción.
Pero lo que sí importa —¡y mucho!— es que nosotros veamos a Dios tras nuestras actuaciones. Y, por tanto, debemos «examinar con mucho cuidado nuestra intención en todo lo que hacemos, y no buscar nuestros intereses, si queremos servir al Señor» (San Gregorio Magno).
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDI 20 GIUGNO 2018.
RispondiEliminaLiturgical day: Wednesday 11th in Ordinary Time
Gospel text (Mt 6,1-6.16-18): Jesus said to his disciples, «Be careful not to make a show of your righteousness before people. If you do so, you do not gain anything from your Father in heaven. When you give something to the poor, do not have it trumpeted before you, as do those who want to be seen in the synagogues and in the streets in order to be praised by the people. I assure you, they have been already paid in full. If you give something to the poor, do not let your left hand know what your right hand is doing, so that your gift remains really secret. Your Father who sees what is kept secret, will reward you.» When you pray, do not be like those who want to be seen. They love to stand and pray in the synagogues or on street corners to be seen by everyone. I assure you, they have already been paid in full. When you pray, go into your room, close the door and pray to your Father who is with you in secret; and your Father who sees what is kept secret will reward you.» When you fast, do not put on a miserable face as do the hypocrites. They put on a gloomy face, so people can see they are fasting. I tell you this: they have been paid in full already. When you fast, wash your face and make yourself look cheerful, because you are not fasting for appearance or for people, but for your Father who sees beyond appearances. And your Father, who sees what is kept secret will reward you».
REFLECTION OF LELLA
EliminaPRAYER: I beg you, Holy Spirit, enlighten me with your wisdom, to bless me with Your love and do not ever let me miss your support. Through Christ our Lord. Amen.
The art of appearing is not the children of God, but rather it is that of silence, do not want to receive anything in return, that’s also forgive those who offend. Being a Christian, it becomes increasingly difficult, Jesus digs deeper within us, to make a clean sweep of what can divert our spirituality, our conduct, which must be really sincere to get to the essence of faith.
The true believer does not do anything to look good, but it’s good … and it’s good because he loves his God and his neighbor. If we live in a united family and we love each other, we help each other; if we see our mother or our father are worried, saddened by the behavior of our brothers, we try to talk to them, to let him know where you’re wrong, do not hunt from home and do not try to shut them out; if you need help with our brother, we are not even waiting for him to ask, but without wanting to sound smarter, just because we have more, we help.
Unfortunately, many of our attitudes are wrong, because while with one hand help with the other pretend to have recognition for our gesture.
How can we expect to be part of the same family to be related to the love of God, who gave His life for us and asks us nothing but love.
He has been battered, in silence, he died on a wooden cross that rough scratched his body covered with sores, and who would have suspected that for two thousand years yet nobody can forget that gesture.
The Little Mother Teresa of Calcutta, for example among many, was not looking for honor, indeed, was there among the poor, the lepers and the outcasts and was just trying to ease their wounds, but most of all, he tried to embrace the his patients, many of them dying, so they will not feel alone in their time of death.
What she started to do was evidently not intended to make it appear, in fact, the only ones that were just approaching them, the last of the world, but the Lord looked at the little mother, and she was in Serbia for great things, and so, she did nothing to appear, it became the world the image of the charity.
Fa O Lord, that we may increasingly resemble the small Mother Teresa, who know how to recognize her brother in need, a smile, a word, a help … may we be your hands and your heart, beautiful, pure and never vain, because everything that comes to you comes directly from the heart.
Comment off: Fr. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spain)
Today, Jesus invites us to act always for the glory of God, to please the Father, as this is why we have been created for. This is how the Catechism of the Church confirms it: «God created everything for man, but man in turn was created to serve and love and to offer all creation back to him». This is the meaning of our life and our honour: to be liked by the Father, to please God. This is the example Christ left with us. If only the Father could give for each one of us the same testimony as He gave for his Son in the moment of his baptism: «This is my Son, whom I love; with him I am well pleased» (Mt 3:17).
Dishonesty of intention would be especially grave and ridiculous if happening in actions such as prayer, fasting or alms, as these are pious and charitable deeds, that is, deeds that —per se— are due to the virtue of religion or deeds we carry out for the love of God.
Therefore, «be careful not to make a show of your righteousness before people. If you do so, you do not gain anything from your Father in heaven» (Mt 6:1). How could we please God if, to start with, we are trying to be seen in order to be praised —first of all— by others? It is not that we have to hide from our fellow men so that they will not see us, but it is rather a question, in the first place, of directly addressing our good deeds to God. It does not matter, nor is it bad others may see us: on the contrary, we may give them example with the coherent testimony of our deeds.
But what it does matter —and a lot!— is that we can see God behind our deeds. We must, therefore, carefully examine our true intentions in whatever we are doing, and see that we are not seeking our own interest, if we are really trying to serve the Lord» (St. Gregory the Great).
VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDI 20 GIUGNO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 11e Semaine: Mercredi
Texte de l'Évangile (Mt 6,1-6.16-18): «Si vous voulez vivre comme des justes, évitez d'agir devant les hommes pour vous faire remarquer. Autrement, il n'y a pas de récompense pour vous auprès de votre Père qui est aux cieux. Ainsi, quand tu fais l'aumône, ne fais pas sonner de la trompette devant toi, comme ceux qui se donnent en spectacle dans les synagogues et dans les rues, pour obtenir la gloire qui vient des hommes. Amen, je vous le déclare: ceux-là ont touché leur récompense. Mais toi, quand tu fais l'aumône, que ta main gauche ignore ce que donne ta main droite, afin que ton aumône reste dans le secret; ton Père voit ce que tu fais dans le secret: il te le revaudra.» Et quand vous priez, ne soyez pas comme ceux qui se donnent en spectacle: quand ils font leurs prières, ils aiment à se tenir debout dans les synagogues et les carrefours pour bien se montrer aux hommes. Amen, je vous le déclare: ceux-là ont touché leur récompense. Mais toi, quand tu pries, retire-toi au fond de ta maison, ferme la porte, et prie ton Père qui est présent dans le secret; ton Père voit ce que tu fais dans le secret: il te le revaudra.» Et quand vous jeûnez, ne prenez pas un air abattu, comme ceux qui se donnent en spectacle: ils se composent une mine défaite pour bien montrer aux hommes qu'ils jeûnent. Amen, je vous le déclare: ceux-là ont touché leur récompense. Mais toi, quand tu jeûnes, parfume-toi la tête et lave-toi le visage; ainsi, ton jeûne ne sera pas connu des hommes, mais seulement de ton Père qui est présent dans le secret; ton Père voit ce que tu fais dans le: il te le revaudra».
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE: Je te prie, O Saint Esprit, de m'éclairer avec ton savoir, de me bénir avec Ton amour et de ne jamais me faire manquer de ton appui. Par Christ notre Seigneur. Amen.
L'art de paraître n'est pas celui des fils de Dieu, mais c'est plutôt celui du silence, de faire sans vouloir rien recevoir en échange, celui du pardon de celui aussi qui ta offensé. Être Chrétien devient fatigant de plus en plus, Jésus creuse en nous toujours plus, pour faire place au coup de torchon qui peut dévier notre spiritualité, notre conduite, qui doit être vraiment sincère pour arriver à l'essence de la foi. Le vrai croyant ne fait pas de tout pour sembler bon, mais il est bon et il est bon parce qu'il aime son Dieu et son prochain. Si nous vivons dans une famille unie et que nous nous aimons, nous nous aidons les uns avec les autres; si nous voyons que notre Mère ou notre Père sont préoccupés, peinés pour le comportement de nos frères, nous tâchons de parler avec eux, de leur faire comprendre où ils se trompent, nous ne les chassons pas de la maison et nous ne demandons pas de les jeter dehors; si l'aide sert à notre frère, ne restons pas à attendre non plus qu'il la demande, mais sans vouloir sembler plus en jambe, seulement parce que nous avons plus nous l'aidons. Nos attitudes sont faussées malheureusement, parce que pendant qu'avec une main nous aidons, avec l'autre nous prétendons avoir de la reconnaissances pour notre geste. Comment pouvons nous penser faire partie de la même famille, d'être lié à l'amour de Dieu, qui a donné sa vie pour nous et ne nous demande pas autre que de l'amour.
Il a été tourmenté, en silence, il est mort sur une croix de bois rêche qui griffait son corps blessé, et qui aurait jamais soupçonné que depuis deux-mille ans personne ne réussisse encore à oublier ce geste. La petite Mère Thérésa de Calcutta, pour donner un exemple parmi de nombreux autres, elle ne cherchait pas les honneurs, elle était là parmi les pauvres, les lépreux et les marginaux, et elle tâchait seulement de soulager leurs blessures, mais plus que tout, elle cherchait d'enlacer ses malades, nombreux qui étaient en fin de vie, pour ne pas les faire se sentir seuls dans le moment de la mort. Ce qu'elle commença à faire n'avait pas pour but évidemment de paraître, les seuls qui l'approchaient étaient, vraiment eux, les derniers du monde, mais le Seigneur regardait la petite mère, et il avait mis pour elle de côté de grandes choses et ainsi, elle qu'il ne fit rien pour apparaître,devint dans le monde l'image même de la charité. Fait, O Seigneur, que nous puissions ressembler de plus en plus à la petite Mère Teresa, que nous sachons comment te reconnaître dans le frère besogneux, d'un sourire, d'un mot, d'une aide fait que nous pouvons être tes mains et ton coeur, beaux, purs et jamais vaniteux, parce que tout ce qui nous vient de toi vient directement du coeur.
Commentaire de l'Abbé Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, Jésus nous invite à agir pour la gloire de Dieu, à avoir comme objectif de plaire à notre Père céleste car c'est pour cela même que nous avons été créés. Ainsi l'affirme le Catéchisme de l'Église: «Dieu a tout créé pour l'homme, mais l'homme fut créé pour servir et aimer Dieu et pour lui offrir toute la création». Voilà le sens et honneur de notre vie: faire plaisir au Père céleste, plaire à Dieu. C'est ce témoignage que le Christ nous a laissé. Pourvu que le Père céleste puisse donner sur nous le même témoignage qu'il a donné sur son Fils au moment du baptême: «Celui-ci est mon Fils bien-aimé; en lui j'ai mis tout mon amour» (Mt 3,17).
Le manque de droiture d'intention serait spécialement grave et ridicule s'il venait à être présent dans nos actions telles que la prière, le jeûne et l'aumône, puisque ce sont des gestes de pitié et de charité, c'est-à-dire, des actes qui —per se— sont propres à la vertu de la religion ou d'actes qui se réalisent par amour de Dieu.
Par conséquent, «Si vous voulez vivre comme des justes, évitez d'agir devant les hommes pour vous faire remarquer. Autrement, il n'y a pas de récompense pour vous auprès de votre Père qui est aux cieux» (Mt 6,1).Comment pourrions nous plaire à Dieu si ce que nous voulons c'est être vus —avant tout— par les hommes? Ce n'est pas qu'il faille se cacher des hommes afin que personne ne nous voie, mais il s'agit surtout de diriger nos bonnes œuvres directement et en premier lieu à Dieu. Cela ne fait rien et ce n'est pas grave si les autres nous voient, au contraire, nous pouvons les édifier par le témoignage cohérent de notre action.
Mais ce qui est important —et très important— c'est que nous puissions voir Dieu derrière nos actions. Et, par conséquent, nous devons «examiner avec beaucoup d'attention notre intention dans tout ce que nous entreprenons, et ne pas chercher notre propre intérêt si nous voulons servir le Seigneur» (Saint Grégoire Magne).