mercoledì 6 giugno 2018

(Mc 12,28-34) Non c’è altro comandamento più grande di questi.

VANGELO DI GIOVEDI 7 GIUGNO 2018.

Giorno liturgico: Giovedì, IX settimana del Tempo Ordinario

Testo del Vangelo (Mc 12,28-34): In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: «Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza». Il secondo è questo: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici».

Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.



RIFLESSIONE DI LELLA

PREGHIERA: Vieni o Spirito Di Dio, vieni in me e su di me, vieni a fare di me una tua cosa, a darmi il tuo alito di vita, la tua scienza e la sapienza. Vieni a prendere in me il posto che ti spetta, ed usami come più ti piace.

- Anche oggi Gesù ci da un insegnamento che sembra dire: " tutto gira intorno all'amore. " Infatti alla domanda dello scriba risponde, come risponde a tutti noi, che due sono i comandamenti che bisogna osservare, quelli principali, che racchiudono tutti gli altri. AMARE DIO con tutto il cuore, mettendolo quindi al di sopra di ogni altro amore, di ogni altra cosa e vivere per fare la sua volontà....
AMARE IL PROSSIMO come Dio stesso ci ama tutti e come vorremmo fosse fatto a noi. A volte le persone pensano che per avvicinarsi a Dio, occorra una preparazione dottrinale, una sapienza eccelsa; non è così. Basta accettare di credere in Dio, mettersi al suo cospetto con umiltà e sincerità e allora sarà Dio stesso a prendersi cura di noi, a guidarci verso di Lui con un amore così grande da poterlo quasi toccare con mano. La fede è un dono che bisogna desiderare, chiedere, senza pregiudizi , senza mettere paletti, ammettendo la nostra incapacità di poter fare da soli, di poter credere con il ragionamento, ma di voler credere. Sta a noi lasciarci andare, lasciarci abbracciare da questo amore grande e farsi plasmare da Lui, con tranquillità e fiducia, tenendo presente che su questi due comandamenti si basa tutta la nostra fede e che questi sono quelli che ci debbono guidare.
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Comentario: P. Rodolf PUIGDOLLERS i Noblom SchP
(La Roca del Vallès, Barcelona, Spagna)

Oggi, un maestro della Legge domanda a Gesù: «Qual’è il primo di tutti i comandamenti?» (Mc 12,28). La domanda è insidiosa. In primo luogo perché cerca di stabilire una gerarchia tra i vari comandamenti; e, in secondo luogo, perché la sua domanda si limita alla Legge. E’ normale, si tratta di una domanda di un maestro della Legge.

La risposta del Signore smonta la spiritualità di quel «maestro della Legge». Ogni atteggiamento di un discepolo di Gesù riguardo a Dio si sintetizza in un doppio punto: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore» e «Amerai il tuo prossimo come te stesso» (Mc 12,31). Il comportamento religioso viene definito nella sua relazione verso Dio e verso il prossimo, e il comportamento umano viene stabilito nella sua relazione con gli altri e verso Dio. In altre parole, dice Sant’Agostino: «Ama e fa quello che vuoi». Ama Dio e ama gli altri, e, tutto il resto sarà conseguenza di questo amore integrale.

Il maestro della Legge lo capisce perfettamente e indica che amare Dio con tutto il cuore e amare gli altri come sé stessi «Vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici» (Mc 12,33). Dio sta aspettando la risposta di ogni persona, la donazione totale «con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua forza» (Mc 12,30) a Lui che è la Verità e la Bontà ed e il donarsi generosamente agli altri. I «sacrifici e le offerte» hanno senso solo nella misura in cui siano espressione vera di questo doppio amore. E pensare che a volte usiamo i “piccoli comandamenti” ed “i sacrifici e le offerte” come una pietra per criticare o ferire il prossimo!

Gesù commenta la risposta del maestro della Legge con un «Non sei lontano dal regno di Dio» (Mc12,34). Per Gesù, nessuno, che ami il suo prossimo al di sopra di tutto, è lontano dal regno di Dio.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDI 7 GIUGNO 2018.

    Liturgical day: Thursday 9th in Ordinary Time

    Gospel text (Mc 12,28-34): One of the scribes came up to Jesus and put a question to him, «Which commandment is the first of all?». Jesus answered, «The first is: ‘Hear, Israel! The Lord, our God, is One Lord; and you shall love the Lord, your God, with all your heart, with all your soul, with all your mind and with all your strength’. And after this comes another one: ‘You shall love your neighbor as yourself’. There is no commandment greater than these two». The teacher of the Law said to him, «Well spoken, Master; you are right when you say that he is one and there is no other. To love him with all our heart, with all our understanding and with all our strength, and to love our neighbor as ourselves is more important than any burnt offering or sacrifice».

    Jesus approved this answer and said, «You are not far from the kingdom of God». But after that, no one dared to ask him any more questions.

    REFLECTION OF LELLA

    PRAYER: Come O Spirit Of God, come to me and about me, come and make me your own thing, giving me the breath of your life, your knowledge and wisdom. Come and catch me in the place that you deserve and use me as you like.

    - Even today Jesus gives us a teaching that seems to say, "everything revolves around love." It responds to the question of the scribe, how he responds to all of us that there are two commandments that must be observed, the main ones, which contain all the others.
    LOVE GOD with all your heart, then placing it on top of each other love, than anything else and live to do his will ....Loving our neighbor as God loves us all as we would like them to do to us.Sometimes people think that to get closer to God, we need a doctrinal preparation, a sublime wisdom, it is not. Just accept to believe in God, put before him with humility and sincerity, and then God will take care of us, to guide us towards Him with a love so great that you can almost touch. Faith is a gift that needs to be desired, apply, without prejudice, without putting stakes, admitting our inability to be able to do yourself, to be able to believe with the reasoning, but you want to believe. It's up to us to let us go, let us embrace this great love and be shaped by him, calmly and with confidence, bearing in mind that it is based on these two commandments the whole of our faith and that these are the ones that must guide us.

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    1. Comment off: Fr, Rodolf PUIGDOLLERS i Noblom SchP
      (La Roca del Vallès, Barcelona, Spain)

      Today, in Mark's Gospel, we see how one of the scribes asks Jesus: «Which commandment is the first of all?» (Mk 12:28). The question is somewhat cunning. In the first place, because he is trying to establish some sort of ranking amongst the different commandments; and, secondly, because his question is centered in the Law. This is logical, bearing in mind that the question comes from a master of the Law.

      The Lord's answer takes to pieces the spirituality of that «master of the Law» And the attitude of the disciple of Jesus with respect to God can be summed up in two points: «You shall love the Lord, your God, with all your heart» (Mk 12:30) and «You shall love your neighbor as yourself» (Mk 12:31). The religious behavior is defined in his relationship with God and with his neighbor; and the human behavior, in his relationship with the others and with God. St. Augustine says the same with other words: «Love God, and do whatever you please». Love God and love the others, and all the rest will just be a consequence of this plenitude of love.

      The teacher of the Law understands it perfectly well. And he adds that to love God with all one’s heart, and one’s neighbor as oneself, «is more important than any burnt offering and sacrifice» (Mk 12:33). God is awaiting our reply, our total deliverance, «with all our heart, with all our understanding and with all our strength» (Mk 12:30), for God means Truth, Goodness, and generous dedication to others. «Offerings and sacrifices» have a meaning only insofar they will be the true expression of this double love. And to think that, at times, we use the “little commandments” and «the offerings and sacrifices» as stumbling-block to criticize or wound others!

      Jesus approves the reply of the master of the Law with «You are not far from the kingdom of God» (Mk 12:34). For Jesus, whoever loves his neighbor over everything else is not far from God.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDI 7 GIUGNO 2018.

    Día litúrgico: Jueves IX del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Mc 12,28-34): En aquel tiempo, se llegó uno de los escribas y le preguntó: «¿Cuál es el primero de todos los mandamientos?». Jesús le contestó: «El primero es: ‘Escucha, Israel: El Señor, nuestro Dios, es el único Señor, y amarás al Señor, tu Dios, con todo tu corazón, con toda tu alma, con toda tu mente y con todas tus fuerzas’. El segundo es: ‘Amarás a tu prójimo como a ti mismo’. No existe otro mandamiento mayor que estos». Le dijo el escriba: «Muy bien, Maestro; tienes razón al decir que Él es único y que no hay otro fuera de Él, y amarle con todo el corazón, con toda la inteligencia y con todas las fuerzas, y amar al prójimo como a si mismo vale más que todos los holocaustos y sacrificios».

    Y Jesús, viendo que le había contestado con sensatez, le dijo: «No estás lejos del Reino de Dios». Y nadie más se atrevía ya a hacerle preguntas.

    REFLEXIÓN LELLA

    ORACIÓN: Ven oh Espíritu de Dios, venga a mí y de mí, venir a hacer su propia cosa, y me da el aliento de su vida, su conocimiento y sabiduría. Ven a cogerme en el lugar que se merece y me uses como quieras.

    Aún hoy Jesús nos da una enseñanza que parece decir, "todo gira en torno al amor." Responde a la pregunta del escriba, cómo responde a todos nosotros de que hay dos mandamientos que deben ser observadas, las principales, que contienen todos los demás.
    Amar a Dios con todo tu corazón, y luego colocarlo en la parte superior de uno al otro el amor, que todo lo demás y vivir para hacer su voluntad ....Amar a nuestro prójimo como Dios nos ama a todos como nos gustaría que te hagan a nosotros.
    A veces la gente piensa que para estar más cerca de Dios, necesitamos una preparación doctrinal, una sabiduría sublime, no lo es. Sólo aceptan a creer en Dios, puesto delante de él con humildad y sinceridad, y luego Dios cuidará de nosotros, que nos guía hacia Él con un amor tan grande que casi se puede tocar. La fe es un don que hay que desear, aplicar, sin perjuicio, sin poner en juego, admitir nuestra incapacidad para ser capaz de hacer usted mismo, ser capaz de pensar con el razonamiento, pero quiero creer. Todo depende de nosotros para dejarnos ir, abracemos este gran amor y estar en forma por él, con calma y con confianza, teniendo en cuenta que se basa en estos dos mandamientos toda nuestra fe y que son los que nos deben guiar.

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    1. Comentario: P. Rodolf PUIGDOLLERS i Noblom SchP
      (La Roca del Vallès, Barcelona, España)

      Hoy, un maestro de la Ley le pregunta a Jesús: «¿Cuál es el primero de todos los mandamientos?» (Mc 12,28). La pregunta es capciosa. En primer lugar, porque intenta establecer un ranking entre los diversos mandamientos; y, en segundo lugar, porque su pregunta se centra en la Ley. Está claro, se trata de la pregunta de un maestro de la Ley.

      La respuesta del Señor desmonta la espiritualidad de aquel «maestro de la Ley». Toda la actitud del discípulo de Jesucristo respecto a Dios queda resumida en un punto doble: «Amarás al Señor, tu Dios, con todo tu corazón» y «amarás a tu prójimo como a ti mismo» (Mc 12,31). El comportamiento religioso queda definido en su relación con Dios y con el prójimo; y el comportamiento humano, en su relación con los otros y con Dios. Lo dice con otras palabras san Agustín: «Ama y haz lo que quieras». Ama a Dios y ama a los otros, y el resto de cosas será consecuencia de este amor en plenitud.

      El maestro de la ley lo entiende perfectamente. E indica que amar a Dios con todo el corazón y a los otros como a uno mismo «vale más que todos los holocaustos y sacrificios» (Mc 12,33). Dios está esperando la respuesta de cada persona, la entrega plena «con todo tu corazón, con toda tu alma, con toda tu mente y con todas tus fuerzas» (Mc 12,30) a Él, que es la Verdad y la Bondad, y la entrega generosa a los otros. Los «sacrificios y ofrendas» tan solo tienen sentido en la medida en que sean expresión verdadera de este doble amor. ¡Y pensar que a veces utilizamos los “pequeños mandamientos” y «los sacrificios y las ofrendas» como una piedra para criticar o herir al otro!

      Jesús comenta la respuesta del maestro de la Ley con un «no estás lejos del Reino de Dios» (Mc 12,34). Para Jesucristo nadie que ame a los demás por encima de todo está lejos del reinado de Dios.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDI 7 GIUGNO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire- 9e Semaine: Jeudi

    Texte de l'Évangile (Mc 12,28-34): Un scribe qui avait entendu la discussion, et remarqué que Jésus avait bien répondu, s'avança pour lui demander: «Quel est le premier de tous les commandements?». Jésus lui fit cette réponse: «Voici le premier: ‘Écoute, Israël: le Seigneur notre Dieu est l'unique Seigneur. Tu aimeras le Seigneur ton Dieu de tout ton coeur, de toute ton âme, de tout ton esprit et de toute ta force. Voici le second: Tu aimeras ton prochain comme toi-même’. Il n'y a pas de commandement plus grand que ceux-là». Le scribe reprit: «Fort bien, Maître, tu as raison de dire que Dieu est l'Unique et qu'il n'y en a pas d'autre que lui. L'aimer de tout son coeur, de toute son intelligence, de toute sa force, et aimer son prochain comme soi-même, vaut mieux que toutes les offrandes et tous les sacrifices».

    Jésus, voyant qu'il avait fait une remarque judicieuse, lui dit: «Tu n'es pas loin du royaume de Dieu». Et personne n'osait plus l'interroger.

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens ô Esprit De Dieu, viens en moi et sur moi, viens faire de moi ta chose, pour donner ton souffle de vie, ta science et le savoir. Viens chercher en moi la place qui t'appartient, et utilise-moi comme il te plaît le plus.

    - Aujourd'hui aussi Jésus donne un enseignement qui semble dire: " tout tourne autour de l'amour. " En effet à la question du scribe il répond, comme il nous répond à tous, qu'il y a deux commandement qu'il faut observer, les principaux, que tous les autres renferment. AIMER DIEU de tout son coeur, en le mettant au-dessus de tout autre amour, de toute autre chose et vivre pour faire sa volonté....
    AIMER SON PROCHAIN comme Dieu nous même aime tous et comme nous aurions voulus qu'il nous fût fait. Parfois les gens pensent que pour se rapprocher de Dieu, il faut une préparation doctrinale un savoir sublime; cela n'est pas ainsi. Il suffit d'accepter de croire en Dieu, de se mettre en sa présence avec humilité et sincérité et alors ce sera Dieu lui même à prendre soin de nous, et nous guider vers Lui avec un si grand amour à pouvoir presque le toucher de la main. La foi est un don qu'il faut désirer, demander, sans préjugés, sans mettre de jalons, en admettant notre incapacité de pouvoir le faire tout seul, de pouvoir croire avec le raisonnement, mais de vouloir y croire. Il nous reste à nous laisser aller, nous laisser enlacer par ce grand amour et se faire modeler par Lui, avec la tranquillité et la confiance, en tenant présent à notre esprit que sur ces deux commandements se base toute notre foi et que ceux-ci sont ceux qui doivent nous guider.

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    1. Commentaire de l'Abbé Rodolf PUIGDOLLERS i Noblom SchP
      (La Roca del Vallès, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, un maître de la Loi demande à Jésus: «Quel est le premier de tous les commandements?» (Mc 12,28). La question est captieuse. Premièrement parce qu'elle tente d'établir un ordre parmi les divers commandements; et deuxièmement parce que sa question se centre dans la Loi. Il est clair qu'il s'agit de la question d'un maître de la Loi.

      La réponse du Seigneur démontre la spiritualité de ce «maître de la Loi». L'attitude du disciple de Jésus-Christ par rapport à Dieu se résume en deux dimensions: «Tu aimeras le Seigneur ton Dieu de tout ton coeur» et «tu aimeras ton prochain comme toi-même» (Mc 12,31). Le comportement religieux est défini dans sa relation avec Dieu et avec le prochain; et le comportement humain, dans sa relation avec les autres et avec Dieu. Saint Augustin le dit en autres mots: «Aime et fait tout ce que tu veux». Aime Dieux et les autres, et le reste sera conséquence de cet amour en plénitude.

      Le maître de la Loi comprend parfaitement. Et il affirme qu'aimer Dieu de tout son cœur et les autres comme soi-même «vaut mieux que toutes les offrandes et tous les sacrifices» (Mc 12,33). Dieu attend la réponse de chaque personne, le don de soi-même «de tout ton coeur, de toute ton âme, de tout ton esprit et de toute ta force» (Mc 12,30) à Lui, qui est Vérité et Bonté, et le don généreux de soi-même aux autres. Les «sacrifices et les offrandes» n'ont du sens que dans la mesure où ils sont l'expression véridique de ce double amour. Et lorsqu'on pense que quelques fois nous utilisons les «petits commandements» et «les offrandes et les sacrifices» comme une pierre pour critiquer ou blesser les autres!

      Jésus complète la réponse du maître de la Loi en lui disant «tu n'es pas loin du royaume de Dieu» (Mc 12,34). Pour Jésus-Christ, quiconque aime son prochain au dessus de toute chose n'est pas loin du royaume de Dieu.

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