Beato Ciriaco Maria Sancha y Hervas Cardinale
28 febbraio
18 giugno 1833 – 28 febbraio 1909
Nacque a Quintana del Pidio il 18 giugno 1833. Dopo il 1862 fu a Cuba,
dove il 5 agosto 1869 fondò le Congregazione della Suore della Carità.
Nel 1873 fu incarcerato perché si oppose alla nomina di Pedro Llorente
Miguel ad arcivescovo di Santiago di Cuba da parte del governo
repubblicano spagnolo, senza il consenso della Santa Sede. Il 28 gennaio
1876 fu eletto vescovo titolare di Areopoli e ausiliare di Toledo. Fu
consacrato il 12 febbraio successivo dal cardinale Juan de la Cruz
Ignacio Moreno y Maisonave. Fu trasferito alla sede di Ávila il 27 marzo
1882; il 10 giugno 1886 fu nominato vescovo di Madrid e Alcalá de
Henares. L'11 luglio 1892 fu promosso alla sede metropolitana di
Valencia. Papa Leone XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro
del 18 maggio 1894. Il 2 dicembre dell'anno successivo ricevette il
titolo di San Pietro in Montorio. Il 24 marzo 1898 divenne arcivescovo
di Toledo e primate di Spagna, nonché patriarca delle Indie Occidentali.
Partecipò al conclave del 1903, che elesse papa Pio X. Morì il 28
febbraio 1909 all'età di 75 anni. Nonostante la brillante carriera
ecclesiastica, visse e morì in povertà.Il 18 ottobre 2009 è stato
beatificato.
Proveniente da una famiglia umile, Ciriaco María
Sancha y Hervás nacque nel 1883. La sua infanzia su segnata dal dolore:
quando aveva 10 anni morì sua madre, due anni dopo la sua sorella
maggiore.
A 25 anni fu ordinato sacerdote. Sei anni dopo si recò a Santiago de Cuba per essere segretario dell'Arcivescovo del luogo.
"Lì trovò molta miseria. Molti poveri richiedevano la sua attenzione:
mendicanti, bambini abbandonati, persone mutilate durante la guerra
d'indipendenza. Di fronte a questa realtà, non poté rimanere
indifferente", spiega una biografia distribuita dal postulatore della
sua causa, padre Romulado Rodrigo Lozano O.A.R, nella Sala Stampa della
Santa Sede.
In questa situazione, vide la necessità di fondare
una Congregazione particolarmente dedicata a loro. Il 5 agosto 1869,
giorno di Nostra Signora della Neve, fondò così la comunità delle Suore
della Carità del Cardinale Sancha.
Per dieci mesi fu anche
arrestato per aver difeso la parola e i diritti della Chiesa, scrivendo
varie opere: "Consigli a un giovane levita", "Lo Scisma di Cuba" e
"Domande e risposte". Tornò poi in Spagna, dove nel 1876 venne nominato
Vescovo ausiliare di Toledo.
Quattro anni dopo fu trasferito ad
Ávila. Era preoccupato per la mancanza di risorse economiche di molti
giovani che avevano inquietudini vocazionali. Per questo creò borse di
studio e acquisì strutture di laboratorio e scienze per il seminario.
Per rispondere a queste necessità fondò anche la prima Trappa Femminile
in Spagna, le cui appartenenti sono oggi conosciute come religiose
cistercensi di stretta osservanza.
Papa Leone XIII lo nominò
Arcivescovo di Madrid nel 1886. Lì, ha sottolineato il postulatore, si
distinse "per le opere apostoliche, la preoccupazione per i poveri, i
seminaristi, gli operai, le scuole domenicali". Il Papa lo incaricò
anche di occuparsi della Lega cattolica, che doveva incanalare l'azione
dei cattolici nella vita pubblica.
Dopo 6 anni fu nominato
Vescovo di Valencia, dove nel 1893 organizzò il Primo Congresso
Eucaristico Nazionale. Nel 1895 ricevette il titolo di Cardinale.
"Lavorò per liberare il clero da impegni politici, consapevole che in
ciò si giocavano la dignità dello stato sacerdotale e la penetrazione
che il Vangelo era chiamato ad effettuare nella società", ha affermato
padre Carlos Miguel García Nieto, docente di Storia della Chiesa,
durante la conferenza stampa.
"Esercitò inoltre una notevole
influenza sugli intellettuali valenciani attraverso incontri mensili che
convocava nel Palazzo arcivescovile e la rivista scientifica che si
pubblicava periodicamente", ha detto il docente.
Divenne infine
titolare della Diocesi di Toledo e primate di Spagna nel 1898. I fedeli
lo ricevettero entusiasti con striscioni che dicevano "Al Padre dei
poveri", "All'iniziatore dei Congressi Cattolici", "All'instancabile
apostolo delle dottrine del Romano Pontefice", e furono questi i punti
chiave del suo servizio episcopale negli ultimi 11 anni di vita.
Nel 1904, grazie alla sua promozione, si svolse a Siviglia il congresso
della buona stampa, da cui nacquero un'agenzia di informazione
cattolica con sede a Madrid e una di scrittori e artisti cattolici. Nel
1907 il Cardinale convocò la prima assemblea dell'episcopato spagnolo,
che anticipò l'attuale Conferenza Episcopale.
Morì il 25 febbraio 1909, dopo essere uscito in una mattina d'inverno sotto la neve per portare coperte ai poveri.
La tomba del Cardinale Sancha si trova nella Cattedrale di Toledo. Nel
suo epitaffio appare la frase: "Con zelo di ardente carità si fece tutto
per tutti. Visse povero e morì poverissimo".
Nell'omelia della
Messa del centenario, il Cardinale Antonio Cañizares ha detto che il
porporato fu un "sollecito medico delle anime, appassionato d'amore per
la Chiesa e per gli uomini, in tempi di gravi difficoltà e di crisi
sociale, culturale e umana".
Il Cardinale Sancha "si lasciò
modellare da Dio e cercò in tutto la sua volontà: che gli uomini si
salvassero e arrivassero alla conoscenza della verità, che avessero la
vita, che fossero una cosa sola e rimanessero nell'amore rispettando i
comandamenti".
Autore: Carmen Elena Villa
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