Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
sabato 22 febbraio 2014
VOCE DI SAN PIO :
-" La
ragione vera per cui non sempre riesci a far bene le tue meditazioni,
io la rinvengo in questo e non mi sbaglio. Tu ti accosti a meditare con
una certa specie di alterazione, congiunta con una grande ansietà, di
trovare qualche oggetto che possa far rimanere contento e consolato il
tuo spirito; e questo basta per far che tu non trovi mai quel che cerchi
e non posi la tua mente nella verità
che mediti. Figlia mia, sappi che quando uno cerca con gran fretta ed
avidità una cosa perduta, la toccherà con le mani, la vedrà con gli
occhi cento volte, e non se ne accorgerà mai. Da questa vana ed inutile
ansietà non ti può derivare altro che una grande stanchezza di spirito
ed impossibilità di mente, di fermarsi sull’oggetto che tiene presente; e
da questo, poi, come da sua propria causa, una certa freddezza e
stupidità dell’anima specificatamente nella parte affettiva. Non conosco
altro rimedio al riguardo all’infuori di questo: uscire da questa
ansietà, perché essa è uno dei maggiori traditori che la vera virtú e la
soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al ben operare, ma
non lo fa se non per raffreddarsi e ci fa correre per farci inciampare."
(Epist. III, p. 980s.).
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