venerdì 12 ottobre 2018

(Lc 11,27-28) Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.


VANGELO DI SABATO 13 OTTOBRE 2018
(Lc 11,27-28) Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA 
Vieni Spirito Santo, vieni Amore di Dio, e inonda il mio cuore e la mia mente perché ti appartengono.

 Stupende queste poche parole di Gesù, sembra quasi di immaginare la scena… attorniato dalla folla ha appena scacciato un demonio da un muto e sta parlando alla gente dei pericoli che corrono i figli di Dio assediati dai demoni, quando una donna (e torniamo a vedere il coraggio delle donne di esprimersi davanti a Gesù) levò il suo grido tra la gente: ” Beato il grembo che ti ha portato! ” Questa affermazione della donna mi porta a pensare che veramente i nostri occhi vedono al contrario degli occhi di Dio, perché con tutti i dolori che Maria ha dovuto vivere, l’espressione della poveretta che gridava, sembra abbastanza fuori luogo. La mentalità della donna che è sicuramente mamma, rappresenta quello che tutte le mamme pensano, il figlio è qualcosa che dà quello che possiamo definire il diritto di orgoglio materno, perché la mamma si sente realizzata nella sua educazione e nella sua crescita, ma questa è appunto la mentalità terrena; noi sappiamo che invece Maria, sfuggì a questo concetto, concedendosi completamente a Dio ,affidandosi interamente alla sua volontà, accettando già dal momento del concepimento l’idea di un figlio che non gli appartiene, ma che è dono di Dio. Se oggi ogni donna accettasse un figlio come dono di Dio, il mondo sarebbe sicuramente migliore, ma troppe sono le persone tra noi che pensano di avere diritto di vita e di morte sui propri figli, e molte quelle che considerano un figlio non come un regalo che è il coronamento di un progetto come la famiglia, ma come un optional aggiuntivo su cui proiettare i nostri sogni e le nostre frustrazioni. La risposta di Gesù è meravigliosa, perché rivolto alla donna allarga le braccia della misericordia di Dio, all'umanità intera, perché come Maria tutti saranno beati se accoglieranno parola di Dio e la osserveranno. In principio era il Verbo...il Verbo era presso Dio....il Verbo era Dio...E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi!
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COMMENTO DI:
Rev. D. Jaume AYMAR i Ragolta (Badalona, Barcelona, Spagna) 

Oggi, ascoltiamo la più bella lode che Gesù poteva fare alla Sua stessa Madre: «Beati (...) coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11,28). Con questa risposta, Gesù Cristo non respinge la lode appassionata che quella donna semplice dedicava a Sua Madre, bensì la accetta e va oltre, spiegando che Maria Santissima è benedetta –soprattutto- per il fatto di essere stata buona e fedele nel compiere la Parola di Dio. A volte mi chiedono se noi cristiani crediamo nella predestinazione così come credono altre religioni. No! Noi cristiani crediamo che Dio ha in serbo per noi una meta di felicità. Dio vuole che siamo felici, fortunati, beati. Si noti come questa parola è ripetuta negli insegnamenti di Gesù: «Beati, beati, beati...». «Beati i poveri, gli afflitti, i miti, quelli che hanno fame e sete della giustizia, beati quelli che pur non avendo visto crederanno» (cf. Mt 5,3-12; Gv 20,29). Dio vuole la nostra felicità, una felicità che inizia già in questo mondo, anche se le strade per arrivarci non siano quelle della ricchezza, del potere, del successo facile, della fama, bensì l’amore al povero e umile di colui che tutto attende. La gioia di credere! Quella della quale parlava il convertito Jacques Maritain. Si tratta di una felicità che è ancor più grande che la gioia di vivere, perché crediamo in una vita senza fine, eterna. Maria, la Madre di Gesù, non è solamente fortunata per averlo portato al mondo, per averlo allattato e cresciuto –così come aveva intuito quella spontanea donna del paese- bensì, e soprattutto, per essere stata ascoltatrice della Parola e per averla messa in pratica: per aver amato e per essersi lasciata amare da Suo Figlio Gesù. Come scrisse il poeta: «Poter dire “madre” e sentirsi dire “figlio mio” / è la fortuna che Dio ci invidiava». Che Maria, Madre dell’Amore, interceda per noi.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 13 OTTOBRE 2018
    (Lk 11,27-28) Blessed is the womb that bore you! Blessed rather are those who hear the word of God.

    From the Gospel according to Luke

    At that time, as Jesus was speaking, a woman from the crowd raised her voice and said, "Blessed is the womb that bore you and the breasts that nursed you!".
    But he said, "Blessed rather are those who hear the word of God and obey it."

    Word of the Lord

    MY REFLECTION
    PRAYER
    Come Holy Spirit, come and love of God, and fills my heart and my mind because you belong.
    Beautiful these few words of Jesus, can almost imagine the scene ... surrounded by the crowd has just driven out a demon from a mute and is talking to the people of the dangers faced by children of God besieged by demons, when a woman (and we go back to see the courage of women to express themselves in front of Jesus) raised their cry among the people: "Blessed is the womb that bore you! "
    This statement of the woman leads me to think that really our eyes see the opposite of God's eyes, because with all the pain that Mary had to live, the expression of the poor who cried, it seems quite out of place. The mentality of the woman who is definitely mother, is what all mothers think, is something that gives the child what we can define the right to maternal pride, because the mother feels fulfilled in his upbringing and in his growth, but this is precisely the earthly mind; we know that instead of Mary, escaped to this concept, allowing himself completely to God, trusting entirely to his will, accepting from the moment of conception the idea of a child that is not his, but that is a gift of God. If today every woman accepted a son as a gift of God,the world would be better, but there are too many people among us who think they have the right of life and death over their children, and a lot of what they consider a child is not a gift that is the culmination of a project such as the family, but as an optional add-on which to project our dreams and our frustrations.
    The answer of Jesus is wonderful, because to the woman spreads her arms the mercy of God, the whole of humanity, because all will be blessed if you like Mary welcome word of God and observe. In the beginning was the Word ... the Word was with God .... the Word was God ... And the Word became flesh and dwelt among us!

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    1. COMMENT OFF:

      Fr. Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, Spain)
      Today, we hear the best compliment Jesus could make of his own Mother: «Surely blessed are those who hear the word of God and keep it as well!» (Lk 11:28). With this reply, Jesus Christ does not reject the enthusiastic praise that plain woman dedicated to his Mother, but He acknowledges it and goes even further, when stating that the Blessed Virgin Mary is blessed —mostly!— because she has been good and faithful in keeping the word of God.
      At times, people ask me whether we Christians believe in predestination, as other religions do. Certainly not!: we Christians believe God has reserved for us a destination of happiness. God wants us to be happy, fortunate, blessed. Take notice how this word is being repeated in Jesus' teachings: «Blessed, blessed, blessed...». «Blessed are the poor, the meek, the merciful, those who hunger and thirst for righteousness, those who have not seen and yet have believed» (cf. Mt 5:3-12; Jn 20:29). God wants our happiness, a happiness that begins right here in this world, even though the path leading to it is not wealth, or power, or easy success, or fame, but, the poor and humble love of he who expects it all. The joy to believe! That joy Jacques Maritain, the converted one, spoke about.
      It is a kind of happiness which is greater than the joy of living, because we believe in an endless and eternal life. Mary, Jesus' Mother, is not only blessed because she bore him and nursed him —as spontaneously surmised that local woman— but, mainly, because of her having heard the Word and kept it: for having loved and having let his Son Jesus love her. As the poet wrote: «Being able to say “mother” and being addressed as “my son” / is what God envied us». Let Mary, Mother of Divine Love, pray for us.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 13 OTTOBRE 2017
    Lc 11,27-28 Bienaventurado el vientre que te parió! Dichosos más bien los que escuchan la palabra de Dios.
    Lectura del Evangelio según San Lucas

    En aquel tiempo, cuando Jesús estaba hablando, una mujer de entre la multitud levantó la voz y dijo: "Bienaventurado el vientre que te llevó y los pechos que te amamantaron parió!".
    Pero él dijo: "Dichosos más bien los que escuchan la palabra de Dios y la guardan".

    Palabra del Señor

    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven Espíritu Santo, ven y el amor de Dios, y llena mi corazón y mi mente, porque usted pertenece.
    Hermosas estas pocas palabras de Jesús, casi se puede imaginar la escena ... rodeado de la multitud acaba expulsado un demonio de una muda y está hablando con la gente de los peligros que enfrentan los hijos de Dios asediados por los demonios, cuando una mujer (y volver a ver el valor de las mujeres a expresarse delante de Jesús) elevó su clamor entre la gente: "Bienaventurado el vientre que te parió! "
    Esta declaración de la mujer me lleva a pensar que realmente nuestros ojos ven lo opuesto a los ojos de Dios, porque con todo el dolor que María tuvo que vivir, la expresión del pobre que clamaba, parece bastante fuera de lugar. La mentalidad de la mujer que es sin duda la madre, es lo que piensan todas las madres, es algo que le da al niño lo que podemos definir el derecho de orgullo maternal, porque la madre se siente cumplido en su educación y en su crecimiento, pero esto es precisamente la mente terrenal; sabemos que en lugar de María, se escapó a este concepto, lo que permite por completo a Dios, confiando enteramente a su voluntad, aceptando desde el momento de la concepción de la idea de un hijo que no es suyo, sino que es un don de Dios. Si hoy una mujer acepta un hijo como un regalo de Dios,el mundo sería mejor, pero hay demasiada gente entre nosotros que piensan que tienen el derecho de vida y muerte sobre sus hijos, y muchos de lo que consideran un niño no es un regalo que es la culminación de un proyecto como la familia, sino como un optativo adicional en la que que proyectar nuestros sueños y nuestras frustraciones.
    La respuesta de Jesús es maravillosa, porque a la mujer extiende sus brazos la misericordia de Dios, a toda la humanidad, porque todos serán bendecidos si te gusta la palabra de bienvenida María de Dios y observar. En el principio era el Verbo ... el Verbo era con Dios .... el Verbo era Dios ... Y la Palabra se hizo carne y habitó entre nosotros!

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    1. COMENTARIO DE:
      Rev. D. Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, España)
      Hoy escuchamos la mejor de las alabanzas que Jesús podía hacer a su propia Madre: «Dichosos (...) los que oyen la Palabra de Dios y la guardan» (Lc 11,28). Con esta respuesta, Jesucristo no rechaza el apasionado elogio que aquella mujer sencilla dedicaba a su Madre, sino que lo acepta y va más allá, explicando que María Santísima es bienaventurada —¡sobre todo!— por el hecho de haber sido buena y fiel en el cumplimiento de la Palabra de Dios.
      A veces me preguntan si los cristianos creemos en la predestinación, como creen otras religiones. ¡No!: los cristianos creemos que Dios nos tiene reservado un destino de felicidad. Dios quiere que seamos felices, afortunados, bienaventurados. Fijémonos cómo esta palabra se va repitiendo en las enseñanzas de Jesús: «Bienaventurados, bienaventurados, bienaventurados...». «Bienaventurados los pobres, los compasivos, los que tienen hambre y sed de justicia, los que creerán sin haber visto» (cf. Mt 5,3-12; Jn 20,29). Dios quiere nuestra felicidad, una felicidad que comienza ya en este mundo, aunque los caminos para llegar no sean ni la riqueza, ni el poder, ni el éxito fácil, ni la fama, sino el amor pobre y humilde de quien todo lo espera. ¡La alegría de creer! Aquella de la cual hablaba el converso Jacques Maritain.
      Se trata de una felicidad que es todavía mayor que la alegría de vivir, porque creemos en una vida sin fin, eterna. María, la Madre de Jesús, no es solamente afortunada por haberlo traído al mundo, por haberlo amamantado y criado —como intuía aquella espontánea mujer del pueblo— sino, sobre todo, por haber sido oyente de la Palabra y por haberla puesto en práctica: por haber amado y por haberse dejado amar por su Hijo Jesús. Como escribía el poeta: «Poder decir “madre” y oírse decir “hijo mío” / es la suerte que nos envidiaba Dios». Que María, Madre del Amor Hermoso, ruegue por nosotros.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 13 OTTOBRE 2018

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 27e Semaine: Samedi

    Texte de l'Évangile (Lc 11,27-28): Comme Jésus était en train de parler, une femme éleva la voix au milieu de la foule pour lui dire: «Heureuse la mère qui t'a porté dans ses entrailles, et qui t'a nourri de son lait!». Alors Jésus lui déclara: «Heureux plutôt ceux qui entendent la parole de Dieu, et qui la gardent!».

    Parole du Seigneur

    REFLEXION DE LELLA.

    ET PRIERE :
    Viens Esprit Saint, viens Amour de Dieu, et inonde mon coeur et mon esprit parce qu'ils t'appartiennent.

    - Splendides ce peu Paroles de Jésus il semblent presque imaginer la scène entouré par la foule à peine qu'il a chassé le démon d'un muet quand il est en train de parler aux gens des dangers qu'ils courent assiégé par les démons, quand une femme, (et nous revenons à voir le courage des femmes pour s'exprimer devant Jésus), elle éleva son cri parmi les gens: "Bienheureux le ventre qui t'a porté!" Cette affirmation de la femme me porte à penser que vraiment nos yeux voient le contraire des yeux de Dieu, parce qu'avec toutes les douleurs qu'a dû vivre Marie, l'expression de cette pauvrette qui criait semble assez hors de propos. La mentalité de la femme qui est sûrement maman représente ce que toute les mamans pensent, le fils est quelque chose qui donne ce que nous pouvons définir comme le droit d'orgueil maternel, parce que la maman se sent réalisée dans son éducation et dans sa croissance, mais ceci justement est la mentalité terrestre; nous savons par contre que Marie échappa à cette idée, en accordant complètement à Dieu, en les confiant entièrement à sa volonté, en acceptant déjà depuis le moment de la conception l'idée d'un fils qui ne lui appartient pas, mais qui est Don de Dieu. Si aujourd'hui chaque femme acceptait un fils comme cadeau de Dieu, le monde serait sûrement meilleur, mais trop de ceci sont des gens entre nous qui pensent avoir droit de vie et de mort sur leurs propres enfants et beaucoup de celles qui ne considèrent pas un fils comme un Don qui est le couronnement d'un projet comme la famille, mais comme une option additionnel sur laquelle projeter nos rêves et nos frustrations. La réponse de Jésus est merveilleuse, parce que tourné vers la femme il élargit les bras de la miséricorde de Dieu, à l'humanité entière, parce que comme Marie tous seront délectés si ils accueillent la Parole de Dieu et s'ils l'observent. Au commencement était le Verbe...le Verbe était près de Dieu....le Verbe était Dieu...Et le Verbe se fit chair et vint habiter au milieu de nous!

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    1. COMMENTAIRE de l'Abbé Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, Espagne)

      «Heureuse la mère qui t'a porté dans ses entrailles, et qui t'a nourri de son lait!»

      Aujourd'hui, nous écoutons la meilleurs des éloges que Jésus pouvait faire à sa propre mère: «Heureux (…) ceux qui entendent la parole de Dieu, et qui la gardent!» (Lc 11,28). Avec cette réponse, Jésus-Christ ne repousse pas l'éloge que cette simple femme faisait de façon passionnée à sa Mère, sinon qu'Il l'accepte et va plus loin, expliquant que la Très-Sainte-Marie était bienheureuse –surtout!- pour le fait d'avoir été bonne et fidèle d'avoir accompli la Parole de Dieu. Quelques fois, on me demande si les chrétiens croient à la prédestination, comme on y croit dans d'autres religions. Non!: les chrétiens croyons que Dieu nous prépare un destin de bonheur éternel. Dieu veut que nous soyons heureux, fortunés, bienheureux. Prenons conscience de la fréquence de ces paroles dans les enseignements de Jésus: «Bienheureux, bienheureux, bienheureux…». «Bienheureux les pauvres, les miséricordieux, ceux qui ont faim et soif de justice, ceux qui créerons sans avoir vu» (cf. Mt 5,3-12; Jn 20,29). Dieu veut notre bonheur, un bonheur qui commence déjà en ce monde, bien que les chemins pour y arriver ne soit pas la richesse, ni le pouvoir, ni le succès facile, sinon l'amour pauvre et humble de celui qui est dans l'attente. La joie de croire! Cette joie dont parlait le converti Jacques Maritain. Il s'agit d'un bonheur qui est encore plus grand que la joie de vivre, car nous croyons d'une vie sans fin, éternelle. Marie, la Mère de Jésus, non seulement est fortunée d'avoir amené au monde, pour l'avoir nourri et éduqué —comme disait spontanément cette femme du village— sinon, surtout, pour avoir été à l'écoute de la Parole et pour l'avoir mise en pratique: pour avoir aimé et pour s'être laissé aimer par son Fils Jésus. Comme disait le poète: «Pouvoir dire «mère» et s'entendre dire «mon fils» / c'est la chance qui faisait envi de Dieu». Que Marie, Mère du Belle Amour, prie pour nous.

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