lunedì 8 ottobre 2018

(Lc 10,38-42) Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.


VANGELO DI MARTEDì 9 OTTOBRE 2018
(Lc 10,38-42) Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE 
PREGHIERA 
Ti prego Spirito Santo di essere sempre presente nel mio cuore, di aiutarmi a comprendere e a capire la parola del Signore che tu dettasti ai suoi apostoli che pure lo conobbero, ma che senza di te non lo avrebbero compreso fino in fondo. Questo ti chiedo, di insegnarmi a conoscerlo, perché io sappia sempre come fare per seguire i suoi insegnamenti.

Quante meravigliose occasioni per conoscere Gesù in questo brano, proviamo a esprimerle con l’ aiuto dello Spirito Santo insieme. Prima di tutto una piccola nota storica che ho appreso leggendo le altre riflessioni, di quelli che sanno di teologia e di storia, molto più di me : a quei tempi le donne non potevano partecipare nemmeno alle celebrazioni liturgiche, e quindi anche nel ricevere gli ospiti, le donne erano lì solo per servire, muta presenza di chi è escluso. Marta e Maria invece, erano in confidenza con Gesù, erano come i suoi discepoli, perché essere in comunione con Gesù, significa anche questo, essere in confidenza con Lui. Marta vuole che il Signore sia contento della sua accoglienza, prepara con grande cura tutto, non chiede aiuto, ma poi si stanca e si innervosisce perché la sorella non l’ ha aiutata, ed allora, sicura che il suo modo di fare sia quello giusto, cerca l’appoggio di Gesù, vorrebbe che Lui sgridasse sua sorella perché non ha partecipato al servizio. Maria, sicura che la sorella avrebbe provveduto a servire l’ ospite, ha approfittato di questo e si è seduta ai suoi piedi ad ascoltare Gesù che parlava ed insegnava, era così presa da quello che stava ascoltando che non si è nemmeno resa conto che la sorella si stava stancando.
L’ atteggiamento delle due donne è molto simile al nostro, è l’ atteggiamento di chi come Marta si prodiga e pensa che far bene tutto sia un suo dovere, ma non ascolta quella voglia interiore di fermarsi ad ascoltare il Signore, che però comincia a farsi strada dentro di lei e comincia a farla diventare nervosa e insofferente. Non si ferma Marta, ha voglia di fermarsi ad ascoltare, ma ci sono tante cose da fare e solo lei sa farle così bene lei sa servire il Signore, è un servire materiale e necessario il suo… A questo punto proviamo a vedere chi riusciamo a riconoscere in questo atteggiamento e quanto di noi troviamo, quanto siamo simili a Marta in questo nostro affaccendarci per fare qualcosa di buono per il Signore. Io sono brava - io so scrivere - io sa parlare - io so leggere - io so preparare l’ altare - io sono sempre la prima ad arrivare - io so fare stare buoni i bambini in chiesa - io non dimentico mai nulla …. sicuro? Marta Marta, hai lasciato il posto al Signore o vorresti entrare anche in quell’ ostia? Prepari l’ altare e le letture, ma hai dedicato un po’ di questo tuo tempo prezioso per leggere la parola di Dio e per chiederti che cosa ti vuole dire il Signore? Si proprio a te, perché tu non ci crederai ,ma anche tu hai bisogno di Lui, di ascoltare e di far penetrare nelle tue ossa la sua parola, forse allora impareresti a non giudicare e a non condannare chi non è preciso come te nel servizio, o semplicemente chi è diverso da te. Forse ascoltando Gesù, sapresti che è venuto per tutti, che non parla per se stesso, ma per essere ascoltato e, se tu non lo ascolti, anche tu sbagli qualcosa, proprio come Maria che non si preoccupa di servirlo. E tu Maria? Dopo aver ascoltato, esserti immersa nell’ ascolto della sua parola, dopo averla masticata, fatta entrare nel tuo cuore, averla meditata…. ti sei accorta che tua sorella era stanca? Ti sei accorta della sua muta richiesta di aiuto? Va corri da lei , da questa sorella in difficoltà ed aiutala, perché altrimenti vorrebbe dire che non hai saputo digerire la parola del Signore, che parla di comunione, condivisione e amore. Quante cose ancora ci sarebbero da dire, su questa semplice storia di Vita di Gesù, ma ognuno di noi, qui, può provare a scrivere la sua; quella del suo incontro personale con il Signore. La mia casa è sempre pronta? Sono sicura di volerlo accogliere ed ascoltare? Oppure ho troppo da fare per farlo? Per imparare ad amare Gesù, bisogna imparare a conoscerlo e a riconoscerlo in quello che facciamo. Possiamo chiederlo direttamente a Lui, non lasciamolo fuori dalla porta a bussare, apriamo il nostro cuore, e Lui verrà a riempirlo di doni che neanche immaginiamo. Se lo farai…grazie da parte sua.
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COMMENTO DI:
Rev. D. Josep RIBOT i Margarit (Tarragona, Spagna) Oggi, come ogni giorno, puoi imparare dal Vangelo. Gesù invitato a casa di Betania, ci da una lezione di umanità: Egli che voleva bene alla gente, si faceva voler bene, perché le due cose sono importanti. Rifiutare le dimostrazioni d’affetto, di Dio e degli altri, sarebbe un grave errore, di nefaste conseguenze per la santità. Marta o Maria? Però..., perché confrontare coloro che si volevano tanto bene, e volevano tanto bene a Dio? Gesù amava a Marta e Maria, e al loro fratello Lazzaro, e ama ognuno di noi. Nel cammino alla santità non ci sono due anime gemelle. Tutti cerchiamo di amare Dio, però con stile e personalità propria senza imitare nessuno. Il nostro modello sta in Cristo e nella Vergine. Ti dispiace il modo in cui gli altri trattano Dio? Cerca di imparare dalla sua pietà personale. «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti» (Lc 10,40). Servire gli altri per amore a Dio, è un onore, non un aggravio. Serviamo con gioia, come la Vergine a sua cugina Santa Elisabetta o nelle nozze di Canan, o come Gesù nella lavanda dei piedi nell’ ultima cena? «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno» (Lc 10,41-42). Non perdiamo la pace, ne il buon umore. E per questo salvaguardiamo la presenza di Dio. «Sappiatelo bene: c’è qualcosa di Santo, di divino nascosto nelle situazioni più comuni, che è compito di ognuno di noi scoprire (...); o sappiamo incontrare nella nostra vita ordinaria il Signore, o non lo incontreremo mai» (San Josemaria). «Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» (Lc 10,42). Dio ci vuole felici. Che nostra Madre del cielo ci aiuti a sperimentare la gioia di darsi.

11 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI MARTEDì 9 OTTOBRE 2018
    Día litúrgico: Domingo XVI (C) del tiempo ordinario
    Texto del Evangelio (Lc 10,38-42): En aquel tiempo, Jesús entró en un pueblo; y una mujer, llamada Marta, le recibió en su casa. Tenía ella una hermana llamada María, que, sentada a los pies del Señor, escuchaba su Palabra, mientras Marta estaba atareada en muchos quehaceres. Acercándose, pues, dijo: «Señor, ¿no te importa que mi hermana me deje sola en el trabajo? Dile, pues, que me ayude». Le respondió el Señor: «Marta, Marta, te preocupas y te agitas por muchas cosas; y hay necesidad de pocas, o mejor, de una sola. María ha elegido la parte buena, que no le será quitada».

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    1. MI REFLEXIÓN
      ORACIÓN

      Le pido al Espíritu Santo para estar siempre presente en mi corazón, ayúdame a entender y comprender la palabra del Señor que ha dictado a sus apóstoles que lo conocían bien, pero sin ti, no habrían comprendido plenamente. Así que les pido, que me enseñe a conocer a Jesús, porque siempre sé cómo seguir sus enseñanzas.

      ¿Cuántas oportunidades maravillosas para conocer a Jesús en este pasaje, tratamos de expresarlas con la ayuda del Espíritu Santo juntos. En primer lugar una pequeña nota histórica que aprendí de leer las reflexiones de quienes conocen la teología y la historia, mucho más que yo en aquella época las mujeres no podían ni siquiera participar en las celebraciones litúrgicas, y por lo tanto también en la recepción de invitados , las mujeres sólo existen para servir, muda presencia de los que están excluidos.
      Marta y María, sin embargo, estaban familiarizados con Jesús, sus discípulos eran como, por qué estar en comunión con Jesús, sino que también significa que, para tener intimidad con Él.
      Marta quiere que el Señor se complace con su recepción, preparada con gran cuidado todo, no piden ayuda, pero luego se cansa y molesta porque su hermana no ayudó ella y, a continuación, asegúrese de que su manera de hacer lo que es correcto, busca la ayuda de Jesús, porque Él regañaria a su hermana, ya que no tomó parteen al servicio.
      María, segura de que su hermana se tratará de servir a los invitados, se aprovechó de esto y se sentó a sus pies para escuchar a Jesús hablaba y enseñaba, quedó tan impresionado por lo que estaba oyendo que ni siquiera se dan cuenta de que su hermana estaba cansando.
      La actitud de las dos mujeres es muy similar a la nuestra, es la actitud de aquellos que, al igual que Martha se esfuerza por hacerlo bien y piensa que todo lo que es su deber, pero no hagas caso a ese deseo interno de parar y escuchar al Señor, pero comienza a hacer incursiones dentro de ella y comienza a hacerla se ponen nerviosos e impacientes.
      Marta no se detiene, quiere detenerse y escuchar, pero hay tantas cosas que hacer y sólo los conoce tan bien que sabe cómo servir al Señor, es un material y necesario para servir a su ... En este punto vamos a ver que podemos para reconocer esta actitud y la forma en que muchos de nosotros somos, lo que somos como Marta en nuestra fatigarse para hacer algo bueno para el Señor.
      Soy bueno - Puedo escribir - Hablo - Puedo leer - Lo sé preparar el altar - Yo siempre soy el primero en llegar - Yo sé cómo hacer para ser buenos hijos a la iglesia - Nunca me olvido de nada .... seguro?
      Marta Marta, has dado paso al Señor o te gustaría entrar en el hostia? Prepare el altar y las lecturas, pero le dio un poco de esto su valioso tiempo para leer la palabra de Dios y pedirle que lo que usted quiere decir al Señor? Es sólo usted, porque usted no lo crea, pero también tiene necesidad de él, de escuchar y de penetrar en los huesos a su palabra, entonces tal vez usted podría aprender a no juzgar y condenar a los que no les gusta que no es precisa en el servicio, o simplemente aquellos que son diferentes a usted.
      Tal vez escuchar a Jesús, sabrías que él vino para todos, que no habla por sí mismo, sino para ser escuchado y, si usted no escucha, usted también se equivocan, al igual que María, que no se preocupa por servirlo.
      ¿Y tu María? Después de escuchar, firmando inmerso en la escucha de su palabra, después de haber masticado, hecho en su corazón, después de haber meditado .... ¿te das cuenta de que su hermana estaba cansado? ¿Te diste cuenta su súplica silenciosa para pedir ayuda?
      Debe funcionar con ella, esta hermana en problemas y ayudar a ella, porque de lo contrario significaría que no podía digerir la palabra del Señor, que habla de la comunión, el compartir y el amor.
      ¿Cuántas cosas no habría más que decir sobre esta simple historia de la vida de Jesús, sino que cada uno de nosotros puede tratar de escribir la suya, y la de su encuentro personal con el Señor.

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    2. continua:
      Mi casa está siempre listo? Estoy seguro de que quiero dar la bienvenida y escuchar? O tengo demasiado que hacer para conseguirlo? Para aprender a amar a Jesús, tenemos que aprender a conocer y reconocer en quéque hacemos. Podemos preguntar directamente a él, no vamos a dejar de lado la puerta tocando, abrimos nuestros corazones, y él vendrá a llenarla de regalos que ni siquiera imaginan. Si lo haces ... gracias a él.

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    3. COMENTARIO DE:

      Rev. D. Josep RIBOT i Margarit
      (Tarragona, España)
      Hoy, como cada día, puedes aprender del Evangelio. Jesús, invitado en el hogar de Betania, nos da una lección de humanidad: Él, que quería a la gente, se deja querer, porque las dos cosas son importantes. Rechazar las muestras de afecto, de Dios y de los demás, sería un grave error, de consecuencias nefastas para la santidad.
      ¿Marta o María? Pero..., ¿por qué comparar a quienes tanto se querían, y querían tanto a Dios? Jesús amaba a Marta y María, y a su hermano Lázaro, y nos ama a cada uno de nosotros.
      En el camino de la santidad no hay dos almas iguales. Todos intentamos de amar a Dios, pero con estilo y personalidad propios, sin imitar a nadie. Nuestro modelo está en Cristo y la Virgen. ¿Te molesta la manera de tratar a Dios de otros? Intenta aprender de su piedad personal.
      «Señor, ¿no te importa que mi hermana me deje sola en el trabajo? Dile, pues, que me ayude» (Lc 10,40). Servir a los demás, por amor a Dios, es un honor, no una carga. ¿Servimos con alegría, como la Virgen a su prima santa Isabel o en las bodas de Caná, o como Jesús, en el lavatorio de los pies en la Última Cena?
      «Marta, Marta, te preocupas y te agitas por muchas cosas; y hay necesidad de pocas, o mejor, de una sola» (Lc 10,41-42). No perdamos la paz, ni el buen humor. Y para eso, cuidemos la presencia de Dios. «Sabedlo bien: hay un algo santo, divino, escondido en las situaciones más comunes, que toca a cada uno de vosotros descubrir (…); o sabemos encontrar en nuestra vida ordinaria al Señor, o no lo encontraremos nunca» (San Josemaría).
      «María ha elegido la mejor parte, que no le será quitada» (Lc 10,42). Dios nos quiere felices. Que nuestra Madre del Cielo nos ayude a experimentar la alegría de la entrega.

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  2. VERSIONE IN INGLESE DI MARTEDì 8 OTTOBRE 2018
    Liturgical day: Sunday 16th (C) in Ordinary Time
    Gospel text (Lc 10,38-42): As Jesus and his disciples were on their way, He entered a village and a woman called Martha welcomed him to her house. She had a sister named Mary who sat down at the Lord's feet to listen to his words. Martha, meanwhile, was busy with all the serving and finally she said, «Lord, don't you care that my sister has left me to do all the serving?». But the Lord answered, «Martha, Martha, you worry and are troubled about many things, whereas only one thing is needed. Mary has chosen the better part, and it will not be taken away from her».

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    1. MY REFLECTION
      PRAYER


      I pray the Holy Spirit to be always present in my heart, help me to understand and understand the word of the Lord that you have dictated to his apostles who knew him well, but without you they would not have fully understood. So I ask you, to teach me to know Jesus, because I always know how to follow his teachings.

      How many wonderful opportunities to know Jesus in this passage, we try to express them with the help of the Holy Spirit together. First of all a small historical note that I learned reading the other reflections of those who know theology and history, much more than me in those days women could not even participate in liturgical celebrations, and therefore also in receiving guests , women were only there to serve, mute presence of those who are excluded.
      Martha and Mary, however, were familiar with Jesus, his disciples were like, why be in communion with Jesus, it also means that, to be intimate with Him
      Marta wants the Lord be pleased with his reception, prepared with great care all, do not ask for help, but then gets tired and upset because her sister helped her, and then, sure that his way of doing what is right, seeks the support of Jesus, that He would scold her sister because they did not participate in the service.
      Mary, sure that her sister would seek to serve the guest, took advantage of this and sat at his feet to hear Jesus spoke and taught, was so taken by what he was hearing that he did not even realize that her sister was getting tired.(SEGUE)

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    2. CONTINUA
      The attitude of the two women is very similar to ours, it is the attitude of those who, like Martha strives to do well and thinks that everything is his duty, but do not listen to that inner desire to stop and listen to the Lord, but it begins to make inroads inside her and begins to make her become nervous and impatient.
      Martha does not stop, he wants to stop and listen, but there are so many things to do and only you know them so well she knows how to serve the Lord, it is a material and necessary to serve its ... At this point let's see who we can to recognize this attitude and how many of us are, what we are like Marta in our affaccendarci to do something good for the Lord.
      I'm good - I can write - I speak - I can read - I know prepare the altar - I'm always the first to arrive - I know how to do to be good children to church - I never forget anything .... sure?
      Martha Martha, have given way to the Lord or would like to enter in the host? Prepare the altar and the readings, but you gave a little of this your precious time to read the word of God and to ask you what you want to say to the Lord? It is just you, because you do not believe it, but you also have need of Him, to listen and to penetrate in your bones to his word, then perhaps you would learn not to judge and condemn those who do not like you is not accurate in the service, or simply those who are different from you.
      Maybe listening to Jesus, you'd know that he came for all, who does not speak for himself, but to be heard and, if you do not listen, you too it wrong, just like Mary, who does not care about servirlo.E you Maria? After listening, signing immersed in listening to his word, after having chewed, made ​​into your heart, having meditated .... did you realize that your sister was tired? Did you notice his silent plea for help?
      It should be run to her, this sister in trouble and help her, because otherwise it would mean that you could not digest the word of the Lord, who speaks of communion, sharing and love.
      How many things there would be more to say about this simple story of the life of Jesus, but each one of us here can try to write his own, and that of his personal encounter with the Lord.
      My house is always ready? I'm sure I want to welcome and listen to? Or I have too much to do to get it? To learn to love Jesus, we must learn to know and recognize in what we do. We can ask directly to him, let's not leave out the door knocking, we open our hearts, and He will come to fill it with gifts that not even imagine. If you do ... thank you from him.

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    3. Fr. Josep RIBOT i Margarit
      (Tarragona, Spain)
      Today, as every day, we can learn from the Gospel. Jesus, invited to Martha’s home in Bethany, gives us a lesson of humanity: He, who loved people, lets people love him, for both things are equally important. It would be a serious mistake, with harmful consequences for sanctity, to refuse God’s and others’ affection.
      Martha or Mary? But…, why opposing those who loved each other so much and loved God too? Jesus loved Martha and Mary, and their brother Lazarus, and He loves each one of us, too.
      On the path of sainthood not any two souls are exactly alike. We all try to love God, but within our own style and personality, without imitating anyone. Our models are Christ and the Mother of God. Do you resent how others treat God? Try to learn from his personal piety.
      «Lord, don’t you care that my sister has left me to do all the serving? Ask her therefore to help me» (Lk 10:40). To serve others, for the love of God, is an honor, not a burden. Do we serve with joy, as the Mother of God did with her cousin Elisabeth or at Cana’s wedding, or as Jesus did when washing the Apostle’s feet at the Last Supper?
      «Martha, Martha, you worry and are troubled about many things, whereas only one thing is needed» (Lk 10:41-42). Let us lose neither our peace nor our good humor. And to accomplish it, let us take good care of God’s presence. «Know it well: There is something holy, something divine, hidden in the most ordinary situations; and it is up to each person to discover it (…); either we learn to find our Lord in ordinary, everyday life, or else we shall never find him» (St. Josemaria).
      «Mary has chosen the better part, and it will not be taken away from her» (Lk 10:42). God wants us happy. That our Mother in Heaven helps us to feel the joy of giving.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE DI MARTEDì 9 OTTOBRE 2018
    Jour liturgique : Temps ordinaire- 16e Semaine: Dimanche (C)
    Texte de l'Évangile (Lc 10,38-42): Alors qu'il était en route avec ses disciples, Jésus entra dans un village. Une femme appelée Marthe le reçut dans sa maison. Elle avait une soeur nommée Marie qui, se tenant assise aux pieds du Seigneur, écoutait sa parole. Marthe était accaparée par les multiples occupations du service. Elle intervint et dit: «Seigneur, cela ne te fait rien? Ma soeur me laisse seule à faire le service. Dis-lui donc de m'aider». Le Seigneur lui répondit: «Marthe, Marthe, tu t'inquiètes et tu t'agites pour bien des choses. Une seule est nécessaire. Marie a choisi la meilleure part: elle ne lui sera pas enlevée».

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    1. REFLEXION DE LELLA.

      ET PRIERE : "Je te prie Esprit Saint d'être toujours présent dans mon coeur, de m'aider à te comprendre et à comprendre la Parole du Seigneur que tu dictas à tes apôtres qui la connurent aussi, sans toi ils ne l'auraient pas compris de bout en bout. Je te demande, de m'enseigner à la connaître, pour que je sache toujours comment faire pour suivre ses enseignements."

      - Combien de merveilleuses occasions pour connaître Jésus dans ce passage, essayons de l'exprimer ensemble avec l'aide de l'Esprit Saint. Avant tout une petite caractéristique historique qui ai appris en lisant les autres réflexions, de ceux qui connaissent la théologie et l'histoire, bien plus que moi: en ces temps là, les femmes ne pouvaient pas participer aux célébrations liturgiques, et ensuite aussi pour recevoir les hôtes, les femmes étaient là seulement pour servir, une présence muette elles sont exclues. Par contre, Marthe et Marie étaient en confidence avec Jésus, elles étaient comme ses disciples, parce qu'être en communion avec Jésus, signifie aussi, être en confidence avec Lui. Marthe veut que le Seigneur soit content de son accueil, elle prépare tout avec grand soin, elle ne demande pas d'aide, mais ensuite elle se fatigue et s'énerve parce que sa soeur ne l'a pas aidé, et alors, sûre que sa manière de faire est juste, elle recherche l'appui de Jésus elle voudrait qu'Il grondât sa soeur parce qu'elle n'a pas participé au service. Marie, sûre que sa soeur aurait dut prévoir de servir l'hôte, elle en a profité de et s'est assise à ses pieds pour écouter Jésus qui parlait et enseignait, elle était si prise par ce qu'elle était en train d'écouter qu'elle ne s'est pas non plus rendue compte que sa soeur était en train de se fatiguer. L'attitude des deux femmes est très semblable au nôtre, c'est l' attitude de celui qui comme Marthe se prodigue pense que tout faire bien soit son devoir, mais elle n'écoute pas cette envie intérieure de s'arrêter pour écouter le Seigneur qui cependant commence à se faire voie en elle et elle commence à devenir énervée et intolérante. Marthe ne s'arrête pas, elle a envie de s'arrêter pour écouter, mais il y a beaucoup de choses à faire et elle sait si bien le faire seule, elle sait servir le Seigneur, et son savoir servir matériellement et nécessaire.....À ce point nous essayons de voir ce que nous réussissons à reconnaître dans cette attitude et combien de nous trouvent que nous sommes semblables à Marthe en cela,... nous occuper pour faire quelque chose de bon pour le Seigneur. Moi je suis bonne - je sais écrire - je sait parler - je sais lire - je sais préparer l'autel - je suis toujours la première à arriver - je sais tenir les enfants sage à l'église - je n'oublie jamais rien.......c'est sûr? Marthe laisse la place au Seigneur ou voudrais-tu entrer dans cette hostie toi aussi? Est-ce que tu prépares l'autel et les lectures, et est-ce que tu as dédié ton temps précieux pour lire la Parole de Dieu et pour te demander qu'est-ce que veut te dire le Seigneur ?

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    2. SUITE

      Oui vraiment à toi, parce que tu ne nous croiras pas, mais aussi tu as besoin de Lui, d'écouter et de faire pénétrer dans tes os sa Parole, tu apprendrais peut-être alors à ne pas juger et à ne pas condamner celui qui n'est pas précis comme toi dans le service, ou simplement qui est différent de toi. Peut-être que toi qui écoute, tu saurais que Jésus est venu pour tous, qu'il ne parle pas pour lui même, mais pour être écouté et, si tu ne l'écoutes pas, aussi tu rates quelque chose, justement comme Marie qui ne se préoccupe pas de le servir. Et toi Marie? Après avoir écouté, t'être immergée dans l'écoute de sa Parole, l'avoir digéré faite entrer dans ton coeur après l'avoir méditée.....t'es tu aperçue que ta soeur était fatiguée? Est-ce que tu t'es aperçue de sa demande muette d'aide? Va cours derrière elle, cette soeur en difficulté et aide-la, parce qu'autrement cela voudrait dire que tu n'as pas su digérer la Parole du Seigneur qui parle de communion, copartage et amour. Combien de choses seraient encore à dire, sur cette histoire simple de Vie de Jésus mais chacun de nous, peut ici essayer d'écrire la sienne; celle de sa rencontre personnel avec le Seigneur. Est-ce que ma maison est toujours prête? Est-ce que je suis sûre de vouloir l'accueillir et l'écouter? Ou est-ce que j'ai trop à faire pour cela? Pour apprendre à aimer Jésus, il faut apprendre à le connaître et à le reconnaître en ce que nous faisons. Nous pouvons le lui demander directement, ne le laissons pas dehors devant la porte à frapper, ouvrons notre coeur, et il viendra le remplir de Dons que nous n'imaginons plus. Si tu le fais....Merci de sa part.

      COMMENTAIRE de l'Abbé Josep RIBOT i Margarit
      (Tarragona, Espagne)

      Aujourd'hui, comme chaque jour, tu peux apprendre de l'Évangile. Jésus, invité au foyer de Béthanie, nous donne une leçon d'humanité: Lui, qui aimait les autres, se laisse aimer, puisque les deux choses sont importantes. Rejeter les preuves d'affection, de Dieu et des autres, serait une grave erreur, comportant des conséquences néfastes pour la sainteté. Marie ou Marthe? Mais… Pourquoi confronter ceux qui s'aimaient tant, et qui aimaient tant Dieu? Jésus aimait Marthe et Marie, et son frère Lazare, et nous aime tous et chacun. Sur le chemin de la sainteté, il n'y a pas deux âmes identiques. Tous et chacun tentons d'aimer Dieu, mais avec notre propre style et personnalité, sans imiter qui que ce soit. Notre modèle est le Christ et la Vierge. La façon d'aimer Dieu des autres te dérange? Essaie d'apprendre de leur piété personnelle. «Seigneur, cela ne te fait rien? Ma sœur me laisse seule à faire le service. Dis-lui donc de m'aider» (Lc 10,40). Servir les autres, par amour pour Dieu, est un honneur, et non une charge. Nous servons, avec joie, comme la Vierge à sa cousine Sainte Elizabeth ou lors des noces de Cana, ou comme Jésus, au lavage de pieds de la Dernière Cène? «Marthe, Marthe, tu t'inquiètes et tu t'agites pour bien des choses. Une seule est nécessaire» (Lc 10,41-42). Ne perdons pas la paix, ni la bonne humeur. Et pour ce faire, tâchons de prendre soin de la présence de Dieu. «Sachez-le bien: il y a quelque chose de saint, de divin, caché dans les situations quotidiennes, que chacun de nous devons découvrir (…); ou nous savons trouver le Seigneur dans notre vie ordinaire, ou nous ne le trouverons jamais» (Saint Josemaría). «Marie a choisi la meilleure part: elle ne lui sera pas enlevée» (Lc 10,42). Dieu veut notre bonheur. Que notre Mère du Ciel nous aide à trouver la joie du don de nous-mêmes.

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