VANGELO DI SABATO 20 OTTOBRE 2018
(Lc 12,8-12) Lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA: O mio amato Signore, non lasciarmi mai sola, anche se non merito la tua grazia; stammi vicino sempre, per non permettere che io sbagli e che mi senta mai sola senza il tuo aiuto.
Credo che ognuno di noi leggendo questa pagina possa ritrovarsi un po’ timoroso ed impaurito. Era sicuramente un messaggio per i primi discepoli di Gesù,ma ormai siamo abituati a leggere anche nell’ attualità le pagine del vangelo, perché ci siamo ormai resi conto che non è un libro antico, ma sempre attuale, specialmente se pensiamo a tutto quello che succede al giorno d’ oggi, a quanto la Chiesa ed i cristiani in genere siano perseguitati; alla pacifica invasione da parte dell’islam che avviene in ogni paese d’Europa e quanto pericoli essa in fondo nasconda. Siamo dei Cristiani strani noi, litighiamo addirittura tra di noi, ma in fondo non siamo peggiori di altri, solo che a volte sembra quasi che ci vergogniamo rispetto al mondo di avere fede . Gesù non è certo un malvivente di cui ci dobbiamo vergognare, ma quello che ci fa essere così tiepidi è che ci vergogniamo di noi stessi, di non essere capaci di amare allo stesso modo, neanche i parenti più stretti; mentre l’amore che Lui ci ha dimostrato è immenso ed allora, a causa della nostra incapacità, mettiamo in dubbio persino l'amore di Dio. L ’orgoglio umano è la cosa più stupida di cui siamo pieni, e pur di non riconoscere le nostre mancanze, preferiamo pensare di tutto, così la mente spazia dall’ ateismo alla new age, dall’ islam al buddismo e così via… Ma la cosa più importante che leggiamo in questa pagina è che esiste un peccato che non potrà mai essere perdonato quello della bestemmia contro lo Spirito Santo, e sarà bene che proviamo a capire in che cosa consiste se non vogliamo perderci. Facciamo riferimento alle parole di Gesù: "Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio." (Giovanni 16:8) Quindi dubitare dell’amore di Dio e della possibilità di essere salvati è opporsi all'opera dello Spirito Santo, così come facevano i farisei a cui Gesù si rivolgeva. Peccare contro lo Spirito Santo significa questo: rifiutare volontariamente fino alla fine l'opera della salvezza che Egli vuol fare nel nostro cuore. Rifiutare il perdono vuol dire rifiutare di essere amati da Dio, non riconoscerlo come padre e non accettare di lasciarsi abbracciare da Lui. In questo periodo vedo intorno a me e leggo nel web tante cose diverse, anche tante interpretazioni date alle parole e ai gesti del Papa, e se posso, vorrei ricordare che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, che la via che percorre è quella indicata da Gesù. L'apertura ai peccatori non è l'apertura al peccato, e rifiutare il perdono per tutti i peccatori vuol dire voler decidere al posto di Dio. Siamo tutti fratelli, tutti figli di Dio, sia che ci comportiamo da tali o no, questo non cambia, possiamo decidere di vivere da Caino o da Abele, possiamo decidere di stare dalla parte di chi vuole solo i fratelli che gli fanno comodo, o accettare anche i fratelli scomodi; possiamo decidere di seguire lo Spirito di Gesù o lo spirito del mondo, ma non possiamo nascondere a Dio i veri sentimenti del nostro cuore. In Luca 12: 1 Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. 2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.4 A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. 5 Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
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Rev. D. Albert TAULÉ i Viñas (Barcelona, Spagna)
Oggi, risuonano ancora una volta le parole di Gesù che ci invita a riconoscerlo di fronte agli uomini. «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio» (Lc 12,8). Stiamo in un tempo in cui nella vita pubblica si rivendica la laicità, obbligando i credenti a manifestare la loro fede solo nell’ambito privato. Quando un cristiano, un presbitero, un vescovo, il Papa… dice qualcosa pubblicamente, anche se è piena di buon senso, disturba, solo perché viene da lui, come se non si avesse il diritto –come tutti, del resto!– di dire quello che pensiamo. Malgrado disturbi, non possiamo non annunciare il Vangelo. In ogni caso, «lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire» (Lc 12,12). A tale proposito, san Cirillo di Gerusalemme ribadiva ciò affermando che «lo Spirito Santo, che abita in coloro che sono ben disposti, ispira come un dottore quello che devono dire». Gli attacchi che ci fanno hanno una distinta gravità, perché non è la stessa cosa sparlare di un membro della Chiesa (e a volte con ragione, per le nostre mancanze), che attaccare lo stesso Gesù Cristo (se lo vedono solamente nella sua dimensione umana), o ingiuriare lo Spirito Santo, sia bestemmiando sia negando l’esistenza e gli attributi di Dio. Per quanto si riferisce al perdono dell’offesa, anche quando il peccato è veniale, è necessario un atteggiamento previo, che è il pentimento. Senza pentimento il perdono non è possibile, il ponte è rotto da una parte. Per questo Gesù dice che ci sono peccati che nemmeno Dio perdonerà, se non c’è da parte del peccatore l’umile atteggiamento di riconoscere il proprio peccato (cf. Lc 12,10).
Credo che ognuno di noi leggendo questa pagina possa ritrovarsi un po’ timoroso ed impaurito. Era sicuramente un messaggio per i primi discepoli di Gesù,ma ormai siamo abituati a leggere anche nell’ attualità le pagine del vangelo, perché ci siamo ormai resi conto che non è un libro antico, ma sempre attuale, specialmente se pensiamo a tutto quello che succede al giorno d’ oggi, a quanto la Chiesa ed i cristiani in genere siano perseguitati; alla pacifica invasione da parte dell’islam che avviene in ogni paese d’Europa e quanto pericoli essa in fondo nasconda. Siamo dei Cristiani strani noi, litighiamo addirittura tra di noi, ma in fondo non siamo peggiori di altri, solo che a volte sembra quasi che ci vergogniamo rispetto al mondo di avere fede . Gesù non è certo un malvivente di cui ci dobbiamo vergognare, ma quello che ci fa essere così tiepidi è che ci vergogniamo di noi stessi, di non essere capaci di amare allo stesso modo, neanche i parenti più stretti; mentre l’amore che Lui ci ha dimostrato è immenso ed allora, a causa della nostra incapacità, mettiamo in dubbio persino l'amore di Dio. L ’orgoglio umano è la cosa più stupida di cui siamo pieni, e pur di non riconoscere le nostre mancanze, preferiamo pensare di tutto, così la mente spazia dall’ ateismo alla new age, dall’ islam al buddismo e così via… Ma la cosa più importante che leggiamo in questa pagina è che esiste un peccato che non potrà mai essere perdonato quello della bestemmia contro lo Spirito Santo, e sarà bene che proviamo a capire in che cosa consiste se non vogliamo perderci. Facciamo riferimento alle parole di Gesù: "Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio." (Giovanni 16:8) Quindi dubitare dell’amore di Dio e della possibilità di essere salvati è opporsi all'opera dello Spirito Santo, così come facevano i farisei a cui Gesù si rivolgeva. Peccare contro lo Spirito Santo significa questo: rifiutare volontariamente fino alla fine l'opera della salvezza che Egli vuol fare nel nostro cuore. Rifiutare il perdono vuol dire rifiutare di essere amati da Dio, non riconoscerlo come padre e non accettare di lasciarsi abbracciare da Lui. In questo periodo vedo intorno a me e leggo nel web tante cose diverse, anche tante interpretazioni date alle parole e ai gesti del Papa, e se posso, vorrei ricordare che la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, che la via che percorre è quella indicata da Gesù. L'apertura ai peccatori non è l'apertura al peccato, e rifiutare il perdono per tutti i peccatori vuol dire voler decidere al posto di Dio. Siamo tutti fratelli, tutti figli di Dio, sia che ci comportiamo da tali o no, questo non cambia, possiamo decidere di vivere da Caino o da Abele, possiamo decidere di stare dalla parte di chi vuole solo i fratelli che gli fanno comodo, o accettare anche i fratelli scomodi; possiamo decidere di seguire lo Spirito di Gesù o lo spirito del mondo, ma non possiamo nascondere a Dio i veri sentimenti del nostro cuore. In Luca 12: 1 Nel frattempo, radunatesi migliaia di persone che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. 2 Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.4 A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. 5 Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
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Rev. D. Albert TAULÉ i Viñas (Barcelona, Spagna)
Oggi, risuonano ancora una volta le parole di Gesù che ci invita a riconoscerlo di fronte agli uomini. «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio» (Lc 12,8). Stiamo in un tempo in cui nella vita pubblica si rivendica la laicità, obbligando i credenti a manifestare la loro fede solo nell’ambito privato. Quando un cristiano, un presbitero, un vescovo, il Papa… dice qualcosa pubblicamente, anche se è piena di buon senso, disturba, solo perché viene da lui, come se non si avesse il diritto –come tutti, del resto!– di dire quello che pensiamo. Malgrado disturbi, non possiamo non annunciare il Vangelo. In ogni caso, «lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire» (Lc 12,12). A tale proposito, san Cirillo di Gerusalemme ribadiva ciò affermando che «lo Spirito Santo, che abita in coloro che sono ben disposti, ispira come un dottore quello che devono dire». Gli attacchi che ci fanno hanno una distinta gravità, perché non è la stessa cosa sparlare di un membro della Chiesa (e a volte con ragione, per le nostre mancanze), che attaccare lo stesso Gesù Cristo (se lo vedono solamente nella sua dimensione umana), o ingiuriare lo Spirito Santo, sia bestemmiando sia negando l’esistenza e gli attributi di Dio. Per quanto si riferisce al perdono dell’offesa, anche quando il peccato è veniale, è necessario un atteggiamento previo, che è il pentimento. Senza pentimento il perdono non è possibile, il ponte è rotto da una parte. Per questo Gesù dice che ci sono peccati che nemmeno Dio perdonerà, se non c’è da parte del peccatore l’umile atteggiamento di riconoscere il proprio peccato (cf. Lc 12,10).
VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 20 OTTOBRE 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Sábado XXVIII del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Lc 12,8-12): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus discípulos: «Yo os digo: Por todo el que se declare por mí ante los hombres, también el Hijo del hombre se declarará por él ante los ángeles de Dios. Pero el que me niegue delante de los hombres, será negado delante de los ángeles de Dios. A todo el que diga una palabra contra el Hijo del hombre, se le perdonará; pero al que blasfeme contra el Espíritu Santo, no se le perdonará.
Cuando os lleven a las sinagogas, ante los magistrados y las autoridades, no os preocupéis de cómo o con qué os defenderéis, o qué diréis, porque el Espíritu Santo os enseñará en aquel mismo momento lo que conviene decir».
MI REFLEXIÓN
EliminaORACIÓN
¡Oh, mi amado Señor, no me dejes nunca sola, a pesar de que no merezco tu gracia, quédate cerca de mí para siempre, no me dejes mal y que nunca debería sentirse solo sin tu ayuda.
Creo que cada uno de nosotros la lectura de este puede verse un poco temerosa y asustada.
Definitivamente fue un mensaje a los primeros discípulos de Jesús, pero ahora estamos acostumbrados a leer las páginas actuales del evangelio, porque ahora nos hemos dado cuenta de que no es un libro antiguo, pero siempre presente, sobre todo si pensamos en todo lo que sucede hasta la actualidad, a lo que la Iglesia y los cristianos en general, son perseguidos por la invasión pacífica del Islam que ocurre en todos los países de Europa y de los peligros que esconde en la parte inferior.
Somos cristianos raro nosotros, incluso nos peleamos entre nosotros, pero al final no somos peores que otros, sólo que a veces parece que estamos avergonzados por el mundo tener fe.
Jesús no es un criminal que deberíamos estar avergonzados, pero lo que nos hace tan caliente es que nos avergonzamos de nosotros mismos, de no ser capaz de amar de la misma manera, ni siquiera los parientes más cercanos, mientras que el amor que Él ha demostrado es inmensa, y luego, a causa de nuestro fracaso, dudamos incluso el amor de Dios.
El orgullo del hombre es la cosa más tonta de lo que estamos llenos, y antes de lo que admite sus defectos, preferimos pensar en todo, por lo que la mente desde el ateísmo a la nueva edad, del Islam al budismo, y así sucesivamente ...
Pero lo más importante que podemos leer en esta página es que no es un pecado que no puede ser perdonado el de la blasfemia contra el Espíritu Santo, y será bueno que tratemos de entender de qué manera, si no se quiere perder.
Nos referimos a las palabras de Jesús: "Cuando llegó el momento [el Espíritu Santo] convencerá al mundo de pecado, de justicia y de juicio." (Juan 16:08)
Así que dudan del amor de Dios y la oportunidad de ser salvo es oponerse a la obra del Espíritu Santo, al igual que los fariseos a los que Jesús se estaba dirigiendo. Pecar contra el Espíritu Santo quiere decir esto: rechazar voluntariamente hasta el final de la obra de la salvación que Él quiere hacer en nuestro corazón.
Rechazar el perdón significa negarse a ser amados por Dios, no lo reconocen como un padre y se niegan a dejar que abracé por Lui.In este período que veo a mi alrededor y he leído en el webb muchas cosas diferentes, incluso muchas interpretaciones dadas a las palabras y los gestos de la Papa, y si puedo, debo mencionar que la Iglesia es guiada por el Espíritu Santo, que es la carretera que atraviesa la indicada por la inclusión Gesù.L "de los pecadores no es la apertura al pecado y rechazar el perdón por todos los pecadores significa supongamos que desea determinar el lugar de Dios, todos somos hermanos, todos hijos de Dios, si actuamos como tal o no, esto no cambia, podemos decidir vivir de Caín y Abel, podemos decidir que ponerse del lado de aquellos que sólo quieren los hermanos que hacen que se sienta cómodo, o aceptar los hermanos incómodos, podemos decidir seguir el Espíritu de Jesús o el espíritu del mundo, pero no puede esconderse de Dios, los verdaderos sentimientos de nuestro corazón.
En Lucas 12: 1 En el ínterin, se han reunido miles de personas que pisotean unos a otros, Jesús comenzó a hablar en primer lugar a sus discípulos: "Guardaos de la levadura de los fariseos, que es la hipocresía. 2 No hay nada encubierto que no haya de ser manifestado, ni secreto que no haya de saberse. 3 Por tanto, todo lo que habéis dicho en tinieblas, se oirá a la luz, y lo que habéis hablado al oído en los aposentos, se proclamará en el tetti.4 ustedes, mis amigos, les digo: ¡No tengáis miedo a los que matan el cuerpo y después de no puede hacer nada más. 5 le enseñaré a quién debéis temer: Temed a aquel que después que haya vida, tiene poder de echar en el infierno. Sí, os digo que temerle.
Rev. D. Albert TAULÉ i Viñas
Elimina(Barcelona, España)
Hoy resuenan otra vez las palabras de Jesús invitándonos a reconocerlo ante los hombres. «Por todo el que se declare por mí ante los hombres, también el Hijo del hombre se declarará por él ante los ángeles de Dios» (Lc 12,8). Estamos en un tiempo en que en la vida pública se reivindica la laicidad, obligando a los creyentes a manifestar su fe únicamente en el ámbito privado. Cuando un cristiano, un presbítero, un obispo, el Papa..., dice alguna cosa públicamente, aunque sea llena de sentido común, molesta, únicamente porque viene de quien viene, como si nosotros no tuviésemos derecho —¡como todo el mundo!— a decir lo que pensamos. Por más que les incomode, no podemos dejar de anunciar el Evangelio. En todo caso, «el Espíritu Santo os enseñará en aquel mismo momento lo que conviene decir» (Lc 12,12). Al respecto, san Cirilo de Jerusalén lo remataba afirmando que «el Espíritu Santo, que habita en los que están bien dispuestos, les inspira como doctor aquello que han de decir».
Los ataques que nos hacen tienen una gravedad distinta, porque no es lo mismo decir mal de un miembro de la Iglesia (a veces con razón, por nuestras deficiencias), que atacar a Jesucristo (si lo ven únicamente en su dimensión humana), o injuriar al Espíritu Santo, ya sea blasfemando, ya sea negando la existencia y los atributos de Dios.
Por lo que se refiere al perdón de la injuria, incluso cuando el pecado es leve, es necesaria una actitud previa que es el arrepentimiento. Si no hay arrepentimiento, el perdón es inviable, el puente está roto por un lado. Por esto, Jesús dice que hay pecados que ni Dios perdonará, si no hay por parte del pecador la actitud humilde de reconocer su pecado (cf. Lc 12,10).
VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 20 OTTOBRE 2018
RispondiEliminaLiturgic day: Saturday 28th in OrdinaryTime
Gospel text (Lc 12,8-12): Jesus said to his disciples, «I tell you, whoever acknowledges me before people, the Son of Man will also acknowledge before the angels of God. But the one who denies me before others will be denied before the angels of God. There will be pardon for the one who criticizes the Son of Man, but there will be no pardon for the one who slanders the Holy Spirit.
When you are brought before the synagogues, governors and rulers, don’t worry about how you will defend yourself or what to say. For the Holy Spirit will teach you at that time what you have to say».
MY REFLECTION
EliminaPRAYER
O my beloved Lord, do not ever leave me alone, even though I do not deserve your grace, stay close to me forever, do not let me wrong and that I should ever feel alone without your help.
I believe that each of us reading this can find themselves a little fearful and afraid.
It was definitely a message to the first disciples of Jesus, but now we are used to read the current pages of the gospel, because we have now realized that there is an ancient book, but always present, especially if we think of everything that happens to the present day, to what the Church and Christians in general are persecuted for the peaceful invasion of Islam that happens in every country of Europe and what dangers it hides at the bottom.
We are Christians weird us, even we fight amongst ourselves, but in the end we are not worse than others, just that sometimes it seems that we are ashamed about the world have faith.
Jesus is not a criminal that we should be ashamed, but what makes us so warm is that we are ashamed of ourselves, of not being able to love in the same way, not even the closest relatives, while the love that He has shown is immense, and then, because of our failure, we doubt even the love of God.
The pride of man is the dumbest thing of which we are full, and sooner than admit their shortcomings, we prefer to think of everything, so the mind ranging from atheism to new age, from Islam to Buddhism, and so on ...
But the most important thing we read on this page is that there is a sin that can never be forgiven that of blasphemy against the Holy Spirit, and it will be good that we try to understand in what way if you do not want to miss.
We refer to the words of Jesus: "When it came to [the Holy Spirit] will convict the world concerning sin and righteousness and judgment." (John 16:8)
So doubt the love of God and the chance to be saved is to oppose the work of the Holy Spirit, as did the Pharisees to whom Jesus was addressing. To sin against the Holy Spirit does this mean: refuse voluntarily until the end of the work of salvation that He wants to do in our hearts.
Refuse forgiveness means to refuse to be loved by God, do not recognize it as a father and refuse to let embraced by Lui.In this period I see around me and I read in the webb so many different things, even many interpretations given to the words and gestures of the Pope, and if I can, i should mention that the Church is guided by the Holy Spirit, which is the road that runs through the one indicated by Gesù.L 'inclusion of sinners is not opening to sin, and refuse forgiveness for all sinners means say you want to decide the place of God We are all brothers, all sons of God, whether we act as such or not, this does not change, we can decide to live from Cain or Abel, we can decide to take the side of those who want only the brothers who make him comfortable, or accept the brothers uncomfortable, we can decide to follow the Spirit of Jesus or the spirit of the world, but we can not hide from God the true feelings of our heart.
In Luke 12: 1 In the meantime, have gathered thousands of people trampling on one another, Jesus began to speak first to his disciples: "Beware of the leaven of the Pharisees, which is hypocrisy. 2 There is nothing concealed that will not be revealed, nor secret that will not be known. 3 Therefore whatsoever ye have spoken in darkness shall be heard in the light, and what ye have spoken in the ear in closets shall be proclaimed upon the tetti.4 you, my friends, I say: Do not be afraid of those who kill the body and after can not do no more. 5 will show you whom you should fear: Fear him, which after he hath killed hath power to cast into hell. Yes, I tell you, fear him.
+ Fr. Albert TAULÉ i Viñas
Elimina(Barcelona, Spain)
Today, Jesus' words inviting us to acknowledge him before men, reverberate once more: «I tell you, whoever acknowledges me before people, the Son of Man will also acknowledge before the angels of God» (Lk 12:8). We live a time when public life vindicates the lay status, forcing believers to express their faith only within the range of their private confines. When a Christian, a priest, a bishop, the Pope... have something to say publicly, even though it may be full of common sense, it is widely criticized, simply because it comes from that particular person, irrespective of the fact that we —as everybody else!— are also entitled to say what we think. But, no matter how much of an inconvenience it may be for some, we cannot help announcing the Gospel. In any case, «the Holy Spirit will teach you at that time what you have to say» (Lk 12:12). In this respect, St Cyril of Jerusalem emphasized it while affirming «the Holy Spirit, who dwells in those well predisposed, teaches us, as a doctor, what we have to tell».
The attacks we suffer, may have a different materiality, because it is not the same to reprove a member of the Church (at times, quite rightly because of our many shortcomings), than attacking Jesus Christ (when observed only in his human dimension), or slandering the Holy Spirit, whether by blasphemy or by disavowal of the existence and attributes of God.
With respect to forgiving the offense, even if the sin is light, it is necessary a previous inner attitude of contrition. If there is no ruefulness, there cannot be any exculpation, for the bridge is broken at one end. This is why Jesus says there are sins that not even God will forgive, unless there exists the humble attitude on the sinner's side to admit his sin (cf. Lk 12:10).
VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 20 OTTOBRE 2018
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 28e Semaine: Samedi Texte de l'Évangile (Lc 12,8-12): «Je vous le déclare: Celui qui se sera prononcé pour moi devant les hommes, le Fils de l'homme se prononcera aussi pour lui devant les anges de Dieu. Mais celui qui m'aura renié en face des hommes sera renié en face des anges de Dieu. Et celui qui dira une parole contre le Fils de l'homme, cela lui sera pardonné; mais si quelqu'un blasphème contre l'Esprit Saint, cela ne lui sera pas pardonné. Quand on vous traduira devant les synagogues, les puissances et les autorités, ne vous tourmentez pas pour savoir comment vous défendre ou comment parler. Car l'Esprit Saint vous enseignera à cette heure même ce qu'il faudra dire».
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE : Ô mon Seigneur bien-aimé, ne me laisse jamais seul, même si je ne mérite pas ta grâce, reste près de moi pour toujours, pour ne pas me permettre de me sentir seul, sans ton aide."
- Je crois que chacun de nous en lisant cette page puisse se retrouver un peu craintif et effrayé. C'était sûrement un message pour les premiers disciples de Jésus, mais nous aussi sommes habitués à lire les pages de l'évangile maintenant dans les actualités, parce que nous nous sommes rendus compte que ce n'est pas un livre ancien, mais toujours actuel, spécialement si nous pensons à tout ce qui arrive au jour d'aujourd'hui, et combien de l'Église et de chrétiens sont persécutés d'une façon générale; par les calmes invasions de la part de l'islam qui arrive en chaque pays de l'Europe et combien de dangers se cache au fond. Nous sommes d'étranges Chrétiens nous nous disputons entre nous, mais nous ne sommes pas vraiment pires que les d'autres, seulement parfois il semble presque que nous avons honte devant le monde d'avoir la foi. Jésus n'est certainement pas un malfaiteur dont nous devons avoir honte, mais ce qui nous fait être si tièdes c'est que nous avons honte de nous mêmes, de ne pas être capables d'aimer de la même façon, nos parents les plus proche non plus; pendant que l'amour qu'il nous a montré est immense et alors, à cause de notre incapacité, nous mettons en doute jusqu'à l'amour de Dieu. L'orgueil humain est la chose la plus stupide dont nous sommes remplis, et pour ne pas reconnaître lno propres manques, nous préférons tout penser, ainsi l'esprit espace de l'athéisme au new age, de l'islam au bouddhisme et ainsi va.... Mais la chose la plus importante que nous lisons dans cette page est qu'un péché existe qui ne pourra jamais être pardonné celui du l'injure contre l'Esprit Saint, et il est bien que nous essayons de comprendre en quoi il consiste si nous ne voulons pas nous perdre. Faisons référence aux paroles de Jésus: "Quand sera venu [l'Esprit Saint], il convaincra le monde du le péché, la justice et le jugement." (Giovanni16:8) Ensuite douter de l'amour de Dieu et de la possibilité d'être sauvé c'est s'opposer à l'oeuvre de l'Esprit Saint, comme faisaient les pharisiens à qui Jésus s'adressait. Pécher contre l'Esprit Saint signifie ceci: refuser jusqu'à la la fin volontairement l'oeuvre du salut qu'il veut mettre dans notre coeur. Refuser le pardon veut dire refuser d'être aimé de Dieu, ne pas le reconnaître comme père et ne pas accepter de se laisser enlacer par lui. Dans cette période je vois autour de moi et je lis sur le webb beaucoup de choses différentes, beaucoup d'interprétations données aux paroles et aux gestes du Pape, et si je peux, je voudrais rappeler que l'Église est guidée par l'Esprit Saint que la voie qu'elle parcourt il est celle-là indiquée par Jésus. L'ouverture aux pécheurs n'est pas au péché, et refuser le pardon pour tous les pécheurs veut dire vouloir décider à la place de Dieu.
Nous sommes tous frère, tous fils de Dieu, soit que nous nous conduisons de ce types ou non, cela ne change pas, nous pouvons décider de vivre en Caïn ou en Abel, nous pouvons décider de rester de la part de celui qui veut seulement les frères qui lui sont confortable, ou accepter les frères inconfortables aussi; nous pouvons décider de suivre l'Esprit de Jésus ou l'esprit du monde, mais nous ne pouvons pas cacher à Dieu les vrais sentiments de notre coeur.
En Luc12: 1 dans l'entre temps se réuni des milliers de gens qui les piétinaient à l'événement, Jésus commença d'abord à dire aux disciples: "Gardez-vous du levain des pharisiens qui est l'hypocrisie. 2 Rien n'est caché qui ne sera pas dévoilé, ni de secret qui ne sera pas connu. 3 Pourtant ce que vous aurez dit dans les ténèbres, sera entendu en pleine lumière; et ce que vous aurez dit à l'oreille dans les pièces les plus intérieures, sera annoncé sur les toits. 4 à vous mes amis je dit: Ne craignez pas ceux qui tuent le corps ils ne peuvent plus rien faire rien après. 5 Je vous montrerez par contre qui vous devez craindre: vous craindrez Celui qui, après avoir tué, a le pouvoir de jeter dans l'enfer. Oui, je vous le dis, craignez Celui-ci.
EliminaAbbé Albert TAULÉ i Viñas
(Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, résonnent une fois de plus les paroles de Jésus qui nous invite à Le reconnaître devant les hommes: «Celui qui se sera prononcé pour moi devant les hommes, le Fils de l'homme se prononcera aussi pour lui devant les anges de Dieu» (Lc 12,8). Nous vivons dans une époque dans laquelle on revendique la laïcité, obligeant les croyants à ne manifester leur foi que dans la sphère privée. Lorsqu'un chrétien, un prêtre, un évêque, le Pape…, dit quelque chose publiquement, bien que ce soit plein de sens commun, cela dérange, uniquement parce que ce qu'il dit vient de lui, comme si nous n'avions pas le droit —comme tout le monde!— de dire ce que nous pensons. Pour autant que cela puisse les déranger, nous ne pouvons pas cesser d'annoncer l'Évangile. De toute façon, «l'Esprit Saint, qui habite en ceux qui ont de bonnes dispositions, les inspire à dire ce qu'ils ont à dire comme des docteurs».
Les attaques qui nous font sont d'une gravité différente, car ce n'est pas la même chose parler mal d'un membre de l'Église (quelques fois avec raison, pour nos défauts), que d'attaquer Jésus-Christ (si ils le voient uniquement dans sa dimension humaine), ou d'injurier le Saint-Esprit, que ce soit en blasphémant, ou en niant l'existence ou les attributs de Dieu.
Pour ce qui se réfère au pardon de l'injure, y compris lorsque le péché est véniel, il est nécessaire qu'il existe une attitude préalable d'amendement. S'il n'y a pas d'amendement, le pardon est inviable, le pont est brisé d'un côté. Pour cette raison, Dieu dit qu'il y a des péchés que ni Dieu pardonnera, s'il n'y a pas de la part du pécheur une attitude humble de reconnaître son péché (cf. Lc 12,10).