_ San Leonardo da Porto Maurizio Sacerdote
26 novembre
Porto Maurizio, Imperia, 1676 - Roma, 26 novembre 1751
È il santo a cui si deve il merito di aver ideato la Via Crucis. Ligure
(1676-1751), era figlio di un capitano di marina. Nato a Porto
Maurizio, l'odierna Imperia, compie i suoi studi a Roma presso il
Collegio romano, per poi entrare nel Ritiro di san Bonaventura, sul
Palatino, dove vestirà il saio francescano. Inviato dal Papa in Corsica a
ristabilire la concordia tra i cittadini, riuscì ad ottenere,
nonostante le gravi divisioni tra gli abitanti, un impensabile abbraccio
di pace. Il tema della Croce era al centro della sua predicazione:
richiamava le folle alla penitenza e alla pietà cristiana. Alfonso Maria
de' Liguori lo definì «il più grande missionario del nostro secolo».
(Avvenire)
Patronato: Missioni al popolo
Etimologia: Leonardo = forte come leone, dal latino e dal tedesco
Martirologio Romano: A Roma nel convento di San Bonaventura sul
Palatino, san Leonardo da Porto Maurizio, sacerdote dell’Ordine dei
Frati Minori, che, pieno di amore per le anime, impegnò tutta la sua
vita nella predicazione, nel pubblicare libri di devozione e nel far
visita ad oltre trecento missioni a Roma, in Corsica e nell’Italia
settentrionale.
Giovane
francescano, Leonardo aveva chiesto di andare missionario in Cina. Il
Cardinale Colloredo gli aveva risposto: " La tua Cina sarà l'Italia ".
E alla fine del Seicento, l'Italia aveva abbastanza miserie e sufficienti disgrazie per essere considerata terra di missione.
Leonardo era ancora studente a Roma, quando un compagno gli propose di
andare a udire una predica. Fatti pochi passi, trovarono un impiccato
che ciondolava dalla forca. " Ecco la predica " dissero i due giovani.
Pochi giorni dopo, il figlio del capitano marittimo di Porto Maurizio,
in Liguria, seguì due figure di frati che salivano verso il convento di
San Bonaventura, sul Palatino, dove vestì l'abito dei Francescani detti "
della riformella ", o " scalzati ".
Datosi alla predicazione, forse
ricordando quel suppliziato pendente dalla forca, fra Leonardo ebbe
sempre in mente l'altro suppliziato, pendente dalla Croce. Perciò, il
suo tema preferito fu quello della Via Crucis, devozione tipicamente
francescana, alla quale egli dette la più grande diffusione.
La sua
predicazione aveva qualcosa di drammatico e di tragico, spesso al lume
delle torce e con volontari tormenti, ai quali fra Leonardo si
sottoponeva, ora ponendo la mano sulle fiaccole accese, ora
flagellandosi a sangue.
Folle immense accorrevano ad ascoltarlo e
rimanevano impressionate dalla sua bruciante parola, che ri-chiamava
alla penitenza e alla pietà cristiana. " E’ il più grande missionario
del nostro secolo " diceva Sant'Alfonso de' Liguori. Spesso l'uditorio
intero, durante le sue prediche, scoppiava in singhiozzi.
Predicò in
tutta l'Italia, ma la regione più battuta fu la Toscana, a causa del
freddo Giansenismo, ch'egli voleva combattere prima di tutto con
l'ardore del suo cuore, poi con i suoi temi più efficaci, e cioè quello
del Nome di Gesù, della Madonna e della Via Crucis.
In una sua
missione in Corsica, i briganti dell'isola tormentata scaricarono in
aria i loro archibugi, gridando: " Viva frate Leonardo, viva la pace! ".
Tornato in Liguria, fu messa in mare una galera, intitolata, in suo
onore, San Leonardo. Ma di lui, gravemente ammalato, i marinai dicevano:
" La barca fa acqua ".
Consumato dalle fatiche missionarie, venne
infine richiamato a Roma, dove, con le sue appassionate prediche, alle
quali assisteva anche il Papa, preparò il clima spirituale per il
Giubileo del 1750. In quella occasione, piantò la Via Crucis nel
Colosseo, dichiarando quel luogo sacro per i Martiri. Gli storici hanno
dimostrato poi che nel Colosseo non furono mai martirizzati cristiani,
ma la predicazione ~ in buona fede - di San Leonardo impedì l'ulteriore
rovina del monumento, considerato fino allora come una cava di buona
pietra.
Fu l'ultima sua fatica. Morì l'anno dopo, e a San
Bonaventura al Palatino occorsero i soldati, per tenere indietro la
folla che voleva vedere il Santo e portar via le sue reliquie. "
Perdiamo un amico sulla terra - disse il Papa Lambertini - ma guadagnamo
un protettore in Cielo ".
Fu lui a proporre la definizione del
dogma mariano dell'Immacolata Concezione, mediante una consulta-zione
epistolare con tutti i pastori della Chiesa.
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