mercoledì 6 novembre 2013

SANTI é BEATI :

- San Prosdocimo di Padova Protovescovo
7 novembre

Sec. II

Viene onorato, dalla tradizione, come il primo vescovo di Padova, patrono della città euganea, e anche, secondo la opinione di vari studiosi, probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale. Anche la più bella immagine di San Prosdocimo venne dipinta da un padovano, il grande quattrocentista Andrea Mantegna. Fa parte di un polittico intitolato a Santa Giustina, altra celebre martire di Padova, che si trova attualmente nella Pinacoteca di Brera, a Milano. In questo, san Prosdocimo appare con il tipico attributo della brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. Inviato dallo stesso san Pietro, Prosdocimo a Padova avrebbe compiuto prodigi e miracoli. Dopo la sua morte si trova citata, fuori dalle mura di Padova, una «Ecclesia Sancti Prosdocimi», nota più tardi come basilica di Santa Giustina. Il vescovo, infatti, avrebbe convertito proprio Giustina, e la donna cristiana seppe mantenere intatta la sua fede, affrontando il martirio nella persecuzione di Nerone. (Avvenire)

Etimologia: Prosdocimo = l'atteso, l'aspettato, dal greco

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Padova, san Prosdocimo, che si ritiene sia stato il primo vescovo di questa città.

Ci sono nomi che suonano familiari e addirittura tipici in certe città d'Italia, mentre altrove sono considerati insoliti, strani, addirittura inauditi. Sono nomi legati al culto di un Santo locale, in molti casi un antico Vescovo, in altri un Martire.
Non molto tempo fa abbiamo parlato di Lecce, e del suo tipico Sant'Oronzo. Potremmo aggiungere Brescia, con San Giovita; Cagliari, con San Lucifero; Carrara, con San Ceccardo. E finalmente Padova, con San Prosdocimo.
Il nome di Prosdocimo per quanto oggi poco frequente, denunzia immediatamente una provenienza veneta, e in particolare patavina. E questo perché il Santo viene onorato, dalla tradizione, come il primo Vescovo di Padova, Patrono della città euganea, e anche, secondo la opinione di vari studiosi, probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale.
Anche la più bella immagine di San Prosdocimo venne dipinta da un padovano, il grande quattrocentista Andrea Mantegna. Fa parte di un polittico intitolato a Santa Giustina, altra celebre Martire di Padova, che si trova attualmente nella Pinacoteca di Brera, a Milano. In questo, San Prosdocimo appare con il tipico attributo della brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore.
Il significato etimologico del nome di Prosdocimo è molto bello, perché in greco significa " atteso ". Si può dire che San Prosdocimo, primo Vescovo di Padova, fu veramente l'atteso di quella città ancora pagana, nella quale sarebbe stato inviato dallo stesso San Pietro, dopo la consacrazione episcopale.
Nella dolce plaga euganea, San Prosdocimo avrebbe compiuto prodigi e miracoli, che una tardiva Leggenda descrisse con evidente libertà d'immaginazione. Chi si occupa di agiografia è abituato a certe letture che, nella pia intenzione degli autori, dovrebbero essere edificanti, ma che, per eccesso di zelo, finiscono con l'essere ingenue.
Fortunatamente, una certa ingenuità conferisce spesso una nota di poesia anche ai testi più stanchi a causa delle ripetizioni e dei ricalchi. A volte, però, gli scarni documenti sono più eloquenti delle ridondanti leggende. E' il caso di San Prosdocimo, per il quale, dopo la morte, si trova citata, fuor delle mura di Padova, una Ecclesia Sancti Prosdocimi, nota più tardi come basilica di Santa Giustina, una delle più belle della città.
La gloria di San Prosdocimo sarebbe stata infatti Santa Giustina, festeggiata il 7 ottobre. San Prosdocimo l'avrebbe convertita, e la donna cristiana seppe mantenere intatta la sua fede, affrontando il martirio nella persecuzione di Nerone.
Il Vescovo di Padova, invece, fu risparmiato, non si sa bene né come né perché. Giunse al termine naturale della sua vita, carico di meriti e di anni, amato come padre, venerato come Santo: San Prosdocimo, che in greco vuol dire " l'atteso ".


Fonte:
Archivio Parrocchia

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