COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Sabato 2 Novembre 2013)
LA
LITURGIA DEL GIORNO
La
Liturgia di domani Sabato 2 Novembre 2013
COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa I)
COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa II)
COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa III)
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COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa I)
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Grado
della Celebrazione: COMMEMORAZIONE
Colore
liturgico: Viola o Nero
Antifona
d'ingresso
Gesù
è morto ed è risorto; così anche quelli che sono morti in
Gesù Dio li radunerà insieme con lui. E come tutti
muoiono in Adamo, così tutti in Cristo riavranno la vita. (1Ts
4,14; 1Cor 15,22)
Colletta
Ascolta,
o Dio, la preghiera che la comunità dei credenti innalza a te
nella fede del Signore risorto, e conferma in noi la beata
speranza che insieme ai nostri fratelli defunti risorgeremo
in Cristo a vita nuova. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA
LETTURA
(Gb
19,1.23-27a)Io lo so che il mio redentore è vivo.
Dal
libro di Giobbe
Rispondendo
Giobbe prese a dire: «Oh, se le mie parole si scrivessero,se si
fissassero in un libro,fossero impresse con stilo di ferro e con
piombo,per sempre s’incidessero sulla roccia!Io so che il mio
redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!Dopo che
questa mia pelle sarà strappata via,senza la mia carne, vedrò Dio.
Io lo vedrò, io stesso,i miei occhi lo contempleranno e non un
altro».
Parola
di Dio
SALMO
RESPONSORIALE
(Sal
26)Rit:
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei
viventi.
Il
Signore è mia luce e mia salvezza:di chi avrò timore?Il Signore è
difesa della mia vita:di chi avrò paura?
Una
cosa ho chiesto al Signore,questa sola io cerco:abitare nella casa
del Signore tutti i giorni della mia vita,per contemplare la bellezza
del Signore e ammirare il suo santuario.
Ascolta,
Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!Il tuo
volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto.
Sono
certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,si rinsaldi il tuo cuore e spera nel
Signore.
SECONDA
LETTURA
(Rm
5,5-11) Giustificati
nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli,
la speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato
nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Infatti, quando eravamo ancora deboli, nel tempo stabilito Cristo
morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per
un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma
Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo
ancora peccatori, Cristo è morto per noi. A maggior ragione
ora, giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo
di lui. Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati
con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che
siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma
ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo,
grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.
Parola
di Dio
Canto
al Vangelo
(Gv
6,40) Alleluia,
alleluia. Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque vede
il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore. Alleluia.
VANGELO
(Gv
6,37-40) Chi
crede nel Figlio ha la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo
giorno.
+ Dal
Vangelo secondo Giovanni
In
quel tempo, Gesù disse alla folla: «Tutto ciò che il Padre mi
dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori,
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la
volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di
colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha
dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è
la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui
abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
Parola
del Signore
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COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa II)
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VANGELO
(Mt
25,31-46) Venite
benedetti del Padre mio.
+ Dal
Vangelo secondo Matteo
In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando il Figlio
dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui,
siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati
tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore
separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le
capre alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che saranno
alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in
eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo,
perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a
trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore,
quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o
assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto
straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando
mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a
visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico:
tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più
piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirà anche a quelli che
saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho
avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi
avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non
mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete
visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore,
quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o
malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli
risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non
avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a
me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti
invece alla vita eterna».
Parola
del Signore
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COMMEMORAZIONE
DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (Messa III)
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VANGELO
(Mt
5,1-12) Rallegratevi
ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
+ Dal
Vangelo secondo Matteo
In
quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere
e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e
insegnava loro dicendo:«Beati i poveri in spirito,perché di essi è
il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto,perché saranno
consolati. Beati i miti,perché avranno in eredità la terra. Beati
quelli che hanno fame e sete della giustizia,perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,perché troveranno misericordia. Beati i puri
di cuore,perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace,perché
saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la
giustizia,perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi
insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di
male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché
grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Parola
del Signore
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La
mia riflessione
Preghiera
A
Te o Santo Spirito mi rivolgo per capire quello che non posso capire,
aiutami, secondo quello che tu ritieni giusto.
Oggi
commemoriamo i defunti, ieri i Santi, forse spesso la differenza è
veramente minima tra gli uni e gli altri, non per merito nostro, ma
perché siamo santificati dal sacrificio di Cristo.
Una
vita non basta per imparare a vivere da cristiani, ma la nostra
aspirazione dovrebbe essere quella di vivere imitando Cristo; quella
di vivere già sulla terra da Santi, come il Santo di Dio, ma poiché
il divario è grande, troppo spesso rinunciamo.
Quello
che però riusciamo a percepire è che la nostra vita da cristiani
non finisce qui, non si ferma con la morte del corpo come un
qualsiasi ingranaggio che si rompe e che si butta, ma ha in se
qualcosa di più, qualcosa di santo, di divino, che sentiamo
anche se ci è impossibile da vedere, ma che ci permette di passare
oltre.
L’immortalità
è stato sempre il sogno degli uomini, ma non è di questa
immortalità che Gesù ci parla, ma dell’immortalità dell’anima
e ci promette cieli nuovi e terra nuova, perché tutti quelli che
muoiono in Adamo possano rinascere in Gesù ed in Lui risorgere .
Farci
troppe domande non serve, bisogna imparare a conoscere Gesù Cristo,
ascoltare la sua parola, e solo così potremo imparare a fidarci di
Lui, capire che cosa ci vuole far vivere, perché senza fede,
potremmo parlare di tante forme di vita, ma non potremmo mai
comprendere il mistero dell’eternità che ci dona solo Dio. I
nostri cari defunti, non possono più fare nulla per loro stessi, ma
noi possiamo pregare per loro,come loro pregano per noi, ed in questo
dono di reciprocità,continuiamo ad amarli e ad essere amati,uniti
all'amore di Cristo, che ci ha amato fino a morine, e risorto
per poterci risorgere. Una fortissima esperienza che non mi stancherò
mai di divulgare è quella di Gloria Polo.
Per
il libro qui la copia gratuita
My reflection
RispondiEliminaprayer
To Thee O Holy Spirit, I turn to figure out what I can not understand, help me, according to what you think is right.
Today we commemorate the dead, yesterday the Saints, perhaps often the difference is very small between the ones and the others, not because of us but because we are sanctified by Christ's sacrifice.
A lifetime is not enough to learn how to live as Christians, but our aspiration should be to live imitating Christ to live here on earth by saints, as the Holy One of God, but because the gap is big, too often we give up.
But what we can perceive is that our life as Christians does not end here, does not stop with the death of the body like any other gear that breaks down and is thrown, but has in it something more, something holy, divine, even if we feel it is impossible to see, but that allows us to move on.
The immortality has always been the dream of men, but not of this immortality that Jesus speaks to us, but the immortality of the soul, and promises us a new heaven and a new earth, for all those who die in Adam be reborn in Jesus and in Him resurrected .
Let us not ask too many questions need, we must learn to know Jesus Christ, listen to his word, and only then can we learn to trust Him, to understand what it takes to live, because without faith, we could speak of many forms of life, but not we could never understand the mystery of eternity that God gives us only
Our deceased loved ones, can no longer do anything for themselves, but we can pray for them as they pray for us, and this gift of reciprocity, we continue to love and be loved, combined with the love of Christ, who he loved to morine, and rose to be able to rise again.
Very strong experience that I will never tire to disclose is that of Gloria Polo.
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Gloria Polo Testimonianza e documentario
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Sono Flaviano Patrizi, interprete della dott.sa Gloria Polo, curatore della nuov...Visualizza altro
Mi reflexión
RispondiEliminaoración
Para Ti, oh Espíritu Santo, me dirijo a averiguar lo que no puedo entender, que me ayude, de acuerdo con lo que creo que es correcto.
Hoy se conmemora a los muertos, ayer los santos, tal vez a menudo la diferencia es muy pequeña entre los unos y los otros, no por nosotros, sino porque son santificados por el sacrificio de Cristo.
Una vida no es suficiente para aprender a vivir como cristianos, pero nuestra aspiración debe ser vivir imitando a Cristo para vivir en la tierra por los santos, el Santo de Dios, sino porque la brecha es grande, demasiado a menudo nos damos por vencidos.
Pero lo que podemos percibir es que nuestra vida como cristianos no termina aquí, no termina con la muerte del cuerpo como cualquier otro equipo que se rompe y se tira, sino que tiene en él algo más, algo santo, divina, aunque creemos que es imposible de ver, pero que nos permite seguir adelante.
La inmortalidad ha sido siempre el sueño de los hombres, pero no de esta inmortalidad que Jesús nos habla, pero la inmortalidad del alma, y nos promete un cielo nuevo y una tierra nueva, porque todos los que mueren en Adán renacer en Jesús y en Él resucitado .
No nos preguntamos muchas preguntas necesitan, tenemos que aprender a conocer a Jesucristo, escuchar su palabra, y sólo entonces, podemos aprender a confiar en Él, para entender lo que se necesita para vivir, porque sin fe, podríamos hablar de muchas formas de vida, pero no nunca podríamos comprender el misterio de la eternidad que Dios sólo nos da
Nuestros seres queridos fallecidos, ya no pueden hacer nada por sí mismos, pero podemos orar por ellos, ya que oran por nosotros, y este don de la reciprocidad, seguimos amar y ser amado, combinado con el amor de Cristo, que Le encantaba morine, y se levantó para poder subir de nuevo.
Muy fuerte experiencia que nunca me cansaré de revelar es la de Gloria Polo.
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REFLEXION DE LELLA
RispondiEliminaPRIERE : "je me tourne vers toi O Saint Esprit, pour comprendre ce que je ne comprends pas, aide-moi, selon ce que tu pense qui est juste."
- Aujourd'hui nous commémorons les morts, hier les Saints, la différence est peut-être vraiment moindre entre les uns et les autres, pas par notre mérite, mais parce que nous sommes sanctifiés par le sacrifice du Christ.
Une vie ne suffit pas pour apprendre à vivre en chrétiens, mais notre aspiration devrait être celle de vivre le Christ en l'imitant; celle de vivre déjà sur la terre en Saints comme le Saint de Dieu, mais la discordance est grande, et nous renonçons trop souvent.
Cependant ce que nous réussissons à percevoir est que notre vie de chrétiens ne finit pas ici, elle ne s'arrête pas avec la mort du corps comme un engrenage quelconque qui se casse et qui se jette, mais il a en nous quelque chose de plus, quelque chose de saint, de divin, que nous sentons même s'il nous est impossible à voir, mais qui nous permet de passer au-delà. L'immortalité a toujours été le rêve des hommes, mais ce n'est pas de cette immortalité que Jésus nous parle, mais de l'immortalité de l'âme et il nous promet de nouveaux cieux et une nouvelle terre, pour que tous ceux qui meurent en Adam puissent renaître en Jésus et en Lui ressuscité. Nous poser trop de questions ne sert à rien, il faut apprendre à connaître Jésus Christ, écouter sa Parole, et seulement nous pourrons ainsi apprendre à nous confier à Lui, comprendre qu'est-ce qu'il veut nous faire vivre, parce que sans foi, nous pourrions parler de beaucoup de formes de vie, mais nous ne pourrions jamais comprendre le mystère de l'éternité qu'il nous donne.
Nos chères défunts ne peuvent plus rien faire pour eux mêmes, mais nous pouvons prier pour eux, comme ils prient pour nous, et dans ce don de réciprocité, nous continuons à les aimer et à être aimé, unis à l'amour du Christ, qui nous a aimé jusqu'à en mourir, et ressuscité pour pouvoir nous faire renaître. Une expérience forte que je ne me fatiguerai jamais de divulguer est celle de "Gloire Polo": http://www.youtube.com/watch?v=n0Nr9J0jv1g
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