(Mc 8,27-35) Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Gesù, vieni nel mio cuore, parlami e fatti conoscere, dimmi tutto quello che io non so di te, che non riesco a capire, insegnami a vederti la dove mi sfuggi, dammi la forza e la costanza di vivere sempre e solo in Te, per Te di Te. Amen.
Quanto è strano questo brano,Gesù tratta Pietro in modo a prima vista contraddittorio, specialmente se confrontiamo questo racconto di Marco e quello di Matteo.
Dice infatti in Mt.16, 17." E Gesù: « Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli."
Gesù capisce che Pietro è stato ispirato dallo Spirito di Dio, lo benedice per questo, ma gli dice di non parlarne con nessuno.
I tempi del Signore non sono i nostri, è chiaro, ed in questo frangente ci viene anche detto chiaramente perchè, basta sbriciolare le parole del Vangelo attentamente: " Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. "
Nonostante abbia seguito Gesù, nonostante la sua vicinanza, Pietro non ha lasciato da parte la sua superbia, il suo egoismo, e suggerisce al Maestro come agire.
Contraddittorio quindi, anche Pietro, che pur non avendo dato ascolto a tutto quello che la gente diceva di Gesù, alle voci esterne che volevano minare la sua fede, ora non riesce a non ascoltare le sue convinzioni interne, su quello che è giusto o no, e le mette davanti al volere di Dio.
Noi quale voce ascoltiamo?
Chi sei per noi Signore? Ti viviamo veramente come il figlio di Dio, nato per noi, per dare la sua vita per la nostra salvezza, e risorto per darci la certezza del regno di Dio? O ti stiamo vivendo solo come un personaggio affascinante delle telenovelas… Stiamo imparando da te ad amare i poveri e gli oppressi? A non disprezzare gli ultimi? A vedere gli invisibili? O siamo sempre in lotta per gli extracomunitari che ci rubano il lavoro? Passiamo davanti ai barboni e ci voltiamo schifati? Diciamo che non possiamo pensare agli altri perché non ci basta neanche per noi? Io non so gli altri Signore, ma io in teoria amo tutti… ma solo in teoria, perché non riesco a donarmi neanche alla mia famiglia, a volte basta una battuta pungente per farmi ritirare. La paura di essere ferita è più forte dell’amore che dovrei provare, quindi il mio io viene prima del bisogno dell’altro. Certo che se Tu fossi stato come me, non avresti neanche accettato di essere catturato e umiliato….. io forse sono più di te Signore? Tengo forse più a me che a Te, Dio mio? Perdonami se indietreggio, se tentenno, se scappo come una vigliacca ancor prima di avvicinarmi al prossimo che tu ami, io me lo vorrei poter scegliere il mio, vorrei solo persone buone, che dicano grazie, che non puzzino, che non sporchino…. e invece no…. Mandami Signore la dove c’è da sporcarsi, come tu ti sei sporcato di sangue per noi; io che ero melma e so che vuol dire essere fango, voglio non aver paura di sporcarmi le mani, ma devo aver paura di sporcarmi l’ anima. Quest’ anima che mi sembra così candida ma che puzza di stantio e d’ irrisolto. Aiutami ad essere come Te Gesù e allora potrò dire di saperti riconoscere come il Figlio del mio Dio, di essere degna di appartenere alla famiglia celeste, di non essere una spettatrice occasionale del Vangelo.
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Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
Oggi, troviamo situazioni simili a quella descritta in questo passaggio. Se in questo momento Dio ci domandasse: «Chi dice la gente che io sia?» (Mc 8,27), dovremmo spiegargli di un mucchio di risposte diverse, anche di alcune proprio pittoresche. Basterebbe con dare un'occhiata a ciò che è in gioco e diffuso nei media più diversi. Solamente che ... sono passati più di venti secoli di "tempo della Chiesa". Dopo tanti anni, e ci doliamo e -con S. Faustina- ci lamentiamo davanti Gesù: «Perché è così piccolo il numero di coloro che ti conoscono». Gesù, in occasione della confessione di fede fatta da Simon Pietro «impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno» (Mc 8,30). La sua condizione messianica era quella di trasmettere agli ebrei con una pedagogia progressiva. Più tardi sarebbe arrivato il momento culminante nel quale Gesù Cristo dichiarerebbe -una volta per tutte- che Egli era il Messia: «Io sono» (Lc 22,70). Da allora, non ci sono scuse per non dichiarare o riconoscere in lui il Figlio di Dio venuto nel mondo per la nostra salvezza. Inoltre: tutti i battezzati abbiamo il gioioso dovere "sacerdotale" di predicare il Vangelo in tutto il mondo e ad ogni creatura (cfr Mc 16,15). Questa chiamata alla predicazione della Buona Novella è tanto più urgente se si considera che su di Lui ci sono ancora ogni sorta di opinioni errate, anche blasfeme. Ma l'annuncio della sua messianicità e l'avvento del suo Regno passa attraverso la Croce. Infatti, Gesù «cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire» (Marco 8,31), e il Catechismo ci ricorda che «prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio» (n. 769). Ecco, dunque, il modo di seguire Cristo e di farlo conoscere: «Se qualcuno vuol venire dietro a me (...) prenda la sua croce e mi segua» (Mc 8,34).
VERSIONE IN SPAGNOLO DI DOMENICA 16 SETTEMBRE 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Domingo XXIV (B) del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mc 8,27-35):
En aquel tiempo, salió Jesús con sus discípulos hacia los pueblos de Cesarea de Filipo, y por el camino hizo esta pregunta a sus discípulos: «¿Quién dicen los hombres que soy yo?». Ellos le dijeron: «Unos, que Juan el Bautista; otros, que Elías; otros, que uno de los profetas». Y Él les preguntaba: «Y vosotros, ¿quién decís que soy yo?». Pedro le contesta: «Tú eres el Cristo».
Y les mandó enérgicamente que a nadie hablaran acerca de Él. Y comenzó a enseñarles que el Hijo del hombre debía sufrir mucho y ser reprobado por los ancianos, los sumos sacerdotes y los escribas, ser matado y resucitar a los tres días. Hablaba de esto abiertamente. Tomándole aparte, Pedro, se puso a reprenderle. Pero Él, volviéndose y mirando a sus discípulos, reprendió a Pedro, diciéndole: «¡Quítate de mi vista, Satanás! porque tus pensamientos no son los de Dios, sino los de los hombres».
Llamando a la gente a la vez que a sus discípulos, les dijo: «Si alguno quiere venir en pos de mí, niéguese a sí mismo, tome su cruz y sígame. Porque quien quiera salvar su vida, la perderá; pero quien pierda su vida por mí y por el Evangelio, la salvará»
MI REFLEXIÓN
EliminaORACIÓN
Ven a Jesús, entra en mi corazón, me diga y consiga para conocerme, me dicen todo lo que yo no sé nada de ti, yo no puedo entender, me enseño a ver donde el escapar de mí, dame la fuerza y la perseverancia para vivir siempre y sólo en Ti , Te Te. Amén.
Qué raro es este pasaje, Jesús es Peter así a primera vista contradictorias, sobre todo si comparamos este relato de Marcos y Mateo.
Para él dice en Mateo 16, 17. "Y Jesús:" Bienaventurado eres, Simón, hijo de Jonás, porque carne y sangre no te lo reveló, sino mi Padre que está en los cielos ".
Jesús entiende que Pedro fue inspirado por el Espíritu de Dios, bendice esto, pero le dice que no le digas a nadie.
El tiempo del Señor no es nuestro tiempo, está claro, y en este punto también se pone de manifiesto por qué, sólo se desmoronan las palabras del Evangelio con atención: "Pedro lo llevó aparte y comenzó a reprenderlo."
A pesar de que siguió a Jesús, a pesar de su proximidad, Pedro no dejó a un lado su orgullo, su egoísmo, y sugiere al Maestro cómo actuar.
Contradictorio por lo que incluso Pedro, que no han escuchado todo lo que la gente decía de Jesús, a las voces externas que querían minar su fe, ya no puede no escucha a sus convicciones internas, sobre lo que es correcto o no , y los pone frente a la voluntad de Dios.
Escuchamos esa voz?
¿Quién eres Señor por nosotros? Verdaderamente vivimos como el hijo de Dios, nacido para nosotros, para dar su vida por nuestra salvación, y resucitó para darnos la certeza del reino de Dios ? ¿O simplemente que estamos viviendo en un personaje fascinante de las telenovelas ... Estamos aprendiendo a amarte a ti mismo de los pobres y los oprimidos ? Un desprecio no será la última ? Para ver lo invisible ? ¿O estamos siempre luchando por los inmigrantes que roban nuestro trabajo? Pasamos a las personas sin hogar y giramos disgustado ? Digamos que no podemos pensar en los demás , porque ni siquiera suficiente para nosotros ? Yo no sé el otro Señor , pero en teoría los quiero a todos ... pero sólo en teoría, porque ni siquiera puedo entregarme a mi familia , a veces un poco broma de que me retire . El miedo a ser herido es más fuerte que el amor que yo debería intentar, por lo que mi ego se presenta ante la necesidad del otro. Por supuesto , si hubieras estado como yo, usted ni siquiera accedieron a ser capturado y humillado ..... Probablemente tengo más de lo que el Señor ? Que debería tal vez más a mí que a ti, Dios mío ?
Perdóname si doy un paso atrás, si vacilado, si huyo como un cobarde, incluso antes de que te acerques a la siguiente que te amo, yo me gustaría poder elegir mi propio, solo quiero buenas personas, que dicen gracias, que no huelen mal, no lo hacen sucio .... Pero no .... Envíame Señor donde hay que ensuciarse, como lo has manchado con sangre por nosotros, y sé que yo era el limo y el barro que ha de ser, no voy a tener miedo de ensuciarme las manos, pero tengo que tener miedo del alma sucia. Alma Quest 'eso parece tan sincero, pero que huele a rancio y sin resolver. Ayúdame a ser como Tú, Jesús, y entonces yo puedo decir que el conocimiento de que usted reconoce como el Hijo de Dios, para ser dignos de pertenecer a la familia del cielo, no para ser un espectador casual del Evangelio.
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, España)
Hoy día nos encontramos con situaciones similares a la descrita en este pasaje evangélico. Si, ahora mismo, Dios nos preguntara «¿quién dicen los hombres que soy yo?» (Mc 8,27), tendríamos que informarle acerca de todo tipo de respuestas, incluso pintorescas. Bastaría con echar una ojeada a lo que se ventila y airea en los más variados medios de comunicación. Sólo que… ya han pasado más de veinte siglos de “tiempo de la Iglesia”. Después de tantos años, nos dolemos y —con santa Faustina— nos quejamos ante Jesús: «¿Por qué es tan pequeño el número de los que Te conocen?».
Jesús, en aquella ocasión de la confesión de fe hecha por Simón Pedro, «les mandó enérgicamente que a nadie hablaran acerca de Él» (Mc 8,30). Su condición mesiánica debía ser transmitida al pueblo judío con una pedagogía progresiva. Más tarde llegaría el momento cumbre en que Jesucristo declararía —de una vez para siempre— que Él era el Mesías: «Yo soy» (Lc 22,70). Desde entonces, ya no hay excusa para no declararle ni reconocerle como el Hijo de Dios venido al mundo por nuestra salvación. Más aun: todos los bautizados tenemos ese gozoso deber “sacerdotal” de predicar el Evangelio por todo el mundo y a toda criatura (cf. Mc 16,15). Esta llamada a la predicación de la Buena Nueva es tanto más urgente si tenemos en cuenta que acerca de Él se siguen profiriendo todo tipo de opiniones equivocadas, incluso blasfemas.
Pero el anuncio de su mesianidad y del advenimiento de su Reino pasa por la Cruz. En efecto, Jesucristo «comenzó a enseñarles que el Hijo del hombre debía sufrir mucho» (Mc 8,31), y el Catecismo nos recuerda que «la Iglesia avanza en su peregrinación a través de las persecuciones del mundo y de los consuelos de Dios» (n. 769). He aquí, pues, el camino para seguir a Cristo y darlo a conocer: «Si alguno quiere venir en pos de mí (…) tome su cruz y sígame» (Mc 8,34).
VERSIONE IN INGLESE DI DOMENICA 16 SETTEMBRE 2018
RispondiEliminaLiturgic day: Sunday 24th (B) in Ordinary Time
Gospel text (Mc 8,27-35): Jesus set out with his disciples for the villages around Caesarea Philippi; and on the way He asked them, «Who do people say I am?». And they told him, «Some say you are John the Baptist; others say you are Elijah or one of the prophets». Then Jesus asked them, «But you, who do you say I am?». Peter answered, «You are the Messiah». And He ordered them not to tell anyone about him.
Jesus then began to teach them that the Son of Man had to suffer many things and be rejected by the elders, the chief priests and the teachers of the Law. He would be killed and after three days rise again. Jesus said all this quite openly, so that Peter took him aside and began to protest strongly. But Jesus turning around, and looking at his disciples, rebuked Peter saying, «Get behind me Satan! You are thinking not as God does, but as people do».
Then Jesus called the people and his disciples and said, «If you want to follow me, deny yourself, take up your cross and follow me. For if you choose to save your life, you will lose it; and if you lose your life for my sake and for the sake of the Gospel, you will save it».
MY REFLECTION
EliminaPRAYER
Come Jesus, come into my heart, tell me and get to know me, tell me everything that I do not know about you, I can not understand, teach me to see where the escape me, give me the strength and perseverance to live always and only in You , Te Te. Amen.
How weird is this passage, Jesus is Peter so at first sight contradictory, especially if we compare this story of Mark and Matthew.
For he says in Matt.16, 17. "And Jesus:" Blessed are you, Simon son of Jonah, for flesh and blood has not revealed, but my Father who is in heaven. "
Jesus understands that Peter was inspired by the Spirit of God, bless this, but tells him not to tell anyone.
The Lord's timing is not our time, it is clear, and at this juncture there is also made clear why, just crumble the Gospel words carefully: "Peter took him aside and began to rebuke him."
Although he followed Jesus, despite its proximity, Peter did not leave aside his pride, his selfishness, and suggests the Master how to act.
Contradictory so even Peter, who have not listened to everything that people said to Jesus, to the external voices that wanted to undermine his faith, now can not not listen to his inner convictions, about what is right or not , and he puts them in front of the will of God.
We hear that voice?
Who are you Lord for us ? We truly live as the son of God, born for us, to give his life for our salvation , and rose again to give us the certainty of God's kingdom ? Or do you just like we are living in a fascinating character of telenovelas ... We're learning to love yourself from the poor and the oppressed ? A despise not the last ? To see the invisible ? Or are we always fighting for the immigrants who steal our work ? We pass to the homeless and we turn disgusted ? Let's say that we can not think of others because we do not even enough for us? I do not know the other Lord, but in theory I love them all ... but only in theory, because I can not even give myself to my family, sometimes just a joke bit for me to retire. The fear of being hurt is stronger than love that I should try , so my ego comes before the need of the other. Of course, if you'd been like me, you would not even agreed to be captured and humiliated ..... I probably have more than you Lord? I should perhaps more to me than to you, my God ?
Forgive me if I step back, if wavered, if I run away like a coward even before you get close to the next that you love, me I wish I could choose my own, I just want good people, they say thank you, that does not stink, they do not dirty .... But no .... Send me the Lord where there is to get dirty, as thou hast soiled with blood for us, and I know that I was slime and mud that is to be, I will not be afraid to get my hands dirty, but I have to be afraid of the dirty soul. Quest 'soul that seems so candid but that reeks of stale and unresolved. Help me to be like You, Jesus, and then I can say that knowing that you recognize as the Son of my God, to be worthy of belonging to the family of heaven, not to be a casual spectator of the Gospel.
Fr. Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spain)
Today we find ourselves confronted with situations similar to those described in this evangelical passage. If, right now, God would ask us «But you, who do you say I am?» (Mk 8:27), we should have to warn him He could receive all kind of replies, some even rather quaint. It would suffice to have a look at what is going on in today's communication revolution. Except that… more than twenty centuries of the “time of the Church” have already gone by. After so many years, we complain and —along with St. Faustine— we grumble before Jesus: «Why is the number of those who know you so small?».
On occasion of that confession of faith made by Simon Peter, Jesus, «ordered them not to tell anyone about Him» (Mk 8:30). His messianic claims to be the Son of God were to be transmitted to the Jewish people with a progressive pedagogy. Later on, there would come the culminating moment when Jesus Christ would declare —once and for all— that He was the Messiah: «You say that I am» (Lk 22:70). Ever since, we have no more excuses not to declare him or recognize him as the Son of God who came to this world to save us. Even more so: all of us who have been baptized into Christ have this “priestly” joyous duty «to go into the whole world and proclaim the gospel to every creature» (Mk 16:15). This call to preach the Good News is therefore more urgent if we bear in mind that we keep on hearing all kind of wrong, and even blasphemous, opinions about him.
But the announcement of his Messianism and the advent of his Kingdom occurs through the Cross. Effectively, Jesus Christ «began to teach them that the Son of Man must suffer greatly» (Mk 8:31), and the Catechism reminds us that «the Church progresses on her pilgrimage amidst this world's persecutions and God's consolations» (n. 769). Therefore, this is the path to follow Christ and to make him known to all peoples: «If you want to follow me (…) take up your cross and follow me» (Mk 8:34).
VERSIONE IN FRANCESE DI DOMENICA 16 SETTEMBRE 2018
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 24e Semaine: Dimanche (B)
Texte de l'Évangile (Mc 8,27-35): Jésus s'en alla avec ses disciples vers les villages situés dans la région de Césarée-de-Philippe. Chemin faisant, il les interrogeait: «Pour les gens, qui suis-je?». Ils répondirent: «Jean Baptiste; pour d'autres, Élie; pour d'autres, un des prophètes». Il les interrogeait de nouveau: «Et vous, que dites-vous? Pour vous, qui suis-je?». Pierre prend la parole et répond: «Tu es le Messie».
Il leur défendit alors vivement de parler de lui à personne. Et, pour la première fois, il leur enseigna qu'il fallait que le Fils de l'homme souffre beaucoup, qu'il soit rejeté par les anciens, les chefs des prêtres et les scribes, qu'il soit tué, et que, trois jours après, il ressuscite. Jésus disait cela ouvertement. Pierre, le prenant à part, se mit à lui faire de vifs reproches. Mais Jésus se retourna et, voyant ses disciples, il interpella vivement Pierre: «Passe derrière moi, Satan! Tes pensées ne sont pas celles de Dieu, mais celles des hommes».
Appelant la foule avec ses disciples, il leur dit: «Si quelqu'un veut marcher derrière moi, qu'il renonce à lui-même, qu'il prenne sa croix, et qu'il me suive. Car celui qui veut sauver sa vie la perdra; mais celui qui perdra sa vie pour moi et pour l'Évangile la sauvera».
REFLEXION DE LELLA.
EliminaPRIERE : Viens Jésus, viens dans mon coeur, parle-moi et fait toi connaître, dis-moi tout ce que je ne sais pas de toi, ce que je ne réussis pas à comprendre, enseigne-moi à te voir là où tu me fuis, donne-moi la force et la constance de vivre toujours et seulement en Toi, pour Toi et de Toi. Amen.
Comment étrange est ce passage, Jésus est Peter donc à première vue contradictoires, surtout si l'on compare cette histoire de Marc et de Matthieu.
Car il est dit dans Matthieu 16, 17. «Et Jésus:« Heureux es-tu, Simon fils de Jonas, car la chair et le sang n'a pas révélé, mais mon Père qui est dans les cieux ».
Jésus comprend que Pierre a été inspiré par l'Esprit de Dieu, bénir, mais lui dit de ne le dire à personne.
Le timing du Seigneur ne sont pas notre temps, il est clair, et à ce stade, il est également précisé pourquoi, juste effriter les paroles évangéliques attentivement: ". Peter le prit à part et se mit à le reprendre".
Bien qu'il suivait Jésus, malgré sa proximité, Peter n'a pas laissé de côté son orgueil, son égoïsme, et suggère le Maître comment agir.
Contradictoires de sorte que même Pierre, qui ne l'ont pas écouté tout ce que les gens disaient à Jésus, les voix externes qui voulaient saper sa foi, maintenant ne peut pas ne pas écouter ses convictions intimes, à propos de ce qui est juste ou non , et les met en face de la volonté de Dieu.
Nous entendons cette voix?
- Qui es tu pour nous Seigneur? Est-ce que nous te vivons vraiment comme le fils de Dieu, né pour nous, pour donner sa vie pour notre salut, et ressuscité pour nous donner la certitude du royaume de Dieu ? Ou sommes nous en train de te vivre seulement comme un personnage fascinant des téléréalités..... Sommes nous en train d'apprendre de toi à aimer les pauvres et les opprimés? Ne pas mépriser les derniers? Voir les invisibles? Ou est-ce que nous sommes toujours en lutte pour les extracomunnautées qui volent notre travail? Quand nous passons devant les clochards et que nous nous tournons dégouté? Quand nous disons que nous ne pouvons pas penser aux autres parce que cela ne nous suffit pas à nous non plus? Moi je ne sais pas pour les autres....mais en théorie j'aime tous le monde....mais seulement en théorie, parce que je ne réussis pas à donner à ma famille non plus, parfois il suffit d'une dispute pour faire me retirer. La peur d'être blessée est plus forte que l'amour que je devrais éprouver, donc mon moi vient avant le besoin de l'autre. Certainement que si Tu aurais été comme tu n'aurais pas non plus accepté d'être capturé et humilié.... suis-je peut-être plus que toi Seigneur? Et je tiens peut-être plus à moi qu'à Toi, mon Dieu?
Pardonne-moi si je recule, si j'hésite, si je m'échappe encore comme une lâche avant de me rapprocher du prochain que tu aimes, moi je voudrais pouvoir choisir le mien, je voudrais seulement des bonnes gens, qui disent merci, qui ne puent pas, qui ne salissent pas..... et pourtant non....Envoie-moi Seigneur là où il y a à se salir, comme tu t'es sali de sang pour nous; moi qui étais boue et je sais ce que veut dire être boue, je veux ne pas avoir peur de me salir les mains, mais je dois avoir peur de salir mon âme. Cette âme qui me semble si blanche mais qui a une odeur de rance et de moisie. Aide-moi à être comme Toi Jésus et alors je pourrai dire "savoir me reconnaître comme le Fils de mon Dieu", d'être digne d'appartenir à la famille céleste et de ne pas être une spectatrice occasionnelle de l'Évangile.
Abbé Antoni CAROL i Hostench
Elimina(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, nous nous trouvons dans une situation similaire à celle décrite dans ce passage évangélique. Si, en ce moment, Dieu venait à nous demander «Pour les gens, qui suis-je?» (Mc 8,27), nous devrions lui informer au sujet de toutes les réponses possibles, même pittoresques. Il suffirait de jeter un coup d'œil aux informations qui apparaissent dans les moyens actuels de communication. Seulement que… plus de vingt siècles de "temps de l'Église" se sont déjà écoulés. Après tant d'années, nous lamentons et -avec sainte Faustine- nous nous plaignons à Jésus: «Pourquoi est si petit le nombre de ceux qui Te connaissent?».
À l'occasion de la confession de foi faite par Simon Pierre, Jésus, «leur défendit alors vivement de parler de Lui à personne» (Mc 8,30). Sa condition méssianique et de Fils de Dieu devait être transmisse au peuple juif avec une pédagogie progressive. Plus tard, il devrait arriver le moment suprême quand Jésus déclarerait -d'une fois pour toutes- qu'Il était le Fils de Dieu: «C'est vous qui dites que je le suis» (Lc 22,70). Et depuis, il n'y a plus d'excuses pour ne pas le déclarer et le reconnaître comme le Fils de Dieu, qui est venu au monde pour notre salut. Encore plus: Nous qui sommes baptisés, avons le joyeux devoir "sacerdotal" de proclamer l'Evangile dans le monde entier et à toute la création (cf. Mc 16,15). Cet appel à la proclamation de la Bonne Nouvelle est d'autant plus urgent lorsque l'on prend en considération que on continue à raconter à son sujet tout genre d'opinions trompeuses, et même blasphèmes.
Mais l'annonce de son messianisme et l'avènement de son Royaume doivent passer par la Croix. En effet, le Christ «leur enseigna qu'il fallait que le Fils de l'homme souffre beaucoup» (Mc 8,31), et le Catéchisme nous rappelle que «l'Église avance dans son pèlerinage à travers les persécutions du monde et les consolations de Dieu» (n. 769). Voici, donc, le chemin pour suivre le Christ et le donner à connaître: «Si quelqu'un veut marcher derrière moi (…) qu'il prenne sa croix, et qu'il me suive» (Mc 8,34).