mercoledì 12 settembre 2018

(Lc 6,27-38) Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.


VANGELO DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE 2018
(Lc 6,27-38) Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Spirito Santo,e riempi il mio cuore e la mia mente della Tua Santa sapienza,del Tuo intelletto,del Tuo Consiglio ,della Tua fortezza,della Tua scienza,della Tua pietà e del Tuo timor Di Dio,allora io non avrò più bisogno di altro,e potrò tranquillamente vivere di Te e del mio Dio. Gesù che viene a controvertere tutte le idee compassate e misurate degli scribi e dei farisei, è un vero rivoluzionario, perché con le sue semplici parole, cerca di togliere il potere a chi ne vuole fare un uso improprio. La legge di Dio non è la legge dei vari dei che fino ad allora si erano contrapposti a lui, (ricordiamo che gli ebrei sono il primo popolo monoteista) ed è stata "redatta" da Dio per gli uomini, ma non per servirsene nel suo nome. Con Gesù decadono gli olocausti pro-forma, che venivano offerti a Dio, per imbonirlo e tacitarlo, proprio come si faceva con gli dei; ma non solo quelli, decade anche la legge degli uomini che decretava il loro potere, gli uni sugli altri, l' occhio per occhio dente per dente, che tanto è ancora cara agli uomini che non vogliono accettare Gesù nella loro vita, o che comunque non permettono a Gesù di cambiarla. E si miei cari amici, anche tra noi "cristiani" vige ancora questa legge, solo che la chiamiamo con il suo vero nome, non ci nascondiamo più dietro alla legge del Signore, ma siamo costretti a guardare le cose nel loro vero volto e gli diamo il nome di Vendetta. Gesù non accetta questi ragionamenti dettati dal rancore, ma impone un nuovo modo di pensare e di agire, dettato dall'amore, che Lui stesso è venuto a Portare fino all'immane sacrificio di se stesso. Ha detto seguitemi, come possiamo pensare di seguirlo se il rancore ci porta da un' altra parte; con Lui stiamo imparando ad amare anche chi ci fa del male, perché impariamo a vederlo attraverso i suoi occhi, e se pensiamo a come ci ha amato da sempre, che è morto anche per la nostra salvezza, non ci dovrebbe essere poi così difficile. Spesso ci rifiutiamo di pensare che noi ci comportiamo o ci siamo comportati, come quelli che hanno flagellato, deriso e crocefisso Gesù, solo perchè non eravamo lì materialmente, o non siamo ebrei, poi però quando ci sentiamo appellare come fratelli minori ed eredi del regno di Dio, questa familiarità ci aggrada.... insomma come al solito, ci aggiustiamo tutto a secondo dei nostri comodi. Ed è per questo che Gesù è venuto, per farci comprendere (per primi agli ebrei e poi a tutti) che per essere figli di Dio, non ci sono delle regole formali, ma una sola, quella dell' amore, perchè per Amore siamo stati creati, per amore ci è stata donata la terra su cui viviamo, per amore Gesù ha dato la vita per noi e ci ha redenti dal peccato. Amore sopra a tutto, anche sopra al male, perchè amare chi ci ama è scontato; Gesù ci insegna a fare di più. Perdonare chi ci chiede perdono, è più facile, ma Gesù ci obbliga a perdonare tutti come vuole Dio, rimettendo agli altri i debiti per poter essere perdonati a nostra volta, anche a chi continua imperterrito la sua lotta contro di noi. Ci obbliga ad essere buoni e caritatevoli, a dare sempre senza preoccuparci del nostro domani, ma solo dell' oggi nostro e dei fratelli, ci porta in una dimensione completamente diversa da quella in cui vorremmo vivere, perché ci proietta verso gli altri e non ci fa restare fermi su noi stessi, non più IO, ma Dio che vive in me, come diceva San Paolo e come tanti altri Santi hanno saputo percepire per noi. Questo è Gesù!!!! --------------------------------------------
Rev. D. Jaume AYMAR i Ragolta (Badalona, Barcelona, Spagna)
Oggi, nel Vangelo, il Signore ci chiede per ben due volte di amare i nemici. E dà poi tre concrezioni positive su questo comando: fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. Si tratta di una direttiva che sembra difficile da raggiungere: come non amare coloro che ci amano? Inoltre, come possiamo amare coloro che conosciamo con certezza che ci vogliono male? Venire ad amare in questo modo è un dono di Dio, ma dobbiamo essere pronti a esso. Certamente, amare i nostri nemici è la cosa umanamente più saggia: il nemico amato sarà disarmato, l'amore può essere la condizione che dia possibilità per non essere più nemico. Allo stesso modo, Gesù continua: «A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra» (Lc 6:29). Potrebbe sembrare eccessiva mansuetudine. Ma, cosa fece Gesù dopo essere schiaffeggiato nella sua passione? Certamente non decise di contrattaccare, ma rispose con fermezza tale, piena di carità, che sicuramente fece riflettere quel servo inbestialito: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». ( Gv 18,22-23). In tutte le religioni esiste una massima d'oro: «Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso». Gesù è l'unico che formula in modo positivo: «Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Lc 6,31). Questa regola d’oro è il fondamento di ogni morale. Commentando questo versetto, San Giovanni Crisostomo ci istruisce: «C'è di più, perché Gesù non ha detto solo: 'Desiderate tutto il bene per gli altri' ma 'fate del bene agli altri'»; Così la massima d'oro proposta da Gesù non può diventare un semplice desiderio, ma deve tradursi in opere.

9 commenti:

  1. VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE
    Jour liturgique : Temps ordinaire- 23e Semaine: Jeudi

    Texte de l'Évangile (Lc 6,27-38): «Je vous le dis, à vous qui m'écoutez: Aimez vos ennemis, faites du bien à ceux qui vous haïssent. Souhaitez du bien à ceux qui vous maudissent, priez pour ceux qui vous calomnient. A celui qui te frappe sur une joue, présente l'autre. A celui qui te prend ton manteau, laisse prendre aussi ta tunique. Donne à quiconque te demande, et ne réclame pas à celui qui te vole. Ce que vous voulez que les autres fassent pour vous, faites-le aussi pour eux. Si vous aimez ceux qui vous aiment, quelle reconnaissance pouvez-vous attendre? Même les pécheurs aiment ceux qui les aiment. Si vous faites du bien à ceux qui vous en font, quelle reconnaissance pouvez-vous attendre? Même les pécheurs en font autant. Si vous prêtez quand vous êtes sûrs qu'on vous rendra, quelle reconnaissance pouvez-vous attendre? Même les pécheurs prêtent aux pécheurs pour qu'on leur rende l'équivalent. Au contraire, aimez vos ennemis, faites du bien et prêtez sans rien espérer en retour. Alors votre récompense sera grande, et vous serez les fils du Dieu très-haut, car il est bon, lui, pour les ingrats et les méchants.
    Soyez miséricordieux comme votre Père est miséricordieux. Ne jugez pas, et vous ne serez pas jugés; ne condamnez pas, et vous ne serez pas condamnés. Pardonnez, et vous serez pardonnés. Donnez, et vous: une mesure bien pleine, tassée, secouée, débordante, qui sera versée dans votre; car la mesure dont vous vous servez pour les autres servira aussi pour vous».


    RispondiElimina
    Risposte
    1. REFLEXION de Lella:

      PRIERE : "Viens O Esprit-Saint, et rempli mon cœur et mon esprit de ta sainte sagesse, de ton intellect, de ton conseil, de ta force de ta connaissance, de ta miséricorde et de ta crainte de Dieu, alors je n'aurai plus besoin de rien d'autre, et je peux facilement vivre pour toi et pour mon Dieu"

      - Ce Jésus qui vient à contrevertire toute les idées posé et mesuré par les scribes et les pharisiens, est un vrai révolutionnaire, car avec ses Paroles simples, il a essayer de prendre le pouvoir à ceux qui veulent en faire une mauvaise utilisation.

      La loi de Dieu n'est pas la loi de différents dieux qui jusque-là s'étaient opposés à lui, (rappelez-vous que les Juifs sont les premiers monothéistes) et ont été préparé par Dieu aux hommes, mais pas pour s'en servir en son nom.

      Avec Jésus sont déchut les holocaustes pro - forme, qui ont été offert à Dieu, pour le faire taire et de le réduire au silence, tout comme il était avec les dieux, mais non seulement cela, mais aussi la loi des hommes qui décrétait leur pouvoir, les uns sur les autres, l'oeil pour oeil, dent pour dent, qui était encore cher à beaucoup d'hommes qui ne veulent pas accepter Jésus dans leur vie, ou qui ne permettent pas à Jésus de le changer.
      Et oui mes chers amis, entre nous "chrétiens" aussi cette loi survit encore, seulement nous l'appelons avec son vrai nom, nous ne nous cachons plus derrière la loi du Seigneur, mais nous sommes bien obligé de regarder les choses avec leur vrai visage et nous lui donnons le nom de Vengeance.

      Jésus n'accepte pas de raisonnements dictés par la rancune, mais il impose une nouvelle manière de penser et d'agir, dicté par l'amour que lui même est venu porter jusqu'au sacrifice immense de soi même.
      Il a dit suivez-moi, comment pouvons nous penser le suivre si la rancune nous mène d'un autre cotés; avec Lui nous sommes en train d'apprendre à aimer qui nous font du mal aussi, parce que nous apprenons à les voir à travers ses yeux, et si nous pensons à l'amour qu'il nous donne depuis toujours, et qu'il est aussi mort pour notre salut, ensuite cela ne devrait pas être si difficile pour nous.

      Nous refusons souvent de penser que nous nous conduisons ou nous nous sommes conduits, comme ceux qui ont flagellé, moquer et crucifier Jésus, seulement parce que nous n'étions pas matériellement là, ou parce que nous ne sommes pas juifs, cependant quand nous nous entendons appeler comme un plus petit frères et héritiers du royaume de Dieu, cette familiarité nous plaît..... nous nous ajustons comme d'habitude enfin tout selon notre conforts.

      Et c'est pour ceci que Jésus est venu, pour nous faire comprendre, en premier aux Juifs et puis à tous, que pour être fils de Dieu, il y n'a pas des règles formelles mais une seule, celle de l'amour, parce que par Amour nous avons été créés, par amour il nous a été donnée la terre sur laquelle nous vivons, par amour Jésus a donné sa vie pour nous et il nous a racheté du péché.

      L'Amour surtout, même sur le mal, parce qu'aimer qui nous aimes est escompté, Jésus nous enseigne à faire plus; pardonner qui nous demande pardon, c'est plus facile, mais Jésus nous oblige à pardonner tous le monde comme Dieu le veut, en remettant aux autres les dettes pour être pardonné à notre tour, même à celui qui continue imperturbable sa lutte contre nous.

      Il nous oblige à être bons et charitables, à donner toujours sans nous préoccuper de notre avenir, mais seulement d'aujourd'hui et des frères, il nous apporte dans une dimension complètement différente de celle dans laquelle nous voudrions vivre, parce qu'il nous projette vers les autres et il ne nous fait pas rester à l'arrêt sur nous mêmes, pas plus MOI; mais Dieu qui vit en moi, comme Saint Paul disait et comme nombreux autres Saints ont su percevoir pour nous. Celui-ci est Jésus!!

      Elimina
    2. Commentaire de l'Abbé Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, dans l'Évangile, par deux fois le Seigneur nous dit d’aimer nos ennemis. Et, tout de suite, Il nous précise trois fois comment: faites du bien à ceux qui vous haïssent, souhaitez du bien à ceux qui vous maudissent, priez pour ceux qui vous calomnient. C'est une besogne qui semble difficile à accomplir: comment pouvons-nous aimer ceux qui ne nous aiment pas? Pire encore, comment pouvons-nous aimer ceux qui nous maudissent? Aimer de cette façon est un don de Dieu, mais il faut que nous soyons toujours ouverts à Lui. D'ailleurs, et humainement parlant, le plus sage est d'aimer nos ennemis: l'ennemi aimé se verra apaisé; l'aimer peut être la condition pour qu'il cesse d'être notre ennemi.

      Et Jésus continue à dire: «À celui qui te frappe sur une joue, présente l'autre» (Lc 6,29). Il pourrait sembler un excès de soumission. Mais, qu'est ce que Jésus fit lorsqu'un des gardes lui donna une gifle lors de sa Passion? Certainement, il n'a pas contré. Au contraire, Il lui répliqua si fermement, plein de charité, qu'Il a fait réfléchir à ce garde tellement exaspéré: «Si j'ai mal parlé, montre ce que j'ai dit de mal; mais si j'ai bien parlé, pourquoi me frappes-tu?» (Jn 18,22-23).

      Dans tous les religions il y a une règle d'or: «Ne fais pas aux autres ce qui tu n'aimerais pas qu'on te fasse». Cependant, Jésus est le seul à la formuler en positive: «Ce que vous voulez que les autres fassent pour vous, faites-le aussi pour eux» (Lc 6,31). Cette règle d'or est le fondement de la morale. Saint Jean Chrysostome, en commentant ce strophe, nous enseigne: «mais il y a en plus, car Jésus n'a pas dit seulement: ‘souhaitez-vous du bien les uns aux autres’, mais aussi ‘faites le bien aux autres’»; c'est pour cela qu'il ne faut pas que la règle d'or proposé par Jésus reste un simple souhait, mais il nous faut la transformer en faits tangibles.

      Elimina
  2. VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE 2018
    Liturgic day: Thursday 23rd in Ordinary Time

    Gospel text (Lc 6,27-38): Jesus said to his disciples, «But I say to you who hear me: Love your enemies, do good to those who hate you. Bless those who curse you and pray for those who treat you badly. To the one who strikes you on the cheek, turn the other cheek; from the one who takes your coat, do not keep back your shirt. Give to the one who asks and if anyone has taken something from you, do not demand it back. Do to others as you would have others do to you. If you love only those who love you, what kind of graciousness is yours? Even sinners love those who love them. If you do favors to those who are good to you, what kind of graciousness is yours? Even sinners do the same. If you lend only when you expect to receive, what kind of graciousness is yours? For sinners also lend to sinners, expecting to receive something in return. But love your enemies and do good to them, and lend when there is nothing to expect in return. Then will your reward be great and you will be sons and daughters of the Most High. For He is kind towards the ungrateful and the wicked.
    Be merciful, just as your Father is merciful. Don't be a judge of others and you will not be judged; do not condemn and you will not be condemned; forgive and you will be forgiven; give and it will be given to you, and you will receive in your sack good measure, pressed down, full and running over. For the measure you give will be the measure you receive back».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. MY REFLECTION

      PRAYER

      Come O Holy Spirit, and fill my heart and my mind of Thy Holy wisdom, your intellect, of Thy Council of Thy fortress of Thy knowledge, of Thy mercy and Thy fear of God, then I will have no more need anything else, and I can easily live for You and for my God.

      This Jesus who comes to controvertire any ideas staid and measured the scribes and Pharisees, is a true revolutionary, because with his simple words, try to take power from those who want to make improper use.

      The law of God is not the law of the various gods who until then had opposed him, (remember that the Jews are the first monotheistic people) and has been prepared by God to men, but not to use it in his name.

      With Jesus decay holocausts pro - form, that were offered to God, to keep him quiet and silence him, just as it was with the gods; that were offered to God, but not only those, also void the law of men and decreed that their power over each other, the eye for an eye, tooth for tooth, so that it is still expensive to the men who not want to accept Jesus into their lives, Or that do not allow Jesus to change it.
      And you my dear friends, even among us "Christians" still applies to this law, only we call it by its true name, we do not hide behind the law of the Lord more, but we costrettia look at things in their true face and give you the name of Vengeance.

      Jesus does not accept these arguments dictated by resentment, but it requires a new way of thinking and acting, dictated by love, that He came to Bring up to the enormous sacrifice of himself.

      He said follow me, how can we expect to follow if the resentment takes us from a other hand, with Him we are learning to love even those who hurt us, because we learn to see through his eyes, and if we think about how we loved from ever, who died for our salvation, there should not be that difficult.

      Often we refuse to believe that we behave or we behaved like those who scourged, mocked and crucified Jesus, just because we were not there physically, or we are not Jews, but then when we feel appeal as younger brothers and heirs of the kingdom God, this familiarity we please .... So as usual, we fix it all according to our comfy.

      And it is for this reason that Jesus came to make us understand (first to the Jews and then to everyone) and to be children of God, there are no formal rules, but only one, that of love, because we have been for Love created, for the love we have been given the land on which we live, to love Jesus gave his life for us and redeemed us from sin.

      Love above everything, even above the evil, because love who loves us is obvious, Jesus teaches us to do more, to forgive those who ask for forgiveness, it is easier, but Jesus obliges us to forgive everyone as God wants, leaving with the other debts to be forgiven in turn, to those who still carrying on its fight against us.

      It forces us to be good and charitable, to give more and not worry about our future, but only of today and our brothers; takes us into a completely different dimension from the one we want to live, because it propels us towards others and does not make us remain firm on ourselves, no longer I, but God who lives in me, as St. Paul said, and like so many other saints have been able to perceive us.
      This is Jesus!

      Elimina
    2. Fr. Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, Spain)

      Today, the Gospel of the Lord is asking us twice to love our enemies. And, immediately afterwards, it gives three positive instances of this commandment: do good to those who hate you, bless those who curse you, pray for those who offend you. It is a commandment that looks difficult to abide by: how can we love those who do not love us? What is more, how can we love those we know for sure hate us? To love like that is a gift from God, but we must be open to it. After all, loving our enemies seems to be the wisest thing to do from a human point of view: our enemy will feel unarmed; and to love him may be the definite condition for him to refrain from being our enemy any more. In line with the above, Jesus goes on saying: «To the one who strikes you on the cheek, turn the other cheek» (Lk 6:29). This could be interpreted as an excessive mansuetude. But, what did Jesus do when He was struck in the face in his Passion? He certainly did not struck back, but with so great a firmness, full of charity, that must have surprised that irate servant, He replied: «If I said something wrong, testify as to what is wrong. But if I spoke the truth, why did you strike me?» (Jn 18:22-23).

      All religions have a golden maxim: «Do not do unto others what you would not want others to do unto you». Jesus, however, is the only one to formulate it positively: «Do to others as you would have others do to you» (Lk 6:31). This golden rule is the basis for all morals. Commenting on this little verse, St. John Chrysostom says: «There is even more, for Jesus did not only say: ‘wish good to others’, but ‘do good to others’»; this is why, the golden maxim proposed by Jesus cannot just remain as wishful thinking, but it must be translated into deeds.

      Elimina
  3. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE 2018
    Día litúrgico: Jueves XXIII del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Lc 6,27-38): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus discípulos: «Yo os digo a los que me escucháis: Amad a vuestros enemigos, haced bien a los que os odien, bendecid a los que os maldigan, rogad por los que os difamen. Al que te hiera en una mejilla, preséntale también la otra; y al que te quite el manto, no le niegues la túnica. A todo el que te pida, da, y al que tome lo tuyo, no se lo reclames. Y lo que queráis que os hagan los hombres, hacédselo vosotros igualmente. Si amáis a los que os aman, ¿qué mérito tenéis? Pues también los pecadores aman a los que les aman. Si hacéis bien a los que os lo hacen a vosotros, ¿qué mérito tenéis? ¡También los pecadores hacen otro tanto! Si prestáis a aquellos de quienes esperáis recibir, ¿qué mérito tenéis? También los pecadores prestan a los pecadores para recibir lo correspondiente. Más bien, amad a vuestros enemigos; haced el bien, y prestad sin esperar nada a cambio; y vuestra recompensa será grande, y seréis hijos del Altísimo, porque Él es bueno con los ingratos y los perversos.
    Sed compasivos, como vuestro Padre es compasivo. No juzguéis y no seréis juzgados, no condenéis y no seréis condenados; perdonad y seréis perdonados. Dad y se os dará; una medida buena, apretada, remecida, rebosante pondrán en el halda de vuestros vestidos. Porque con la medida con que midáis se os medirá».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. MI REFLEXIÓN

      ORACIÓN

      Ven Oh Espíritu Santo, y llena mi corazón y mi mente de Tu Santo sabiduría, su intelecto, del Ayuntamiento de Thy Thy fortaleza de Tu conocimiento, de tu misericordia y tu temor de Dios, entonces no tendré más necesita nada más, y yo puedo vivir fácilmente para usted y para mi Dios.

      Este Jesús que viene a controvertire cualquier idea sobrio y medido los escribas y fariseos, es un verdadero revolucionario, ya que con sus palabras sencillas, tratar de tomar el poder de aquellos que quieren hacer un uso indebido.

      La ley de Dios no es la ley de los distintos dioses que hasta entonces le habían opuesto, (recuerde que los Judios son los primeros monoteístas) y ha sido preparado por Dios a los hombres, pero no para utilizarlo en su nombre.

      Con Jesús holocaustos decaen pro - forma, que se ofrece a Dios, para mantenerlo tranquilo y silenciar a él, como lo fue con los dioses; pero no sólo ellos, también sin efecto la ley de los hombres y decretó que su poder sobre la otra, el ojo por ojo, diente por diente, por lo que todavía es cara a los hombres que no quieren aceptar a Jesús en sus vidas , o que no permiten a Jesús para cambiarlo.
      Y ustedes mis queridos amigos, incluso entre nosotros "cristianos" todavía se aplica a esta ley, sólo nos llama por su verdadero nombre, no nos escondemos detrás de la ley del Señor más, pero costrettia ver las cosas en su verdadera cara y le damos el nombre de la venganza.

      Jesús no acepta estos argumentos dictados por el resentimiento, pero se requiere una nueva forma de pensar y de actuar, dictada por el amor, que Él vino a traer hasta el enorme sacrificio de sí mismo.

      Dijo que me siguen, ¿cómo podemos esperar a seguir si el resentimiento que nos lleva desde el otro lado, con lo que estamos aprendiendo a amar incluso a los que nos hacen daño, porque aprendemos a ver a través de sus ojos, y si pensamos en cómo nos encantó desde nunca, que murió por nuestra salvación, no debería ser tan difícil.

      A menudo nos negamos a creer que nos comportamos o nos comportamos como los que azotado, escarnecido y crucificado a Jesús, porque no estábamos allí físicamente, o no somos Judios, pero luego, cuando nos sentimos atractivo como hermanos menores y herederos del reino Dios, esta familiaridad que nos plazca .... Así que, como de costumbre, lo arreglamos todo de acuerdo a nuestra cómoda.

      Y es por esta razón por la que Jesús vino para hacernos entender (primero a los Judios y luego a todo el mundo) y, para ser hijos de Dios, no hay reglas formales, pero sólo uno, el del amor, porque hemos sido por amor creado, por el amor que nos han dado la tierra en que vivimos, a amar a Jesús dio su vida por nosotros y nos redimió del pecado.

      Amor por encima de todo, incluso por encima del mal, porque el amor que nos ama es obvio, Jesús nos enseña a hacer más, a perdonar a los que pedir perdón, es más fácil, pero Jesús nos obliga a perdonar a todos como Dios quiere, salir con la otra deudas sean perdonados, a su vez, a los que todavía lleva en su lucha en contra de nosotros.

      Esto nos obliga a ser bueno y caritativo, para dar más y no preocuparse por el futuro, pero sólo de hoy y de nuestros hermanos, nos lleva a una dimensión totalmente diferente de la que queremos vivir, porque nos impulsa hacia los demás y no nos hace mantenerse firme en nosotros mismos, ya no soy yo, sino Dios, que vive en mí, como dice St. Paul, y como tantos otros santos han sido capaces de percibir.
      Este es Jesús!

      Elimina
    2. Rev. D. Jaume AYMAR i Ragolta
      (Badalona, Barcelona, España)

      Hoy, en el Evangelio, el Señor nos pide por dos veces que amemos a los enemigos. Y seguidamente da tres concreciones positivas de este mandato: haced bien a los que os odien, bendecid a los que os maldigan, rogad por los que os difamen. Es un mandato que parece difícil de cumplir: ¿cómo podemos amar a quienes no nos aman? Es más, ¿cómo podemos amar a quienes sabemos cierto que nos quieren mal? Llegar a amar de este modo es un don de Dios, pero es preciso que estemos abiertos a él. Bien mirado, amar a los enemigos es lo más sabio humanamente hablando: el enemigo amado se verá desarmado; amarlo puede ser la condición de posibilidad para que deje de ser enemigo. En la misma línea, Jesús continúa diciendo: «Al que te hiera en una mejilla, preséntale también la otra» (Lc 6,29). Podría parecer un exceso de mansedumbre. Ahora bien, ¿qué hizo Jesús al ser abofeteado en su pasión? Ciertamente no contraatacó, pero respondió con una firmeza tal, llena de caridad, que debió hacer reflexionar a aquel siervo airado: «Si he hablado mal, di en qué, pero si he hablado como es debido, ¿por qué me pegas?» (Jn 18,22-23).

      En todas las religiones hay una máxima de oro: «No hagas a nadie lo que no quieres que te hagan a ti». Jesús es el único que la formula en positivo: «Lo que queráis que os hagan los hombres, hacédselo vosotros igualmente» (Lc 6,31). Esta regla de oro es el fundamento de toda la moral. Comentando este versículo, nos alecciona san Juan Crisóstomo: «Todavía hay más, porque Jesús no dijo únicamente: ‘desead todo bien para los demás’, sino ‘haced el bien a los demás’»; por eso, la máxima de oro propuesta por Jesús no se puede quedar en un mero deseo, sino que debe traducirse en obras.

      Elimina