mercoledì 19 settembre 2018

(Lc 7,36-50) Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.


VANGELO DI GIOVEDì 20 SETTEMBRE 2018
(Lc 7,36-50) Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE 
 PREGHIERA 
 O Dio, che non ti stanchi mai di usarci misericordia, donaci un cuore penitente e fedele che sappia corrispondere al tuo amore di Padre, perché diffondiamo lungo le strade del mondo il messaggio evangelico di riconciliazione e di pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

 Una donna entra nella stanza. Tutti la guardano e la giudicano, solo Gesù non la sta giudicando, perché lui non vede la peccatrice, ma la donna che ha molto amato, che ama… Gesù va dritto al cuore, vede questa donna che piange e che si getta ai suoi piedi, non sa neanche chiedere perdono, sta lì muta e piangente, con i suoi profumi, che esalano, come la sua anima è lì, che esala al Signore la sua preghiera. Gesù mette ancora una volta al centro l’ amore, quando uno ama è più importante di tutto, e ogni cosa può essere perdonata in nome dell’ amore. In questo periodo, ma credo che da sempre sia così, si cerca di mettere i puntini sulle i anche alla misericordia di Dio; molti affermano che la fede non è sentimentalismo e vorrebbero con questo continuare a tenere il peccatore lontano dal perdono di Dio. È chiaro che il perdono si concede a chi lo chiede, mi sembra talmente ovvio ! È chiaro che alle parole devono seguire i fatti, per quanto difficoltoso sia!La parabola dei due debitori a cui veniva condonato il debito, serve a Gesù per spiegare che non fa differenza se il debito è poco o tanto per il creditore, ma è la risposta che è diversa, a chi è condonato di più, sarà più riconoscente. Quanto dobbiamo essere riconoscenti noi che siamo peccatori a Gesù che ci ha perdonato prima ancora che gli chiedessimo perdono. Quanto vorrei mio Signore lavare i tuoi piedi insanguinati dai miei peccati con le lacrime del mio pentimento… ma forse non sono capace neanche di questo amore mio, non sono neanche cosciente di quanto ho peccato e, di quanto continuo a peccare. Perdonami, tu che sai leggere il mio cuore, fa che a te esali il mio pentimento come profumo, sopra alle brutture del mio cuore.
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Rev. D. Ferran JARABO i Carbonell (Agullana, Girona, Spagna)
Oggi, il Vangelo ci invita a stare attenti al perdono che il Signore ci offre: «I tuoi peccati ti sono perdonati» (Lc 7,48). E’ necesario che i cristiani ricordino due cose: che bisogna perdonare senza giudicare la persona e che si deve amare molto perché si è stato perdonato gratuitamente da Dio. C’è una specie di doppia azione: il perdono ricevuto e il perdono che dobbiamo concedere impregnato d’amore. «Quando qualcuno vi offende, non scaricate la colpa sull’offensore, ma, tutt’al più, sul demonio che lo spinge ad offendere, e scaricate allora sul demonio la vostra ira; abbiate, invece, compassione dell’infelice che agisce sotto l’influenza del diavolo» (san Giovanni Crisostomo). Non si deve giudicare la persona, ma condannare l’atto riprovevole. La persona è oggetto continuo dell’amore del Signore, le azioni, invece, sono ciò che ci allontanano da Dio. Noi, dunque, dobbiamo essere sempre disposti a perdonare, ad accogliere e amare la persona, ma decisi ad allontanare quegli atti contrari all’amore di Dio. «Chi pecca lesiona l’onore di Dio e il suo amore, la sua stessa dignità di uomo chiamato a essere figlio di Dio e il bene spirituale della Chiesa, della quale ogni cristiano deve essere pietra viva» (Catechismo della Chiesa, n. 1487). Per mezzo del sacramento della Penitenza la persona ha la possibilità e l’opportunità di rifare la sua relazione verso Dio e verso tutta la Chiesa. La risposta al perdono ricevuto non può essere altra che l’amore. Il ricupero della grazia e la riconciliazione deve condurci ad amare con un amore divinizzato. Siamo chiamati ad amare come Dio ama. Domandiamoci, specialmente oggi, se ci rendiamo conto della grandezza del perdono di Dio, se siamo tra quelli che amano le persone e lottano contro il peccato e, infine, se ci accostiamo fiduciosamente al Sacramento della Riconciliazione. Tutto ci è possibile con l’aiuto di Dio. Che la nostra umile preghiera ci aiuti.

7 commenti:

  1. VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDì 20 SETTEMBRE 2018
    Día litúrgico: Jueves XXIV del tiempo ordinario

    Texto del Evangelio (Lc 7,36-50): En aquel tiempo, un fariseo rogó a Jesús que comiera con él, y, entrando en la casa del fariseo, se puso a la mesa. Había en la ciudad una mujer pecadora pública, quien al saber que estaba comiendo en casa del fariseo, llevó un frasco de alabastro de perfume, y poniéndose detrás, a los pies de Jesús, comenzó a llorar, y con sus lágrimas le mojaba los pies y con los cabellos de su cabeza se los secaba; besaba sus pies y los ungía con el perfume.
    Al verlo el fariseo que le había invitado, se decía para sí: «Si éste fuera profeta, sabría quién y qué clase de mujer es la que le está tocando, pues es una pecadora». Jesús le respondió: «Simón, tengo algo que decirte». Él dijo: «Di, maestro». «Un acreedor tenía dos deudores: uno debía quinientos denarios y el otro cincuenta. Como no tenían para pagarle, perdonó a los dos. ¿Quién de ellos le amará más?». Respondió Simón: «Supongo que aquel a quien perdonó más». Él le dijo: «Has juzgado bien», y volviéndose hacia la mujer, dijo a Simón: «¿Ves a esta mujer? Entré en tu casa y no me diste agua para los pies. Ella, en cambio, ha mojado mis pies con lágrimas, y los ha secado con sus cabellos. No me diste el beso. Ella, desde que entró, no ha dejado de besarme los pies. No ungiste mi cabeza con aceite. Ella ha ungido mis pies con perfume. Por eso te digo que quedan perdonados sus muchos pecados, porque ha mostrado mucho amor. A quien poco se le perdona, poco amor muestra».
    Y le dijo a ella: «Tus pecados quedan perdonados». Los comensales empezaron a decirse para sí: «¿Quién es éste que hasta perdona los pecados?». Pero Él dijo a la mujer: «Tu fe te ha salvado. Vete en paz».


    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Oh Dios, nunca se cansa de nosotros a través de la misericordia, danos un corazón arrepentido y fiel que pueda responder a su amor por el Padre, porque nos extendemos a lo largo de los caminos del mundo el mensaje del Evangelio de la reconciliación y la paz. Por nuestro Señor Jesucristo .

    Una mujer entra en la habitación. Todo el mundo mira y siente, no sólo Jesús es juzgar, porque no ve al pecador, pero la mujer que amaba, que ama ...
    Jesús va directamente al corazón, que ve a esta mujer que llora y se lanza a sus pies, ni siquiera puede pedir perdón, ¿hay silencio y llorando, con sus aromas, que exhalan, pues su alma está ahí, que exhala el Señor su oración.Jesús demuestra una vez más el centro del amor, cuando se ama es más importante que cualquier otra cosa, y todo puede ser perdonado en el nombre del amor.
    En este período, pero creo que siempre sea así, se trata de poner las cosas claras, incluso a la misericordia de Dios; muchos afirman que la fe no es sentimentalismo y le gustaría esto a seguir manteniendo el pecador lejos de perdón de Dios.
    Está claro que el perdón se otorga a los que piden, que parece tan obvio! Está claro que las palabras deben ir seguidas de hechos, lo difícil que es!
    La parábola de los dos deudores a los que se le perdonó la deuda, sirve a Jesús para explicar que no hay diferencia si la deuda es mucho o poco, a la entidad crediticia, es la respuesta que es diferente, que es la perdonó más, será muy agradecido . ¿Cuánto debemos estar agradecidos a nosotros que somos pecadores que Jesús nos ha perdonado incluso antes de que se lo pidamos perdón.¡Cómo me gustaría que mi Señor, lavarse los pies ensangrentados de mis pecados con lágrimas de mi arrepentimiento ... pero tal vez ni siquiera son capaces de este amor mío, no soy ni siquiera conscientes de lo que he pecado y, a medida que continúo pecado. Perdóname, tú que sabe leer mi corazón, que te hace exhalar mi arrepentimiento como un perfume, por encima de la fealdad de mi corazón.

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    1. Mons. José Ignacio ALEMANY Grau, Obispo Emérito de Chachapoyas
      (Chachapoyas, Perú)

      Hoy, Simón fariseo, invita a comer a Jesús para llamar la atención de la gente. Era un acto de vanidad, pero el trato que dio a Jesús al recibirlo, no correspondió ni siquiera a lo más elemental.

      Mientras cenan, una pecadora pública hace un gran acto de humildad: «Poniéndose detrás, a los pies de Jesús, comenzó a llorar y con sus lágrimas le mojaba los pies y con los cabellos de su cabeza se los secaba; besaba sus pies y los ungía con el perfume» (Lc 7,38).

      El fariseo, en cambio, al recibir a Jesús no le dio el beso del saludo, agua para sus pies, toalla para secarlos, ni le ungió la cabeza con aceite. Además el fariseo piensa mal: «Si éste fuera profeta, sabría quién y qué clase de mujer es la que le está tocando, pues es una pecadora» (Lc 7,39). ¡De hecho, el que no sabía con quién trataba era el fariseo!

      El Papa Francisco ha insistido mucho en la importancia de acercarse a los enfermos y así “tocar la carne de Cristo”. Al canonizar a santa Guadalupe García, Francisco dijo: «Renunciar a una vida cómoda para seguir la llamada de Jesús; amar la pobreza, para poder amar más a los pobres, enfermos y abandonados, para servirles con ternura y compasión: esto se llama “tocar la carne de Cristo”. Los pobres, abandonados, enfermos y los marginados son la carne de Cristo». Jesús tocaba a los enfermos y se dejaba tocar por ellos y los pecadores.

      La pecadora del Evangelio tocó a Jesús y Él estaba feliz viendo cómo se transformaba su corazón. Por eso le regaló la paz recompensando su fe valiente. —Tú, amigo, ¿te acercas con amor para tocar la carne de Cristo en tantos que pasan junto a ti y te necesitan? Si sabes hacerlo, tu recompensa será la paz con Dios, con los demás y contigo mismo.

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  2. VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDì 20 SETTEMBRE 2018
    Jour liturgique : Temps ordinaire - 24e Semaine: Jeudi

    Texte de l'Évangile (Lc 7,36-50): Un pharisien avait invité Jésus à manger avec lui. Jésus entra chez lui et prit place à table. Survint une femme de la ville, une pécheresse. Elle avait appris que Jésus mangeait chez le pharisien, et elle apportait un vase précieux plein de parfum. Tout en pleurs, elle se tenait derrière lui, à ses pieds, et ses larmes mouillaient les pieds de Jésus. Elle les essuyait avec ses cheveux, les couvrait de baisers et y versait le parfum.
    En voyant cela, le pharisien qui avait invité Jésus se dit en lui-même : «Si cet homme était prophète, il saurait qui est cette femme qui le touche, et ce qu'elle est: une pécheresse». Jésus prit la parole: «Simon, j'ai quelque chose à te dire». «Parle, Maître». Jésus reprit: «Un créancier avait deux débiteurs; le premier lui devait cinq cents pièces d'argent, l'autre cinquante. Comme ni l'un ni l'autre ne pouvait rembourser, il remit à tous deux leur dette. Lequel des deux l'aimera davantage». Simon répondit: «C'est celui à qui il a remis davantage, il me semble». «Tu as raison», lui dit Jésus. Il se tourna vers la femme, en disant à Simon: «Tu vois cette femme? Je suis entré chez toi, et tu ne m'as pas versé d'eau sur les pieds; elle, elle les a mouillés de ses larmes et essuyés avec ses cheveux. Tu ne m'as pas embrassé; elle, depuis son entrée, elle n'a pas cessé d'embrasser mes pieds. Tu ne m'as pas versé de parfum sur la tête; elle, elle m'a versé un parfum précieux sur les pieds. Je te le dis: si ses péchés, ses nombreux péchés, sont pardonnés, c'est à cause de son grand amour. Mais celui à qui on pardonne peu montre peu d'amour».
    Puis il s'adressa à la femme: «Tes péchés sont pardonnés». Les invités se dirent: «Qui est cet homme, qui va jusqu'à pardonner les péchés?». Jésus dit alors à la femme: «Ta foi t'a sauvée. Va en paix!».


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    1. REFLEXION de Lella:

      PRIERE : - O Dieu, toi qui ne te fatigues jamais d'utiliser ta miséricorde, donne-nous un coeur pénitent et fidèle qui sache correspondre à ton amour de Père, pour que nous répandons le long des routes du monde le message évangélique de réconciliation et de paix. Par notre Seigneur Jésus Christ...

      - Une femme entre dans la pièce. Tous la regardent et la jugent, seul Jésus n'est pas en train de la juger, parce qu'il ne voit pas la pécheresse mais la femme qui a beaucoup aimé, qui aime......
      Jésus va droit au coeur, il voit cette femme qui pleure et qui se jette à ses pieds, elle ne sait pas non plus demander pardon, muette elle reste là en pleurant, avec ses parfums, qui exhalent, comme son âme est là, qui exhale au Seigneur sa prière. Jésus met encore une fois l'Amour au centre, quand quelqu'un aime c'est plus important que tout, et tout peut être pardonné en nom de l'amour.
      En cette période, mais je pense que ce soit toujours le cas, il tente de mettre les choses au clair, même la miséricorde de Dieu; Beaucoup prétendent que la foi n'est pas la sentimentalité et souhaite que cela continue de garder le pécheur loin du pardon de Dieu.
      Il est clair que le pardon est accordé à ceux qui le demandent, cela semble tellement évident! Il est clair que les paroles doivent être suivies par les actes, combien cela est difficile!
      La parabole des deux débiteurs à qui la dette était remise, servent à Jésus pour expliquer qu'il ne fait pas de différence si la dette qui est petite ou grande pour le créancier, mais c'est la réponse qui est différente, à celui à qui il est remis le plus il sera plus reconnaissant. Combien devons nous être reconnaissants nous qui sommes pécheur et à Jésus qui a pardonné avant que nous lui demandions pardon. Comme je voudrais mon Seigneur laver tes pieds ensanglantés par mes péchés avec les larmes de mon repentir..... mais je n'en suis peut-être plus capable mon amour, je ne suis pas conscient non plus de tout ce que j'ai péché et de tout ce que je continue à pécher. Pardonne-moi, toi qui sais lire dans mon coeur, fait que vers toi exhales mon repentir comme un parfum, sur les laideurs de mon coeur.

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    2. Mgr. José Ignacio ALEMANY Grau, Evêque Emérite de Chachapoyas
      (Chachapoyas, Peru)

      Aujourd'hui, Simon le pharisien invite Jésus à manger pour attirer l'attention des gens. C'était un acte de vanité mais le traitement qu'il donna à Jésus quand il le reçut n'était même pas des plus élémentaires.
      Au cours du dîner, une pécheresse publique fit un grand acte d'humilité : "Se tenant derrière Jésus, à ses pieds, elle commença à pleurer, elle lui mouilla les pieds avec ses larmes et les sécha avec ses cheveux ; elle embrassa ses pieds et les oignit de parfum" (Lc 7,38).
      Par contre, le pharisien n'embrassa pas Jésus pour lui souhaiter la bienvenue, ne lui donna pas d'eau pour ses pieds, ni une serviette pour les sécher et ne lui mit pas d'huile sur la tête. De plus, le pharisien avait de mauvaises pensées : "Si cet homme était prophète, il saurait qui est la femme qui le touche et quelle sorte de personne c'est, car c'est une pécheresse" (Lc 7,39). En fait, celui qui ne savait pas à qui il avait affaire était le pharisien !
      Le Pape François a beaucoup insisté sur l'importance de s'approcher des malades et ainsi "toucher la chair du Christ". En canonisant Sainte Guadalupe García, François dit : "Renoncer à une vie confortable pour suivre l'appel de Jésus ; aimer la pauvreté, pour pouvoir aimer davantage les pauvres, les malades et ceux qui sont abandonnés, pour les servir avec tendresse et compassion : cela s'appelle "toucher la chair du Christ". Les pauvres, ceux qui sont abandonnés, les malades et les marginaux sont la chair du Christ". Jésus touchait les malades et se laissait toucher par les malades et les pécheurs.
      La pécheresse de l'Evangile toucha Jésus et Il se réjouit en voyant comme son cœur se transformait. C'est pour cela qu'Il lui donna la paix récompensant ainsi sa foi courageuse. Toi, mon ami, est-ce que tu t'approches avec amour pour toucher la chair du Christ à travers tous ceux qui passent près de toi et qui ont besoin de toi ? Si tu sais le faire, ta récompense sera la paix avec Dieu, avec les autres et avec toi-même.

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  3. VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDì 20 SETTEMBRE 2018
    Liturgic day: Thursday 24th in Ordinary Time

    Gospel text (Lc 7,36-50): One of the Pharisees asked Jesus to share his meal, so He went to the Pharisee's home and as usual reclined on the sofa to eat. And it happened that a woman of this town, who was known as a sinner, heard that He was in the Pharisee's house. She brought a precious jar of perfume and stood behind him at his feet, weeping. She wet his feet with tears, she dried them with her hair and kissed his feet and poured the perfume on them.
    The Pharisee who had invited Jesus was watching and thought, «If this man were a prophet, he would know what sort of person is touching him; isn't this woman a sinner?». Then Jesus spoke to the Pharisee and said, «Simon, I have something to ask you». He answered, «Speak, master». And Jesus said, «Two people were in debt to the same creditor. One owed him five hundred silver coins, and the other fifty. As they were unable to pay him back, he graciously canceled the debts of both. Now, which of them will love him more?». Simon answered, «The one, I suppose, who was forgiven more». And Jesus said, «You are right». And turning toward the woman, He said to Simon, «Do you see this woman? You gave me no water for my feet when I entered your house, but she has washed my feet with her tears and dried them with her hair. You didn't welcome me with a kiss, but she has not stopped kissing my feet since she came in. You provided no oil for my head, but she has poured perfume on my feet. This is why, I tell you, her sins, her many sins, are forgiven, because of her great love. But the one who is forgiven little, has little love».
    Then Jesus said to the woman, «Your sins are forgiven». The others sitting with him at the table began to wonder, «Now this man claims to forgive sins!». But Jesus again spoke to the woman, «Your faith has saved you; go in peace».

    MY REFLECTION
    PRAYER
    O God, do not you ever get tired of using us mercy, grant us a penitent and faithful heart that can respond to your love of the Father, because we spread along the roads of the world the Gospel message of reconciliation and peace. Through our Lord Jesus Christ .
    A woman enters the room. Everyone looks at her and felt, not only Jesus is judging, because he does not see the sinner, but the woman he loved, who loves ...
    Jesus goes straight to the heart, he sees this woman who cries and throws himself at his feet, he can not even ask for forgiveness, is there mute and weeping, with its scents, which exhale, as his soul is there, that exhales the Lord his prayer.Jesus shows once again the center of the love, when one loves is more important than anything, and everything can be forgiven in the name of love.
    In this period, but I think it always be so, it tries to put the facts straight even to the mercy of God; many claim that faith is not sentimentalism and would like this to continue to keep the sinner away from God's forgiveness.
    It is clear that forgiveness is granted to those who ask, it seems so obvious! It is clear that words must be followed by deeds, how difficult it is!
    The parable of the two debtors to which the debt was forgiven, serves Jesus to explain that it makes no difference if the debt is little or as much to the lender, it is the response that is different, who is the bigger debt canceled, it will be most grateful . How much should we be grateful to us that we are sinners that Jesus has forgiven us even before we ask him for forgiveness.How I wish my Lord, wash your bloody feet from my sins with tears of my repentance ... but maybe they are not even capable of this love of mine, I'm not even aware of what I have sinned and, as I continue to sin. Forgive me, you who know how to read my heart, that makes you exhale my repentance as a perfume, above the ugliness of my heart.

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    1. Mons. José Ignacio ALEMANY Grau, Emeritus Bishop of Chachapoyas
      (Chachapoyas, Peru)

      Today, Simon the Pharisee invites Jesus to dine with the purpose of drawing people’s attention. It was an act of arrogance, but his behavior when he met Jesus, did not even correspond to the most elementary good manners.

      While dining, a public sinner does a great act of humility: «As she stood behind Him at His feet weeping, she began to wet His feet with her tears. Then she wiped them and poured perfume on them» (Lk 7:38).

      On the other hand, when meeting Jesus the Pharisee did not give Him the greeting kiss, or water for His feet, a towel to wipe them, nor did he anoint Him on the head with oil. Furthermore, the Pharisee said to himself: "If this man were a prophet, he would know who is touching him and what kind of woman she is - that she is a sinner" (Lk 7:39). It was the Pharisee, in fact, who didn't know who He was!


      Pope Francis has very much insisted on the importance of approaching the sick, thus "touching the flesh of Christ". Upon canonizing St. Guadalupe García, Francisco said: «giving up a comfortable life to follow Jesus’ call, she taught the love of poverty, which permitted a greater love of the poor and infirm to serve them with tenderness and compassion: and this is called "touching the flesh of Christ". The poor, the abandoned, the sick, the marginalized are the flesh of Christ». Jesus touched the sick and He allowed them and the sinners to touch him.

      The sinner of the Gospel touched Jesus and He was happy to see how her heart was transmuted. For this reason, He gave her the peace to reward her courageous faith. -You, my friend, do you come with love to touch the flesh of Christ in so many that go by your side and need you? If you do it, your reward will be the peace with God, with others and with yourself.

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