VANGELO DI LUNEDI 3 SETTEMBRE 2018.
Giorno liturgico: Lunedì, XXII settimana del Tempo Ordinario
Santorale 3 settembre: San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa
Testo
del Vangelo (Lc 4,16-30): In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era
cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e
si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il
rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è
sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a
portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la
liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a
proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo
riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti
erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta
questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano
testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano
dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma
egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio:
“Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao,
fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi
dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io
vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il
cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in
tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una
vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo
del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il
Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di
sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero
fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per
gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA:
Vieni, o Spirito di Sapienza e di intelligenza, ed apri la via dei
cuori alla comprensione della verità tutta intera. Con la forza
bruciante del tuo divino fuoco sradica ogni errore, spazza via ogni
eresia, affinché risplenda a tutti nella sua integrità la luce della
verità che Gesù ha rivelato. Vieni, o Spirito di Consiglio e di
Fortezza, e rendici coraggiosi testimoni del Vangelo ricevuto. Sostieni
chi è perseguitato; incoraggia chi è emarginato; dona forza a chi è
imprigionato; concedi perseveranza a chi è calpestato e torturato;
ottieni la palma della vittoria a chi, ancora oggi, viene condotto al
martirio.
Gesù era stato battezzato da Giovanni al Giordano, fu
rivestito di Spirito Santo, e si ritirò nel deserto per pregare, stette
40 giorni e 40 notti, fu tentato e resistette ad ogni tentazione, dopo
di che tornò a Nazaret, da dove era venuto. La sua gente lo conosceva
bene, sapeva di chi era figlio, di Giuseppe il falegname e di Maria, ed
era uno di loro, spesso lo avevano visto nel tempio a leggere, ma quel
giorno successe qualcosa di diverso. Lesse le parole del profeta Isaia:
"18 Lo Spirito del Signore è sopra di me;per questo mi ha consacrato con
l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per
rimettere in libertà gli oppressi, 19 e predicare un anno di grazia del
Signore." E subito dopo pronunciò guardando la folla: "Oggi si è
adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi".
Forse qualcuno dentro di sé si stupì, qualcuno invece sapeva già della
fama di Gesù, ma certo che ci voleva almeno una piccola predisposizione a
dare fiducia a quest’uomo, considerandolo uno di loro. Essere profeta
nella propria patria, tra la gente che lo conosce, lo mette fuori dal
gruppo delle sue conoscenze, e questo fa si che con tante persone che
gli sono contro e si fanno forti l’ un l’ altro, la sua vita sia subito
messa in pericolo, infatti il brano dice che lo cacciarono dalla città,
lo condussero sul ciglio del monte e volevano gettarlo di sotto, ma
Egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.Questo fu l’impatto di Gesù
con la sua gente, parlava con autorità, vinceva sulla loro ostilità
senza alzare la voce, parlava con parole precise, e faceva sentire gli
scribi e i dottori della legge, dei falsi, che imponevano leggi che non
rispettavano. Proclamò un anno di grazia per far finire tutte quelle
ingiustizie, e questo fu il colpo di grazia per chi voleva attraverso la
legge di Dio, non portare i fedeli alla salvezza, ma mantenere il
potere sul popolo.Per noi oggi è facile considerare la figura di Maria e
Giuseppe con Gesù una sacra famiglia, ma provate a immaginare cosa
possono aver pensato di loro in quei tempi.
_________________________________________
Comentario: Fra David AMADO i Fernández
(Barcelona, Spagna)
Oggi,
«si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri
orecchi» (Lc 4,21). Con queste parole, Gesù commenta nella sinagoga di
Nazareth un testo del profeta Isaia: «Lo Spirito del Signore è sopra di
me;» (Lc 4,18). Queste parole hanno un significato specifico al di là
del momento storico in cui sono state pronunciate. Lo Spirito Santo
abita in pienezza in Gesù Cristo, ed è Lui chi lo manda i credenti.
Ma
anche, tutte le parole del Vangelo hanno un’eterna attualità. Esse sono
eterne perché sono state pronunciate dall’Eterno, e sono attuali perché
Dio fa che si compiano in tutti tempi. Quando ascoltiamo la Parola di
Dio, dobbiamo riceverla non come un discorso umano, ma come una parola
che ha un potere di trasformazione in noi. Dio non parla alle nostre
orecchie, ma i nostri cuori. Tutto ciò che dice è profondamente pieno di
significato e di amore. La Parola di Dio è una fonte inesauribile di
vita: «È molto più ciò che ci sfugge di quanto riusciamo a comprendere.
Siamo proprio come gli assetati che bevono ad una fonte.» (S. Efrem). Le
sue parole vengono dal cuore di Dio. E da quel cuore, il cuore della
Trinità, è venuto Gesù –la Parola del Padre- agli uomini.
Così,
ogni giorno, quando sentiamo il Vangelo, dobbiamo essere in grado di
dire con Maria: «avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,38), e Dio ci
risponderà: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita».
Ora, per che la Parola possa essere efficace in noi dobbiamo scartare
ogni pregiudizio. I contemporanei di Gesù con lo capissero, perché solo
guardavano con occhi umani: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» (Lc
4,22). Hanno visto l'umanità di Cristo, ma non hanno capito la sua
divinità. Ogni volta che sentiamo la Parola di Dio, al di là dello stile
letterario, della bellezza delle espressioni o l'unicità della
situazione, dobbiamo sapere che è Dio che ci parla.
Vorrei conoscere la Bibbia a memoria,conoscere il greco,il latino e pure l' aramaico,ma nulla di tutto questo mi è stato donato. Quello che al Signore è piaciuto donarmi, è una grande voglia di parlargli e di ascoltarlo.Logorroica io e taciturno Lui,ma mentre io ho bisogno di parole,Lui si esprime meglio a fatti.Vorrei capire perchè questo bisogno si tramuta in scrivere, e sento che è un modo semplice,delicato e gratuito di mettere al centro la mia relazione con Dio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDI 3 SETTEMBRE 2018.
RispondiEliminaLiturgical day: Monday 22nd in Ordinary Time
Saints September 3rd: St. Gregory the Great, Pope and Doctor of the Church
Gospel text (Lc 4,16-30): When Jesus came to Nazareth where He had been brought up, He entered the synagogue on the Sabbath as He usually did. He stood up to read and they handed him the book of the prophet Isaiah. Jesus then unrolled the scroll and found the place where it is written: «The Spirit of the Lord is upon me. He has anointed me to bring good news to the poor, to proclaim liberty to captives and new sight to the blind; to free the oppressed and announce the Lord's year of mercy». Jesus then rolled up the scroll, gave it to the attendant and sat down, while the eyes of all in the synagogue were fixed on him. Then He said to them, «Today these prophetic words come true even as you listen». All agreed with him and were lost in wonder, while He kept on speaking of the grace of God. Nevertheless they asked, «Who is this but Joseph's son?». So He said, «Doubtless you will quote me the saying: Doctor, heal yourself! Do here in your town what they say you did in Capernaum». Jesus added, «No prophet is honored in his own country. Truly, I say to you, there were many widows in Israel in the days of Elijah, when the heavens with-held rain for three years and six months and a great famine came over the whole land. Yet Elijah was not sent to any of them, but to a widow of Zarephath, in the country of Sidon. There were also many lepers in Israel in the time of Elisha, the prophet, and no one was healed except Naaman, the Syrian».
On hearing these words, the whole assembly became indignant. They rose up and brought him out of the town, to the edge of the hill on which Nazareth is built, intending to throw him down the cliff. But he passed through their midst and went his way.
REFLECTION OF LELLA
EliminaPRAYER: Come, Spirit of wisdom and understanding, and open the way to an understanding of the hearts of the whole truth. With the strength of your divine fire burning eradicates any errors, sweeps away every heresy, to shine in all its integrity in the light of the truth that Jesus revealed. Come, Spirit of counsel and might, and make us courageous witnesses of the Gospel received. Support those who are persecuted, and encourages those who are marginalized; gives strength to those who are imprisoned; grant perseverance to those who are trampled and tortured; obtain the palm of victory to those who, even today, is led to martyrdom.
Jesus was baptized by John in the Jordan, was clothed with the Holy Spirit, and withdrew into the desert to pray, stayed 40 days and 40 nights, he was tempted and resisted every temptation, after which came to Nazareth, where he had come. His people knew him well, he knew who was the son of Joseph the carpenter and Mary, and was one of them, often they had seen him in the temple to read, but that day something different happened. He read the words of the prophet Isaiah: "18 The Spirit of the Lord is upon me, because he has anointed me, and sent me to proclaim good news to the poor, to proclaim liberty to the captives liberazionee sight to the blind, to set at liberty those who are oppressed , 19 and to proclaim a year of favor from the Lord. " And then uttered watching the crowd: "Today this Scripture is fulfilled in your hearing with your ears."
Maybe someone inside she was surprised, however someone already knew the fame of Jesus, but of course it took at least a small predisposition to trust this man, considering one of them. Be a prophet in his own country, and among the people who know him, puts him out of the group of his knowledge, and this means that with so many people that are against and vaunt the one with the other, his life is immediately made in danger, in fact, the song says that drove him from the city, led him to the brow of the hill and wanted to throw it down, but He passed through the midst of them, went his way. This was the impact of Jesus with his people, he spoke with authority, won their hostility without raising his voice, he spoke in precise words, and made her feel the scribes and teachers of the law, false, which imposed laws that are not respected. He proclaimed a year of grace to end all those injustices, and this was the coup de grace for those who wanted through the law of God, do not lead the faithful to salvation, but keep power over the people. For us today it is easy to consider the figure of Mary and Joseph with a holy family, but try to imagine what may have thought of them in those days.
Comment Brother David AMADO i Fernández
Elimina(Barcelona, Spain)
Today, «these prophetic words come true even as you listen» (Lk 4:21). With these words, Jesus comments at the synagogue of Nazareth a text from the prophet Isaiah: «The Spirit of the Lord is upon me. He has anointed me» (Lk 4:18). These words have a meaning that goes beyond the specific historical moment when they were said. The Holy Spirit fully dwells in Jesus Christ, and the Holy Spirit sends him to believers.
But, in addition, the words of the Gospel are the words of both eternal and current life. They are eternal because The Eternal One has said them, and they are current because God makes them to be permanently fulfilled. When we listen to the Word of God, we have to receive it not as a human speech, but as the Word that has the power of transforming us. God does not speak to our ear but to our heart. Whatever He says is profoundly full of meaning and love. The Word of God is an inexhaustible source of life: «Who, O Lord, could possibly penetrate with his mind even one of your utterances? Just as in the case of thirsty men who drink from a fountain we leave behind more than that we can take a hold of» (St. Ephraem). His words come out of the heart of God. And, from this heart, from the Trinity's bosom, Jesus came —the Father's Word— to mankind.
This is why when, everyday, we listen to the Gospel, we must be able to say, along with the Virgin Mary: «May it be done to me according to your word» (Lk 1:38); to which God will reply: «Today these prophetic words come true even as you listen». However, for the Word to be effective in our lives, we must get rid of all our prejudices. Jesus' contemporaries did not understand it, because they were looking at him with human eyes only: «Who is this but Joseph's son?» (Lk 4:22). They could see Jesus Christ's humanity, but they could not appreciate his divinity. Whenever we listen to the Word of God, beyond its literary style, the beauty of its expressions or the singularity of the situation, we must remember it is God who is speaking to us.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDI 3 SETTEMBRE 2018.
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes XXII del tiempo ordinario
Santoral 3 de Septiembre: San Gregorio Magno, papa y doctor de la Iglesia
Texto del Evangelio (Lc 4,16-30): En aquel tiempo, Jesús se fue a Nazaret, donde se había criado y, según su costumbre, entró en la sinagoga el día de sábado, y se levantó para hacer la lectura. Le entregaron el volumen del profeta Isaías y desenrollando el volumen, halló el pasaje donde estaba escrito: «El Espíritu del Señor está sobre mí, porque me ha ungido para anunciar a los pobres la Buena Nueva, me ha enviado a proclamar la liberación a los cautivos y la vista a los ciegos, para dar la libertad a los oprimidos y proclamar un año de gracia del Señor». Enrollando el volumen lo devolvió al ministro, y se sentó. En la sinagoga todos los ojos estaban fijos en Él. Comenzó, pues, a decirles: «Hoy se cumple esta escritura que acabáis de oír». Y todos daban testimonio de Él y estaban admirados de las palabras llenas de gracia que salían de su boca. Y decían: «¿No es éste el hijo de José?». Él les dijo: «Seguramente me vais a decir el refrán: ‘Médico, cúrate a ti mismo’. Todo lo que hemos oído que ha sucedido en Cafarnaúm, hazlo también aquí en tu patria». Y añadió: «En verdad os digo que ningún profeta es bien recibido en su patria. Os digo de verdad: muchas viudas había en Israel en los días de Elías, cuando se cerró el cielo por tres años y seis meses, y hubo gran hambre en todo el país; y a ninguna de ellas fue enviado Elías, sino a una mujer viuda de Sarepta de Sidón. Y muchos leprosos había en Israel en tiempos del profeta Eliseo, y ninguno de ellos fue purificado sino Naamán, el sirio». Oyendo estas cosas, todos los de la sinagoga se llenaron de ira; y, levantándose, le arrojaron fuera de la ciudad, y le llevaron a una altura escarpada del monte sobre el cual estaba edificada su ciudad, para despeñarle. Pero Él, pasando por medio de ellos, se marchó.
REFLEXIÓN LELLA
EliminaORACIÓN: Ven, Espíritu de sabiduría y de inteligencia, y abrir el camino a la comprensión de los corazones de toda la verdad. Con la fuerza de su ardiente fuego divino elimina cualquier error, barre toda herejía, de brillar en toda su integridad, a la luz del testimonio de Jesús. Ven, Espíritu de consejo y de poder, y nos hacen testigos valientes del Evangelio recibido. Apoyar los perseguidos, y anima a los marginados, da fuerza a los que están presos; subvención perseverancia para aquellos que son pisoteados y torturado; obtener la palma de la victoria a los que, aún hoy, es llevado al martirio.
Jesús fue bautizado por Juan en el Jordán, estaba vestida con el Espíritu Santo, y se retiró al desierto para orar, permaneció 40 días y 40 noches, fue tentado y resistir toda tentación, después de lo cual vino a Nazaret, donde se había llegado. Su pueblo lo conocían bien, sabía que era el hijo de José el carpintero y de María, y fue uno de ellos, a menudo se le veía en el templo de leer, pero ese día algo diferente sucedió. Leyó las palabras del profeta Isaías: "18 El Espíritu del Señor está sobre mí, por cuanto me ha ungido y me ha enviado a proclamar la buena nueva a los pobres, a proclamar la liberación a los cautivos liberazionee vista a los ciegos, a poner en libertad a los oprimidos , 19 y para proclamar el año de gracia del Señor ". Y luego pronunció mirando a la multitud: "Hoy se cumple esta Escritura en presencia de ustedes con sus oídos." Tal vez alguien en el interior se sorprendió, sin embargo, alguien que ya conocía la fama de Jesús, pero por supuesto nos llevó al menos una pequeña predisposición a confiar en este hombre, teniendo en cuenta uno de ellos. Sea un profeta en su propia tierra, y entre las personas que lo conocen, lo pone fuera del grupo de su conocimiento, y esto significa que con tantas personas que están en contra y vanaglorian la una con la otra, su vida se hace inmediatamente en peligro, de hecho, dice la canción que lo llevó a la ciudad, lo llevó a la cima de la colina y quería tirarlo al suelo, pero él pasó por en medio de ellos, se fue. Este fue el impacto de Jesús con su pueblo, habló con autoridad, ganó su hostilidad sin levantar la voz, habló con palabras precisas, y la hacía sentir a los escribas y doctores de la ley, falsos, que imponen leyes que no son respetados. Proclamó un año de gracia para acabar con todas esas injusticias, y este fue el golpe de gracia para los que querían a través de la ley de Dios, no conducen a los fieles a la salvación, pero tenga poder sobre el pueblo. Para nosotros hoy, es fácil considerar la figura de María y José con una familia santa, pero trata de imaginar lo que pudo haber pensado en ellos en aquellos días.
Comentario: Fray David AMADO i Fernández
Elimina(Barcelona, España)
Hoy, «se cumple esta escritura que acabáis de oír» (Lc 4,21). Con estas palabras, Jesús comenta en la sinagoga de Nazaret un texto del profeta Isaías: «El Espíritu del Señor está sobre mí, porque me ha ungido» (Lc 4,18). Estas palabras tienen un sentido que sobrepasa el concreto momento histórico en que fueron pronunciadas. El Espíritu Santo habita en plenitud en Jesucristo, y es Él quien lo envía a los creyentes.
Pero, además, todas las palabras del Evangelio tienen una actualidad eterna. Son eternas porque han sido pronunciadas por el Eterno, y son actuales porque Dios hace que se cumplan en todos los tiempos. Cuando escuchamos la Palabra de Dios, hemos de recibirla no como un discurso humano, sino como una Palabra que tiene un poder transformador en nosotros. Dios no habla a nuestros oídos, sino a nuestro corazón. Todo lo que dice está profundamente lleno de sentido y de amor. La Palabra de Dios es una fuente inextinguible de vida: «Es más lo que dejamos que lo que captamos, tal como ocurre con los sedientos que beben en una fuente» (San Efrén). Sus palabras salen del corazón de Dios. Y, de ese corazón, del seno de la Trinidad, vino Jesús —la Palabra del Padre— a los hombres.
Por eso, cada día, cuando escuchamos el Evangelio, hemos de poder decir como María: «Hágase en mí según tu palabra» (Lc 1,38); a lo que Dios nos responderá: «Hoy se cumple esta escritura que acabáis de oír». Ahora bien, para que la Palabra sea eficaz en nosotros hay que desprenderse de todo prejuicio. Los contemporáneos de Jesús no le comprendieron, porque lo miraban sólo con ojos humanos: «¿No es este el hijo de José?» (Lc 4,22). Veían la humanidad de Cristo, pero no advirtieron su divinidad. Siempre que escuchemos la Palabra de Dios, más allá del estilo literario, de la belleza de las expresiones o de la singularidad de la situación, hemos de saber que es Dios quien nos habla.
VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 3 SETTEMBRE 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 22e Semaine: Lundi
Martyrologe 3 septembre: Saint Grégoire le Grand,pape et docteur de l’Église
Texte de l'Évangile (Lc 4,16-30): Il vint à Nazareth, où il avait grandi. Comme il en avait l'habitude, il entra dans la synagogue le jour du sabbat, et il se leva pour faire la lecture. On lui présenta le livre du prophète Isaïe. Il ouvrit le livre et trouva le passage où il est écrit: ‘L'Esprit du Seigneur est sur moi parce que le Seigneur m'a consacré par l'onction. Il m'a envoyé porter la Bonne Nouvelle aux pauvres, annoncer aux prisonniers qu'ils sont libres, et aux aveugles qu'ils verront la lumière, apporter aux opprimés la libération, annoncer une année de bienfaits accordée par le Seigneur’».
Jésus referma le livre, le rendit au servant et s'assit. Tous, dans la synagogue, avaient les yeux fixés sur lui. Alors il se mit à leur dire: «Cette parole de l'Écriture, que vous venez d'entendre, c'est aujourd'hui qu'elle s'accomplit». Tous lui rendaient témoignage; et ils s'étonnaient du message de grâce qui sortait de sa bouche. Ils se demandaient: «N'est-ce pas là le fils de Joseph?». Mais il leur dit: «Sûrement vous allez me citer le dicton: ‘Médecin, guéris-toi toi-même. Nous avons appris tout ce qui s'est passé à Capharnaüm: fais donc de même ici dans ton pays!’». Puis il ajouta: «Amen, je vous le dis: aucun prophète n'est bien accueilli dans son pays. En toute vérité, je vous le: Au temps du prophète Élie, lorsque la sécheresse et la famine ont sévi pendant trois ans et demi, il y avait beaucoup de veuves en Israël; pourtant Élie n'a été envoyé vers aucune d'entre elles, mais bien à une veuve étrangère, de la ville de Sarepta, dans le pays de Sidon. Au temps du prophète Élisée, il y avait beaucoup de lépreux en Israël; pourtant aucun d'eux n'a été purifié, mais bien Naaman, un Syrien». A ces mots, dans la synagogue, tous devinrent furieux. Ils se levèrent, poussèrent Jésus hors de la ville, et le menèrent jusqu'à un escarpement de la colline où la ville est construite, pour le précipiter en bas. Mais lui, passant au milieu d'eux, allait son chemin.
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE: Viens, O Esprit de sagesse et d'intelligence, viens ouvrir la voie pour une meilleure compréhension du cœur de toute la vérité. Avec la force de ton feu brûlant divin élimine les erreurs, balaie toutes les hérésies, fait briller dans toute son intégrité, à la lumière de la vérité révélée par Jésus. Viens, Esprit de conseil et de force, viens faire de nous des témoins courageux de l'Evangile reçu. Soutenir ceux qui sont persécutés, et encourager ceux qui sont marginalisés, donne de la force à ceux qui sont emprisonnés; accorde la persévérance à ceux qui sont bafoués et torturé; obtient la palme de la victoire à ceux qui, aujourd'hui encore, sont conduit au martyre.
- Jésus avait été baptisé par Jean dans le Jourdain, il fut revêtu d'Esprit Saint, et se retira dans le désert pour prier, il y resta 40 jours et 40 nuit, fut tenté et résista à chaque tentation, après quoi il revint à Nazareth, d'où il était venu. Ses gens le connaissaient bien, il savait qu'il était fils, de Joseph le menuisier et de Marie, et c'était un d'eux, ils l'avaient souvent vu lire dans le temple, mais ce jour arriva quelque chose de différent. Il lut les Paroles du prophète Isaie: " l'Esprit du Seigneur est sur moi; pour ceci il m'a consacré avec l'onction, et il m'a envoyé pour annoncer aux pauvres un message heureux, pour proclamer aux prisonniers le liberation aux aveugles la vue; pour remettre en liberté les opprimés, et prêcher un an de grâce du Seigneur." Et tout de suite après il prononça en regardant la foule : "Aujourd'hui s'est accomplie cette Écriture que vous avez entendu avec vos oreilles." Peut-être que quelqu'un a été surpris en lui, mais il connaissait déjà la gloire de Jésus, mais bien sûr, il a fallu au moins une petite prédisposition pour faire confiance à cet homme, le considérant comme l'un d'eux. Être prophète dans son propre pays, et parmi les gens qui le connaissent, le mettent hors du groupe de sa connaissance, et cela signifie que tant de gens qui sont contre lui sont plus fort l'un l'autre, sa vie est de suite mis en danger, en effet, le passage dit qu'il fut chassé de la ville, ils le menèrent jusqu'à un escarpement de la colline et ont voulu le faire tomber, mais il passa au milieu d'eux, et alla son chemin. Ceci fut l'impact de Jésus avec ses gens, il parlait avec de l'autorité, il gagnait sur leur hostilité sans lever la voix, il parlait avec des paroles précises, et il faisait entendre aux scribes et aux docteurs de la loi, des faux qui imposaient des lois qu'ils ne respectaient pas. Il proclama un an de grâce pour faire finir toutes ces injustices, et ceci fut le coup de grâce pour celui qui voulait à travers la loi de Dieu, ne pas emmener les fidèles au salut, mais maintenir le pouvoir sur le peuple.Pour nous aujourd'hui, il est facile de considérer la figure de Marie et Joseph avec une famille sainte, mais essayez d'imaginer ce qui peut avoir pensé à eux en ces jours.
Commentaire de l'Abbé David AMADO i Fernández
Elimina(Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, «cette parole de l'Écriture, que vous venez d'entendre, c'est aujourd'hui qu'elle s'accomplit» (Lc 4,21). Avec ces paroles Jésus commente dans la synagogue de Nazareth le texte d'Isaïe: «L'Esprit du Seigneur est sur moi parce que le Seigneur m'a consacré par l'onction» (Lc 4,18) Ces paroles ont une signification qui dépasse le moment exact auquel elles furent prononcées. L'Esprit Saint habite dans la plénitude à l'intérieur du Christ et c'est Lui qui le transmet aux croyants.
Mais, en plus, toutes les paroles de l'Évangile ont une actualité qui est éternelle. Elles sont éternelles car elles ont été prononcées par l'Éternel, et elles sont toujours d'actualité car Dieu fait qu'elles s'accomplissent à toute époque. Quand nous écoutons la Parole de Dieu nous devons la recevoir non pas comme un discours humain, mais comme une parole qui a le pouvoir de nous transformer. Dieu ne parle pas à nos oreilles, il parle à notre cœur. Tout ce qu'Il dit est profondément rempli de sagesse et d'amour. La parole de Dieu est une source inépuisable de vie: «Ce que nous en comprenons est bien moindre que ce que nous en laissons, comme des gens assoiffés qui boivent à une source» (Saint Ephrem). Ses paroles sortent du cœur de Dieu. Et, de ce même cœur, du sein de la Trinité Jésus, Verbe du Père, est venu aux hommes.
C'est pour cela que chaque jour, quand nous entendons l'évangile, nous devons nous dire ce que disait Marie: «qu'il me soit fait selon votre parole» (Lc 1,38) et là Dieu nous répondra: Cette parole de l'Écriture, que vous venez d'entendre, c'est aujourd'hui qu'elle s'accomplit. Mais, pour que cette Parole soit efficace sur nous, il faut nous détacher de tout préjugé. Les contemporains de Jésus ne l'ont pas compris parce qu'ils le regardaient avec les yeux humains: «N'est-ce pas là le fils de Joseph?» (Mc 4,22). Ils voyaient l'humanité du Christ mais ils n'ont jamais constaté sa divinité. A chaque fois que nous écoutons la Parole de Dieu, au-delà du style littéraire, de la beauté du texte ou de la particularité de la situation, nous devons savoir que c'est Dieu Lui-même qui nous parle.