sabato 23 dicembre 2017

- IV DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B) - NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA VIGILIA



VANGELO DI DOMENICA 24 DICEMBRE 2017
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.





COMMENTO DI:

Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
(Barcelona, Spagna)
Oggi, il vangelo ha il tono di un racconto popolare. Le fiabe incominciano così: “C’era una volta...”, si presentano i caratteri, il tempo, il posto e il problema. Arriverà fino al punto àlgido con il nodo della storia; finalmente la conclusione.
San Luca, in modo similare, ci racconta, con tono popolare e accessibile, la storia più grande. Presenta, non un racconto creato dalla fantasia, ma una realtà tessuta da Dio con la collaborazione umana. La vetta più alta è: <> (Lc 1,31).
Questo messaggio ci dice che il Natale è vicino. Maria ci aprirà le porte con la sua collaborazione nell’opera di Dio. L’umile fanciulla di Nazaret ascolta sorpresa l’annuncio dell’Angelo. Appunto pregava che Dio mandasse il Messia presto, per salvare il mondo. Non poteva immaginare nella sua modesta comprensione, che Dio aveva scelto Lei per realizzare i suoi piani.
Maria vive momenti di tensione, drammatici, nel suo cuore: era e voleva rimanere vergine; Dio ora gli offre una maternità. Maria non lo capisce: <> (Lc 1,34), domanda. L’Angelo gli dice che la sua verginità e la maternità non sono in contraddizzione, ma, per la forza dello Spirito Santo, si integrano senza problemi. Non è che Lei adesso lo abbia capito meglio. Ma per Lei è sufficiente, poichè il miracolo sarà opera di Dio: <> (Lc 1,38). Per questo risponde: <> (Lc 1,38). Avvenga per me! Avvenga su di me! Fiat! Si. Completa accettazione della volontà di Dio, mezzo tentennante, ma senza condizioni.
In quello stesso momento, <> (Gn 1, 14). Quella storia popolare diviene allo stesso tempo la realtà più divina e più umana. Paolo VI scrisse nel anno 1974: “In Maria vediamo la risposta di Dio al mistero dell’uomo; e la domanda che l’uomo fa su Dio e la propria vita”.
============================================
- NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA VIGILIA =============================================
VANGELO (Mt 1,1-25)
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa; senza che egli la conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.
Parola del Signore.
COMMENTO DI:

Mons. Jaume PUJOL i Balcells Archivescovo di Tarragona e Primato di Catalongna
(Tarragona, Spagna)
Oggi, con la semplicità dei bambini, riflettiamo sul grande mistero della nostra fede. La nascita di Gesù indica l’arrivo della “pienezza dei tempi”. Fin dal peccato dei nostri progenitori, il lignaggio dell'uomo si era allontanato dal Creatore. Dio, però, avendo compassione della nostra triste situazione, inviò Suo Figlio eterno, nato dalla Vergine Maria, per riscattarci dalla schiavitù del peccato.
L’apostolo Giovanni spiega l’avvenimento, usando espressioni di grande profondità teologica: «In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il verbo era Dio» (Gv 1,1). Giovanni denomina “Parola” il Figlio di Dio, la seconda persona della Santissima Trinità, aggiungendo: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14).
Questo è ciò che celebriamo oggi; perciò facciamo festa. Meravigliati, contempliamo Gesù appena nato. E’ un neonato... e, allo stesso tempo, è Dio Onnipotente; senza lasciare di essere Dio, adesso è anche uno dei nostri!
E’ venuto sulla terra per restituirci la condizione di figli di Dio. E’ necessario però che ognuno di noi accolga in sé la salvezza che Lui ci offre. Così come lo spiega san Giovanni, «A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12). Figli di Dio! Restiamo sorpresi di fronte a questo mistero ineffabile: «Il figlio di Dio si è fatto figlio dell’uomo perché gli uomini diventassero figli di Dio» (San Giovanni Crisostomo).
Accogliamo Gesù, cerchiamoLo: solo in Lui troveremo la salvezza, la vera soluzione per i nostri problemi; solo Lui da il vero senso della vita, delle contrarietà e del dolore. Oggi perciò vi propongo: leggiamo il Vangelo, meditiamolo; cerchiamo di vivere veramente d’accordo con l’insegnamento di Gesù, il Figlio di Dio che è venuto tra noi. Vedremo allora come sarà vero che, fra tutti, faremo un mondo migliore.

9 commenti:

  1. Día litúrgico: Domingo IV (B) de Adviento

    Texto del Evangelio (Lc 1,26-38): En aquel tiempo, fue enviado por Dios el ángel Gabriel a una ciudad de Galilea, llamada Nazaret, a una virgen desposada con un hombre llamado José, de la casa de David; el nombre de la virgen era María. Y entrando, le dijo: «Alégrate, llena de gracia, el Señor está contigo». Ella se conturbó por estas palabras, y discurría qué significaría aquel saludo.

    El ángel le dijo: «No temas, María, porque has hallado gracia delante de Dios; vas a concebir en el seno y vas a dar a luz un hijo, a quien pondrás por nombre Jesús. Él será grande y será llamado Hijo del Altísimo, y el Señor Dios le dará el trono de David, su padre; reinará sobre la casa de Jacob por los siglos y su reino no tendrá fin». María respondió al ángel: «¿Cómo será esto, puesto que no conozco varón?». El ángel le respondió: «El Espíritu Santo vendrá sobre ti y el poder del Altísimo te cubrirá con su sombra; por eso el que ha de nacer será santo y será llamado Hijo de Dios. Mira, también Isabel, tu pariente, ha concebido un hijo en su vejez, y este es ya el sexto mes de aquella que llamaban estéril, porque ninguna cosa es imposible para Dios». Dijo María: «He aquí la esclava del Señor; hágase en mí según tu palabra». Y el ángel dejándola se fue.

    COMENTARIO DE:

    Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
    (Barcelona, España)

    Hoy, el Evangelio tiene el tono de un cuento popular. Las rondallas empiezan así: «Había una vez...», se presentan los personajes, la época, el lugar y el tema. Ésta llegará al punto álgido con el nudo de la narración; finalmente, hay el desenlace.

    San Lucas, de modo semejante, nos cuenta, con tono popular y asequible, la historia más grande. Presenta, no una narración creada por la imaginación, sino una realidad tejida por el mismo Dios con colaboración humana. El punto álgido es: «Vas a dar a luz un hijo, a quien pondrás por nombre Jesús» (Lc 1,31).

    Este mensaje nos dice que la Navidad está ya cercana. María nos abrirá la puerta con su colaboración en la obra de Dios. La humilde doncella de Nazaret escucha sorprendida el anuncio del Ángel. Precisamente rogaba que Dios enviara pronto al Ungido, para salvar el mundo. Poco se imaginaba, en su modesto entendimiento, que Dios la escogía justamente a Ella para realizar sus planes.

    María vive unos momentos tensos, dramáticos, en su corazón: era y quería permanecer virgen; Dios ahora le propone una maternidad. María no lo entiende: «¿Cómo se hará eso?» (Lc 1,34), pregunta. El Ángel le dice que virginidad y maternidad no se contradicen, sino que, por la fuerza del Espíritu Santo, se integran perfectamente. No es que Ella ahora lo entienda mejor. Pero ya le es suficiente, pues el prodigio será obra de Dios: «A Dios nada le es imposible» (Lc 1,38). Por eso responde: «Que se cumplan en mi tus palabras» (Lc 1,38). ¡Que se cumplan! ¡Que se haga! ¡Fiat! Sí. Total aceptación de la Voluntad de Dios, medio a tientas, pero sin condiciones.
    En aquel mismo instante, «la Palabra se hizo Carne y habitó entre nosotros» (Jn 1,14). Aquel cuento popular deviene a un mismo tiempo la realidad más divina y más humana. Pablo VI escribió el año 1974: «En María vemos la respuesta que Dios da al misterio del hombre; y la pregunta que el hombre hace sobre Dios y la propia vida».


    RispondiElimina
    Risposte
    1. (Mt 1,1-25)
      Genealogía de Jesucristo, hijo de David.
      + Del Evangelio según Mateo
      Genealogía de Jesucristo hijo de David, hijo de Abraham.
      Abraham engendró a Isaac, Isaac a Jacob, Jacob, padre de Judá y de sus hermanos, Judá el padre de Fares y Zara por Tamar, tarifas engendró a Esrom, Esrom engendró a Aram, Aram engendró a Aminadab, Aminadab el padre de Naasón, Naasón engendró a Salmón, Salmón el padre de Booz por Rahab, Boaz él engendró Obed de Ruth, Obed engendró a Jesse, Jesse engendró al Rey David.
      David engendró a Salomón de la que fue mujer de Urías, a Salomón engendró a Roboam, Roboam padre de Abías, Abías el padre de Asaf, Asaf, el padre de Josafat, Josafat el padre de Joram, Joram el padre de Ozías, Ozías el padre de Jotam, Jotam de Acaz, Acaz a Ezequías, Ezequías se convirtió en el padre de Manasés, Manasés a Amos, Amos a Josías, Josías engendró a Jeconías ya sus hermanos en el momento de la deportación a Babilonia.
      Después de la deportación a Babilonia, Jeconías engendró a Salatiel, Salatiel engendró a Zorobabel, Zorobabel engendró a Abiud, Abiud el padre de Eliaquim, Eliaquim a Azor, Azor fue padre de Sadoc, Sadoc el padre de Achim, Achim el padre de Eliud, Eliud el padre de Eleazar, Eleazar a Matán, Matán a Jacob, Jacob engendró a José, el esposo de María, de quien nació Jesús, llamado Cristo.
      De esta manera, todas las generaciones desde Abraham hasta David son catorce, desde David hasta la deportación a Babilonia, catorce desde la deportación a Babilonia hasta Cristo, catorce.
      Así fue engendrado Jesucristo: María, su madre, estaba desposada con José, antes que se juntasen, se halló que había concebido del Espíritu Santo. Su marido José, como era justo y no quería acusarla públicamente, resolvió abandonarla en secreto.
      Pero mientras él estaba considerando esto, he aquí, apareció en su sueño, un ángel del Señor y le dijo: "José, hijo de David, no temas recibir a María tu esposa. De hecho, el niño que se genera en ella proviene del Espíritu Santo; dará a luz un hijo y lo llamarás Jesús, porque él salvará a su pueblo de sus pecados ".
      Todo esto sucedió para que se cumpliese lo dicho por el Señor por medio del profeta: "He aquí, una virgen concebirá y dará a luz un hijo, se le dará el nombre de Emmanuel," que significa "Dios con nosotros".
      Cuando despertó del sueño, José hizo lo que el ángel del Señor le había ordenado y se llevó a su esposa consigo; sin que ella la supiera, dio a luz a un hijo y lo llamó Jesús.
      Palabra del Señor

      Elimina
    2. COMENTARIO DE:
      Mons. Jaume PUJOL i Balcells Arzobispo de Tarragona y Primato di Catalongna
      (Tarragona, España)
      Hoy, con la sencillez de los niños, reflexionamos sobre el gran misterio de nuestra fe. El nacimiento de Jesús indica la llegada de la "plenitud de los tiempos". Desde el pecado de nuestros antepasados, el linaje del hombre se apartó del Creador. Pero Dios tiene compasión de nuestra situación, envió a su Hijo eterno, nacido de la Virgen María, redimirnos de la esclavitud del pecado.
      El apóstol Juan explica el incidente, el uso de expresiones de gran profundidad teológica "En el principio era la Palabra, y la Palabra estaba con Dios y la Palabra era Dios" (Jn 1,1). Juan llama la "Palabra" el Hijo de Dios, la segunda persona de la Santísima Trinidad, y agregó: "Y la Palabra se hizo carne y habitó entre nosotros" (Jn 1,14).
      Esto es lo que celebramos hoy; así que vamos a tener una fiesta. Marvel, contemplemos al recién nacido Jesús. Es un recién nacido ... y, al mismo tiempo, es Dios Todopoderoso; sin dejar de ser Dios, ¡ahora él también es uno de los nuestros!
      E 'vienen a la tierra para devolver la condición de hijos de Dios. Y' es necesario que todo el mundo va a aceptar en sí la salvación que Él nos ofrece. Como lo explica San Juan, "a los que lo recibieron, les dio poder para llegar a ser hijos de Dios" (Jn 1, 12). Hijos de Dios! Seguimos sorprendidos frente a este misterio inefable, "El Hijo de Dios se hizo hombre para que los hombres se convierten en hijos de Dios" (San Juan Crisóstomo).
      Démosle la bienvenida a Jesús, busquemoslo: solo en Él encontraremos la salvación, la verdadera solución para nuestros problemas; solo Él da el verdadero significado de la vida, de la contrariedad y el dolor. Así que hoy te propongo: leamos el Evangelio, meditemos en él; intentemos vivir verdaderamente en armonía con la enseñanza de Jesús, el Hijo de Dios que vino entre nosotros. Entonces veremos cómo será cierto que, entre todos, haremos un mundo mejor.

      Elimina

  2. VERSIONE IN INGLESE DEL 24 / 25 DICEMBRE 2017
    Liturgical day: Sunday 4th (B) of Advent

    Gospel text (Lc 1,26-38): In the sixth month, the angel Gabriel was sent from God to a town of Galilee called Nazareth. He was sent to a young virgin who was betrothed to a man named Joseph, of the family of David; and the virgin's name was Mary. The angel came to her and said, «Rejoice, full of grace, the Lord is with you». Mary was troubled at these words, wondering what this greeting could mean.

    But the angel said, «Do not fear, Mary, for God has looked kindly on you. You shall conceive and bear a son and you shall call him Jesus. He will be great and shall rightly be called Son of the Most High. The Lord God will give him the kingdom of David, his ancestor; He will rule over the people of Jacob forever and his reign shall have no end». Then Mary said to the angel, «How can this be if I am a virgin?». And the angel said to her, «The Holy Spirit will come upon you and the power of the Most High will overshadow you; therefore, the holy child to be born shall be called Son of God. Even your relative Elizabeth is expecting a son in her old age, although she was unable to have a child, and she is now in her sixth month. With God nothing is impossible». Then Mary said, «I am the handmaid of the Lord, let it be done to me as you have said». And the angel left her.

    COMMENT OFF:

    Fr. Josep Mª MASSANA i Mola OFM
    (Barcelona, Spain)

    Today, the Gospel sounds rather like a popular tale. Many stories begin like that: «Once upon a time, there was...», and then, personages, epoch, place and storyline are presented. This one will attain its peak with the core of the tale; we shall finally know the happy end.

    In fact, St. Luke, narrates, with a popular and understandable tone, the greatest story of all times. He presents to us, not a yarn out of his imagination, but an actual reality woven by the very hand of God himself with human collaboration. The climax is reached when the Angel says: «You shall conceive and bear a son and you shall call him Jesus» (Lk 1:31).

    This message tells us that Christmas time is near. Mary will open the door for us through her collaboration with the Work of God. This humble girl from Nazareth is astonished at the Angel's announcement. She was precisely praying God to send the Anointed One, to save the world. In her modest dreams, little did she think that God would just choose her to carry out His plans.

    In her Heart, Mary experiences some tense and dramatic moments: she was, and wanted to remain as, a virgin; God, now, proposes her to divine maternity. Mary cannot understand it: «How can this be?» (Lk 1:34), asks she. The Angel explains that virginity and maternity do not contradict each other; on the contrary, thanks to the Holy Spirit, they integrate perfectly together. Not that she understands it better now, but that is enough for her, for the prodigy will be God's will: «With God nothing is impossible» (Lk 1:37). Hence, her answer: «Let it be done to me as you have said» (Lk 1:38). Let it be done! Fiat! Yes. Total acceptance of God's Will, half groping, but unconditionally.

    In that very instant, «the Word became flesh and dwelt among us!» (Jn 1:14). That popular tale becomes, at the same time, the most divine and human reality. Paul VI wrote in 1974: «In Mary we see God's reply to the mystery of man; and the question man asks God about the meaning and purpose of his life».

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (Mt 1,1-25)
      Genealogy of Jesus Christ, son of David.
      + From the Gospel according to Matthew
      Genealogy of Jesus Christ son of David, son of Abraham.
      Abraham begot Isaac, Jacob begat Jacob, begot Judah and his brothers, Judah begat Fares and Zara from Tamar, Fares begat Esrom, Esrom begat Aram, Aram begat Aminadab, Aminadab begat Naasson, Naasson begat Salmon, Salmon begat Booz da Racab, Booz he begat Obed from Ruth, Obed begat Jesse, Jesse begat King David.
      David begot Solomon from that which was the wife of Urìa, Solomon begged Rehoboam, Rehoboam begat Abia, Abia begat Asaph, Asaph begat Giòsafat, Giòsafat begat Ioram, Ioram begat Ozìa, Ozìa begat Joatam, Joatam begat Aga, Acak begat Hezekiah, Hezekiah he begat Manasseh, Manasseh begat Amos, Amos begat Giosìa, Giosìa begat Ieconìa and his brothers, at the time of deportation to Babylon.
      After the deportation to Babylon, Jehovah begat Salatiel, Salatiel begat Zorobabele, Zorobabele begat Abiut, Abiud generated Eliachim, Eliachim begat Azor, Azor begat Sadoc, Sadoc begat Achim, Achim begat Eliud, Eliud begat Elezar, Elezar begat Mattan, Mattan begat Jacob, Jacob begat Joseph, the husband of Mary, from whom Jesus was born, called Christ.
      In this way, all the generations from Abraham to David are fourteen, from David to the deportation to Babylon fourteen, from deportation to Babylon to Christ fourteen.
      Thus Jesus Christ was born: his mother Mary, being betrothed to Joseph, before she went to live together, she found herself pregnant by the work of the Holy Spirit. Joseph his spouse, because he was a just man and did not want to accuse her publicly, he thought of repudiating her in secret.
      But while he was considering these things, behold, an angel of the Lord appeared to him in a dream and said to him, "Joseph, son of David, do not be afraid to take Mary, your wife, with you. In fact the child who is generated in her comes from the Holy Spirit; she will give birth to a son and you will call him Jesus: for he will save his people from their sins. "
      All this happened to accomplish what was said by the Lord through the prophet: "Behold, the virgin will conceive and give birth to a son: to him will be given the name of Emmanuel", which means "God with us".
      When he awoke from sleep, Joseph did as the angel of the Lord had commanded him and took his bride with him; without his knowing her, she gave birth to a son and he called him Jesus.
      Word of the Lord.

      Elimina
    2. COMMENT OF:

      Mons. Jaume PUJOL i Balcells Archbishop of Tarragona and Primato di Catalongna
      (Tarragona, Spain)
      Today, with the simplicity of children, we reflect on the great mystery of our faith. The birth of Jesus indicates the arrival of the "fullness of time". Since the sin of our ancestors, the lineage of man had turned away from the Creator. But God, having compassion for our sad situation, sent His eternal Son, born of the Virgin Mary, to redeem us from the slavery of sin.
      The apostle John explains the event, using expressions of great theological depth: "In the beginning was the Word, and the Word was with God and the word was God" (Jn 1: 1). John calls "the Word" the Son of God, the second person of the Most Holy Trinity, adding: "And the Word became flesh and dwelt among us" (Jn 1:14).
      This is what we celebrate today; so let's have a party. Marvel, let us contemplate the newborn Jesus. It is a newborn ... and, at the same time, it is God Almighty; without leaving to be God, now he is also one of ours!
      He came to earth to give us back the status of children of God. It is necessary that each one of us accept in himself the salvation that He offers us. As St. John explains, "To those who received him, he gave power to become children of God" (Jn 1:12). Sons of God! We are surprised at this ineffable mystery: "The son of God became the son of man so that men might become children of God" (St. John Chrysostom).
      Let us welcome Jesus, let us seek him: only in Him will we find salvation, the true solution for our problems; only He gives the true meaning of life, of contrariety and pain. So today I propose to you: let's read the Gospel, let's meditate on it; let us try to live truly in harmony with the teaching of Jesus, the Son of God who came among us. We will then see how it will be true that, among all, we will make a better world.

      Elimina
  3. VERSIONE IN FRANCESE DEL 24 / 25 DICEMBRE 2017
    Jour liturgique : 4e Dimanche (B) de Temps de l'Avent

    Texte de l'Évangile (Lc 1,26-38): L'ange Gabriel fut envoyé par Dieu dans une ville de Galilée, appelée Nazareth, à une jeune fille, une vierge, accordée en mariage à un homme de la maison de David, appelé Joseph; et le nom de la jeune fille était Marie. L'ange entra chez elle et dit: «Je te salue, comblée-de-grâce, le Seigneur est avec toi». A cette parole, elle fut toute bouleversée, et elle se demandait ce que pouvait signifier cette salutation. L'ange lui dit alors: «Sois sans crainte, Marie, car tu as trouvé grâce auprès de Dieu. Voici que tu vas concevoir et enfanter un fils; tu lui donneras le nom de Jésus. Il sera grand, il sera appelé Fils du Très-Haut; le Seigneur Dieu lui donnera le trône de David son père; Il régnera pour toujours sur la maison de Jacob, et son règne n'aura pas de fin». Marie dit à l'ange: «Comment cela va-t-il se faire, puisque je suis vierge?». L'ange lui répondit: «L'Esprit Saint viendra sur toi, et la puissance du Très-Haut te prendra sous son ombre; c'est pourquoi celui qui va naître sera saint, et il sera appelé Fils de Dieu. Et voici qu'Élisabeth, ta cousine, a conçu, elle aussi, un fils dans sa vieillesse et elle en est à son sixième mois, alors qu'on l'appelait: ‘la femme stérile’. Car rien n'est impossible à Dieu». Marie dit alors: «Voici la servante du Seigneur; que tout se passe pour moi selon ta parole». Alors l'ange la quitta.

    COMMENTAIRE DE: Abbé Josep Mª MASSANA i Mola OFM (Barcelona, Espagne)
    Aujourd'hui, le ton de l'évangile est celui d'un conte populaire. Les contes commencent toujours par: «Il était une fois…», on nous présente les personnages, l'époque, l'endroit et le sujet. Celui-ci arrivera au point culminant du récit, et il y a un dénouement à la fin. Saint Luc, d'une manière similaire nous raconte, avec un ton simple et accessible, la plus grande l'histoire qui ait jamais existé. Il ne nous présente pas un récit créé par l'imagination, mais une histoire vraie tissée par Dieu lui-même avec la collaboration de l'humanité. Le point culminant est: «Voici que tu vas concevoir et enfanter un fils; tu lui donneras le nom de Jésus» (Lc 1,31) Ce message nous dit que Noël est proche. Marie, nous ouvrira la porte en collaborant à l'œuvre de Dieu. L'humble demoiselle de Nazareth entend avec étonnement l'annonce de l'ange. Elle prie Dieu d'envoyer Celui qui a été choisi pour sauver le Monde. Dans sa simplicité, Elle était loin de se douter, que c'est Elle que Dieu choisirait pour mener à bien son plan. Marie vit des moments très intenses, dramatiques, dans son cœur: Elle tenait à rester vierge; Dieu lui propose désormais une maternité. Elle ne comprend pas: «Comment cela va-t-il se faire?» (Lc 1,34) demande-t-elle?. L'ange lui dit alors que sa virginité et sa maternité ne se contredisent pas, mais que par la force de l'Esprit Saint elles s'accordent parfaitement. Cela ne veut pas dire qu'elle comprend mieux avec cette explication. Mais cela lui suffit, car elle comprend que le prodige qui est sur le point de se réaliser sera l'œuvre de Dieu: «Car rien n'est impossible à Dieu» (Lc 1,38). Et c'est pour cela qu'elle répond: «que tout se passe pour moi selon ta parole»(Lc 1,38). Qu'elle s'accomplisse! Que cela se fasse! Fiat! Oui. Une acceptation totale de la Volonté de Dieu, sans trop comprendre, mais sans réserves ni conditions. A cet instant même, «le Verbe s'est fait chair, il a habité parmi nous» (Jn 1,14). Le conte populaire devient alors la réalité la plus divine et la plus humaine. Paul VI écrit en 1974: «Marie est la réponse que Dieu donne au mystère de l'homme; et Elle est la question que l'homme se pose sur Dieu et sa propre vie». Cherchons uniquement la gloire de Dieu. La vertu de l'humilité nous conditionne à nous préparer dûment pour les fêtes qui approchent.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (Mt 1,1-25) Généalogie de Jésus-Christ, fils de David.
      + De l'Évangile selon
      Matthieu Généalogie de Jésus-Christ, fils de David, fils d'Abraham. Abraham engendra Isaac, Isaac le père de Jacob, Jacob engendra Juda et ses frères, Juda le père de Perez et Zerah par Tamar, Fares begat Esrom, Esrom engendra Aram, Aram engendra Amminadab, Amminadab le père de Nachschon, Nakhshon le père de Salmon, Salmon le père de Boaz par Rahab, Boaz il engendra Obed de Ruth, Obed engendra Jesse, Jesse engendra le roi David. David engendra Salomon, de celle qui avait été la femme d'Urie, Salomon engendra Roboam, Roboam le père d'Abia, Abia le père de Asaph, Asaph le père de Josaphat, Josaphat le père de Joram, Joram le père d'Ozias, Ozias le père de Jotham, Jotham le père de Achaz, Achaz le père d'Ézéchias, Ézéchias est devenu le père de Manassé, Manassé le père d'Amos, Amos le père de Josias, Josias engendra Jéchonias et ses frères au moment de la déportation à Babylone. Après la déportation à Babylone, Jéchonias engendra Salathiel, Salathiel engendra Zorobabel, Zorobabel engendra Abiud, Abiud le père de Eliakim, Eliakim le père de Azor, Azor le père de Sadoq, Zadok le père de Achim, Achim le père de Eliud, Eliud le père d'Éléazar, Éléazar le père de Mathan, Mathan le père de Jacob, Jacob a engendré Joseph, le mari de Marie, de qui Jésus est né, appelé Christ. De cette façon, toutes les générations d'Abraham à David sont quatorze ans, de David à la déportation à Babylone quatorze de la déportation à Babylone au Christ quatorze ans. Ainsi fut engendré Jésus-Christ: Marie, sa mère, était fiancée à Joseph, avant de venir ensemble, elle se trouva enceinte par l'Esprit Saint. Son mari Joseph, un homme juste et ne voulait pas l'accuser publiquement, résolut de la répudier en secret. Mais alors qu'il envisageait ces choses, voici, il est apparu dans son rêve, un ange du Seigneur et dit: « Joseph, fils de David, ne crains pas de prendre avec toi Marie, ta femme. En fait, l'enfant qui est généré en elle vient du Saint-Esprit; elle donnera naissance à un fils et tu l'appelleras Jésus: car il sauvera son peuple de ses péchés. Tout cela a eu lieu pour accomplir ce qui a été dit par le Seigneur par le prophète: « Voici, la vierge concevra et enfantera un fils, il sera donné le nom Emmanuel », qui signifie « Dieu avec nous. » Quand il se réveilla, Joseph fit ce que l'ange du Seigneur lui avait ordonné et prit sa femme avec lui. sans qu'il la connaisse, elle a donné naissance à un fils et il l'a appelé Jésus. Parole du Seigneur.

      Elimina
    2. COMMENTAIRE DE: Mgr Jaume PUJOL i Balcells Archevêque de Tarragone et Primato di Catalongna (Tarragone, Espagne)
      Aujourd'hui, avec la simplicité des enfants, nous réfléchissons au grand mystère de notre foi. La naissance de Jésus indique l'arrivée de la «plénitude du temps». Depuis le péché de nos ancêtres, la lignée de l'homme s'était détournée du Créateur. Mais Dieu ayant compassion de notre sort, a envoyé son Fils éternel, né de la Vierge Marie, de nous racheter de l'esclavage du péché. L'apôtre Jean explique l'incident, en utilisant des expressions d'une grande profondeur théologique « Au commencement était la Parole, et la Parole était avec Dieu et le Verbe était Dieu » (Jn 1,1). John appelle la « Parole » le Fils de Dieu, la deuxième personne de la Sainte Trinité, en ajoutant: « Et le Verbe fait chair et a habité parmi nous » (Jn 1,14). C'est ce que nous célébrons aujourd'hui. alors faisons une fête. Merveille, contemplons le nouveau-né Jésus. C'est un nouveau-né ... et, en même temps, c'est Dieu Tout-Puissant; sans partir pour être Dieu, maintenant il est aussi l'un des nôtres! E « viennent à terre pour nous rendre la condition des enfants de Dieu. Et » nécessaire que tout le monde lui-même accepter le salut qu'Il nous offre. Alors, comment expliquez-vous Saint-Jean, « A tous ceux qui l'ont reçu, il a donné le pouvoir de devenir enfants de Dieu » (Jn 1,12). Fils de Dieu! Nous restons surpris devant ce mystère ineffable, « Le Fils de Dieu est devenu homme que les hommes deviennent des enfants de Dieu » (saint Jean Chrysostome). Accueillons Jésus, cherchons-le: seulement en Lui nous trouverons le salut, la vraie solution à nos problèmes; seulement Il donne le vrai sens de la vie, de la contrariété et de la douleur. Alors aujourd'hui je vous propose: lisons l'Evangile, méditons-le; essayons de vivre vraiment en harmonie avec l'enseignement de Jésus, le Fils de Dieu qui est venu parmi nous. Nous verrons alors comment il sera vrai que, parmi nous, nous ferons un monde meilleur.

      Elimina