VANGELO DI SABATO 6 GENNAIO 2018
(Mt 2,1-12) Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: Vieni Signore Gesù, vieni in Spirito santo, ed indicami la via da seguire per vivere la tua parola.
- Le scritture parlano di un re che deve venire, il re dei Giudei e, quando Erode si ritrova davanti i magi, venuti da lontano che cercano questo neonato per adorarlo, si irrita, ha paura di perdere il regno.
Si sente minacciato, ed allora furbamente cerca di ingannarli e si fa promettere che al ritorno sarebbero passati da lì per dirgli dove trovare il bambino per andare anche lui ad adorarlo.
Chi sono i magi? Probabilmente quelli che oggi noi chiamiamo scienziati, quelli che scrutando il cielo cercano di capire e di analizzare gli avvenimenti, quelli che cercano un segno e attraverso quella loro ricerca si mettono in moto e scoprono Gesù, come per significare che scienza e fede non sono in opposizione, mentre quelli che studiano le scritture e che le insegnano nel tempio, i saggi e i sacerdoti, restano fermi nelle loro posizioni, non accettano in quel bambino il Messia. Non vanno neanche a vederlo, non si scomodano, meno che mai vanno ad adorarlo.
E noi? Abbiamo sentito parlare di Gesù, che cosa abbiamo fatto? Ci siamo mossi per andare ad adorarlo? Quanto è cambiata la nostra vita con lui? Sappiamo testimoniare che la sua venuta ci ha cambiato la vita?
I nostri scrigni pieni di doni ricevuti da Dio per presentarli davanti al trono di Gesù, restano troppo spesso chiusi ermeticamente come i nostri cuori.
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COMMENTO DI:
Rev. D. Joaquim VILLANUEVA i Poll
(Barcelona, Spagna)
Oggi, il profeta Isaia ci esorta: «Alzati, rivestiti di luce, Gerusalemme, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te» (Is 60,1). Quella luce che ha visto il profeta, è la stella che vedono i Magi in Oriente, come molti altri uomini. I Magi scoprono il suo significato. Gli altri uomini la contemplano come se fosse qualcosa di ammirabile che, però, non causa in loro nessun effetto. E, così, non reagiscono. I Magi, si rendono conto che, con la stella, Dio invia loro un messaggio importante per il quale vale la pena lasciare le comodità del sicuro e rischiare tutto in un viaggio incerto: la speranza di incontrare il Re, li porta a seguire quella stella, che avevano annunciato i profeti e che il popolo di Israele aspettava da secoli.
Arrivano a Gerusalemme, la capitale degli Ebrei. Pensano che lì sapranno indicargli il luogo preciso dove è nato il loro Re. Effettivamente, diranno loro: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta» (Mt 2,5). La notizia dell’arrivo dei Magi e la loro domanda si diffuse per tutta Gerusalemme in poco tempo: Gerusalemme era allora una piccola città, e la presenza dei Magi e del loro seguito era stata notata da tutti i suoi abitanti visto che «Il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme» (Mt 2,3), ci dice il Vangelo.
Gesù si incrocia nella vita di molte persone, a cui non interessa. Un piccolo sforzo avrebbe cambiato le loro vite, avrebbero trovato il Re della Felicità e della Pace. Questo richiede la buona volontà di cercarlo, di muoversi, di chiedere senza scoraggiarsi, come i Magi, di uscire dalla nostra pigrizia, dalla nostra routine, di apprezzare l’immenso valore di incontrare Cristo. Se non lo incontriamo, non abbiamo trovato nulla nella vita, perché solo Lui è il Salvatore: incontrare Gesù è trovare il Cammino che ci porta a conoscere la Verità che ci da la Vita. E, senza di Lui, assolutamente nulla vale la pena.
(Mt 2,1-12) Siamo venuti dall’oriente per adorare il re.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
Parola del Signore
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA: Vieni Signore Gesù, vieni in Spirito santo, ed indicami la via da seguire per vivere la tua parola.
- Le scritture parlano di un re che deve venire, il re dei Giudei e, quando Erode si ritrova davanti i magi, venuti da lontano che cercano questo neonato per adorarlo, si irrita, ha paura di perdere il regno.
Si sente minacciato, ed allora furbamente cerca di ingannarli e si fa promettere che al ritorno sarebbero passati da lì per dirgli dove trovare il bambino per andare anche lui ad adorarlo.
Chi sono i magi? Probabilmente quelli che oggi noi chiamiamo scienziati, quelli che scrutando il cielo cercano di capire e di analizzare gli avvenimenti, quelli che cercano un segno e attraverso quella loro ricerca si mettono in moto e scoprono Gesù, come per significare che scienza e fede non sono in opposizione, mentre quelli che studiano le scritture e che le insegnano nel tempio, i saggi e i sacerdoti, restano fermi nelle loro posizioni, non accettano in quel bambino il Messia. Non vanno neanche a vederlo, non si scomodano, meno che mai vanno ad adorarlo.
E noi? Abbiamo sentito parlare di Gesù, che cosa abbiamo fatto? Ci siamo mossi per andare ad adorarlo? Quanto è cambiata la nostra vita con lui? Sappiamo testimoniare che la sua venuta ci ha cambiato la vita?
I nostri scrigni pieni di doni ricevuti da Dio per presentarli davanti al trono di Gesù, restano troppo spesso chiusi ermeticamente come i nostri cuori.
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COMMENTO DI:
Rev. D. Joaquim VILLANUEVA i Poll
(Barcelona, Spagna)
Oggi, il profeta Isaia ci esorta: «Alzati, rivestiti di luce, Gerusalemme, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla su di te» (Is 60,1). Quella luce che ha visto il profeta, è la stella che vedono i Magi in Oriente, come molti altri uomini. I Magi scoprono il suo significato. Gli altri uomini la contemplano come se fosse qualcosa di ammirabile che, però, non causa in loro nessun effetto. E, così, non reagiscono. I Magi, si rendono conto che, con la stella, Dio invia loro un messaggio importante per il quale vale la pena lasciare le comodità del sicuro e rischiare tutto in un viaggio incerto: la speranza di incontrare il Re, li porta a seguire quella stella, che avevano annunciato i profeti e che il popolo di Israele aspettava da secoli.
Arrivano a Gerusalemme, la capitale degli Ebrei. Pensano che lì sapranno indicargli il luogo preciso dove è nato il loro Re. Effettivamente, diranno loro: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta» (Mt 2,5). La notizia dell’arrivo dei Magi e la loro domanda si diffuse per tutta Gerusalemme in poco tempo: Gerusalemme era allora una piccola città, e la presenza dei Magi e del loro seguito era stata notata da tutti i suoi abitanti visto che «Il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme» (Mt 2,3), ci dice il Vangelo.
Gesù si incrocia nella vita di molte persone, a cui non interessa. Un piccolo sforzo avrebbe cambiato le loro vite, avrebbero trovato il Re della Felicità e della Pace. Questo richiede la buona volontà di cercarlo, di muoversi, di chiedere senza scoraggiarsi, come i Magi, di uscire dalla nostra pigrizia, dalla nostra routine, di apprezzare l’immenso valore di incontrare Cristo. Se non lo incontriamo, non abbiamo trovato nulla nella vita, perché solo Lui è il Salvatore: incontrare Gesù è trovare il Cammino che ci porta a conoscere la Verità che ci da la Vita. E, senza di Lui, assolutamente nulla vale la pena.
VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 6 GENNAIO 2018.
RispondiEliminaTexte de l'Évangile (Mt 2,1-12): Jésus était né à Bethléem en Judée, au temps du roi Hérode le Grand. Or, voici que des mages venus d'Orient arrivèrent à Jérusalem et demandèrent: «Où est le roi des Juifs qui vient de naître? Nous avons vu se lever son étoile et nous sommes venus nous prosterner devant lui». En apprenant cela, le roi Hérode fut pris d'inquiétude, et tout Jérusalem avec lui. Il réunit tous les chefs des prêtres et tous les scribes d'Israël, pour leur demander en quel lieu devait naître le Messie. Ils lui répondirent: «A Bethléem en Judée, car voici ce qui est écrit par le prophète: ‘Et toi, Bethléem en Judée, tu n'es certes pas le dernier parmi les chefs-lieux de Judée; car de toi sortira un chef, qui sera le berger d'Israël mon peuple’». Alors Hérode convoqua les mages en secret pour leur faire préciser à quelle date l'étoile était apparue; puis il les envoya à Bethléem, en leur disant: «Allez vous renseigner avec précision sur l'enfant. Et quand vous l'aurez trouvé, avertissez-moi pour que j'aille, moi aussi, me prosterner devant lui». Sur ces paroles du roi, ils partirent. Et voilà que l'étoile qu'ils avaient vue se lever les précédait; elle vint s'arrêter au-dessus du lieu où se trouvait l'enfant. Quand ils virent l'étoile, ils éprouvèrent une très grande joie. En entrant dans la maison, ils virent l'enfant avec Marie sa mère; et, tombant à genoux, ils se prosternèrent devant lui. Ils ouvrirent leurs coffrets, et lui offrirent leurs présents: de l'or, de l'encens et de la myrrhe. Mais ensuite, avertis en songe de ne pas retourner chez Hérode, ils regagnèrent leur pays par un autre chemin.
REFLEXION DE LELLA
PRIERE :" Seigneur Jésus, viens dans l’Esprit Saint, me montrer la voie à suivre afin de vivre ta Parole."
– Les écritures parlent d’un roi qui doit venir, le roi des Juifs et, quand Hérode se retrouve devant les mages, venu de loin qui cherchent ce nouveau-né pour l’adorer, il s’irrite, il a peur de perdre son royaume. Il se sent menacé, et alors comme un fourbe il cherche à les tromper et il se fait promettre qu’à leur retour ils seraient passés par là pour lui dire où trouver l’enfant pour aller lui aussi à l’adorer. Qui sont les mages? Probablement ceux qu’aujourd’hui nous appelons des savants, ceux qui cherchent de comprendre et d’analyser les événements, ceux qui cherchent un signe et à travers eux il recherche ils se mettent en marche et ils découvrent Jésus, comme pour signifier que la science et la foi ne sont pas en opposition, pendant que ceux qui étudient les écritures et qui les enseignent dans le temple, les sages et les prêtres, restent campé dans leurs positions, ils n’acceptent pas dans cet enfant le Messie. Ils ne vont pas le voir non plus, ils ne se dérangent pas, et ils vont jamais l’adorer. Et nous? Est-ce que quand nous avons entendu parler de Jésus, qu’est-ce que nous avons fait? Est-ce que nous nous sommes remués pour aller l’adorer? Combien a changée notre vie avec lui? Savons nous témoigner que sa venue nous a changé la vie? Nos coffres pleins de cadeaux reçus par Dieu pour les présenter devant le trône de Jésus restent trop souvent fermé hermétiquement comme nos coeurs.
Commentaire de l'Abbé Josep VALL i Mundó
Elimina(Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, l'Église fête le Baptême du Seigneur. En ce jour, toutes les eaux du monde furent purifiées et reçurent la force de signifier la purification du péché. Même si le Baptême administré par Jean avait seulement le sens d'une conversion et d'une reconnaissance de notre imperfection, Jésus voulut le recevoir par solidarité avec tous les hommes, comme Éclaireur d'une Humanité renouvelée. Lui, «qui n'a pas connu le péché, [Dieu] l'a fait péché pour nous, pour que nous devenions justice de Dieu en Lui» (2Cor 5,21). Jésus instituera le nouveau Baptême qui nous rendra fils de Dieu en Lui et nous réconciliera avec le Père: il sera l'Agneau de Dieu qui enlève le péché du monde. «Aujourd'hui aussi —écrit saint Grégoire de Nazianze— le Christ est illuminé; laissons cette lumière divine nous pénétrer. Le Christ est baptisé, descendons dans l'eau avec Lui, pour monter ensuite avec Lui». Dans le Jourdain, l'on vit le Saint-Esprit descendre ce jour-là sur le Seigneur et l'on entendit la voix du Père: «C'est toi mon Fils bien-aimé; en toi j'ai mis tout mon amour» (Mc 1,11). Jean-Paul II commente qu'«au sortir des eaux de la source sacrée, chaque chrétien entend de nouveau la voix qui fut un jour entendue près du Jourdain: ‘Tu es mon Fils’; et il comprend qu'il a été associé au Fils de prédilection en devenant fils d'adoption». Saint Cyrile de Jérusalem nous fait réfléchir sur ce fait surnaturel en nous disant: «Si tu as une piété sincère, sur toi descendra aussi l'Esprit Saint et tu entendras la voix du Père venue d'en-haut: ‘Celui-ci n'était pas mon fils, mais à présent qu'il a été baptisé, il est devenu mon fils’». Dès cet instant, nous sommes tous invités à suivre le Chemin-même du Christ, à connaître sa Vérité et à vivre de sa Vie-même. Nous sommes élus, consacrés et envoyés pour collaborer à la mission apostolique. Nous sommes aussi des fils bien-aimés, des fils de prédilection, et le Père trouve en chacun de nous ses complaisances.
VERSIONE IN INGLESE DI DOMENICA 6 GENNAIO 2018
RispondiEliminaGospel text (Mt 2,1-12):
When Jesus was born in Bethlehem, in Judea, during the days of King Herod, wise men from the east arrived in Jerusalem. They asked, «Where is the newborn king of the Jews? We saw the rising of his star in the east and have come to honor him». When Herod heard this he was greatly disturbed and with him all Jerusalem. He immediately called a meeting of all high-ranking priests and those who taught the people of God his Law, and asked them where the Messiah was to be born. In the town of Bethlehem in Judea, they told him, for this is what the prophet wrote: «And you, Bethlehem, in the land of Judah, you are by no means the least among the clans of Judah, for from you will come a leader, the one who is to shepherd my people Israel».
Then Herod secretly called the wise men and asked them the precise time the star appeared. Then he sent them to Bethlehem with the instruction, «Go and get precise information about the child. As soon as you have found him, report to me, so that I too may go and honor him».
After the meeting with the king, they set out. The star that they had seen in the East went ahead of them and stopped over the place where the child was. The wise men were overjoyed on seeing the star again. They went into the house and when they saw the child with Mary his mother, they knelt and worshipped him. They opened their bags and offered him their gifts of gold, incense and myrrh. In a dream they were warned not to go back to Herod, so they returned to their home country by another way.
REFLECTION OF LELLA
PRAYER: Come Lord Jesus, come Holy Spirit, and show me the path to follow in order to live your word.
- The scriptures speak of a king who is to come, the king of the Jews, Herod, when he finds himself in front of the magi who came from far seeking to worship this newborn, irritated, afraid of losing the kingdom. Feels threatened, and then cleverly tries to trick you and you promise that the return would have gone from there to tell him where to get the child to go to him and worship him also.
Who are the Magi? Probably what we now call scientists, those looking at the sky trying to understand and analyze the events, those looking for a sign and through their research that are set in motion and discover Jesus, as if to say that science and faith are not in opposition, while those who study the scriptures and who teach in the temple, the sages and priests, remain steadfast in their positions, do not accept that child in the Messiah.
Do not even go to see it, do not scomodano, let alone go and worship him. And we? We heard about Jesus, what have we done? We moved to go and worship him? How much has changed our lives with him? We testify that his coming has changed your life?
Our chests full of gifts received from God, to present them before the throne of Jesus, too often remain sealed as our hearts.
COMMENT OFF:
Elimina+ Fr. Josep VALL i Mundó
(Barcelona, Spain)
Today, the Church celebrates the feast of the Baptism of the Lord. That day, the world's waters were purified and were given the power to clean away sin. Although the Baptism administered by John had only the implication of our conversion and acceptance of our sinfulness, Jesus, solidary with all men, decided to go through it too, as the Leader of a renewed Manhood. He «made Him who knew no sin to be sin on our behalf, so that we might become the righteousness of God in Him» (2Cor 5:21). Jesus will establish the new Baptism that will make us to become children of God in Him and will reconcile us unto the Father: He will be the Lamb of God who takes away the sins of the world.
«Today —writes St. Gregory of Nazianzus— Christ is illuminated; let this divine light penetrate inward. Christ is baptized, let us follow him to the water, to be able, later, to ascend with Him». That day, at the river Jordan, the Holy Spirit was seen to come down on the Lord and the Father's voice was heard saying: «You are my Son, the Beloved, the One I have chosen» (Mk 1:11). John Paul II comments that «Rising from the waters of the baptismal font, every Christian hears again the voice that was once heard on the banks of the Jordan River: ‘You are my beloved Son; with you I am well pleased’ (Lk 3:22). From this comes the understanding that one has been brought into association with the beloved Son, becoming a child of adoption (cf. Gal 4:4-7) and a brother or sister of Christ»
St. Cyril of Jerusalem asks us to mull over this supernatural feat, when saying: «If you have sincere piety, the Holy Spirit will descend on you also and you will hear the voice of the Father saying to you from above: ‘This was not my son, but now, after Baptism he has been made my son’». As of now, we are all invited to follow the Path of Christ to know his Truth and to live his very Life. We have been chosen, consecrated and sent out to collaborate in the apostolic mission. We are also beloved and favorite sons, and the Father will be well pleased with each one of us.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI DOMENICA 6 GENNAIO 2018
RispondiEliminaEvangelio según San Mateo 2,1-12.
Cuando nació Jesús, en Belén de Judea, bajo el reinado de Herodes, unos magos de Oriente se presentaron en Jerusalén
y preguntaron: "¿Dónde está el rey de los judíos que acaba de nacer? Porque vimos su estrella en Oriente y hemos venido a adorarlo".
Al enterarse, el rey Herodes quedó desconcertado y con él toda Jerusalén.
Entonces reunió a todos los sumos sacerdotes y a los escribas del pueblo, para preguntarles en qué lugar debía nacer el Mesías.
"En Belén de Judea, le respondieron, porque así está escrito por el Profeta:
Y tú, Belén, tierra de Judá, ciertamente no eres la menor entre las principales ciudades de Judá, porque de ti surgirá un jefe que será el Pastor de mi pueblo, Israel".
Herodes mandó llamar secretamente a los magos y después de averiguar con precisión la fecha en que había aparecido la estrella,
los envió a Belén, diciéndoles: "Vayan e infórmense cuidadosamente acerca del niño, y cuando lo hayan encontrado, avísenme para que yo también vaya a rendirle homenaje".
Después de oír al rey, ellos partieron. La estrella que habían visto en Oriente los precedía, hasta que se detuvo en el lugar donde estaba el niño.
Cuando vieron la estrella se llenaron de alegría,
y al entrar en la casa, encontraron al niño con María, su madre, y postrándose, le rindieron homenaje. Luego, abriendo sus cofres, le ofrecieron dones: oro, incienso y mirra.
Y como recibieron en sueños la advertencia de no regresar al palacio de Herodes, volvieron a su tierra por otro camino.
LELLA REFLEXIÓN
ORACIÓN: Ven, Señor Jesús, ven Espíritu Santo, y me muestras el camino a seguir con el fin de vivir tu palabra.
- Las Escrituras hablan de un rey que ha de venir, el rey de los Judios, Herodes, cuando se encuentra frente a los magos que vinieron de lejos buscando este recién nacido,por adorar él, se enfada, porque teme de perder el reino.
Se siente amenazado, y luego hábilmente trata de engañarlos y se hace prometer que la devolución hubiera ido de allí a decirle dónde encontrar el niño para ir a él y el adore.
¿Quiénes son los Reyes Magos? Probablemente lo que ahora llamamos científicos, aquellos que buscan en el cielo tratando de comprender y analizar los acontecimientos, aquellos que buscan una señal ya través de sus investigaciones que están en marcha y descubrir a Jesús, como si quisiera decir que la ciencia y la fe no están en la oposición, mientras que los que estudian las Escrituras y que enseñan en el templo, los sabios y sacerdotes, permanecen firmes en sus posiciones, no aceptan ese niño en el Mesías.
Ni siquiera ir a verlo, no se molestan a ir, y mucho menos vayan a él adore.
¿Y nosotros? Hemos oído hablar de Jesús, ¿qué hemos hecho? Nos mudamos a ir y adorarlo? ¿Cuánto ha cambiado nuestra vida con él? Somos testigos de que su llegada ha cambiado nuestras vidas?
Nuestros cofres llenos de dones recibidos de Dios, para presentarlos ante el trono de Jesús, demasiado a menudo permanecen sellados como nuestros corazones.
EliminaCOMENTARIO DE:
Rev. D. Joaquim VILLANUEVA i Poll
(Barcelona, España)
Hoy, el profeta Isaías nos anima: «Levántate, brilla, Jerusalén, que llega tu luz; la gloria del Señor amanece sobre ti» (Is 60,1). Esa luz que había visto el profeta es la estrella que ven los Magos en Oriente, con muchos otros hombres. Los Magos descubren su significado. Los demás la contemplan como algo que les parece admirable, pero que no les afecta. Y, así, no reaccionan. Los Magos se dan cuenta de que, con ella, Dios les envía un mensaje importante por el que vale la pena cargar con las molestias de dejar la comodidad de lo seguro, y arriesgarse a un viaje incierto: la esperanza de encontrar al Rey les lleva a seguir a esa estrella, que habían anunciado los profetas y esperado el pueblo de Israel durante siglos.
Llegan a Jerusalén, la capital de los judíos. Piensan que allí sabrán indicarles el lugar preciso donde ha nacido su Rey. Efectivamente, les dirán: «En Belén de Judea, porque así está escrito por medio del profeta» (Mt 2,5). La noticia de la llegada de los Magos y su pregunta se propagaría por toda Jerusalén en poco tiempo: Jerusalén era entonces una ciudad pequeña, y la presencia de los Magos con su séquito debió ser notada por todos sus habitantes, pues «el rey Herodes se sobresaltó y con él toda Jerusalén» (Mt 2,3), nos dice el Evangelio.
Jesucristo se cruza en la vida de muchas personas, a quienes no interesa. Un pequeño esfuerzo habría cambiado sus vidas, habrían encontrado al Rey del Gozo y de la Paz. Esto requiere la buena voluntad de buscarle, de movernos, de preguntar sin desanimarnos, como los Magos, de salir de nuestra poltronería, de nuestra rutina, de apreciar el inmenso valor de encontrar a Cristo. Si no le encontramos, no hemos encontrado nada en la vida, porque sólo Él es el Salvador: encontrar a Jesús es encontrar el Camino que nos lleva a conocer la Verdad que nos da la Vida. Y, sin Él, nada de nada vale la pena.