(Mc 5,1-20) Esci, spirito impuro, da quest’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gerasèni. Sceso dalla barca, subito dai sepolcri gli venne incontro un uomo posseduto da uno spirito impuro.
Costui aveva la sua dimora fra le tombe e nessuno riusciva a tenerlo legato, neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva spezzato le catene e spaccato i ceppi, e nessuno riusciva più a domarlo. Continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi e, urlando a gran voce, disse: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito impuro, da quest’uomo!». E gli domandò: «Qual è il tuo nome?». «Il mio nome è Legione – gli rispose – perché siamo in molti». E lo scongiurava con insistenza perché non li cacciasse fuori dal paese.
C’era là, sul monte, una numerosa mandria di porci al pascolo. E lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti impuri, dopo essere usciti, entrarono nei porci e la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare; erano circa duemila e affogarono nel mare.
I loro mandriani allora fuggirono, portarono la notizia nella città e nelle campagne e la gente venne a vedere che cosa fosse accaduto. Giunsero da Gesù, videro l’indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto, spiegarono loro che cosa era accaduto all’indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Mentre risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo supplicava di poter restare con lui. Non glielo permise, ma gli disse: «Va’ nella tua casa, dai tuoi, annuncia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la misericordia che ha avuto per te». Egli se ne andò e si mise a proclamare per la Decàpoli quello che Gesù aveva fatto per lui e tutti erano meravigliati.
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni, o Spirito di Consiglio e di Fortezza, e rendici coraggiosi testimoni del Vangelo ricevuto. Fa che tutto quello che è mio non conti più nulla e quello che viene da Dio si impossessi della mia mente e del mio cuore.
Questa scena descritta da Marco, ci racconta il seguito della scena precedente, quando Gesù sulla barca con i discepoli, calma la tempesta. Eccoli, finalmente sull’ altra riva, che è descritta piena di sepolcri tra i quali si aggira un uomo posseduto dagli spiriti impuri. Una terra di morti e spiriti immondi, che avevano provato a contrastare l’arrivo di Gesù su quella spiaggia, provocando la tempesta, perché sapevano che con il suo arrivo sarebbero dovuti andare altrove.
Proviamo a mettere in relazione questo posto così inospitale, con qualcosa che invece conosciamo bene, tipo la nostra vita, la nostra cerchia d’amicizie, le nostre serate passate cercando di divertirci ad ogni costo, i nostri giri tra lazzi e vizi. Quell’ essere indemoniato gridava e si percuoteva con delle pietre, perché è così che il diavolo agisce; ti fa fare cose che ti fanno del male, ti fa compiere azioni distruttive perché il suo godimento e vederti schiavo dei tuoi peccati, dei tuoi vizi.
Appena vede Gesù, lo riconosce e si getta ai suoi piedi, pregandolo di non scacciarlo da lì. Non pensate ad un diavolo poverino che può far pena, ma piuttosto alla falsità con la quale si pone. Non sta cercando com’ essere umano di sopravvivere, ma com’ essere diabolico, di continuare a colpire, di fare del male all’ uomo per colpire Dio e quello che succede dopo, ci deve far riflettere e non poco, sulla capacità del male di insinuarsi nella nostra vita.
Infatti, non è un solo spirito maligno, ma addirittura una legione di diavoli che si schiera davanti a Gesù, i quali, non potendo lottare contro di lui, lo implorarono di mandarli nei corpi d’alcuni porci che erano lì vicino.
Questo chiedere a Gesù il permesso per entrare in quei corpi mi porta a considerare che Dio permette le prove e per quanto scomodo sia dire questo, mi sembra e non solo in base a questa scrittura, ma anche ad altri passi della Bibbia, come il libro di Giobbe che io leggo ogni giorno, che questa sia una realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Così fece e subito i porci si buttarono in mare e perirono.
Ed ecco che gli abitanti dell’ isola, avvisati dai mandriani, accorsero per vedere quello che era successo, e non ne furono per nulla felici, anzi, in un mondo in cui tutto è basato sugli interessi, quei maiali rappresentavano la ricchezza, ed allora, della salvezza di quell’ uomo non interessa a nessuno.
Gesù non riceve ringraziamenti e tutti gli chiedono di andarsene, perché non accettano la perdita dei loro averi . Nessuno è disposto a perdere le cose alle quali tiene, gli interessi valgono più della vita umana e questa è, purtroppo la vita di tutti i giorni. La triste realtà con la quale ci scontriamo nel mondo d’oggi, ma che a quanto pare, di sempre!
Quando pensiamo ai comandamenti di Dio, ci viene naturale dire di essere cristiani, in fondo non ammazziamo, non rubiamo, andiamo a messa.... ma già al primo comandamento, se siamo onesti e sinceri, sappiamo di avere molti altri idoli che vengono prima di Dio, proprio come i Geràseni.
--------------------------------
COMMENTO DI:
Rev. D. Ramon Octavi SÁNCHEZ i Valero
(Viladecans, Barcelona, Spagna)
Oggi, ci troviamo con un frammento del Vangelo che può suscitare un sorriso a più di una persona. Immaginare circa duemila maiali precipitando giù dalla montagna, risulta uno spettacolo un po’ comico. In verità, però, è che ai porcai non dovette sembrare una situazione gradevole, si arrabbiarono molto e chiesero a Gesù che se ne andasse dal loro territorio.
L’atteggiamento di quei porcai, anche se umanamente potrebbe sembrare logico, risulta francamente riprovevole: avrebbero preferito vedere i propri animali a salvo, anziché la guarigione dell’indemoniato. Ossia anteporre i beni materiali, che ci procurano soldi e benessere, alla vita degna di un uomo che non è dei “nostri”. Perché colui che si trovava dominato da uno spirito maligno era solamente una persona che «continuamente, notte e giorno, fra le tombe e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre» (Mc 5,5).
Noi frequentemente corriamo il pericolo di afferrarci a quello che è nostro, e ci affliggiamo quando perdiamo quello che è solo materiale. Così, per esempio, il contadino si dispera quando perde un raccolto, sebbene l’abbia assicurato, o chi gioca in borsa, che ha la stessa attitudine, quando le sue azioni perdono parte del loro valore. Molto poco invece si rattristano vedendo la fame e l’insicurezza di tanti esseri umani, alcuni dei quali vivono accanto a noi.
Gesù antepose sempre le persone, perfino prima delle leggi e dei poderosi del suo tempo. Noi, invece, troppe volte, pensiamo solo a noi stessi ed in quelli che crediamo possano offrirci felicità, sebbene l’egoismo non apporta mai la felicità. Come direbbe il vescovo brasiliano Helder Camara: «L’egoismo è la fonte più infallibile d’infelicità per se stessi e per quelli che ci circondano».
VERSIONE IN SPAGNOLO DI LUNEDì 29 GENNAIO 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Lunes IV del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mc 5,1-20): En aquel tiempo, Jesús y sus discípulos llegaron al otro lado del mar, a la región de los gerasenos. Apenas saltó de la barca, vino a su encuentro, de entre los sepulcros, un hombre con espíritu inmundo que moraba en los sepulcros y a quien nadie podía ya tenerle atado ni siquiera con cadenas, pues muchas veces le habían atado con grillos y cadenas, pero él había roto las cadenas y destrozado los grillos, y nadie podía dominarle. Y siempre, noche y día, andaba entre los sepulcros y por los montes, dando gritos e hiriéndose con piedras. Al ver de lejos a Jesús, corrió y se postró ante Él y gritó con gran voz: «¿Qué tengo yo contigo, Jesús, Hijo de Dios Altísimo? Te conjuro por Dios que no me atormentes». Es que Él le había dicho: «Espíritu inmundo, sal de este hombre». Y le preguntó: «¿Cuál es tu nombre?». Le contesta: «Mi nombre es Legión, porque somos muchos». Y le suplicaba con insistencia que no los echara fuera de la región.
Había allí una gran piara de puercos que pacían al pie del monte; y le suplicaron: «Envíanos a los puercos para que entremos en ellos». Y se lo permitió. Entonces los espíritus inmundos salieron y entraron en los puercos, y la piara -unos dos mil- se arrojó al mar de lo alto del precipicio y se fueron ahogando en el mar. Los porqueros huyeron y lo contaron por la ciudad y por las aldeas; y salió la gente a ver qué era lo que había ocurrido. Llegan donde Jesús y ven al endemoniado, al que había tenido la Legión, sentado, vestido y en su sano juicio, y se llenaron de temor. Los que lo habían visto les contaron lo ocurrido al endemoniado y lo de los puercos. Entonces comenzaron a rogarle que se alejara de su término.
Y al subir a la barca, el que había estado endemoniado le pedía estar con Él. Pero no se lo concedió, sino que le dijo: «Vete a tu casa, donde los tuyos, y cuéntales lo que el Señor ha hecho contigo y que ha tenido compasión de ti». Él se fue y empezó a proclamar por la Decápolis todo lo que Jesús había hecho con él, y todos quedaban maravillados.
EliminaMI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven, Espíritu de Consejo y Fortaleza, y nos haga testigos valientes del Evangelio recibido. Que todos los que es mis no cuentas y todo lo que viene de Dios toma posesión de mi mente y mi corazón.
Esta escena descrita por Marcos, nos dice el resultado de la escena anterior, cuando Jesús estaba en la barca con sus discípulos, a calmar la tormenta. Aquí están, por fin, por otro lado, que se describe llena de tumbas incluyendo redondeo un hombre poseído por espíritus malignos.
Una tierra de los espíritus de los muertos y el mal, que habían tratado de contrarrestar la llegada de Jesús en la playa, haciendo que la tormenta, porque sabía que con su llegada tendría que ir a otra parte.
Vamos a tratar de relacionar este lugar tan inhóspito, con algo que sabemos bastante bien, al igual que nuestras vidas, nuestro círculo de amigos, nuestras noches pasaron tratando de disfrutar de nosotros mismos a toda costa, nuestras rondas de chistes y los vicios. Que tal hombre poseído gritaba e hiriéndose con piedras, porque es así como los actos del diablo; te hace hacer cosas que te hacen daño, que hace que se aproveche acciones destructivas porque su disfrute, y ves a un esclavo de tus pecados, de tus vicios.
Apenas ve a Jesús, lo reconozca y se arroja a sus pies, rogándole que no le echasen fuera de allí. No pensar en un pobre diablo que puede hacer que sea, sino más bien a la falsedad con la que se presenta.
No está mirando como un ser humano para sobrevivir, pero cómo es maligno, para continuar a golpear, herir al hombre para golpear a Dios y lo que sucede a continuación, debe hacernos reflexionar y no sólo en la mala capacidad de arrastrarse en nuestra la vida.
De hecho, ni un solo espíritu maligno, sino también una legión de demonios que estaban delante de Jesús, que, al no poder luchar contra él, le imploró para enviarlos a los cuerpos de algunos cerdos que estaban cerca.
Este pedirle a Jesús permiso para entrar en los cuerpos me lleva a considerar que Dios permite las pruebas y lo inconveniente que es para decir esto, creo, y no sólo sobre la base de este escrito, sino también a otros pasajes de la Biblia como el libro es de empleo que leo todos los días, esto es una realidad con la que tenemos que lidiar. Así lo hizo y ahora los cerdos se lanzó al mar y pereció.
Y he aquí que los habitantes de la isla, asesorados por los pastores, acudieron a ver lo que había sucedido, y no estaban nada contentos, de hecho, en un mundo donde todo se basa en los intereses, esos cerdos representan la riqueza, y luego de la salvación del hombre a nadie le importa.
Jesús no recibe gracias y le pidió que se fuera porque no aceptan la pérdida de sus posesiones. Nadie está dispuesto a perder las cosas que mantiene a los intereses por valor de más de la vida humana, y esto es por desgracia la vida de cada día. La triste realidad que enfrentamos en el mundo de hoy, pero al parecer, nunca!
Cuando pensamos en los mandamientos de Dios, es natural decir que son cristianos, básicamente, no matamos, no robamos, vamos a la iglesia .... pero ya en el primer mandamiento, si somos honestos y sinceros, sabemos que tenemos muchos otros ídolos que se presentan ante Dios, así como los gadarenos.
Rev. D. Ramon Octavi SÁNCHEZ i Valero
Elimina(Viladecans, Barcelona, España)
Hoy encontramos un fragmento del Evangelio que puede provocar la sonrisa a más de uno. Imaginarse unos dos mil puercos precipitándose monte abajo, no deja de ser una imagen un poco cómica. Pero la verdad es que a aquellos porqueros no les hizo ninguna gracia, se enfadaron mucho y le pidieron a Jesús que se marchara de su territorio.
La actitud de los porqueros, aunque humanamente podría parecer lógica, no deja de ser francamente recriminable: preferirían haber salvado sus cerdos antes que la curación del endemoniado. Es decir, antes los bienes materiales, que nos proporcionan dinero y bienestar, que la vida en dignidad de un hombre que no es de los “nuestros”. Porque el que estaba poseído por un espíritu maligno sólo era una persona que «siempre, noche y día, andaba entre los sepulcros y por los montes, dando gritos e hiriéndose con piedras» (Mc 5,5).
Nosotros tenemos muchas veces este peligro de aferrarnos a aquello que es nuestro, y desesperarnos cuando perdemos aquello que sólo es material. Así, por ejemplo, el campesino se desespera cuando pierde una cosecha incluso cuando la tiene asegurada, o el jugador de bolsa hace lo mismo cuando sus acciones pierden parte de su valor. En cambio, muy pocos se desesperan viendo el hambre o la precariedad de tantos seres humanos, algunos de los cuales viven a nuestro lado.
Jesús siempre puso por delante a las personas, incluso antes que las leyes y los poderosos de su tiempo. Pero nosotros, demasiadas veces, pensamos sólo en nosotros mismos y en aquello que creemos que nos procura felicidad, aunque el egoísmo nunca trae felicidad. Como diría el obispo brasileño Helder Cámara: «El egoísmo es la fuente más infalible de infelicidad para uno mismo y para los que le rodean».
VERSIONE IN INGLESE DI LUNEDì 29 GENNAIO 2018
RispondiEliminaLiturgic day: Monday 4th in Ordinary Time
Gospel text (Mc 5,1-20): Jesus and his disciples arrived on the other side of the lake in the region of the Gerasenes. No sooner did Jesus leave the boat than He was met by a man with evil spirits who had come from the tombs. He lived among the tombs and no one could restrain him, even with a chain. He had often been bound with fetters and chains but he would pull the chains apart and smash the fetters, and no one had the strength to control him. Night and day he stayed among the tombs on the hillsides, and was continually screaming and beating himself with stones. When he saw Jesus from afar, he ran and fell at his feet and cried with a loud voice, «What do you want with me, Jesus, son of the Most High God? For God's sake I beg you, do not torment me». He said this because Jesus had commanded, «Come out of the man, evil spirit». And when Jesus asked him, «What is your name?», he replied, «Legion is my name, for we are many». And all of them kept begging Jesus not to send them out of that region.
Now, a great herd of pigs was feeding on the hillside, and the evil spirits begged him, «Send us to the pigs and let us go into them». So Jesus let them go. The evil spirits came out of the man and went into the pigs, and immediately the herd rushed down the cliff and all were drowned in the lake. The herdsmen fled and reported this in the town and in the countryside, so all the people came to see what had happened. They came to Jesus and saw the man freed of the evil spirits sitting there, clothed and in his right mind, the same man who had been possessed by the legion. They were afraid. And when those who had seen it told what had happened to the man and to the pigs, the people begged Jesus to leave their neighborhood.
When Jesus was getting into the boat, the man who had been possessed begged to stay with him. Jesus would not let him and said, «Go home to your people and tell them how much the Lord has done for you and how He has had mercy on you». So he went throughout the country of Decapolis telling everyone how much Jesus had done for him. And all the people were astonished.
MY REFLECTION
EliminaPRAYER
Come, Spirit Council and the Fortress, and make us courageous witnesses of the Gospel received. Let all that is not my accounts and nothing that comes from God takes possession of my mind and my heart.
This scene described by Mark tells us the result of the previous scene, when Jesus was on the boat with his disciples, calm the storm. Here they are, finally on the other side, which is described in full of tombs including rounding a man possessed by evil spirits. A land of the dead and evil spirits, who tried to oppose the arrival of Jesus on that beach, causing the storm, because they knew that with his arrival would have to go elsewhere. We try to relate this place so inhospitable, with something rather familiar, like our life, our circle of friends, our evenings spent trying to have fun at all costs, our speed between jokes and vices. To be possessed screaming and cutting himself with stones, because that's how the devil works, makes you do things that make you hurt, makes you perform destructive actions because his enjoyment and to see a slave of your sins, for thy vices.Upon seeing Jesus, acknowledges, and throws himself at his feet, begging him not to drive it out from there. Do not think that poor devil can be worth it, but rather the falsehood with which they arise. He's not trying to survive as a human being, but as a diabolical, to continue to hit, to hurt to 'hit man for God and what happens next, should make us reflect and not just on the ability of evil to creep in our lives.
In fact, there is only one evil spirit, but also a legion of devils who stood in front of Jesus, who, being unable to fight against him, pleaded with him to send the bodies of some hogs that were nearby. This Jesus ask permission to enter the bodies leads me to consider that God allows trials and for how uncomfortable it is to say this, it seems to me, not only on the basis of this writing, but also to other passages of the Bible as the book Job that I read every day, this is a reality with which we must deal. He did so and now the pigs threw themselves into the sea and perished. And now the people of the island, alerted by herdsmen, came to see what had happened, and they were not at all happy, indeed, in a world where everything is based on interest, those pigs represented wealth, and then, the salvation of man that nobody cares.
Jesus does not receive any thanks and asked him to leave because they do not accept the loss of their possessions. No one is willing to lose the things that keeps the interests worth more than human life, and this is unfortunately the life of every day. The sad reality that we face in today's world, but it seems, ever!
When we think of God's commandments, it is natural to say that they are Christians, basically do not kill, do not steal, we go to church .... but already in the first commandment, if we are honest and frank, we know we have many other idols that come before God, just as the Gadarenes.
COMMENT OFF:
Rev. D. Ramon Octavi SÁNCHEZ i Valero
(Viladecans, Barcelona, España)
oday, we find a fragment of the Gospel that might induce someone to smile. Imagining a herd of some two thousand pigs rushing down a cliff and into a lake, is a sort of funny image. But the truth is that those herdsmen did not find any fun in what had happened; they were very angry and begged Jesus to leave their neighborhood immediately.
While the herdsmen's attitude may seem logical, it is actually quite admonishing: for they would have undoubtedly preferred to save their pigs rather than have that demonized man delivered from his evil spirits. That is, first the material goods, which bring us money and ease, instead of a dignified life for a man who does not belong “to our class”. Because the man possessed by the evil spirit was nothing but a person that «night and day stayed among the tombs on the hillsides, and was continually screaming and beating himself with stones» (Mk 5:5).
Quite often we run the risk to cling to what we own and infuriate when we lose whatever material possessions we may have. Thus, we have the farmer despairing when he loses his crop, even if fully insured or the stock market investor who angers if his shares go down. On the other hand, few are those who actually anguish when they see millions of human beings, many of which may live next to us, living in extreme poverty or dying of hunger.
Jesus always placed persons before anything else, even before the law and the powerful people of his time. But, just too often, we only think of us and of what we believe may bring us some happiness, despite the fact that selfishness never has brought any happiness to anyone. As the Brazilian Bishop Dom Helder Cámara would say: «Selfishness is the deepest root of all unhappiness. Your own and that of the whole world
VERSIONE IN FRANCESE DI LUNEDI 29 GENNAIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 4e Semaine: Lundi
Texte de l'Évangile (Mc 5,1-20): Ils arrivèrent sur l'autre rive du lac, dans le pays des Géraséniens. Comme Jésus descendait de la barque, aussitôt un homme possédé d'un esprit mauvais sortit du cimetière à sa rencontre; il habitait dans les tombeaux et personne ne pouvait plus l'attacher, même avec une chaîne; en effet on l'avait souvent attaché avec des fers aux pieds et des chaînes, mais il avait rompu les chaînes, brisé les fers, et personne ne pouvait le maîtriser. Sans arrêt, nuit et jour, il était parmi les tombeaux et sur les collines, à crier, et à se blesser avec des pierres. Voyant Jésus de loin, il accourut, se prosterna devant lui et cria de toutes ses forces: «Que me veux-tu, Jésus, Fils du Dieu très-haut? Je t'adjure par Dieu, ne me fais pas souffrir!». Jésus lui disait en effet: «Esprit mauvais, sors de cet homme!». Et il lui demandait: «Quel est ton nom?». L'homme lui répond: «Je m'appelle Légion, car nous sommes beaucoup». Et ils suppliaient Jésus avec insistance de ne pas les chasser en dehors du pays. Or, il y avait là, du côté de la colline, un grand troupeau de porcs qui cherchait sa nourriture. Alors, les esprits mauvais supplièrent Jésus: «Envoie-nous vers ces porcs, et nous entrerons en eux». Il le leur permit. Alors ils sortirent de l'homme et entrèrent dans les porcs. Du haut de la falaise, le troupeau se précipita dans la mer: il y avait environ deux mille porcs, et ils s'étouffaient dans la mer. Ceux qui les gardaient prirent la fuite, ils annoncèrent la nouvelle dans la ville et dans la campagne, et les gens vinrent voir ce qui s'était passé. Arrivés auprès de Jésus, ils voient le possédé assis, habillé, et devenu raisonnable, lui qui avait eu la légion de démons, et ils furent saisis de crainte. Les témoins leur racontèrent l'aventure du possédé et l'affaire des porcs. Alors ils se mirent à supplier Jésus de partir de leur région. Comme Jésus remontait dans la barque, le possédé le suppliait de pouvoir être avec lui. Il n'y consentit pas, mais il lui dit: «Rentre chez toi, auprès des tiens, annonce-leur tout ce que le Seigneur a fait pour toi dans sa miséricorde». Alors cet homme s'en alla, il se mit à proclamer dans la région de la Décapole tout ce que Jésus avait fait pour lui, et tout le monde était dans l'admiration.
REFLEXION DE LELLA
EliminaPRIERE: Viens, ô Esprit de Conseil et de la force, et fait de nous des témoins courageux de l'Evangile reçu. Fait que tout ce qui mien ne compte pas et que ce qui vient de Dieu prend possession de mon esprit et de mon cœur.
- Cette scène décrite par Marc nous parle de la poursuite de la scène précédente, quand Jésus était sur la barque avec ses disciples,pour calmer la tempête. Ici, ils sont, enfin sur l'autre rive, qui est décrit comme ayant plein de tombes dont hante un homme possédé par des esprits maléfiques. Une terre de morts et d'esprits immondes, qui avaient essayé de contrarier l'arrivée de Jésus sur cette plage, en provoquant la tempête, parce qu'ils savaient qu'avec son arrivée ils auraient dus aller ailleurs. Essayons de relier cet endroit si inhospitalier, avec quelque chose d'assez familier, comme notre vie, notre cercle d'amis, les soirées passées à essayer d'avoir du plaisir à tout prix, nos tours entre blagues et vices. Quel être possédé crie en se meurtrissant avec des pierres, parce que c'est la façon dont les œuvres du diable, fait faire des choses qui font mal, il te fait réaliser des actions destructrices parce que son plaisir et de faire de toi un esclave de tes péchés, de tes vices. Dès qu'il voit Jésus, il le reconnaît et se jette à ses pieds, le suppliant de ne pas le conduire à partir de là. Ne pensez pas à un pauvre diable qui peut faire de la peine, mais plutôt au mensonge avec lequel il se pose. Il n'est pas en train de chercher comment être humain pour survivre, mais comment être diabolique, pour continuer à frapper, à faire du mal à l'homme pour frapper Dieu et ce qui succède après, doit nous faire réfléchir et pas qu'un peu, sur la capacité du mal de s'insinuer dans notre vie.. En fait, il y a seulement un mauvais esprit, mais aussi une légion de démons qui se trouvaient en face de Jésus, qui, ne pouvant pas se battre contre lui, lui demanda de renvoyer les corps de certains porcs qui se trouvaient à proximité. Celui ci a demandé la permission à Jésus d'entrer dans ce corps ce qui m'amène à considérer que Dieu permet des essais et de la façon dont il est désagréable de le dire, il me semble, et pas seulement sur la base de cette écriture, mais aussi sur d'autres passages de la Bible comme le livre de Job que je lis tous les jours, c'est une réalité avec laquelle il faut compter. Alors il a fait ainsi et les porcs se jetèrent dans la mer et y ont péri. Et maintenant, les habitants de l'île, alertée par les bergers, sont venus voir ce qui s'était passé, et ils n'étaient pas du tout heureux, en effet, dans un monde où tout est basé sur les intérêts, les porcs représentent la richesse, et puis, le salut de «L'homme personne ne s'en soucie. Jésus ne reçoit pas les remerciements et tous lui demandèrent de partir, parce qu'ils n'acceptaient pas la perte de leurs biens. Personne n'est prêt à perdre ce à quoi il tient, l'intérêt vaut plus que la vie humaine, et c'est malheureusement la vie de tous les jours. La triste réalité à laquelle nous sommes confrontés dans le monde d'aujourd'hui, mais apparemment, à tout ce qu'il semble, de toujours!! Quand nous pensons aux commandements de Dieu, il nous vient naturellement de dire être chrétiens, au fond nous ne tuons pas, nous ne volons pas, nous allons à la messe..... mais déjà au premier commandement, si nous sommes honnêtes et sincères, nous savons avoir beaucoup d'autres idoles qu'elles viennent avant Dieu, justement comme les Gadaréniens.
Commentaire de l'Abbé Ramon Octavi SÁNCHEZ i Valero
Elimina(Viladecans, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, nous découvrons un passage de l'Évangile qui en fera sourire plus d'un. S'imaginer environ deux mille porcs se précipitant au bas de la montagne a quelque chose de comique. Mais les porchers, eux, ne goûtèrent pas l'humour de la situation, ils se fâchèrent beaucoup et demandèrent à Jésus de quitter leur territoire. Même si, humainement parlant, elle peut paraître logique, cette attitude n'en demeure pas moins franchement condamnable: ils préféraient conserver leurs cochons plutôt que de voir le possédé guéri. Plutôt les biens matériels, qui nous apportent argent et bien-être, que la vie digne d'un homme qui n'est pas "des nôtres". Car celui qui était possédé par un esprit mauvais «sans arrêt, nuit et jour, était parmi les tombeaux et sur les collines, à crier, et à se blesser avec des pierres» (Mc 5,5). Nous courrons aussi bien souvent le danger de nous attacher à ce qui est à nous, et de désespérer quand nous le perdons. Par exemple, le paysan se désespère quand il perd sa récolte, même si elle est assurée, et le spéculateur en bourse quand ses actions perdent une partie de leur valeur. Très peu, en revanche, perdent l'espérance lorsqu'ils voient la faim et la situation précaire de tant d'êtres humains, dont certains vivent à deux pas de chez eux. Jésus accorda toujours la première place aux personnes, même avant les lois et les puissants de son temps. Mais nous, trop souvent, ne pensons qu'à nous et à ce qui, croyons-nous, nous rend heureux, alors même que l'égoïsme n'apporte jamais le bonheur. Comme disait l'évêque brésilien Helder Camara, «l'égoïsme est la source infaillible du malheur pour soi-même et pour ceux qui nous entourent».