(Mc 1,21-28) Gesù insegnava come uno che ha autorità
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Parola del Signore
RIFLESSIONE DI LELLA
PREGHIERA:
Vieni o Santo Spirito e guidami attraverso la parola di Dio alla scoperta della verità.
- Questa preghiera allo Spirito Santo, può sembrare presuntuosa, chi sono io per conoscere la verità, ma io vorrei spiegare che è Gesù stesso che mi invita a farlo «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).
Io conosco un Gesù che mi ha reso libera dal peccato, che mi lascia libera di scegliere, e che mi vuole libera di essere felice e cosciente di quello che sono e che posso ricevere.
Egli insegnava...quante volte ci ha detto: chiedi e ti sarà dato!
Anche i demoni lo sanno, conoscono la sua potenza, sanno che dove c' è Lui, non c' è posto per loro e noi invece, ci comportiamo sempre come se non ne fossimo coscienti.
Spesso la nostra testimonianza di fede è timida, oserei dire scialba, e questo mi mette i brividi.
Quanto crediamo in Dio? Quanto siamo incoscienti continuando a peccare? Crediamo veramente al castigo eterno?
Cerchiamo la luce che ci illumina, cerchiamo di abbracciare la verità e di liberarci veramente dalle catene della schiavitù del peccato.
Io credo che dobbiamo cercare di guarire nell'anima come nel corpo, dando un taglio netto di bisturi a tante nostre inclinazioni, altrimenti torneranno e non ne verremo mai fuori.
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COMMENTO DI:
+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, Spagna)
Oggi, primo martedì del tempo ordinario, san Marco ci presenta Gesù insegnando nella sinagoga e immediatamente commenta: «Erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come chi ha autorità, e non come gli scribi» (Mc 1,21). Questa osservazione iniziale è impressionante. Infatti, il motivo dell’ammirazione di quelli che ascoltavano, da una parte, non è la dottrina, ma il maestro; non quello che viene spiegato, ma Colui che lo spiega; e, d’altra parte, non precisamente il predicatore, visto globalmente, ma specificamente rimarcato: Gesù insegnava «con autorità», cioè, con potere legittimo e irresistibile. Questa particolarità resta poi riaffermata per mezzo di una chiarissima contrapposizione: «non lo faceva come gli scribi».
In un secondo tempo, la scena della curazione dell’uomo possesso da uno spirito maligno aggiunge, al motivo dell’ammirazione personale, un fattore dottrinale: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità» (Mc 1,27). Dobbiamo notare tuttavia che il qualificativo non è tanto di contenuto come di singolarità: la dottrina è «nuova». Ecco un altro motivo di discordanza: Gesù comunica qualcosa di inaudito (mai come adesso questo qualificativo acquista un valore così importante).
Aggiungiamo una terza avvertenza. L’autorità proviene, inoltre, non solo dal fatto che Gesù «financo gli spiriti immondi gli obbediscono». Ci troviamo di fronte ad una contrapposizione così intensa come le due precedenti. All’autorità del Maestro e alla novità della dottrina, bisogna aggiungere il potere sugli spiriti del male.
Fratelli! Dalla fede sappiamo che questa liturgia della parola ci rende contemporanei dell’evento che abbiamo appena ascoltato e che stiamo commentando. Domandiamoci con umile riconoscenza: Sono convinto che nessun altro uomo ha parlato mai come Gesù, che è la Parola di Dio Padre? Mi considero ricco di un messaggio che non ha nessun paragone? Mi rendo conto della forza liberatrice che Gesù ed i Suoi insegnamenti hanno sulla vita umana e, più concretamente , nella mia vita? Mossi dallo Spirito Santo, diciamo al nostro Redentore: Gesù-vita, Gesù-dottrina, Gesù-vittoria, fa che, come si compiaceva il grande Ramón Lull al dire:`Viviamo in continua “meraviglia” di Te!´(possiamo anche noi ripetere spesso questa frase di fede e d’amore!).
- Questa preghiera allo Spirito Santo, può sembrare presuntuosa, chi sono io per conoscere la verità, ma io vorrei spiegare che è Gesù stesso che mi invita a farlo «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32).
Io conosco un Gesù che mi ha reso libera dal peccato, che mi lascia libera di scegliere, e che mi vuole libera di essere felice e cosciente di quello che sono e che posso ricevere.
Egli insegnava...quante volte ci ha detto: chiedi e ti sarà dato!
Anche i demoni lo sanno, conoscono la sua potenza, sanno che dove c' è Lui, non c' è posto per loro e noi invece, ci comportiamo sempre come se non ne fossimo coscienti.
Spesso la nostra testimonianza di fede è timida, oserei dire scialba, e questo mi mette i brividi.
Quanto crediamo in Dio? Quanto siamo incoscienti continuando a peccare? Crediamo veramente al castigo eterno?
Cerchiamo la luce che ci illumina, cerchiamo di abbracciare la verità e di liberarci veramente dalle catene della schiavitù del peccato.
Io credo che dobbiamo cercare di guarire nell'anima come nel corpo, dando un taglio netto di bisturi a tante nostre inclinazioni, altrimenti torneranno e non ne verremo mai fuori.
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COMMENTO DI:
+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, Spagna)
Oggi, primo martedì del tempo ordinario, san Marco ci presenta Gesù insegnando nella sinagoga e immediatamente commenta: «Erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come chi ha autorità, e non come gli scribi» (Mc 1,21). Questa osservazione iniziale è impressionante. Infatti, il motivo dell’ammirazione di quelli che ascoltavano, da una parte, non è la dottrina, ma il maestro; non quello che viene spiegato, ma Colui che lo spiega; e, d’altra parte, non precisamente il predicatore, visto globalmente, ma specificamente rimarcato: Gesù insegnava «con autorità», cioè, con potere legittimo e irresistibile. Questa particolarità resta poi riaffermata per mezzo di una chiarissima contrapposizione: «non lo faceva come gli scribi».
In un secondo tempo, la scena della curazione dell’uomo possesso da uno spirito maligno aggiunge, al motivo dell’ammirazione personale, un fattore dottrinale: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità» (Mc 1,27). Dobbiamo notare tuttavia che il qualificativo non è tanto di contenuto come di singolarità: la dottrina è «nuova». Ecco un altro motivo di discordanza: Gesù comunica qualcosa di inaudito (mai come adesso questo qualificativo acquista un valore così importante).
Aggiungiamo una terza avvertenza. L’autorità proviene, inoltre, non solo dal fatto che Gesù «financo gli spiriti immondi gli obbediscono». Ci troviamo di fronte ad una contrapposizione così intensa come le due precedenti. All’autorità del Maestro e alla novità della dottrina, bisogna aggiungere il potere sugli spiriti del male.
Fratelli! Dalla fede sappiamo che questa liturgia della parola ci rende contemporanei dell’evento che abbiamo appena ascoltato e che stiamo commentando. Domandiamoci con umile riconoscenza: Sono convinto che nessun altro uomo ha parlato mai come Gesù, che è la Parola di Dio Padre? Mi considero ricco di un messaggio che non ha nessun paragone? Mi rendo conto della forza liberatrice che Gesù ed i Suoi insegnamenti hanno sulla vita umana e, più concretamente , nella mia vita? Mossi dallo Spirito Santo, diciamo al nostro Redentore: Gesù-vita, Gesù-dottrina, Gesù-vittoria, fa che, come si compiaceva il grande Ramón Lull al dire:`Viviamo in continua “meraviglia” di Te!´(possiamo anche noi ripetere spesso questa frase di fede e d’amore!).
VERSIONE IN SPAGNOLO DI MARTEDì 9 GENNAIO 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Martes I del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Mc 1,21-28): Llegó Jesús a Cafarnaum y el sábado entró en la sinagoga y se puso a enseñar. Y quedaban asombrados de su doctrina, porque les enseñaba como quien tiene autoridad, y no como los escribas. Había precisamente en su sinagoga un hombre poseído por un espíritu inmundo, que se puso a gritar: «¿Qué tenemos nosotros contigo, Jesús de Nazaret? ¿Has venido a destruirnos? Sé quién eres tú: el Santo de Dios». Jesús, entonces, le conminó diciendo: «Cállate y sal de él». Y agitándole violentamente el espíritu inmundo, dio un fuerte grito y salió de él.
Todos quedaron pasmados de tal manera que se preguntaban unos a otros: «¿Qué es esto? ¡Una doctrina nueva, expuesta con autoridad! Manda hasta a los espíritus inmundos y le obedecen». Bien pronto su fama se extendió por todas partes, en toda la región de Galilea.
«Quedaban asombrados de su doctrina, porque les enseñaba como quien tiene autoridad, y no como los escribas»
LELLA REFLEXIÓN
ORACIÓN: Ven Espíritu Santo y me guía a través de la palabra de Dios para descubrir la verdad.
- Esta oración al Espíritu Santo, puede parecer presuntuosa, ¿quién soy yo para saber la verdad, pero me gustaría explicar que es el mismo Jesús quien me invita a hacer eso "Conoceréis la verdad y la verdad os hará libres" (Jn 08:32).
Conozco a un Jesús me hizo librados del pecado, que me deja libre de elegir, y que quiere yo sea feliz y libre y conciente de lo que soy y lo que puedo conseguir. Él enseñaba ... ¿cuántas veces nos dijo: Pedid y recibiréis!
También los demonios lo saben, porque conocen su poder, ellos saben dónde está,él no hay ningún lugar para ellos y nosotros, sin embargo, siempre se comportamos como si no fuera consciente.
A menudo, nuestro testimonio de fe es tímida, me atrevería a decir aburrido, y esto me hace temblar.
¿Cuanto creemos en Dios? ¿Cuanto estamos inconsciente continuando a pecar? ¿Realmente creemos en el castigo eterno?
Deja que la luz que nos ilumina, tratamos de abrazar la verdad y la verdad liberarnos de las cadenas de la esclavitud del pecado. Creo que tenemos que tratar de sanar el alma como en el cuerpo, dando un corte limpio del bisturí a muchas de nuestras inclinaciones, de lo contrario regresarán aun y no podremos nunca salirnos fuera .
Elimina+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, España)
Hoy, primer martes del tiempo ordinario, san Marcos nos presenta a Jesús enseñando en la sinagoga y, acto seguido, comenta: «Quedaban asombrados de su doctrina, porque les enseñaba como quien tiene autoridad, y no como los escribas» (Mc 1,21). Esta observación inicial es impresionante. En efecto, la razón de la admiración de los oyentes, por un lado, no es la doctrina, sino el maestro; no aquello que se explica, sino Aquél que lo explica; y, por otro lado, no ya el predicador visto globalmente, sino remarcado específicamente: Jesús enseñaba «con autoridad», es decir, con poder legítimo e irrecusable. Esta particularidad queda ulteriormente confirmada por medio de una nítida contraposición: «No lo hacía como los escribas».
Pero, en un segundo momento, la escena de la curación del hombre poseído por un espíritu maligno incorpora a la motivación admirativa personal el dato doctrinal: «¿Qué es esto? ¡Una doctrina nueva, expuesta con autoridad!» (Mc 1,27). Sin embargo, notemos que el calificativo no es tanto de contenido como de singularidad: la doctrina es «nueva». He aquí otra razón de contraste: Jesús comunica algo inaudito (nunca como aquí este calificativo tiene sentido).
Añadimos una tercera advertencia. La autoridad proviene, además, del hecho que a Jesús «hasta los espíritus inmundos le obedecen». Nos encontramos ante una contraposición tan intensa como las dos anteriores. A la autoridad del maestro y a la novedad de la doctrina hay que sumar la fuerza contra los espíritus del mal.
¡Hermanos! Por la fe sabemos que esta liturgia de la palabra nos hace contemporáneos de lo que acabamos de escuchar y que estamos comentando. Preguntémonos con humilde agradecimiento: ¿Tengo conciencia de que ningún otro hombre ha hablado jamás como Jesús, la Palabra de Dios Padre? ¿Me siento rico de un mensaje que tampoco tiene parangón? ¿Me doy cuenta de la fuerza liberadora que Jesús y su enseñanza tienen en la vida humana y, más concretamente, en mi vida? Movidos por el Espíritu Santo, digamos a nuestro Redentor: Jesús-vida, Jesús-doctrina, Jesús-victoria, haz que, como le complacía decir al gran Ramon Llull, ¡vivamos en la continua “maravilla” de Ti!
VERSIONE IN INGLESE DI MARTEDì 9 GENNAIO 2018
RispondiEliminaHoly Gospel of Jesus Christ according to Saint Mark 1:21b-28.
Then they came to Capernaum, and on the sabbath he entered the synagogue and taught.
The people were astonished at his teaching, for he taught them as one having authority and not as the scribes.
In their synagogue was a man with an unclean spirit; he cried out, "What have you to do with us, Jesus of Nazareth? Have you come to destroy us? I know who you are--the Holy One of God!"
Jesus rebuked him and said, "Quiet! Come out of him!"
The unclean spirit convulsed him and with a loud cry came out of him.
All were amazed and asked one another, "What is this? A new teaching with authority. He commands even the unclean spirits and they obey him."
His fame spread everywhere throughout the whole region of Galilee.
REFLECTION OF LELLA
PRAYER: Come Holy Spirit and guide me through the word of God to discover the truth.
- This prayer to the Holy Spirit, may seem presumptuous, who am I to know the truth, but I would like to explain that it is Jesus himself who invites me to do that "You will know the truth and the truth shall make you free" (Jn 8:32).
I know a Jesus made me free from sin, that leaves me free to choose, and I want to be happy and free conscious of what I am and that I can get.
He taught ... how many times he told us: Ask and you shall receive!
Even the demons know it, know its power, they know where he is, there is no place for them and us, however, we always behave as if we were not aware.
Often our witness of faith is shy, dare I say bland, and this makes me shiver.
As we believe in God? As we are unconscious continuing to sin? We really believe in eternal punishment?
Let the light that enlightens us, we try to embrace the truth and truly liberate from the chains of slavery to sin.
I believe that we must try to heal the soul as in the body, giving a net taaglio scalpel in many of our inclinations, otherwise we will never return and not outside.
Fr. Antoni ORIOL i Tataret
Elimina(Vic, Barcelona, Spain)
Today, first Tuesday in Ordinary Time, Saint Mark presents Jesus while teaching in the synagogue and, immediately, he comments: «The people were astonished at the way he taught, for he spoke as one having authority and not like the teachers of the Law» (Mk 1:21). This is quite an extraordinary initial notice. On one hand, what His listeners admire is certainly not the doctrine but the Master; it is not what is said, but Who says it. And, on the other hand, it is not the preacher as much but, rather, specifically who He is: Jesus taught «as one having authority», that is, with legitimate and unimpeachable power. Later on, this particularity is reconfirmed with a straight comparison: «He did not do it like the teachers of the Law».
A little later, though, the scene of the man with an evil spirit integrates the doctrinal lesson with an admirable motivation: «What is this? With what authority he preaches a new Law!» (Mk 1:27). Notwithstanding, we may as well note the qualifying adjective does not refer so much to the contents as it does to the uniqueness: the doctrine is “new”. Here we find another reason of contrast: Jesus communicates something unheard of (never ever this word could be better applied).
We still add a third remark. His authority comes also from the fact Jesus «even orders evil spirits and they obey Him!». We are facing here such a deep contrast as in the other two previous ones. To the Master's authority and to the newness of His doctrine we must add His power against evil spirits.
Brothers! Our faith tell us this Liturgy of the Word makes us contemporaries of what we have just heard and comment on. Let us ask ourselves with humble gratefulness: Do I fully realize no man has ever said, as Jesus did, the Word of God the Father? Do I feel rich with a message that holds no comparison either? Do I realize what liberating force Jesus and His teachings have in human life and, more specifically, in my life? Touched by the Holy Spirit, let us tell our Redeemer: Jesus-life, Jesus-doctrine, Jesus-victory, please, as the great Raymond Llully liked to say, may we live in a constant “wonder” of You!
VERSIONE IN FRANCESE DI MARTEDI 9 GENNAIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 1e Semaine: Mardi
Texte de l'Évangile (Mc 1,21-28): Jésus, accompagné de ses disciples, arrive à Capharnaüm. Aussitôt, le jour du sabbat, il se rendit à la synagogue, et là, il enseignait. On était frappé par son enseignement, car il enseignait en homme qui a autorité, et non pas comme les scribes. Or, il y avait dans leur synagogue un homme tourmenté par un esprit mauvais, qui se mit à crier: «Que nous veux-tu, Jésus de Nazareth? Es-tu venu pour nous perdre? Je sais fort bien qui tu es: le Saint, le Saint de Dieu». Jésus l'interpella vivement: «Silence! Sors de cet homme». L'esprit mauvais le secoua avec violence et sortit de lui en poussant un grand cri. Saisis de frayeur, tous s'interrogeaient: «Qu'est-ce que cela veut dire? Voilà un enseignement nouveau, proclamé avec autorité! Il commande même aux esprits mauvais, et ils lui obéissent». Dès lors, sa renommée se répandit dans toute la région de la Galilée.
REFLEXION DE LELLA
PRIERE : Viens O Saint Esprit et guide-moi à travers la Parole de Dieu à la découverte de la vérité.
- Cette prière à l'Esprit Saint peut sembler présomptueuse, qui je suis moi pour connaître la vérité, mais je voudrais expliquer "que c'est Jésus lui même qui m'invite à le faire "vous Le connaîtrez la vérité et la vérité vous rendra libre" (Gv 8,32). Je connais un Jésus qui m'a rendu libre du péché qui me laisse libre de choisir, et qui me veut libre d'être heureuse et consciente de ce que je suis et de ce que je peux recevoir. Il enseignait...... combien de fois il nous a dit: "demande et il te sera donné!" Les démons le savent eux aussi!, ils connaissent sa puissance, ils savent que là où il est LUI, il n'y a pas de place pour eux et nous, nous nous conduisons toujours comme si nous n'en étions pas conscient. Notre témoignage de foi est souvent timide, j'oserais dire insignifiant, et cela me met les frissons. Combien croyons-nous en Dieu? Sommes nous si inconscients pour continuer à pécher? Est-ce que nous croyons vraiment à la punition éternelle? Cherchons nous la lumière qui nous éclaires, cherchons nous d'enlacer la vérité et de nous libérer vraiment des chaînes de l'esclavage du péché. Je crois que nous devons chercher à guérir dans l'âme comme dans le corps, en donnant une taille nette de bistouri à nos inclinaisons, autrement jamais nous ne nous en sortirons.
Commentaire de l'Abbé Antoni ORIOL i Tataret
Elimina(Vic, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, premier mardi du temps ordinaire, saint Marc nous présente Jésus en train d'enseigner dans la synagogue et, aussitôt après, il commente: «On était frappé par son enseignement, car il enseignait en homme qui a autorité, et non pas comme les scribes» (Mc 1,21). Cette observation initiale est impressionnante. En effet, la raison de l'admiration des auditeurs, d'une part, n'est pas la doctrine mais le maître, non ce qu'on enseigne mais Celui qui l'enseigne et, d'autre part, non pas le prédicateur en général, mais ce prédicateur en particulier, dont il est dit qu'Il enseigne «avec autorité», c'est-à-dire avec un pouvoir légitime et incontestable. Cette particularité est ensuite confirmée par une opposition tranchée: «non pas comme les scribes». Mais, dans un second temps, la scène de la guérison de l'homme possédé par un esprit mauvais ajoute à l'admiration pour la personne la référence à sa doctrine: «Qu'est-ce que cela veut dire? Voilà un enseignement nouveau, proclamé avec autorité!» (Mc 1,27). Nous remarquons cependant que le qualificatif ne vise pas tant le contenu que la singularité: la doctrine est «nouvelle». Voici un autre contraste: Jésus communique quelque chose d'inouï (et, certes, on ne pouvait mieux dire). Troisième remarque. L'autorité vient aussi du fait que Jésus «commande même aux esprits mauvais, et [qu']ils lui obéissent». Voilà un contraste aussi fort que les précédents. À l'autorité du maître et à la nouveauté de sa doctrine, il faut ajouter maintenant sa puissance contre les esprits du mal. Mes frères! Par la foi nous savons que cette liturgie de la parole nous rend témoins de ce que nous venons d'entendre et que nous sommes en train de commenter. Demandons-nous avec une humble reconnaissance: Ai-je conscience de ce que jamais homme n'a parlé comme Jésus, Parole de Dieu le Père? Est-ce que je me sens riche d'un message incomparable? Est-ce que je me rends compte de la force libératrice que Jésus et son enseignement ont sur la vie humaine et, plus concrètement, sur ma vie? Mus par l'Esprit Saint, disons à notre Rédempteur: Jésus-vie, Jésus-doctrine, Jésus-victoire, fais que, comme le grand Raymond Llull aimait à le dire, nous vivions dans un continuel émerveillement de toi!