(Gv 1,29-34) Ecco l’agnello di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni ancora una volta o Santo Spirito di Dio, sulla mia piccolezza e mostrati ai tuoi fedeli nella tua grandezza.
Dio non è lontano a noi, al contrario si è fatto come noi, per renderci simili a lui.
Dio non è lontano a noi, al contrario si è fatto come noi, per renderci simili a lui.
Al fallimento dell’uomo supplisce la misericordia di Dio, ma ancora non ce ne rendiamo conto, ed anche quando lo facciamo, non capiamo l’immensità di questo misterioso amore. “ Io non lo conoscevo “ dice Giovanni il battista, che pure lo riconobbe già dal ventre di sua madre Elisabetta quando Maria si recò ad aiutarla subito dopo essere stata visitata dall’ angelo del Signore....perché sapere di lui, averne sentito parlare, averlo accanto, averlo come fratello...purtroppo a volte non basta per riconoscere e fare di Gesù Cristo il re della nostra vita. L’esperienza di Dio, non nasce con il battesimo se non ci si lascia immergere completamente in lui, ma per sua grazia lo Spirito che riceviamo nel sacramento non si spegne mai, e resta come una fiammella anche sotto alla cenere, pronta ad infuocarci l’animo appena glielo concediamo.
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COMMENTO DI:
+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret (Vic, Barcelona, Spagna)
Oggi, questo frammento del Vangelo di san Giovanni ci addentra per completo nella dimensione testimoniale che lo distingue. E’ testimone la persona che comparisce per dichiarare l’identità di qualcuno. Or bene, Giovanni ci si presenta come il profeta per eccellenza, che afferma la centralità di Gesù. Vediamolo sotto quattro punti di vista. In primo luogo lo afferma come un profeta che esorta: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). In secondo luogo, lo fa come un convinto che reitera: «Egli è colui del quale ho detto: «dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me» (Gv 1,30). Lo conferma cosciente della missione che ha ricevuto: «Sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele» (Gv 1,31). Infine, tornando alla sua condizione di veggente, afferma: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo. Ed io Lo ho visto» (Gv 1,33-34). Di fronte a questo testimonio che conserva nella Chiesa la stessa energia di due mila anni fa, domandiamoci, fratelli: -In mezzo di una cultura laicista che nega il peccato, contemplo Gesù come Colui che mi salva dal male morale? -In mezzo ad una corrente di opinioni che solo vede in Gesù un uomo religioso straordinario, credo in Lui come in Colui che esiste da sempre, prima di Giovanni, prima che il mondo fosse creato? –In mezzo ad un mondo disorientato da mille ideologie ed opinioni, accetto Gesù come Colui che da un senso definitivo alla mia vita? –In mezzo di una civiltà che prescinde della fede, adoro Gesù come Colui nel quale riposa pienamente lo Spirito di Dio? E un’ultima domanda: -Il mio “sì” a Gesù, è così assoluto che anch'io, come Giovanni, proclamo davanti a quelli che conosco e mi circondano: «Do fede che Gesù è il Figlio di Dio!»?
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COMMENTO DI:
+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret (Vic, Barcelona, Spagna)
Oggi, questo frammento del Vangelo di san Giovanni ci addentra per completo nella dimensione testimoniale che lo distingue. E’ testimone la persona che comparisce per dichiarare l’identità di qualcuno. Or bene, Giovanni ci si presenta come il profeta per eccellenza, che afferma la centralità di Gesù. Vediamolo sotto quattro punti di vista. In primo luogo lo afferma come un profeta che esorta: «Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1,29). In secondo luogo, lo fa come un convinto che reitera: «Egli è colui del quale ho detto: «dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me» (Gv 1,30). Lo conferma cosciente della missione che ha ricevuto: «Sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele» (Gv 1,31). Infine, tornando alla sua condizione di veggente, afferma: «Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo. Ed io Lo ho visto» (Gv 1,33-34). Di fronte a questo testimonio che conserva nella Chiesa la stessa energia di due mila anni fa, domandiamoci, fratelli: -In mezzo di una cultura laicista che nega il peccato, contemplo Gesù come Colui che mi salva dal male morale? -In mezzo ad una corrente di opinioni che solo vede in Gesù un uomo religioso straordinario, credo in Lui come in Colui che esiste da sempre, prima di Giovanni, prima che il mondo fosse creato? –In mezzo ad un mondo disorientato da mille ideologie ed opinioni, accetto Gesù come Colui che da un senso definitivo alla mia vita? –In mezzo di una civiltà che prescinde della fede, adoro Gesù come Colui nel quale riposa pienamente lo Spirito di Dio? E un’ultima domanda: -Il mio “sì” a Gesù, è così assoluto che anch'io, come Giovanni, proclamo davanti a quelli che conosco e mi circondano: «Do fede che Gesù è il Figlio di Dio!»?
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDì 3 GENNAIO 2018
RispondiEliminaLiturgical day: Sunday 2nd (A) in Ordinary Time
Gospel text (Jn 1,29-34): The next day John saw Jesus coming towards him and said, «There is the Lamb of God, who takes away the sin of the world. It is he of whom I said: A man comes after me who is already ahead of me, for he was before me. I myself did not know him, but I came baptizing to prepare for him, so that he might be revealed in Israel».
And John also gave this testimony, «I saw the Spirit coming down on him like a dove from heaven and resting on him. I myself did not know him but God who sent me to baptize told me: ‘You will see the Spirit coming down and resting on the one who baptizes with the Holy Spirit’. Yes, I have seen! and I declare that this is the Chosen One of God».
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MY REFLECTION
PRAYER
Come again, or the Holy Spirit of God, on my littleness and shown to your faithful in your greatness.
God is close to us, on the contrary has become like us, to make us like him.
The failure of the man makes up the mercy of God, but still there do not realize, and even when we do, we do not understand the immensity of this mysterious love.
"I did not know him," says John the Baptist, who also knew him already from the womb of his mother Elizabeth when Mary went to help her soon after being visited by 'angel of the Lord .... because knowing him, have heard about it next door, have him as a brother ... unfortunately sometimes not enough to recognize and make Jesus Christ the King of our lives.
The experience of God is not born with the baptism unless you let us immerse completely in him, but for His grace that we receive the Spirit in the sacrament never goes out, and remains as a flame even under the ashes, ready to infuocarci the soul soon as we grant it to him.
COMMENT OFF:
Elimina+ Fr. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, Spain)
Today, this fragment of Saint John's Gospel shows a characteristic testimonial dimension. A witness is somebody who declares somebody else's identity. John the Baptist is introduced as the prophet par excellence who states Jesus' centrality. Let's look at it from different perspectives.
Firstly he states, like a seer: «There is the Lamb of God, who takes away the sin of the world» (Jn 1:29). Later on, he says: «It is he of whom I said: A man comes after me who is already ahead of me, for he was before me» (Jn 1:30). He then confirms it because he is very aware of the mission he has been assigned: «I myself did not know him, but I came baptizing to prepare for him, so that he might be revealed in Israel» (Jn 1:31). And finally, as the prophet that he is, he states: «I myself did not know him but God, who sent me to baptize, told me: ‘You will see the Spirit coming down and resting on the one who baptizes with the Holy Spirit’. Yes, I have seen! And I de¬clare that this is the Chosen One of God» (Jn 1:33-34).
Given this testimony, which has kept the very same energy within the Church it had 2.000 years ago, we should ask ourselves: Do I contemplate Jesus as the One who is going to save me from moral evil in a laicised society which denies sin? Do I believe in Him as the One who has always existed, before John, before the world was created as opposed to the current of belief that places Him as simply an extraordinary religious figure? In a world with a thousand opinions and ideologies, do I accept Jesus as the One that makes my life something true? In the middle of a civilization which disregards faith, do I adore Jesus as the One in whom the Spirit of God lies?
And one last question: Is my “yes” to Jesus, so absolute that I, like John, can say to the people I know: «I can tell you that Jesus is the Son of God!»?
VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDì 3 GENNAIO 2018
RispondiEliminaDía litúrgico: Domingo II (A) del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Jn 1,29-34): En aquel tiempo, vio Juan venir Jesús y dijo: «He ahí el Cordero de Dios, que quita el pecado del mundo. Éste es por quien yo dije: ‘Detrás de mí viene un hombre, que se ha puesto delante de mí, porque existía antes que yo’. Y yo no le conocía, pero he venido a bautizar en agua para que Él sea manifestado a Israel».
Y Juan dio testimonio diciendo: «He visto al Espíritu que bajaba como una paloma del cielo y se quedaba sobre Él. Y yo no le conocía pero el que me envió a bautizar con agua, me dijo: ‘Aquel sobre quien veas que baja el Espíritu y se queda sobre él, ése es el que bautiza con Espíritu Santo’. Y yo le he visto y doy testimonio de que éste es el Elegido de Dios».
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MI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven de nuevo, o Espíritu Santo de Dios, en mi pequeñez y muestra a su fiel en su grandeza.
Dios está cerca de nosotros, por el contrario, ha llegado a ser como nosotros, para hacernos como él.
El fracaso de los hombres supple la misericordia de Dios, pero todavía hay no se dan cuenta, e incluso cuando lo hacemos, no entiendo la inmensidad de este amor misterioso.
" Yo no le conocía ", dice Juan el Bautista, que también lo conocía ya desde el vientre de su madre Elisabetta cuando María fue a ayudar a su poco después de recibir la visita de "ángel del Señor .... porque saber de él , hacer oído hablar de él, hacerlo al lado, mantenerlo como un hermano ... por desgracia, a veces no es suficiente para reconocer y hacer a Jesucristo el Rey de nuestras vidas.
La experiencia de Dios no nace con el bautismo a menos que usted nos sumergimos completamente en él, pero por su gracia que recibimos el Espíritu en el Sacramento no se apaga nunca, y se mantiene como una llama, incluso bajo las cenizas, listo para infuocarci el alma pronto como le concedemos a él.
COMENTARIO DE :
Elimina+ Rev. D. Antoni ORIOL i Tataret
(Vic, Barcelona, España)
Hoy, este fragmento del Evangelio de san Juan nos adentra de lleno en la dimensión testimonial que le es propia. Es testigo la persona que comparece para declarar la identidad de alguien. Pues bien, Juan se nos presenta como el profeta por excelencia, que afirma la centralidad de Jesús. Veámoslo desde cuatro puntos de vista.
La afirma, en primer lugar, como un vidente que exhorta: «He ahí el Cordero de Dios, que quita el pecado del mundo» (Jn 1,29). Lo hace, en segundo lugar, como un convencido que reitera: «Éste es por quien yo dije: ‘Detrás de mí viene un hombre, que se ha puesto delante de mí, porque existía antes que yo’» (Jn 1,30). Lo confirma como consciente de la misión que ha recibido: «He venido a bautizar en agua para que Él sea manifestado a Israel» (Jn 1,31). Y, finalmente, volviendo a su cualidad de vidente, afirma: «El que me envió a bautizar con agua, me dijo: ‘Aquel sobre quien veas que baja el Espíritu y se queda sobre Él, ése es el que bautiza con Espíritu Santo’. Y yo le he visto» (Jn 1,33-34).
Ante este testimonio que conserva dentro de la Iglesia la misma energía de hace dos mil años, preguntémonos, hermanos: —En medio de una cultura laicista que niega el pecado, ¿contemplo a Jesús como aquel que me salva del mal moral? —En medio de una corriente de opinión que sólo ve en Jesús un hombre religioso extraordinario, ¿creo en Él como aquel que existe desde siempre, antes que Juan, antes de que el mundo fuera creado? —En medio de un mundo desorientado por mil ideologías y opiniones, ¿admito a Jesús como aquel que da sentido definitivo a mi vida? —En medio de una civilización que margina la fe, ¿adoro a Jesús como aquel en quien reposa plenamente el Espíritu de Dios?
Y una última pregunta: —Mi “sí” a Jesús, ¿es tan absoluto que también yo, como Juan, proclamo a los que conozco y me rodean: «¡Os doy testimonio de que Jesús es el hijo de Dios!»?
VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDI 3 GENNAIO 2018.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps de Noël - Avant l'Épiphanie: 3 janvier
Texte de l'Évangile (Jn 1,29-34): Le lendemain, comme Jean Baptiste voyait Jésus venir vers lui, il dit: «Voici l'Agneau de Dieu, qui enlève le péché du monde; c'est de lui que j'ai dit: Derrière moi vient un homme qui a sa place devant moi, car avant moi il était. Je ne le connaissais pas; mais, si je suis venu baptiser dans l'eau, c'est pour qu'il soit manifesté au peuple d'Israël». Alors Jean rendit ce témoignage: «J'ai vu l'Esprit descendre du ciel comme une colombe et demeurer sur lui. Je ne le connaissais pas, mais celui qui m'a envoyé baptiser dans l'eau m'a dit: ‘L'homme sur qui tu verras l'Esprit descendre et demeurer, c'est celui-là qui baptise dans l'Esprit Saint’. Oui, j'ai vu, et je rends ce témoignage: c'est lui le Fils de Dieu».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE : Viens encore une fois o Saint Esprit de Dieu, sur ma petitesse et montre toi à tes fidèles dans ta grandeur.
- Dieu n'est pas loin de nous au contraire, il c'est fait comme nous, pour ce rendre pareil à nous. Dans la faillite de l'homme il remplace la miséricorde de Dieu, mais encore nous ne nous en rendons pas compte, et même quand nous le faisons, nous ne comprenons pas l'immensité de ce mystérieux Amour. "Moi, je ne le connaissait pas" dit Saint Jean Baptiste, qui le reconnut déjà du ventre de sa mère Elisabeth quand Marie se rendit chez elle pour l'aider tout de suite après avoir été visitée par l'Ange du Seigneur.....pour savoir de lui, en avoir entendu parler, l'avoir à côté l'avoir comme frère....malheureusement parfois cela ne suffit pas pour reconnaître et faire de Jésus Christ le roi de notre vie. L'expérience de Dieu ne naît pas avec le baptême s'il ne se laisse pas plonger complètement en lui, mais par sa grâce l'Esprit qui nous recevons dans le sacrement ne s'éteint jamais, et il reste comme une flamme, même sous les cendres, prête à enflammer notre âme dès que nous le lui accordons.
Commentaire de l'Abbé Antoni ORIOL i Tataret
Elimina(Vic, Barcelona, Espagne)
Aujourd'hui, ce passage de l'Évangile de saint Jean nous fait pénétrer de plain-pied dans la dimension testimoniale qui lui est propre. C'est un témoin la personne qui comparaît pour déclarer l'identité de quelqu'un. Eh bien, Jean nous est présenté comme le prophète par excellence, qui affirme que Jésus est le centre. On peut le constater à quatre points de vue. Il l'affirme, d'abord, comme un voyant qui exhorte: «Voici l'Agneau de Dieu, qui enlève le péché du monde» (Jn 1,29). Il le fait, ensuite, comme une personne convaincue, qui répète: «C'est de lui que j'ai dit: Derrière moi vient un homme qui a sa place devant moi, car avant moi il était» (Jn 1,30). Il le confirme comme quelqu'un qui est conscient de la mission qu'il a reçu: «Si je suis venu baptiser dans l'eau, c'est pour qu'il soit manifesté au peuple d'Israël» (Jn 1,31). Enfin, revenant à sa qualité de voyant, il affirme: «Celui qui m'a envoyé baptiser dans l'eau m'a dit: ‘L'homme sur qui tu verras l'Esprit descendre et demeurer, c'est celui-là qui baptise dans l'Esprit Saint’. Oui, j'ai vu» (Jn 1,33-34). Devant ce témoignage, qui conserve à l'intérieur de l'Eglise la même énergie qu'il y a deux mille ans, demandons-nous, mes frères: —Au milieu d'une culture laïciste qui nie le péché, est-ce que je vois en Jésus celui qui me sauve du mal moral? —Au milieu d'un courant d'opinion qui ne voit en Jésus qu'un homme religieux extraordinaire, est-ce que je crois en Lui comme en celui qui existe depuis toujours, avant Jean, avant que le monde ait été créé? —Au milieu d'un monde désorienté par mille idéologies et opinions, Jésus est-il celui qui donne un sens définitif à ma vie? —Au milieu d'une civilisation qui marginalise la foi, est-ce que j'adore Jésus comme celui en qui repose en plénitude l’Esprit de Dieu? Et une dernière question: —Mon “oui” à Jésus est-il si absolu que moi aussi, comme Jean, je proclame à ceux que je connais et à ceux qui m'entourent: «Je vous rends ce témoignage: c'est lui le Fils de Dieu»?