VANGELO
(Lc 17,20-25) Il regno di Dio è in mezzo a voi.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami alla conoscenza del pensiero di Dio. Fa che io non veda altro che quello che Tu mi vuoi mostrare, che possa sempre più rinunciare al mio io per il mio Dio.
Catastrofi, segni ed eventi, apparizioni, profezie.... tutti cercano di scrutare il futuro, e questo denota paura e curiosità da parte della gente, ma troppo spesso si ferma al “cercare dei segni “ fuori di noi. Per quello che io riesco a percepire, tutto questo ha solo un senso di avvertimento, un richiamo, un monito per tenerci desti e deciderci per fare definitivamente la nostra scelta, ma è molto riduttivo rispetto a quello che dovremmo fare. Gesù c' invita a non cercare questi segni, ma a vivere già su questa terra da figli di Dio, ad essere partecipi del progetto di salvezza che il Padre ha per tutti i suoi figli, e ad entrare in quella che io definisco con molto coraggio e molta semplicità, la nostra famiglia divina.Svegliarsi al mattino e riconoscerci dal primo istante di veglia appartenenti a Dio tracciando il segno della croce, cominciare a trafficare per casa, al lavoro, in famiglia ed in ogni nostro interesse tenendo presente continuamente che la nostra vita sulla terra non è solo un passaggio inutile, una prova alla quale siamo sottoposti per vedere se superiamo un esame, ma uno scegliere di essere già da adesso come il Signore ci desidera. Dio non è un dittatore, né un prepotente, ma scegliere per lui ci costringe a scelte che vanno controcorrente, addirittura in alcune occasioni ci portano a fare delle scelte ben precise, e spesso dolorose, perché conversione significa tornare indietro, alla nostra origine, al nostro piccolo D.N.A. di figli di Dio, che abbiamo nel cuore e che per anni, purtroppo abbiamo soffocato cercando di appartenere a questa terra più che a questo cielo.Qualche anno fa c’ era una persona su fb che mi chiedeva di aiutarlo a credere, a pregare, ad affidarsi a Dio, in un paio di mesi l’ho sentito trasformarsi da pulcino impaurito a credente sincero, pronto ad affrontare la malattia ed offrirla a Maria per le anime che come lui erano lontane da Gesù. Ho vissuto in diretta un corso accelerato d’amore da parte di Dio per questo suo figlio che aveva perso la strada di casa ed in un momento drammatico della sua vita, se n’era reso conto ed aveva chiesto una mano per tornare a casa. La porta stretta è qui amici, è la decisione di non volere altro di appartenere a Dio, di essere abbracciati quando la paura vorrebbe farti soccombere alla disperazione, la scelta di fidarsi di Dio e di mettere nelle sue mani la nostra vita. Santi si, e da subito!
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COMMENTO DI:
Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
(Barcelona, Spagna)
Oggi, i farisei domandano a Gesù una cosa che ci ha sempre attratti, con un insieme di interesse, di curiosità e di paura...: Quando verrà il Regno di Dio? Quando sarà il giorno definitivo, la fine del mondo, il ritorno di Cristo per giudicare i vivi ed i morti nel giudizio finale?
Gesù disse che ciò è imprevedibile. L’unica cosa che sappiamo è che verrà improvvisamente, senza preavviso: sarà «come un fulmine » (Lc 17,24), un evento improvviso, e allo stesso tempo colmo di luce e di gloria. Riguardo alle circostanze, la seconda venuta di Gesù resta nel mistero. Gesù, però, ci da una traccia autentica e sicura: da questo momento «il Regno di Dio è in mezzo a voi» (Lc 17,21). O, meglio ancora:«dentro di voi».
Il grande avvenimento dell’ultimo giorno sarà un fatto universale, ma succede anche nel microcosmo di ogni cuore. É lì dove bisogna andare a cercare il Regno. É nel nostro intimo dov'è il Cielo, dove dobbiamo trovare Gesù.
Questo Regno, che comincerà in una forma imprevedibile “fuori”, può cominciare fin d’ora “dentro” di noi. L’ultimo giorno si svolge fin d’adesso in ciascuno di noi. Se l’ultimo giorno vogliamo entrare nel Regno, dobbiamo lasciar entrare adesso il Regno in ognuno di noi. Se vogliamo che Gesù in quell’ultimo momento sia il nostro giudice misericordioso, lasciamo che Lui sia adesso il nostro amico ed ospite in noi stessi.
San Bernardo, in un sermone del tempo di Avvento, parla di tre venute di Gesù. La prima venuta, quando s’incarnò; l’ultima, quando verrà come giudice. C´è una venuta intermedia, che è quella che ha luogo adesso nel cuore di ciascuno di noi. É lì dove si fanno presenti, a livello personale e di esperienza, la prima e l’ultima venuta. La sentenza che Gesù pronuncerà il giorno del Giudizio, sarà quella che risuoni adesso nel nostro cuore. Ciò che non è ancora arrivato, è già fin d’ora una realtà.
(Lc 17,20-25) Il regno di Dio è in mezzo a voi.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!».
Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami alla conoscenza del pensiero di Dio. Fa che io non veda altro che quello che Tu mi vuoi mostrare, che possa sempre più rinunciare al mio io per il mio Dio.
Catastrofi, segni ed eventi, apparizioni, profezie.... tutti cercano di scrutare il futuro, e questo denota paura e curiosità da parte della gente, ma troppo spesso si ferma al “cercare dei segni “ fuori di noi. Per quello che io riesco a percepire, tutto questo ha solo un senso di avvertimento, un richiamo, un monito per tenerci desti e deciderci per fare definitivamente la nostra scelta, ma è molto riduttivo rispetto a quello che dovremmo fare. Gesù c' invita a non cercare questi segni, ma a vivere già su questa terra da figli di Dio, ad essere partecipi del progetto di salvezza che il Padre ha per tutti i suoi figli, e ad entrare in quella che io definisco con molto coraggio e molta semplicità, la nostra famiglia divina.Svegliarsi al mattino e riconoscerci dal primo istante di veglia appartenenti a Dio tracciando il segno della croce, cominciare a trafficare per casa, al lavoro, in famiglia ed in ogni nostro interesse tenendo presente continuamente che la nostra vita sulla terra non è solo un passaggio inutile, una prova alla quale siamo sottoposti per vedere se superiamo un esame, ma uno scegliere di essere già da adesso come il Signore ci desidera. Dio non è un dittatore, né un prepotente, ma scegliere per lui ci costringe a scelte che vanno controcorrente, addirittura in alcune occasioni ci portano a fare delle scelte ben precise, e spesso dolorose, perché conversione significa tornare indietro, alla nostra origine, al nostro piccolo D.N.A. di figli di Dio, che abbiamo nel cuore e che per anni, purtroppo abbiamo soffocato cercando di appartenere a questa terra più che a questo cielo.Qualche anno fa c’ era una persona su fb che mi chiedeva di aiutarlo a credere, a pregare, ad affidarsi a Dio, in un paio di mesi l’ho sentito trasformarsi da pulcino impaurito a credente sincero, pronto ad affrontare la malattia ed offrirla a Maria per le anime che come lui erano lontane da Gesù. Ho vissuto in diretta un corso accelerato d’amore da parte di Dio per questo suo figlio che aveva perso la strada di casa ed in un momento drammatico della sua vita, se n’era reso conto ed aveva chiesto una mano per tornare a casa. La porta stretta è qui amici, è la decisione di non volere altro di appartenere a Dio, di essere abbracciati quando la paura vorrebbe farti soccombere alla disperazione, la scelta di fidarsi di Dio e di mettere nelle sue mani la nostra vita. Santi si, e da subito!
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COMMENTO DI:
Fray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
(Barcelona, Spagna)
Oggi, i farisei domandano a Gesù una cosa che ci ha sempre attratti, con un insieme di interesse, di curiosità e di paura...: Quando verrà il Regno di Dio? Quando sarà il giorno definitivo, la fine del mondo, il ritorno di Cristo per giudicare i vivi ed i morti nel giudizio finale?
Gesù disse che ciò è imprevedibile. L’unica cosa che sappiamo è che verrà improvvisamente, senza preavviso: sarà «come un fulmine » (Lc 17,24), un evento improvviso, e allo stesso tempo colmo di luce e di gloria. Riguardo alle circostanze, la seconda venuta di Gesù resta nel mistero. Gesù, però, ci da una traccia autentica e sicura: da questo momento «il Regno di Dio è in mezzo a voi» (Lc 17,21). O, meglio ancora:«dentro di voi».
Il grande avvenimento dell’ultimo giorno sarà un fatto universale, ma succede anche nel microcosmo di ogni cuore. É lì dove bisogna andare a cercare il Regno. É nel nostro intimo dov'è il Cielo, dove dobbiamo trovare Gesù.
Questo Regno, che comincerà in una forma imprevedibile “fuori”, può cominciare fin d’ora “dentro” di noi. L’ultimo giorno si svolge fin d’adesso in ciascuno di noi. Se l’ultimo giorno vogliamo entrare nel Regno, dobbiamo lasciar entrare adesso il Regno in ognuno di noi. Se vogliamo che Gesù in quell’ultimo momento sia il nostro giudice misericordioso, lasciamo che Lui sia adesso il nostro amico ed ospite in noi stessi.
San Bernardo, in un sermone del tempo di Avvento, parla di tre venute di Gesù. La prima venuta, quando s’incarnò; l’ultima, quando verrà come giudice. C´è una venuta intermedia, che è quella che ha luogo adesso nel cuore di ciascuno di noi. É lì dove si fanno presenti, a livello personale e di esperienza, la prima e l’ultima venuta. La sentenza che Gesù pronuncerà il giorno del Giudizio, sarà quella che risuoni adesso nel nostro cuore. Ciò che non è ancora arrivato, è già fin d’ora una realtà.
VERSIONE IN INGLESE DI GIOVEDì 16 NOVEMBRE 2017
RispondiEliminaLiturgic day: Thursday 32nd in Ordinary Time
Gospel text (Lc 17,20-25): The Pharisees asked Jesus when the kingdom of God was to come. He answered, «The kingdom of God is not like something you can observe and say of it: ‘Look, here it is! There it is!’. See, the kingdom of God is among you».
And Jesus said to his disciples, «The time is at hand when you will long to see one of the glorious days of the Son of Man, but you will not see it. Then people will tell you: ‘Look there! Look here!’. Do not go, do not follow them. As lightning flashes from one end of the sky to the other, so will it be with the Son of Man. But first He must suffer many things and be rejected by this people».
MY REFLECTION
PRAYER
Come Holy Spirit and lead me to the knowledge of God’s thought makes that I do not see anything other than what you want me to show, that it can ever give up my self for my God.
Disasters, signs and events, apparitions, prophecies …everyone is trying to peer into the future, and this denotes fear and curiosity on the part of the people, but too often stops at “seeking signs” outside of us. For what I can perceive, all this only has a sense of warning, a reminder, a reminder to keep us awake and decide for definitely make our choice, but it is very simplistic to what we should do.
Jesus invites us not to look for these signs, but to live on this earth as God’s children, their participation in the plan of salvation that the Father has for all his children, and to enter into what I call with a lot of courage and very simply, our divine family. Waking up in the morning and recognize each other from the first moment of waking belonging to God by tracing the sign of the cross, begin to traffic for home, work, family and our every interest bearing in mind constantly that our life on earth is not just a passing useless , to which we are subjected to a test to see if we overcome an exam, but one choose to be even now as the Lord wishes.
God is not a dictator or a bully, but he choose to force us to make choices that go against the current, even on some occasions lead us to make precise choices, and often painful, because conversion means going back to our origin, our small DNA of the sons of God, that we care about and that for years, unfortunately we choked trying to belong to this earth rather than the sky.
Only a year ago there was a person on fb asking me to help him to believe, to pray, to trust in God, in a couple of months I heard him transform from a chick afraid sincere believer, ready to face the disease and offer it to Mary for the souls who like him were far from Jesus I lived in a direct crash course in love by God for his son who had lost his way home and in a dramatic moment of his life, he had made account and asked for a hand to go home. The narrow gate is here friends, is the decision of not wanting to belong more to God, to be embraced when the fear would make you succumb to despair, the choice to trust God and put our lives in his hands. Saints, and away!
Fr. Josep Mª MASSANA i Mola OFM
Elimina(Barcelona, Spain)
Today, the Pharisees ask Jesus, with a mixture of interest, curiosity, fear… something that has always been of interest for all of us: when will the Kingdom of God come over? when will it be the last day, the end of the world, Christ’s return to judge the living and the dead in the day of the Last Judgment?
Jesus tells them that this is unpredictable. We only know that it will suddenly come, without notice: it will be «As lightning» (Lk 17:24), a sudden occurrence, full of light and glory, at the same time. As for other circumstances, Jesus’ second advent remains a complete mystery. But Jesus gives us a true and certain clue: as of now, «the kingdom of God is among you» (Lk 17:21). Or: «inside you».
The great event of the last day will be a universal accomplishment, but it also happens in the little microcosm of each one’s heart. It is there where we must actually seek the Kingdom. Heaven can be found deep inside us, where we must also find Jesus.
This Kingdom that unpredictably will start “outside” may commence right now “inside” us. The last day starts its configuration right now, inside us. If we want to be allowed into the Kingdom in that last day, we must let the Kingdom get inside us, right now. If we want Jesus to be our merciful judge in that particular moment, we better make him right now our best friend and our inside guest.
St. Bernard, in a sermon for Advent, speaks of the three advents of Christ. The first advent, which we now commemorate as Christmas; the third advent, is the Parousia, the advent in which Christ will come to judge the living and the dead, and to take us to himself. Then St. Bernard explains the second, or middle, advent as the “time of visitation” by which Christ is now present and active in each of our lives. It is there, where the first and the third advents appear on a personal and experienced level. Jesus’ verdict on Judgment’s day must already be resounding now in our heart. That, which has yet to arrive, is already now a reality.
VERSIONE IN FRANCESE DI GIOVEDI 16 NOVEMBRE 2017.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 32e Semaine: Jeudi
Texte de l'Évangile (Lc 17,20-25): Comme les pharisiens demandaient à Jésus quand viendrait le règne de Dieu, il leur répondit: «Le règne de Dieu ne vient pas d'une manière visible. On ne dira pas: ‘Le voilà, il est ici!’, ou bien: ‘Il est là!’. En effet, voilà que le règne de Dieu est au milieu de vous». Et il dit aux disciples: «Des jours viendront où vous désirerez voir un seul des jours du Fils de l'homme, et vous ne le verrez pas. On vous dira: ‘Le voilà, il est ici! il est là!’. N'y allez pas, n'y courez pas. En effet, comme l'éclair qui jaillit illumine l'horizon d'un bout à l'autre, ainsi le Fils de l'homme, quand son Jour sera là. Mais auparavant, il faut qu'il souffre beaucoup et qu'il soit rejeté par cette génération».
REFLEXION DE LELLA
PRIERE : Viens O Saint Esprit et guide-moi vers la connaissance de la pensée de Dieu. Fait que je ne voie pas autre chose que ce qu'il veux me montrer, que je puisse de plus en plus renoncer à mon ego pour mon Dieu.
- Catastrophes, signes et événements, apparitions, prophéties tous cherchent à scruter l'avenir, et cela dénote de la peur et de la curiosité de la part des gens, mais il s'arrête trop souvent pour "chercher des signes" en dehors de nous. Pour celui qui réussis à percevoir, tout ceci a seulement un sens d'avertissement, un rappel, un avertissement pour nous tenir et nous décider à faire définitivement notre choix, mais il est très simpliste respect que nous devrions faire. Jésus nous invite à ne pas chercher ces signes, mais à vivre déjà sur cette terre en fils de Dieu, à être participant du projet de salut que le Père a pour tous ses enfants, et d'entrer en celle que je définis avec beaucoup de courage et beaucoup de simplicité notre famille divine. Se réveiller le matin et nous reconnaître depuis le premier instant de veillée appartenant à Dieu en traçant le signe de croix, commencer à trafiquer pour la maison, au travail, en famille et dans notre intérêt en tenant continuellement présent à notre esprit que notre vie sur terre n'est pas seulement un passage inutile, une épreuve à laquelle sommes soumis pour voir si nous passons à l'examen, mais dès maintenant un choix à être déjà comme le Seigneur nous désire. Dieu n'est pas un dictateur, ni un tyran, mais choisir pour lui nous contraint aux choix qui vont à contre-courant, vraiment en quelques occasions ils nous portent à faire des choix bien précis, et souvent douloureux, parce que conversion signifie revenir en arrière, à notre origine, à notre petit Adn de fils de Dieu, que nous avons dans le coeur et que pour des années, nous avons malheureusement étouffé en cherchant d'appartenir plus à cette terre qu'à ce ciel. Seulement il y a un seulement un an sr FB une personne qui me demandait de l'aider à croire, à prier, à se confier en Dieu, et en une paire de mois je l'ai senti se transformer du poussin effrayé au croyant sincère, prêt à affronter la maladie et l'offrir à Marie pour les âmes qui étaient lointaines de Jésus comme lui. J'ai vécu en directe un cours accéléré d'amour de la part de Dieu pour son fils qui avait perdu la voie de la maison et dans un moment dramatique de sa vie, il s'en est rendu compte et il a demandé une main pour l'aidé à revenir à la maison. La porte étroite est ici mes amis, c'est la décision de ne pas vouloir autre chose que d'appartenir à Dieu, d'être enlacé quand la peur voudrait nus faire succomber au désespoir, le choix de se fier en Dieu et de mettre dans ses mains notre vie. Saints oui, et tout de suite!
Commentaire de l'Abbé Josep Mª MASSANA i Mola OFM
Elimina(Barcelona, Espagne)
«Voilà que le règne de Dieu est au milieu de vous»
Aujourd'hui, les pharisiens demandent à Jésus une chose qui a toujours suscité l'intérêt, la curiosité et la peur...: Quand viendra le Royaume de Dieu? Quand arrivera le jour définitif, la fin du monde, le retour du Christ pour juger les vivants et les morts lors du jugement dernier? Jésus leur répond que cela est imprévisible. La seule chose dont nous soyons sûrs est qu'il viendra subitement, sans prévenir: il sera comme «l'éclair qui jaillit» (Lc 17,24), un événement soudain et, en même temps, plein de lumière et de gloire. Quant aux circonstances, la seconde venue de Jésus demeure enveloppée de mystère. Mais Jésus nous fournit une piste authentique et sûre: dès à présent, «le règne de Dieu est au milieu de vous» (Lc 17,21). Ou bien: «à l'intérieur de vous». Le grand événement du dernier jour sera un fait universel, mais il advient aussi dans le petit microcosme de chaque jour. C'est là que l'on doit aller à la recherche du Royaume. C'est dans notre intérieur que se trouve le Ciel, où nous devons rencontrer Jésus. Ce Royaume, qui commencera à l’improviste "hors de nous", peut commencer dès maintenant "en nous". Le dernier jour prend dès à présent forme à l'intérieur de chacun de nous. Si nous voulons entrer dans le Royaume le jour final, nous devons laisser entrer maintenant le Royaume à l'intérieur de nous. Si nous voulons qu'à cet instant définitif Jésus soit notre juge miséricordieux, laissons-Le être maintenant notre ami et notre hôte intérieur. Saint Bernard, dans un sermon de l'Avent, parle de trois venues de Jésus. La première, quand Il s'est fait homme; la dernière, quand Il viendra comme juge. Mais il y a une venue intermédiaire, qui a lieu dans le cœur de chacun. C'est là que se réalisent, au niveau personnel et de l'expérience, la première et la dernière venues. La sentence que Jésus prononcera au jour du Jugement sera celle qui résonne maintenant dans notre cœur. Ce qui n'est pas encore arrivé est dès aujourd'hui une réalité.
VERSIONE IN SPAGNOLO DI GIOVEDì 16 NOVEMBRE 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: Jueves XXXII del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Lc 17,20-25): En aquel tiempo, los fariseos preguntaron a Jesús cuándo llegaría el Reino de Dios. Él les respondió: «El Reino de Dios viene sin dejarse sentir. Y no dirán: ‘Vedlo aquí o allá’, porque el Reino de Dios ya está entre vosotros».
Dijo a sus discípulos: «Días vendrán en que desearéis ver uno solo de los días del Hijo del hombre, y no lo veréis. Y os dirán: ‘Vedlo aquí, vedlo allá’. No vayáis, ni corráis detrás. Porque, como relámpago fulgurante que brilla de un extremo a otro del cielo, así será el Hijo del hombre en su día. Pero, antes, le es preciso padecer mucho y ser reprobado por esta generación».
MI REFLEXIÓN
ORACIÓN
Ven, Espíritu Santo, y me llevan al conocimiento del pensamiento de Dios hace que no veo otra cosa que lo que quieres que muestre nada, que nunca se puede renunciar a mi auto a mi Dios.
Desastres, muestras y eventos, apariciones, profecías .. todo el mundo está tratando de mirar hacia el futuro, y esto denota el miedo y la curiosidad por parte de la gente, pero con demasiada frecuencia se detiene en “signos” que buscan fuera de nosotros. Por lo que puedo percibir, todo esto sólo tiene un sentido de advertencia, un recordatorio, un recordatorio para mantenernos despiertos y decidir definitivamente que nuestra elección, pero es muy simplista a lo que debemos hacer.
Jesús nos invita a no buscar estos signos, sino para vivir en este mundo como hijos de Dios, su participación en el plan de salvación que el Padre tiene por todos sus hijos, y para entrar en lo que yo llamo con mucho coraje y muy simplemente, nuestra familia divina. Despertar en la mañana y se reconocen entre sí desde el primer momento de despertar pertenencia a Dios, trazando el señal de la cruz, comienza al tráfico para el hogar, el trabajo, la familia y cada uno de nuestros con intereses en mente constantemente que nuestra vida en la tierra no es sólo un inútil que pasa , a la que estamos sometidos a una prueba para ver si podemos superar un examen, pero elegimos ser incluso ahora como quiere el Señor.
Dios no es un dictador o un matón, pero él elige para obligarnos a tomar decisiones que van en contra de la corriente, aunque en algunas ocasiones nos llevan a tomar decisiones precisas y, a menudo doloroso, porque la conversión es volver a nuestro origen, Nuestra pequeña de DNA de los hijos de Dios, para que nos importan y que durante años, por desgracia, se ahogó tratando de pertenecer a esta tierra y no el .
Hace algunos años, había una persona en fb me pide que le ayude a creer, orar, confiar en Dios, en un par de meses le he oído que transformarse de pollito miedo creyente sincero, listo para enfrentar la enfermedad y ofrecer a María por las almas que como él estaban lejos de Jesús vivía en un curso intensivo directa en el amor por Dios a su hijo que había perdido su camino a casa y en un momento dramático de su vida, había hecho cuenta y pidió una mano para volver a casa. La puerta estrecha es aquí amigos, es la decisión de no querer pertenecer más a Dios, ser abrazado cuando el miedo te haría sucumbir a la desesperación, la decisión de confiar en Dios y poner nuestras vidas en sus manos. Santos, y lejos!
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EliminaFray Josep Mª MASSANA i Mola OFM
(Barcelona, España)
Hoy, los fariseos preguntan a Jesús una cosa que ha interesado siempre con una mezcla de interés, curiosidad, miedo…: ¿Cuándo vendrá el Reino de Dios? ¿Cuándo será el día definitivo, el fin del mundo, el retorno de Cristo para juzgar a los vivos y a los difuntos en el juicio final?
Jesús dijo que eso es imprevisible. Lo único que sabemos es que vendrá súbitamente, sin avisar: será «como relámpago fulgurante» (Lc 17,24), un acontecimiento repentino y, a la vez, lleno de luz y de gloria. En cuanto a las circunstancias, la segunda llegada de Jesús permanece en el misterio. Pero Jesús nos da una pista auténtica y segura: desde ahora, «el Reino de Dios ya está entre vosotros» (Lc 17,21). O bien: «dentro de vosotros».
El gran suceso del último día será un hecho universal, pero ocurre también en el pequeño microcosmos de cada corazón. Es ahí donde se ha de ir a buscar el Reino. Es en nuestro interior donde está el Cielo, donde hemos de encontrar a Jesús.
Este Reino, que comenzará imprevisiblemente “fuera”, puede comenzar ya ahora “dentro” de nosotros. El último día se configura ahora ya en el interior de cada uno. Si queremos entrar en el Reino el día final, hemos de hacer entrar ahora el Reino dentro de nosotros. Si queremos que Jesús en aquel momento definitivo sea nuestro juez misericordioso, hagamos que Él ahora sea nuestro amigo y huésped interior.
San Bernardo, en un sermón de Adviento, habla de tres venidas de Jesús. La primera venida, cuando se hizo hombre; la última, cuando vendrá como juez. Hay una venida intermedia, que es la que tiene lugar ahora en el corazón de cada uno. Es ahí donde se hacen presentes, a nivel personal y de experiencia, la primera y la última venida. La sentencia que pronunciará Jesús el día del Juicio, será la que ahora resuene en nuestro corazón. Aquello que todavía no ha llegado, es ya ahora una realidad.