VANGELO
(Lc 14,25-33) Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami alla luce della Parola,perché possa essere luce con la mia vita...un progetto ambizioso per me, ma non per Te , ma non con Te!
Chi cerca di seguire il Signore sul serio, non lo troveremo al centro degli onori, non sarà il più stimato...ma quello a cui tutto riuscirà difficilmente, quello che però non si arrenderà davanti alle difficoltà.
Così Papa Francesco nella Messa del 17 giugno in Casa Santa Marta.
( http://www.news.va/it/news/papa-francesco-e-gesu-il-segreto-della-magnanimita)
Seguire Gesù non è facile, non è facile. Ma neppure è difficile, perché nella strada dell’amore il Signore fa le cose in un modo che noi possiamo andare avanti; lo stesso Signore ci allarga il cuore». Quindi ha concluso: «Chiediamo al Signore che allarghi il nostro cuore, che ci faccia umili, miti e magnanimi, perché noi abbiamo il “tutto” in Lui».
COMMENTO DI:
Rev. D. Joan GUITERAS i Vilanova
(Barcelona, Spagna)
Oggi, contempliamo Gesù nel suo cammino verso Gerusalemme. Sarà lì che darà la Sua vita per la salvezza del mondo. «In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù» (Lc 14:25): i discepoli camminando con Gesù che li precede, devono imparare ad essere uomini nuovi. Questo è lo scopo delle istruzioni che il Signore espone e suggerisce a quelli che lo seguono nella sua ascensione alla "Città della Pace".
Discepolo significa "seguace". Seguire le orme del Maestro, essere come Lui, pensare come Lui, vivere come Lui .. Il discepolo vive con il Maestro e lo accompagna. Il Signore insegna con le parole e con i fatti. Hanno visto chiaramente l'atteggiamento di Cristo tra l'Assoluto e il relativo. Hanno sentito tante volte delle sue labbra che Dio è il primo valore dell'esistenza. Hanno ammirato il rapporto tra Gesù e il Padre. Hanno visto la dignità e la fiducia con cui ha pregato il Padre. Hanno ammirato la sua povertà radicale.
Oggi il Signore parla in termini chiari. Il vero discepolo deve amare con tutto il cuore e tutta la sua anima a nostro Signore Gesù Cristo, al di sopra di tutti i legami, anche il più intimo: «Se uno viene a me e non mi ama più (…) e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Lc 14,26-27). Lui è al primo posto nella vita del seguace. Sant'Agostino dice: «Noi rispondiamo al padre e la madre, 'Vi amo in Cristo, non al posto di Cristo'». Il seguimento precede anche l'amore per la propria vita. Seguire Gesù, dopo tutto, implica abbracciare la croce. Senza croce non c’è discepolo.
La chiamata evangelica chiede prudenza, vale a dire, la virtù che dirige l'azione appropriata. Chi vuole costruire una torre deve calcolare il bilancio. Il re che deve combattere decide se vuole la guerra o la pace dopo aver considerato il numero di truppe disponibili. Chi vuole essere discepolo del Signore deve rinunciare a tutti i suoi averi. La rinuncia sarà la migliore scommessa!
(Lc 14,25-33) Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore
LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami alla luce della Parola,perché possa essere luce con la mia vita...un progetto ambizioso per me, ma non per Te , ma non con Te!
Chi cerca di seguire il Signore sul serio, non lo troveremo al centro degli onori, non sarà il più stimato...ma quello a cui tutto riuscirà difficilmente, quello che però non si arrenderà davanti alle difficoltà.
Così Papa Francesco nella Messa del 17 giugno in Casa Santa Marta.
( http://www.news.va/it/news/papa-francesco-e-gesu-il-segreto-della-magnanimita)
Seguire Gesù non è facile, non è facile. Ma neppure è difficile, perché nella strada dell’amore il Signore fa le cose in un modo che noi possiamo andare avanti; lo stesso Signore ci allarga il cuore». Quindi ha concluso: «Chiediamo al Signore che allarghi il nostro cuore, che ci faccia umili, miti e magnanimi, perché noi abbiamo il “tutto” in Lui».
COMMENTO DI:
Rev. D. Joan GUITERAS i Vilanova
(Barcelona, Spagna)
Oggi, contempliamo Gesù nel suo cammino verso Gerusalemme. Sarà lì che darà la Sua vita per la salvezza del mondo. «In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù» (Lc 14:25): i discepoli camminando con Gesù che li precede, devono imparare ad essere uomini nuovi. Questo è lo scopo delle istruzioni che il Signore espone e suggerisce a quelli che lo seguono nella sua ascensione alla "Città della Pace".
Discepolo significa "seguace". Seguire le orme del Maestro, essere come Lui, pensare come Lui, vivere come Lui .. Il discepolo vive con il Maestro e lo accompagna. Il Signore insegna con le parole e con i fatti. Hanno visto chiaramente l'atteggiamento di Cristo tra l'Assoluto e il relativo. Hanno sentito tante volte delle sue labbra che Dio è il primo valore dell'esistenza. Hanno ammirato il rapporto tra Gesù e il Padre. Hanno visto la dignità e la fiducia con cui ha pregato il Padre. Hanno ammirato la sua povertà radicale.
Oggi il Signore parla in termini chiari. Il vero discepolo deve amare con tutto il cuore e tutta la sua anima a nostro Signore Gesù Cristo, al di sopra di tutti i legami, anche il più intimo: «Se uno viene a me e non mi ama più (…) e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo» (Lc 14,26-27). Lui è al primo posto nella vita del seguace. Sant'Agostino dice: «Noi rispondiamo al padre e la madre, 'Vi amo in Cristo, non al posto di Cristo'». Il seguimento precede anche l'amore per la propria vita. Seguire Gesù, dopo tutto, implica abbracciare la croce. Senza croce non c’è discepolo.
La chiamata evangelica chiede prudenza, vale a dire, la virtù che dirige l'azione appropriata. Chi vuole costruire una torre deve calcolare il bilancio. Il re che deve combattere decide se vuole la guerra o la pace dopo aver considerato il numero di truppe disponibili. Chi vuole essere discepolo del Signore deve rinunciare a tutti i suoi averi. La rinuncia sarà la migliore scommessa!
VERSIONE IN SPAGNOLO DI MERCOLEDì 8 NOVEMBRE 2017
RispondiEliminaDía litúrgico: Miércoles XXXI del tiempo ordinario
Texto del Evangelio (Lc 14,25-33): En aquel tiempo, mucha gente acompañaba a Jesús; él se volvió y les dijo: «Si alguno se viene conmigo y no pospone a su padre y a su madre, y a su mujer y a sus hijos, y a sus hermanos y a sus hermanas, e incluso a sí mismo, no puede ser discípulo mío. Quien no lleve su cruz detrás de mí no puede ser discípulo mío.
Así, ¿quién de vosotros, si quiere construir una torre, no se sienta primero a calcular los gastos, a ver si tiene para terminarla? No sea que, si echa los cimientos y no puede acabarla, se pongan a burlarse de él los que miran, diciendo: "Este hombre empezó a construir y no ha sido capaz de acabar". ¿O qué rey, si va a dar la batalla a otro rey, no se sienta primero a deliberar si con diez mil hombres podrá salir al paso del que le ataca con veinte mil? Y si no, cuando el otro está todavía lejos, envía legados para pedir condiciones de paz. Lo mismo vosotros: el que no renuncia a todos sus bienes no puede ser discípulo mío.»
MI REFLEJO
ORACIÓN
Ven, oh Espíritu Santo, y guíame a la luz de la Palabra, para que sea luz con mi vida ... un proyecto ambicioso para mí, pero no para Ti, ¡pero no contigo!
Quien intente seguir al Señor con seriedad, no lo encontraremos en medio de los honores, no será el más estimado ... pero lo que hará es difícil, pero no se dará por vencido ante las dificultades.
Así que el Papa Francisco en la misa del 17 de junio en Casa Santa Marta.
(http: //www.news.va /.../ papa-francesco-e-gesu-il-segreto-della ...)
Seguir a Jesús no es fácil, no es fácil.
Pero tampoco es difícil, porque en el camino del amor, el Señor hace las cosas de manera que podemos avanzar; el Señor mismo extiende nuestro corazón ". Entonces él concluyó: "Pedimos al Señor que amplíe nuestros corazones, que nos haga humildes, míticos y magnánimos, porque tenemos el" todo "en él".
COMENTARIO DE:
Rev. D. Joan GUITERAS i Vilanova
(Barcelona, España)
Hoy contemplamos a Jesús en camino hacia Jerusalén. Allí entregará su vida para la salvación del mundo. «En aquel tiempo, mucha gente acompañaba a Jesús» (Lc 14,25): los discípulos, al andar con Jesús que les precede, deben aprender a ser hombres nuevos. Ésta es la finalidad de las instrucciones que el Señor expone y propone a quienes le siguen en su ascensión a la “Ciudad de la paz”.
Discípulo significa “seguidor”. Seguir las huellas del Maestro, ser como Él, pensar como Él, vivir como Él... El discípulo convive con el Maestro y le acompaña. El Señor enseña con hechos y palabras. Han visto claramente la actitud de Cristo entre el Absoluto y lo relativo. Han oído de su boca muchas veces que Dios es el primer valor de la existencia. Han admirado la relación entre Jesús y el Padre celestial. Han visto la dignidad y la confianza con la que oraba al Padre. Han admirado su pobreza radical.
Hoy el Señor nos habla en términos claros. El auténtico discípulo ha de amar con todo su corazón y toda su alma a nuestro Señor Jesucristo, por encima de todo vínculo, incluso del más íntimo: «Si alguno viene conmigo y no pospone (…) incluso a sí mismo, no puede ser discípulo mío» (Lc 14,26-27). Él ocupa el primer lugar en la vida del seguidor. Dice san Agustín: «Respondamos al padre y a la madre: ‘Yo os amo en Cristo, no en lugar de Cristo’». El seguimiento precede incluso al amor por la propia vida. Seguir a Jesús, al fin y al cabo, comporta abrazar la cruz. Sin cruz no hay discípulo.
La llamada evangélica exhorta a la prudencia, es decir, a la virtud que dirige la actuación adecuada. Quien quiere construir una torre debe calcular si podrá afrontar el presupuesto. El rey que ha de combatir decide si va a la guerra o pide la paz después de considerar el número de soldados de que dispone. Quien quiere ser discípulo del Señor ha de renunciar a todos sus bienes. ¡La renuncia será la mejor apuesta!
VERSIONE IN INGLESE DI MERCOLEDì 8 NOVEMBRE 2017
RispondiEliminaLiturgical day: Wednesday 31st in Ordinary Time
Gospel text (Lc 14,25-33): One day, when large crowds were walking along with Jesus, He turned and said to them, «If you come to me, without being ready to give up your love for your father and mother, your spouse and children, your brothers and sisters, and indeed yourself, you cannot be my disciple. Whoever does not follow me carrying his own cross cannot be my disciple. Do you build a house without first sitting down to count the cost to see whether you have enough to complete it? Otherwise, if you have laid the foundation and are not able to finish it, everyone will make fun of you: ‘This fellow began to build and was not able to finish’. And when a king wages war against another king, does he go to fight without first sitting down to consider whether his ten thousand can stand against the twenty thousand of his opponent? And if not, while the other is still a long way off he sends messengers for peace talks. In the same way, none of you may become my disciple if he doesn't give up everything he has».
MY REFLECTION
PRAYER
Come, O Holy Spirit, and guide me in the light of the Word, that it may be light with my life ... an ambitious project for me, but not for You, but not with You!
Whoever tries to follow the Lord seriously, we will not find him in the middle of the honors, he will not be the most esteemed ... but what he will do is difficult, but he will not give up in the face of the difficulties.
So Pope Francis in the Mass of June 17 at Casa Santa Marta.
(http://www.news.va/.../papa-francesco-e-gesu-il-segreto-della...)
Following Jesus is not easy, it is not easy.
But it is not difficult either, because in the way of love, the Lord does things in a way that we can move forward; the Lord Himself extends our heart. " So he concluded: "We ask the Lord to enlarge our hearts, to make us humble, mythical and magnanimous, because we have the" all "in Him."
COMMENT OFF:
EliminaFr. Joan GUITERAS i Vilanova
(Barcelona, Spain)
Today, we can contemplate Jesus on his way towards Jerusalem. There, He will offer his life for the salvation of our world. «In those days, large crowds were walking along with Jesus» (Lk 14:25): the disciples, walking with Jesus, who precedes them, must learn to become new men. This is the final purpose of the instructions the Lord, in his ascent to the “City of peace”, exposes and proposes to those following him.
Disciple means “follower”. To follow the steps of the Master, to be like Him, to think like Him, to live like Him... The disciple coexists with the Master and accompanies him. The Lord teaches with facts and words. They have certainly seen Christ's attitude before the Absolute and the relative. They have heard him saying quite often that God is the supreme value of our existence. They have admired the relation between Jesus and the celestial Father. They have seen the dignity and confidence, which Jesus displayed when praying to him. They have admired his radical poverty.Today, the Lord speaks to us in clear-cut terms. Our Lord Jesus Christ must be loved by the true disciple with all his heart, well over all kind of ties, even the closest ones: «If you come to me, without being ready to give up your love for your father and mother, your spouse and children, your brothers and sisters, and indeed yourself, you cannot be my disciple» (Lk 14:26-27). In the follower's life, He is always the first one. St. Augustine says: «Let us reply to our father and to our mother: ‘I love you in Christ, not instead of Christ’». In following Jesus even our love for life must rank as a second priority. To follow Jesus, after all, entails to embrace the Cross. Without the Cross there is no disciple.
The evangelic call exhorts to prudence, that is, the virtue dictating our adequate behavior. Who wants to build a house must first find out whether he can face the expense. The king who must fight, after figuring out his own forces, decides whether going to war or negotiating peace. He who wants to be a disciple of the Lord must first give up all his possessions. His own denial will be his best bet!
VERSIONE IN FRANCESE DI MERCOLEDI 8 NOVEMBRE 2017.
RispondiEliminaJour liturgique : Temps ordinaire - 31e Semaine: Mercredi
Texte de l'Évangile (Lc 14,25-33): De grandes foules faisaient route avec Jésus; il se retourna et leur dit: «Si quelqu'un vient à moi sans me préférer à son père, sa mère, sa femme, ses enfants, ses frères et sœurs, et même à sa propre vie, il ne peut pas être mon disciple. Celui qui ne porte pas sa croix pour marcher derrière moi ne peut pas être mon disciple.» Quel est celui d'entre vous qui veut bâtir une tour, et qui ne commence pas par s'asseoir pour calculer la dépense et voir s'il a de quoi aller jusqu'au bout? Car, s'il pose les fondations et ne peut pas achever, tous ceux qui le verront se moqueront de lui: ‘Voilà un homme qui commence à bâtir et qui ne peut pas achever!’. Et quel est le roi qui part en guerre contre un autre roi, et qui ne commence pas par s'asseoir pour voir s'il peut, avec dix mille hommes, affronter l'autre qui vient l'attaquer avec vingt mille? S'il ne le peut pas, il envoie, pendant que l'autre est encore loin, une délégation pour demander la paix. De même, celui d'entre vous qui ne renonce pas à tout ce qui lui appartient ne peut pas être mon disciple».
REFLEXION SE LELLA
PRIERE: Viens, Esprit Saint, et guide-moi à la lumière de la Parole, afin qu'elle soit lumière de ma vie ... un projet ambitieux pour moi, mais pas pour Toi, ni avec Toi!
- Qui cherche à suivre le Seigneur sérieusement, nous ne le trouverons pas au centre des honneurs, il ne sera pas le plus estimé...mais celui qui réussira difficilement, cependant celui-là ne se rendra pas devant les difficultés. Ainsi le Pape François à la Messe du 17 juin dans la Maison Sainte Marthe.
( http://www.news.va/it/news/papa-francesco-e-gesu-il-segreto-della-magnanimita)
Suivre Jésus n'est pas facile, ce n'est pas facile. Mais ce n'est pas non plus difficile, parce que sur la voie de l'amour le Seigneur fait les choses d'une manière que nous pouvons aller de l'avant; le même Seigneur nous élargit le coeur." Et il a ensuite conclu ainsi: "Demandons au Seigneur qu'il élargis notre coeur, qu'il nous rende humble, mythiques et magnanimes, parce que nous avons le "tout" en Lui. "
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EliminaCommentaire de l'Abbé Joan GUITERAS i Vilanova
(Barcelona, Espagne)
«Celui qui ne porte pas sa croix pour marcher derrière moi ne peut pas être mon disciple»
Aujourd'hui, nous contemplons Jésus en route vers Jérusalem. Là-bas Il donnera sa vie pour sauver le monde. «De grandes foules faisaient route avec Jésus» (Lc 14,25): les disciples, marchant avec Jésus qui les précède, doivent apprendre à devenir des hommes nouveaux. C'est la finalité des instructions que le Seigneur exprime et propose à qui le suit dans son ascension vers la "Cité de la paix". Disciple signifie "suiveur". Suivre les traces du Maître, être comme Lui, penser comme Lui, vivre comme Lui… Le disciple vit avec le Maître et l'accompagne. Le Seigneur enseigne par des actes et des paroles. Vous avez clairement vu l'attitude du Christ entre l'Absolu et le relatif. Vous avez entendu de sa bouche plusieurs fois que Dieu est la première valeur de l'existence. Vous avez admiré la relation entre Jésus et le Père céleste. Vous avez vu la dignité et la confiance avec laquelle il priait le Père. Vous avez admiré sa pauvreté radicale. Aujourd'hui le Seigneur nous parle avec des termes clairs. Le disciple authentique doit aimer avec tout son cœur et toute son âme notre Seigneur Jésus-Christ, au-dessus de tout lien, y compris le plus intime: «Si quelqu'un vient à moi sans me préférer (…) et même à sa propre vie, il ne peut pas être mon disciple» (Lc 14,26-27). Il doit occuper la première place dans la vie d'un suiveur. Saint Augustin dit: «Répondons au père et à la mère: ‘Je vous aime en Christ, non à la place du Christ’». L'acte de suivre Jésus doit même précéder l'amour pour notre propre vie. Suivre Jésus, en fin de compte, signifie embrasser sa croix. Sans croix il n'y a pas de disciple. L'appel évangélique exhorte à la prudence, c'est-à-dire, à la vertu qui dirige le comportement adéquat. Celui qui veut construire une tour doit calculer avant son budget. Le roi qui va à la guerre doit d'abord prendre en compte le nombre de soldats dont il dispose avant de décider s'il prend les armes ou s'il demande la paix. Celui qui veut être disciple du Seigneur doit renoncer à tous ses biens. Le renoncement sera son meilleur pari!