sabato 7 dicembre 2013

(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

VANGELO 
(Lc 1,26-38) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. Parola del Signore

Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.
Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

 LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e guidaci come facesti con Maria alla conoscenza del volere di Dio, e come lei fa che sappiamo accettarlo.

Anche oggi contempliamo il vangelo dell’annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria. Abbiamo visto come ha risposto Maria a questa chiamata inaspettata; ricordiamo l’ incontro tra Maria e la cugina Elisabetta; assistiamo al mutismo e allo sconcerto di Zaccaria; oggi proviamo a capire che cosa cambia questo avvenimento nella nostra storia. Per gli ebrei che non l’ hanno riconosciuto, la speranza non è ancora nata, e la salvezza non è stata riconosciuta, ma per noi cristiani chi è questo piccolo uomo che ancora deve nascere eppure già viene ricercato per essere ucciso?Gesù è il cambiamento che avviene, l’ uomo nuovo che nasce per noi e per farci vivere non più come semplici uomini, ma per riconoscerci in lui figli dello stesso Dio.Con Lui siamo riscattati dal peccato, ma dobbiamo essere anche coerenti con la nostra nuova condizione.Nulla è impossibile a Dio, nulla è impossibile all’ uomo che ha fede, spesso Gesù ci ripeterà che è la fede che salva, che guarisce, e noi dobbiamo fare tesoro di ogni attimo di vita di Gesù, per farlo nostro, cominciando proprio dalla semplicità nella quale è nato, che getta le basi sulle quali fondare la nostra fede, nell’ umiltà.Mentre leggo questa pagina del Vangelo. Mi torna alla mente quella in cui Giovanni ci racconta l’incontro tra Gesù, Filippo e Natanaèle, che asseriva:
«Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Natanaèle è divenuto poi l’apostolo San Bartolomeo, perché Gesù, che conosceva il suo cuore gli disse: ”Ecco un israelita in cui non c’è falsità”
Da Nazareth è “ venuta ” all’ esistenza la Vergine Maria, “ concepita ” Immacolata nella Santa Casa di Nazareth; da Nazareth è “ venuto ” all’ esistenza Gesù Cristo, il Figlio di Dio, Salvatore degli uomini, incarnatosi nel seno verginale di Maria nella Santa Casa di Nazareth
Da Nazareth è venuta la salvezza per l’umanità.
Il disegno di Dio, era sconosciuto a Maria, a Natanaèle, agli apostoli, ma non è più sconosciuto a noi, eppure ancora ci poniamo di fronte a questo Dio che si fa uomo, pieni d’incredulità, quasi come se ci aspettassimo che qualcun altro scriva per noi la nostra storia.
E’ Dio che si fa uomo, che viene tra noi, che è pronto a vivere con noi, a vivere nel nostro cuore, a dare un valore alla nostra vita; guardiamolo negli occhi, vediamo di quanto amore è capace, e lasciamoci prendere dalla sua piccola mano… lasciamoci condurre tra le pieghe della storia della salvezza, di quel progetto che ha bisogno di noi, si, anche di noi, per scrivere la nostra storia. 

3 commenti:

  1. MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven, Espíritu Santo, y nos guíe como lo hizo con María, al conocimiento de la voluntad de Dios, y sabemos lo que ella no acepta.

    Incluso hoy contemplamos el Evangelio de la Anunciación del Arcángel Gabriel a María. Vimos cómo María respondió a esta llamada inesperada, recuerda el encuentro entre María y su prima Isabel, siendo testigo del silencio y el asombro de Zacarías, hoy vamos a tratar de entender lo que cambia este acontecimiento en nuestra historia. Para los Judios que no lo reconocen, la esperanza no ha nacido aún, y la salvación no fue reconocido, pero para nosotros los cristianos, que este pequeño hombre que están por nacer, pero ya se solicita para ser asesinados?
    Jesús es el cambio que se produce, el hombre nuevo que nace para nosotros y para nosotros vivir ya no como simples hombres, sino a reconocer en él a los hijos de un mismo Dios con él somos redimidos del pecado, pero también hay que ser coherentes con nuestro nuevo condiciones. Nada es imposible para Dios, nada es imposible para el hombre que tiene fe, Jesús repite a menudo que es la fe que salva, sana, y debemos atesorar cada momento de la vida de Jesús, para que sea la nuestra, a partir de su simplicidad en la que nació, que sienta las bases sobre la que basar nuestra fe, la humildad.
    Al leer este pasaje del Evangelio, me acuerdo que cuando Juan nos habla del encuentro entre Jesús, Felipe y Natanael, quien afirmó:
    "De Nazaret algo bueno siempre puede venir? '. Felipe le dijo: "Ven y ve".
    Natanael se convirtió en el apóstol San Bartolomé, porque Jesús, que sabía que su corazón le decía: "He aquí un israelita en quien no hay engaño"
    De Nazaret es "venir" a la existencia de la Virgen María "concebida" Inmaculada en la Santa Casa de Nazaret, de Nazaret es "venir" a la existencia de Jesucristo, el Hijo de Dios, Salvador de los hombres, que se encarnó en el seno de la Virgen María en la Santa Casa de Nazaret
    De Nazaret ha venido la salvación a la humanidad.
    El diseño de Dios era desconocido para Maria, Natanael, a los apóstoles, pero no es desconocido para nosotros, y aún así nos sentimos acerca de este Dios que se hizo hombre, lleno de incredulidad, casi como si esperamos a otra persona escribir para nosotros nuestra historia.
    es Dios que se hizo hombre, que viene a nosotros, él está dispuesto a vivir con nosotros, a vivir en nuestros corazones, para dar valor a nuestras vidas, veámoslo en sus ojos, vemos cuánto amor es capaz de hacer, y tomemos de su pequeña mano ... vamos a ser guiados dentro de los pliegues de la historia de la salvación, ese proyecto que nos necesita, incluso nosotros, para escribir nuestra historia.

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  2. MY REFLECTION
    PRAYER
    Come Holy Spirit, and guide us as you did with Mary, to the knowledge of God's will, and we know how she does accept it.

    Even today we contemplate the Gospel of the Annunciation of the Archangel Gabriel to Mary. We saw how Mary responded to this unexpected call, remember the encounter between Mary and her cousin Elizabeth, witnessing the silence and the bewilderment of Zechariah, today we try to understand what changes this event in our history. To the Jews who did not recognize him, hope is not yet born, and salvation was not recognized, but for us Christians who this little man yet to be born but already is sought to be killed?
    Jesus is the change that takes place, the new man that is born for us and for us to live no longer as mere men, but to recognize in him the children of the same God With Him we are redeemed from sin, but we must also be consistent with our new condition. Nothing is impossible with God, nothing is impossible to the man who has faith, Jesus often repeated that it is faith that saves, heals, and we must treasure every moment of the life of Jesus, to make it our own, starting from its simplicity in which he was born, which lays the foundation on which to base our faith, humility.
    As I read this passage from the Gospel, I am reminded that when John tells us about the encounter between Jesus, Philip and Nathanael, who claimed:
    "From Nazareth something good can ever come? '. Philip said to him, "Come and see."
    Nathanael then became the apostle St. Bartholomew, because Jesus, who knew his heart told him: "Behold an Israelite in whom there is no deceit"
    From Nazareth is "coming" to the existence of the Virgin Mary, "conceived" Immaculate in the Holy House of Nazareth, from Nazareth is "come" to the existence of Jesus Christ, the Son of God, Savior of men, who took flesh in the womb of the Virgin Mary in the Holy House of Nazareth
    From Nazareth is come salvation for humanity.
    The design of God was unknown to Maria, Nathanael, to the apostles, but it is not unknown to us, yet still we feel about this God who became man, filled with disbelief, almost as if we expect someone else write for us our history.
    it is God who became man, who comes among us, he is ready to live with us, to live in our hearts, to give value to our lives, let us behold it in his eyes, we see how much love is capable of, and let us take from his small hand ... let us be led within the folds of the history of salvation, that project that needs us, even us, to write our story.

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  3. REFLEXION DE LELLA
    PRIERE :"Viens, Esprit Saint, pour nous guider, à la connaissance de la volonté de Dieu, et comme elle fait que nous sachons l'accepter."

    - Aujourd'hui aussi nous contemplons l'évangile de l'annonciation de l'archange Gabriel à Marie. Nous avons vu comment Marie a répondu à cet appel inattendu; rappelons nous la rencontre entre Marie et sa cousine Elisabeth; nous assistons au mutisme et au trouble de Zacharie; aujourd'hui nous essayons de comprendre qu'est-ce que change cet événement dans notre histoire. Pour les Juifs qui ne l'ont pas reconnu, l'espoir n'est pas né encore, et le salut n'a pas été reconnu, mais pour nous chrétiens qui est ce petit homme qui doit encore naître pourtant il est déjà recherché pour être tué? Jésus est le changement qui arrive, le nouvel homme qui naît pour nous et pour nous faire vivre non plus comme simple hommes, mais pour nous reconnaître en lui fils du même Dieu. Avec Lui nos péchés nous sont rachetés, mais nous devons être cohérents aussi avec notre nouvelle condition. Rien n'est impossible à Dieu, rien n'est impossible à l'homme qui a la foi, souvent Jésus nous répétera que c'est la foi qui sauve, qui guérit, et nous devons faire un trésor de chaque instant de vie de Jésus, pour le faire notre, en commençant vraiment par la simplicité en laquelle il est né, il jette les bases sur quoi fonder notre foi, dans humilité. Pendant que je lis cette page de l'Évangile. Il me revient à l'esprit celui dans lequel Jean nous raconte la rencontre entre Jésus, Philippe et Nathanaèle qui affirmait: "De Nazareth il ne peut pas sortir quelque chose de bon?." Philippe lui répondit: "Viens et vois." Puis Nathanaèle est devenu l'apôtre Saint Bartolomé, parce que Jésus, qui connaissait son coeur lui dit: "Voilà un Israélite dans lequel il y n'a pas de fausseté"
    De Nazareth " est venue " à la vie la Vierge Marie, "conçue Immaculée" dans la Sainte Maison de Nazareth; de Nazareth " est venu à la vie Jésus Christ, le Fils de Dieu, Sauveur des hommes incarnés dans le sein virginal de Marie dans la Sainte Maison de Nazareth. Le dessin de Dieu était méconnu de Marie, de Nathanaèl, des apôtres, mais il ne nous est plus inconnu à nous, pourtant nous nous mettons encore pleins d'incrédulité devant ce Dieu qui se fait homme, presque comme si nous nous attendions que quelqu'un d'autre écrive pour nous notre histoire.
    C'est Dieu qui se fait homme, qui vient parmi nous, qui est prêt à vivre avec nous, à vivre dans notre coeur, à donner une valeur à notre vie; regardons-le dans les yeux, voyons de combien d'amour il est capable, et laissons nous prendre par sa main.... laissons nous mener entre les plis de l'histoire du salut, de ce projet qui a besoin de nous, oui, de nous aussi, pour écrire notre histoire.

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