mercoledì 13 luglio 2016

(Mt 11,28-30) Io sono mite e umile di cuore.



VANGELO
(Mt 11,28-30) Io sono mite e umile di cuore.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».


Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA.
Aiutami Signore a capire, aiutami soprattutto ad essere umile e aumenta la mia di fede. Dammi la capacità di sopportare, specialmente l’ingratitudine, e di amare chi mi ferisce, per poter portare un pò della tua croce.
Che strana forma di amore .... amare fino a farsi mettere in croce per noi!
Seguire Gesù ha uno strano sapore....ti lascia l’amaro in bocca...ti stanca....ti fa sempre sentire piccola...
Non puoi reagire come ti suggerisce l’ istinto quando ti deridono; nè puoi lamentarti con gli altri quando ti senti offesa, per non alimentare le chiacchiere...ed allora ti trovi a combattere una battaglia spesso più grande di te.
Ma Gesù ci vuole simili a lui, prudenti si, ma silenziosi davanti agli oppressori; capaci di dare la vita per difendere gli altri, ma capaci di sopportare in silenzio ogni offesa.
Noi, che scateneremmo una guerra per ogni mezza parola fuori posto, dobbiamo imparare a pregare per chi ci ferisce e ferisce la Chiesa .
Sacerdoti e laici, nessuno è perfetto; per questo chiediamo a Dio di perdonarci tutti e di guidarci per diventare migliori.
Il peso delle difficoltà può essere gravoso, ma l’ amore che ci unisce a Dio, renderà tutto più facile...basta ricordarci di fare alimentare la nostra vita da quella fiamma e non da quelle
dell’ ira e della superbia che vengono direttamente dal maligno.
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martedì 12 luglio 2016

(Mt 11,25-27) Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.



VANGELO
(Mt 11,25-27) Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Dopo questa preghiera di Gesù, la mia scompare, ed è per questo che non oso neanche farla, ma mi unisco a quella di Gesù per ringraziare Dio.

Questa lettura ci sta girando intorno da più giorni,quasi come se la Chiesa volesse leggerla e rileggerla per poterla far veramente sua. Infatti anche se sembra una lettura facile da capire, risulta poi difficile da vivere.Non deve essere stato facile nemmeno per Gesù far comprendere agli uomini che tutto ciò che lui rivelava, lo rivelava Dio; perché noi siamo uguali da sempre, vogliamo capire per essere primi, per essere presi in considerazione e quindi sentirci migliori di altri.
La dinamica che muove il mondo terreno è questa, ma non è la dinamica che muove il cuore di Dio.
La prima lettura e le letture di questi giorni, ci fanno conoscere un Dio che si adira contro il popolo che si ostina a voler guidare da solo la sua storia, come se una scure volesse colpire da sola un pezzo di legno e non riconoscere la mano che la guida.
Alla quale voglio aggiungere due piccolissime cose. L'umiltà di Gesù si misura da una piccola frase in cui troviamo l'offerta e la risposta di Dio :" Cristo, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;ma spogliò se stesso,assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini.
Apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. "E subito a tale umiltà segue la risposta di Dio:"Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre."Qui troviamo l'offerta e la richiesta : "Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. "- " e troverete ristoro per la vostra vita" Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.
Comprendiamo che Dio non ci chiede nulla che non giovi prima di tutto a noi!
Un giorno una persona mi disse che i piccoli che sanno di non sapere, sono più liberi di capire la parola di Dio, perché non sono abituati a dare risposte dovute ad informazioni e concetti studiati ; ci penso spesso quando qualcuno mi attacca e mi accusa di superbia.
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lunedì 11 luglio 2016

(Mt 11,20-24) Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.


VANGELO
(Mt 11,20-24) Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».


Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE


PREGHIERA:


Vieni Spirito di Dio nella mia mente, stupiscimi con i raggi della tua luce, folgorami con la tua sapienza e dammi la possibilità di leggere tra le righe il tuo volere.


Mi sembra proprio che stavolta, il Signore l’abbia con me, che mi dica, che è ora che prenda coscienza di quanti segni ha compiuto su di me, e che mi comporti di conseguenza. A volte ci soffermiamo a vedere quanta fede c’è negli altri, dando per scontato che siano gli altri che non sanno avere fede nel Signore, che non sono riconoscenti, ossia che non sanno riconoscere Gesù come il Signore della nostra vita. In questo passo Gesù rimprovera il suo popolo, perché è proprio là dove ha compiuto più prodigi che invece di convertirsi, il popolo ha scelto di contestarlo. I farisei e i sadducei, litigavano tra loro su come vivere la parola di Dio e non vedevano la magnificenza dei segni che Gesù compiva, anzi alcuni si spinsero a dire che i miracoli che compiva non venivano da Dio, ma da satana.
I segni che il Signore compie, sono sotto agli occhi di tutti, basta guardare cosa significa la conversione nella vita di ognuno di noi, senza cercare molto lontano, oppure come i Santi hanno saputo dare e quanto hanno ricevuto dal Signore.
Penso a San Pio, di cui persone ancora in vita raccontano del dono della bilocazione, e penso alla devozione che il Padre aveva per il Signore e la Madonna. Se ci affidiamo, invece di pensare a quanto siamo bravi, a quanto siamo giusti, a come siamo buoni, ma a QUANTO E’ GRANDE IL SIGNORE e quanto abbiamo bisogno di Lui, forse, uscendo dalla nostra presunzione, saremo capaci di riconoscere questi segni e forse capiremo che non dobbiamo fare come i farisei e i sadducei, e non ci dobbiamo sentire salvi solo perché andiamo a messa la domenica, ma vivere con Gesù nel cuore i nostri giorni.


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domenica 10 luglio 2016

(Mt 19,27-29) Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.

VANGELO DI LUNEDì 11 LUGLIO 2016
(Mt 19,27-29) Voi che mi avete seguito, riceverete cento volte tanto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».


Parola del Signore






LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Concedimi o mio amato, la luce del tuo Spirito, per comprendere a pieno le tue parole, per inserirle nella mia vita e farmi muovere sui tuoi passi. Io sento di amarti e vorrei essere veramente come Tu mi vuoi, insegnami.
Il giovane ricco è appena andato via… non se la sentiva di vendere tutti i suoi averi per seguire Gesù, non se la sentiva di rinunciare a qualcosa che gli apparteneva. Pietro guarda Gesù e timidamente gli si avvicina e gli chiede se loro che hanno lasciato tutto per seguirlo, sono a posto?
Per capire a fondo questo momento con Gesù, dobbiamo fare un parallelo con lo stesso episodio raccontato da Marco, che sottolinea che Gesù risponde: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».
C’è qualcosa in Pietro che gli fa presagire che la risposta non sarà quella che si aspetta, sembra che con Gesù non si riesca mai a capire fino in fondo, quello che è giusto, quello che vuole. Infatti, Gesù fa una precisazione che come al solito, lo lascia esterrefatto. Dice che, già solo il fatto di seguire la sua parola, apre degli scenari completamente diversi nella nostra vita; il sapere che essa non è fine a se stessa, ma che è inserita in un progetto di Dio, è una proposta accattivante che dite? Lasciare tutto… non vuol dire mettersi a fare il barbone, ma non essere attaccati a nulla, non avere delle cose più importanti di Dio, che ci possono fuorviare ed questo è per noi molto difficile.
Lo era ai tempi di Gesù, in cui si viveva di poco e lo è ancor di più oggi che tutto sembra essere di primaria importanza, irrinunciabile e per avere tutto si è disposti a tutto, anche a lavorare per tante ore.
C’è la macchina, i videogiochi, la discoteca, le serate divertenti, gli impegni dei figli…tutto così importante da non avere il tempo per il Signore. Una fugace messa di domenica e se il sacerdote fa un’omelia troppo lunga, quanti visi scocciati…. Non è la ricchezza in se stessa,ma il fatto che spesso la ricchezza rende aridi ed egoisti. Dio ha scelto il popolo d'Israele, ma questo popolo lo ha tradito, ricordiamo che Mentre Mosè era sul monte Sinai per 40 giorni, il popolo si era costruito come idolo un vitello d'oro; oggi mentre aspettiamo il ritorno di Gesù, ce ne siamo costruiti talmente tanti di idoli che alla fine ci hanno allontanato da Dio, perché li abbiamo messi davanti a Lui.
Lascia quello che hai e seguimi, sarai ricompensato nel regno dei cieli, addirittura agli apostoli, promette i troni dai quali giudicheranno le loro tribù, vale la pena di starlo a sentire, perché anche il più stupido degli uomini si rende conto che dove andremo, non conteremo per i soldi che abbiamo,ma proprio per il cuore arido, che non riesce a cambiare. Com’ è bello ogni giorno aprire la giornata con la preghiera, affrontare le difficoltà con la fede che ci sorregge, sapere che non si è soli, leggere le scritture e cercare di capire alla luce dello Spirito Santo, che cosa ci dice il Signore. Io lo faccio con voi, ma vorrei tanto che tutti lo facessimo ognuno per proprio conto, per aver la possibilità di stare a tu per tu col Signore, aprire a Lui il nostro cuore, scoprire che quello che riceviamo e di gran lunga superiore di quello a cui rinunciamo.
Anche Pietro capirà che deve rinunciare al suo orgoglio, alla sua presunzione, al suo carattere irruente, per far posto a Gesù nel suo cuore, e non ci rimetteremo, questo è sicuro!!!!
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sabato 9 luglio 2016

(Lc 10,25-37) Chi è il mio prossimo?

VANGELO DI DOMENICA 10 LUGLIO 2016
(Lc 10,25-37) Chi è il mio prossimo?
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore 


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami Signore, a vivere questa parola, perché a nulla servirebbe conoscere la Bibbia a memoria, se non sapessi vivere la carità!
Vediamo i personaggi di questo brano del Vangelo:
un dottore della legge....uomo importante che sa tutto sull’ insieme di leggi e decreti che l’uomo ha elaborato per stabilire la giusta condotta da tenere per vivere secondo la fede in Dio.
Gesù...che questo uomo chiama Maestro, ma con il proposito di metterlo in ridicolo, di tendergli un tranello pensando di saper come fare a manipolare la parola di Dio.
Ma leggendo bene, vediamo altri due personaggi che dobbiamo imparare a riconoscere:
satana e lo Spirito Santo!
Ricordiamo che satana usò le parole della legge per tentare Gesù dopo che questi fu battezzato e fu sospinto dallo Spirito nel deserto e che ogni tentazione è rifiutata da Gesù con una citazione della Bibbia tratta dal libro del Deuteronomio.
Da sempre le parole della legge vengono usate per costringere gli uomini a vivere secondo ideologie che pretendono di stabilire le regole. Gesù non vuole abolire queste regole, come pensano i dotti, ma è venuto sulla terra per farle comprendere a pieno; per insegnare a viverle, mettendole in pratica per primo sulla sua pelle.
Oltre a chi dovrebbe comprendere che le leggi di Dio, c’è poi chi cerca di convincerci che siamo schiavi di tabù educativi che ci impediscono di sentirci liberi. Grandi filosofi, psicologi, ecc. tutti hanno la loro da dire, ed in parte è vero che i tabù e l’educazione o gli avvenimenti, ci guidano l’esistenza; quello che stride però, è che vogliono farci abbandonare con queste teorie, il fatto che siamo figli di Dio e che siamo stati creati da Dio, fratelli di Cristo che è Dio che era, che è e che sempre sarà.
L’ amore supera tutte le regole... perché l’amore sposta i limiti del possibile!
Non è il legame famigliare, né il dovere, né tanto meno la nazionalità o la razza che fanno di un uomo un uomo giusto, ma è la carità che lo anima, che lo guida e lo spinge ad aiutare chiunque si trovi in difficoltà sia corporali che spirituali.
Quante volte mi sono sentita dire :- ma chi te lo fa fare!- Ed io faccio ben poco....ma anche quel poco per alcuni è “strano”,mentre Gesù cerca ancora,attraverso gli eventi, di farci capire che lo strano è “ non sentirlo naturale”.
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venerdì 8 luglio 2016

(Mt 10,24-33) Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

VANGELO
(Mt 10,24-33) Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo. 
 Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
O SPIRITO DI DIO, CON LA TUA LUCE DISCERNI IL MIO DAL TUO, IL VERO DAL FALSO. FAMMI RICONOSCERE IL LINGUAGGIO DI DIO ED IMPRIMILO NEL MIO CUORE.AMEN.
Dio, che sceso tra gli uomini ci parla e ci dice che non dobbiamo temere il peccato, perché Lui ci libererà dal peccato, ma piuttosto dobbiamo temere chi ci vuole far peccare, perché ci vuole dannare anima e corpo. Sembra quasi che, ci perdoni in anticipo, ma non è che voglia fare che è tutto permesso, anzi, vuole metterci in guardia da quelli sono i pericoli che porterebbero alla morte. Quante sono per esempio le “cattive amicizie” che ci vogliono allontanare da Dio, sedurre con il peccato, con la droga, con il denaro sporco di sangue, con il sesso perverso, con l’illusione di renderci liberi dai tabù che dicono ci sono causati da una religione bigotta che rende schiavi; queste persone credono di aver fatto una scelta migliore, solo perché non hanno neanche provato a conoscere Dio, ma si sono subito arresi, perché non vogliono soffrire ne fare il minimo sacrificio, vogliono avere una sorte migliore di quella che ha avuto Gesù sulla terra, non vogliono essere derisi, né soffrire, né rinunciare a niente, e bruciano la loro vita in cerca della felicità effimera ed ingannevole di chi vuole solo il loro male e la loro distruzione fisica e morale. -Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo- Questa frase mi ha sempre colpito molto, tanto che l’ ho scelta per metterla sotto alla foto del mio profilo, è un monito che voglio sempre tenere presente, perché come molti, ho risposto alla chiamata del Signore, e come un Santo a me molto caro, Sant’Agostino, rimpiango il tempo perso ad inseguire la falsa libertà. “Tardi t’amai, bellezza così antica, così nuova, tardi t’amai! Ed ecco, tu eri dentro di me ed io fuori di me ti cercavo e mi gettavo deforme sulle belle forme della tua creazione… Tu hai chiamato e gridato, hai spezzato la mia sordità, hai brillato e balenato, hai dissipato la mia cecità, hai sparso la tua fragranza ed io respirai, ed ora anelo verso di te; ti ho gustata ed ora ho fame e sete, mi hai toccato, ed io arsi nel desiderio della tua pace (SANT’ AGOSTINO, Le Confessioni, X, 27)”
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giovedì 7 luglio 2016

(Mt 10,16-23) Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

VANGELO
(Mt 10,16-23) Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Aiutami Signore con la forza del tuo Spirito a vivere quello che Tu ci insegni.

Riprendendo oggi questa pagina del Vangelo, voglio soffermarmi con voi
sull’ aspetto negativo delle parole di Gesù.
Ci avverte il buon pastore, di quanto sarà difficile seguire il suo esempio;
” guardatevi dagli uomini “ ....e siamo tutti uomini!
Non esistono uomini buoni o cattivi, saggi o stolti, ma solo uomini!
Sto pensando a quanti , pur in buona fede, commettono errori!
Quanti sgomitando per farsi strada, non si rendono neanche conto di quanto fanno male a chi lasciano indietro!
Il denaro ed il potere intrappolano spesso gli avidi ed i superbi nelle maglie di una rete che diventa per loro una seconda pelle... e che indossano come un vestito all’ ultima moda, facendo sfoggio di posizioni e di mansioni conquistate con furbizia.
Penso a Giuda, che per trenta denari ha tradito Gesù! L’avidità e l’invidia di chi voleva essere più grande del suo maestro, gli valsero il titolo del più grande traditore della storia.
“ Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno” .
In quante case chi crede in Dio è deriso e maltrattato dai suoi stessi famigliari ?
In quante nazioni chi è cristiano è perseguitato ed ucciso?
Preoccuparci dei pericoli che corriamo può spingerci a chiuderci in noi stessi, ad odiare l’altro, senza ben sapere chi è il nemico.
Gesù sapeva tutto questo, ma non tacque, per portare a tutti il messaggio di salvezza.
Seguiamolo e non preoccupiamoci di chi può deriderci, ferirci, beffarsi di noi.... seguiamolo ed uniamo le nostre sofferenze alle sue, nonostante tutto intorno a noi, sia troppo spesso basato sulla falsità e sull'arrivismo, seguiamo solo Cristo Dio e non gli uomini, che cercano di essere serviti e non di servire!
Possiamo con il nostro esempio, con la nostra testimonianza, fare la differenza!
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mercoledì 6 luglio 2016

(Mt 10,7-15) Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.

VANGELO
(Mt 10,7-15) Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito santo, vieni con la tua luce ad illuminare la mia piccola mente con la tua parola, donami la sapienza per capire e la forza per viverla, per Cristo, nostro Signore che ti ha inviato in nostro eterno aiuto.

Nel Vangelo  prosegue la spiegazione di Matteo sulle parole di Gesù quando affidò loro la missione di andare tra le genti ed avvertire tutti quelli che incontravano che la venuta del regno di Dio era vicina. La salvezza era lì, a portata di mano, tutta in quell’uomo che era venuto sulla terra per portare il messaggio del Padre, in quell’uomo che era Dio stesso, che proprio per questo suo immenso amore per i suoi figli, scende sulla terra, si incarna nel seno della Vergine Maria, e si fa uomo. Le istruzioni per gli apostoli sono chiare, tutte racchiuse in una frase se vogliamo, che è la frase con la quale viene sottolineato il vangelo di oggi: ”gratuitamente avete ricevuto, e gratuitamente date”. Il segno che si è uomini mandati dal Signore è nella predicazione, nella guarigione, nell’aiuto, nell’accoglienza degli emarginati e nella fiducia che sarà Dio stesso a provvedere che si vada avanti nel cammino, proprio come operai nella vigna che sanno che il loro Signore li ripagherà. Il messaggio di Gesù è chiaro, comunione con Dio = condivisione con i fratelli.
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martedì 5 luglio 2016

(Mt 10,1-7) Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.

VANGELO DI MERCOLEDì 6 LUGLIO 2016
(Mt 10,1-7) Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».
Parola del Signore




LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Grazie o Signore di essere sempre presente con il tuo Santo Spirito nella mia vita.Ti amo!
Gesù chiama i dodici apostoli, non gli dice fate come vi pare, ma gli da ordini ben precisi, perché Lui sapeva quello che era giusto e quello che non lo era, è chiaro che poi l’uomo che ha voluto fare di testa sua, senza seguire l’indicazione dello Spirito di Dio, è stato trascinato nell’errore, e che questi errori hanno portato alla distruzione di quello che oserei definire (sperando di essere capita e non accusata di eresia) il sogno di Gesù.
Se l’uomo vuole fare da solo, può anche fare tutto bene, ma una cosa è fare quello che è giusto per noi e l’altra fare quello che è giusto per Dio.
Tutto dipende dal posto che diamo a Dio nella nostra vita, nella nostra giornata e nella nostra preghiera. Se veramente Dio è al primo posto, tutto è in funzione della fede, e quindi tutto scorre su dei binari che hanno un loro indirizzo ed un loro senso, si va avanti, spediti come treni, e non ci si fa fuorviare da niente, perché non siamo noi che guidiamo, ma il Signore, e noi ci lasciamo trascinare. Sembra complicato, ma è tutto qui! Buona giornata nel Signore!
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lunedì 4 luglio 2016

(Mt 9,32-38) La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!

VANGELO.
(Mt 9,32-38) La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Parola del Signore





LA MIA RIFLESSIONE 
 PREGHIERA 
 Presentarono! Chi presentò a Gesù l’indemoniato? Chi si prese la briga di condurlo davanti al Signore? Sicuramente qualcuno che credeva in lui e che sperava nella guarigione del poveretto. C’è da tenere presente che la Chiesa di allora, non teneva molto in considerazione gli ammalati, anzi li considerava castigati da Dio, e li abbandonava a se stessi. Allora il tempio era veramente un qualcosa di molto lontano dai bisogni della gente, che aveva nei confronti dello stesso solo obblighi. Il personaggio che qui Matteo ci descrive, era muto, e non appena Gesù lo libera dal demonio,torna a parlare. Questo provoca sia una reazione di ammirazione e meraviglia, sia una di contestazione; non potendo negare il miracolo infatti,lo attribuiscono al Diavolo. Gesù continua a viaggiare tra le genti, nella sua missione salvifica e guaritrice ed è pieno di compassione per quel suo popolo afflitto, si rende conto che ha bisogno di pastori che lo conducano e non di dotti che dettino leggi e non curano il gregge. I pastori che Gesù vuole per il suo popolo sono quelli che lo seguono in tutto e per tutto, ed in primis nell’accoglienza e nella compassione per i poveri e gli emarginati. Non vuole pastori che pensano solo ad arricchirsi, infatti ricordiamo che diceva di andare senza bisaccia e senza calzari, ma vuole dei pastori attenti che si preoccupano di tutte le sue pecore, senza discriminare nessuno. È un invito per i sacerdoti, ma anche per tutti coloro che ha chiamato al suo seguito .

Preghiera per i sacerdoti (don Andrea Gasparino )
Abbiamo bisogno di preti, Signore,
ma di preti fatti sul Tuo stampo;
non vogliamo sgorbi,
non vogliamo "occasionali",
ma preti autentici,
che ci trasmettano Te senza mezzi termini,
senza ristrettezze,
senza paure.
Vogliamo preti "a tempo pieno",
che consacrino ostie,
ma soprattutto anime,
trasformandole in Te;
preti che parlino con la vita,
più che con la parola e gli scritti;
preti che spendano il loro sacerdozio
anziché studiare di salvaguardarne la dignità.
Sai bene, Signore,
che l'uomo della strada non è molto cambiato
da quello dei tuoi tempi;
ha ancora fame; ha ancora sete;
fame e sete di Te, che solo tu puoi appagare.
Allora donaci preti stracolmi di Te,
come un Curato d'Ars,
preti che sappiano irradiarti;
preti che ci diano Te.
Di questo, solo di questo noi abbiamo bisogno.
Perdona la mia impertinenza:
tieniti i preti dotti,
tieniti i preti specializzati,
i preti eloquenti,
i preti che san fare schemi,
inchieste, rilievi.
A noi, Signore, bastano i preti dal cuore aperto,
dalle mani forate, dallo sguardo limpido.
Cerchiamo preti che sappiano pregare più che organizzare,
preti che sappiano parlare con Te,
perché quando un prete prega,
il popolo è sicuro.
Oggi si fanno richieste,
si fanno sondaggi su come sarà,
su come la gente vuole il prete.
Non ho mai risposto a queste inchieste,
ma a Te, Signore, posso e voglio dirlo:
il prete io lo voglio impastato di preghiera.
Donaci, o Signore, preti dalle ginocchia robuste,
che sappiano sostare davanti a Te,
preti che sappiano adorare,
impetrare, espiare;
preti che non abbiano altro recapito che il tuo Tabernacolo.
E dimenticavo: rendici degni di avere tali preti.
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domenica 3 luglio 2016

(Mt 9,18-26) Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.

VANGELO
(Mt 9,18-26) Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni ed ella vivrà.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

Parola del Signore


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Spirito Santo, vieni a portare la luce nella mia mente ottenebrata, vieni a farmi conoscere il senso della parola del Signore, vieni ad insegnarmi come ascoltare e come vivere per essere specchio che riflette la luce che abbaglia, e fa che dietro a questa luce io scompaia.
Gesù passa nella nostra vita, molti ce ne hanno parlato, ma per tanti è stato come per me, anni e anni ad aspettare che qualcosa succedesse, senza fare mai un gesto, mai una preghiera vera in cui chiedere al Signore di fermarsi per me.
La nostra fede non andava oltre al “ Sentito Dire ”, ma forse nella nostra disperazione, non riuscivamo ad alzare lo sguardo … Io non so perché, ma so che oggi che conosco la potenza dell’ amore di Dio, oggi che pur con mille mancanze, mille imperfezioni, mi sono sentita toccare da Lui, vorrei averlo fatto da sempre.
C’era un uomo che era avverso a Gesù, forse uno dei capi di quella chiesa che Gesù ammoniva, fatta di sepolcri imbiancati, ma ad un tratto quell' uomo, colpito da una tragedia, si rivolge al Signore , con una fede che fa meravigliare Gesù stesso, perché quell' uomo, così lontano da Lui, capisce che Lui può vincere la morte del corpo e dello spirito.
Anche la donna ( che per gli ebrei era considerata impura ) cerca di arrivare a Gesù, sa che se solo riesce a toccarlo, sarà guarita.
Come toccare Gesù? Come farsi toccare da Lui? Basta invocarlo, cercarlo nel proprio cuore, nella preghiera, con tutta l’ anima e Lui si volterà verso di noi, e ci salverà.
Nonostante il Suo amore sia grande, immenso, noi non vediamo mai Gesù correre dietro a qualcuno, cercare di toccarlo , imporgli la sua presenza, anche se Gesù, pur conoscendo tramite lo Spirito Santo i nostri bisogni e la disperazione , non ci risparmia la fatica di cercarlo, non ci rende più facile la lotta con il nostro orgoglio, la nostra presunzione, la nostra paura di dover lasciare quei peccati he tanto ci attirano... ma vuole che siamo noi a desiderare di incontrarlo, di essere liberati dalla nostra incapacità di arrivare fino a Lui!
L’amore del Signore è immenso, se solo potessimo riuscire a capire quanto è grande, non esiteremmo un attimo a rivolgere a Lui la nostra preghiera, se solo potessimo ascoltare le voci di chi ci ha descritto le grandi grazie che il Signore ha compiuto su di loro, come la voce dei santi, allora il nostro cuore griderebbe: Gesù, se potessi toccare il tuo mantello, sarei salvata.
Nel Padre nostro, diciamo : “ Sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta in cielo ” (Matteo 6:10).
Affinché la volontà di Dio sia fatta in terra, bisogna che trovi la sua realizzazione in ogni essere umano. E finché non riusciamo a capire che la volontà di Dio è la realtà migliore a cui possiamo aspirare e la nostra volontà non decide di assoggettarsi ad essa rinunciando a portare avanti caparbiamente la nostra visione della vita, non riusciremo a toccare le vesti di Gesù e non troveremo guarigione alle nostre ferite.
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sabato 2 luglio 2016

(Lc 10,1-12.17-20) La vostra pace scenderà su di lui.

VANGELO
(Lc 10,1-12.17-20) La vostra pace scenderà su di lui.
+ Dal Vangelo secondo Luca


In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».


Parola del Signore.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Signore Gesù, che hai aiutato l’apostolo Luca a scrivere con tanto amore di Te attraverso lo Spirito Santo, aiuta anche me ti prego, fammi conoscere ogni minima cosa tu ritenga io debba conoscere, secondo la tua volontà. Grazie amen.
La missione degli apostoli non si presentava certo facile, Paolo era imprigionato e attendeva rassegnato la morte a causa della sua predicazione e, con tristezza, vedeva che alcuni discepoli rinunciavano alla missione di predicazione perché attratti dalle cose del mondo.
C’erano inoltre tante persone avverse e l’ apostolo confidava nella giustizia divina, non voleva vendetta, anche se vicino gli era rimasto solo l’apostolo Luca.
Luca era certamente una persona colta, forse un medico, abituato a combattere con le malattie del corpo, che scopre con Gesù, che l’ amore di Dio vince anche il male del corpo e sicuramente essendo vicino a Paolo, si rende conto del cambiamento che provoca la fede in Cristo, perché Paolo era uno dei più grandi persecutori dei cristiani prima di incontrare Gesù.
Seguire Gesù, predicare con Gesù, proprio come Lui ha insegnato, non cercando il proprio interesse, ma solo cercando di essere strumenti nelle mani di Dio, per diffondere la sua parola.
Come Paolo, anche Luca esorta a non mantenere rancori per chi non apprezza la parola di Dio, ma di fermarsi invece nella casa che li accoglie nella pace e di riempirla di benedizioni.
Fermiamoci un momento a riflettere : Quando parliamo, parliamo per essere missionari di Cristo come Lui ci esorta a fare o siamo pieni di supponenza e cerchiamo solo di apparire? Vi prego di riflettere bene su questa domanda, perché troppo spesso, si trova gente (riferito a noi discepoli, sacerdoti, catechisti ecc.) che si erge sugli altari, dimenticando che Gesù invece scende in mezzo a noi. Il popolo di Dio, ha bisogno della parola di Gesù, non delle nostre parole, per riempire il vuoto che ha dentro.
Siamo tutti chiamati in Gesù a servire, non ad essere serviti; non a conquistare i primi posti sul palco o nella gerarchia della Chiesa.
Oggi chiedo e faccio con voi una preghiera, e vi chiedo di metterci tutto il cuore:
Gesù mio, donaci santi sacerdoti, sante religiose e santi laici, e rendici tali.
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venerdì 1 luglio 2016

CORONCINA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE DI GESù




Il Rosario del Preziosissimo Sangue



Il Rosario del Preziosissimo Sangue è una delle tante forme di meditazione su quei

momenti della vita del Redentore nei quali Egli manifestò concretamente il suo amore

sacrificale versando il suo Sangue.

L’aspetto biologico delle effusioni, pur contemplato in ognuno dei misteri, non è

però il punto essenziale per la meditazione del nostro rosario, ma è da considerarsi

piuttosto come una catena che unisce e raduna i singoli eventi di umiliazione vissuti dal

Figlio di Dio.

Il Sangue resta altresì un simbolo molto efficace di espressione della manifestazione

che Cristo fa di se stesso (Fil,2) e incoraggia il fedele a considerare la vita del

Redentore lì dove, facendosi servo volontario che accetta la sofferenza, Egli libera

l’umanità dal peccato.

Questa preghiera esprime il ringraziamento e la fiducia, genera nel fedele l’umiltà

che lo rende capace di esser pronto a dare il proprio sangue con Cristo, ovvero la

disposizione a partecipare alla redenzione.

L’offerta per amore di ogni momento di sofferenza e di sacrificio, realizza

spiritualmente per ognuno di noi questa partecipazione in quanto ancora oggi, a volte,

la fede in Gesù Cristo richiede il rischio della propria incolumità e della stessa vita

come avvenne al tempo dei primi martiri.

Il Sangue, simbolo della vita, è divenuto con Gesù simbolo del sacrificio della croce,

espressione massima dell’amore di Dio.

Questo Sangue versato da Cristo, sarà sempre per noi una sfida d’amore, una spinta per

essere pronti a dare tutto di noi per amore di Dio e per il bene dell’umanità: È questo

che Dio vuole da noi!

Il rosario del Preziosissimo Sangue non è simbolico solo nel suo contenuto ma anche

nella struttura:

Il Padre Nostro è ripetuto 33 volte, per ricordarci l’età di Cristo al momento del suo

sacrificio;

I 7 misteri dell’effusione del Sangue, indicano il compiersi della redenzione.

Ambedue i numeri vogliono mettere in evidenza che, l’intera vita di nostro Signore

esprime la redenzione in modo indiviso, completo, assoluto e generoso.

*****************************************************

Guida: O Dio, vieni a salvarmi.

Tutti: Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre...

Dopo la proclamazione del mistero, la lettura del relativo brano della Sacra Scrittura,

possono, in base all’argomento, essere lette riflessioni e/o preghiere inerenti.



Seguono: 5 Padre Nostro (soltanto 3 all’ultimo mistero).

Ciascun mistero si conclude con un Gloria e il seguente versetto (tratto dal “Te Deum”)

Guida: Ti supplichiamo, o Signore, di soccorre i tuoi figli,

Tutti: che hai redenti con il tuo Sangue prezioso




.1° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE NELLA CIRCONCISIONE

“Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo

nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel seno

della madre” (Lc 2,21).

Obbedienza che libera

Il rito della circoncisione, esprime e sottolinea come Cristo non è venuto per abolire la

legge dell’antica alleanza ma per completarla. Gesù manifesta la sua intenzione di non

attaccarla dall’esterno, bensì di sottomettersi ad essa e riconquistarla dall’interno. Con

la circoncisione Gesù è accettato e accolto nel popolo di Israele, così come noi,

attraverso il Battesimo, siamo ricevuti e accolti dalla Chiesa per entrare a far parte del

popolo di Dio.

Gesù ha voluto essere come uno di noi, in tutto, eccetto nel peccato ed è per questo,

che si è sottomesso alla legge giudaica. Con la grandezza del suo amore, Gesù pur

rimanendo libero, ha scelto di obbedire per onorare la virtù dell’obbedienza, mostrando

così la strada a tutti quelli che si sentono oppressi dalla legge, dai regolamenti, dai riti

e dalle tradizioni.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per tutti quelli che non sono liberi sia fisicamente

che spiritualmente. Dona loro, attraverso il tuo Amore, la forza di accettare il

sacrificio vissuto come contributo per un sincero rinnovamento. Provvedi inoltre

affinché tutti comprendano che per i meriti del tuo Sangue Prezioso ogni sconfitta

può trasformarsi in vittoria.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***



2° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE NELL’AGONIA AL GETZEMANI

“In preda all’angoscia, pregava più intensamente; ed il suo sudore diventò come gocce

di sangue che cadevano a terra” (Lc 22,24).

Vittoria sulla paura

Difficilmente noi, proveremo mai, nulla di simile a quella paura che volle provare Gesù

nella sua umana debolezza, dinanzi alla morte sul Monte degli Ulivi. Nessuno deve

perciò vergognarsi di provare paura se, persino lo stesso Figlio di Dio, ha sperimentato

questo tipo di sensazione e sofferenza dinanzi alla libera accettazione della sua morte.

L’evangelista ci mostra il suo sudore di tormento diventato come gocce di sangue. Gesù

è profondamente ferito dal peccato e dal tradimento, la sua natura umana vorrebbe

sottrarsi alla sofferenza che lo attende, ma l’Amore verso il Padre è più forte e vince su

tutto: “Non la mia volontà, ma la tua sia fatta”.

A noi, che ci sentiamo deboli e soli di fronte alle tentazioni, Gesù mostra la via per

superare la paura: l’abbandono fiducioso alla volontà del Padre libera interiormente il

Figlio dell’Uomo, lo rende superiore alla paura, Lui può, con un perfetto controllo di sé,

affrontare il traditore e consegnarsi a lui.Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per tutti quelli che sono disperati ed in preda alla

paura. Fa che non cerchino sicurezza in se stessi o negli altri uomini, ma solo nella

volontà del Padre. Insegnaci ad accettare e compiere in ogni momento la volontà

di Dio, per evitare di rimanere invischiati in false preoccupazioni per il passato e

per il futuro.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***



3° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE NELLA FLAGELLAZIONE

“Allora Pilato rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai

soldati perché fosse crocifisso” (Mt 27,26).

Accettazione dell’ingiustizia e del maltrattamento

Dopo il tradimento e l’arresto, Gesù viene condotto da un tribunale all’altro ed infine

Pilato, pur non avendo trovato in lui alcuna colpa, ordina che sia flagellato.

Difficilmente qualcosa colpisce un essere umano quanto un falso verdetto o l’ingiustizia.

Questo tormento spirituale, per Gesù, viene intensificato dalla sofferenza fisica causata

dai flagelli. Egli non si lamenta, non si oppone, per Amore può soffrire l’ingiustizia, i

sanguinosi colpi e offrirli per i peccati dell’umanità.

L’Amore matura veramente solo a queste condizioni.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per tutti quelli che sono falsamente accusati o

ingiustamente puniti. Parla ad essi con la voce del tuo Prezioso Sangue, affinché

comprendano che il sangue non è mai versato invano se il sacrificio è unito a quello

di Dio.

Aiutaci a capire che la pace non si conquista con la forza, ma si ottiene solo dopo

un’attiva sofferenza.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***



4° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE NELLA CORONAZIONE DI SPINE

“Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero

sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: Salve, Re dei Giudei!” (Mc 15,17-18).

Gesù sopporta la beffa e l’ingiusta condanna

I soldati trattano Gesù in un modo ancora più crudele di quanto non fosse stato loro

ordinato. Al danno, aggiungono la beffa e, questa, è una pena ancora maggiore di quella

fisica che ferisce fino al profondo dell’anima.

Non sono quindi solo le cruente ferite della corona di spine a torturare il Signore, eppure quei persecutori inconsapevolmente dicono la verità.

Gesù è il Re, l’unico vero Re, da cui proviene ogni autorità!

Con il Sangue versato nella coronazione di spine, Cristo ha glorificato il peso delle

responsabilità. Ogni cristiano, con la partecipazione al suo regno, può regnare servendo,

e sperimentare la gloria del suo Signore attraverso le ingiustizie che soffre.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per quelli che soffrono perché sottoposti ad un

ingiusta autorità. Stai vicino a coloro che portano il peso della responsabilità degli

altri e col tuo Sangue Prezioso dona sapienza e forza a tutti coloro che vivono in

posizioni autorevoli.

Fa che non ci rendiamo mai colpevoli di critica beffarda e senza Amore e donaci la

capacità di vedere Te in quelli che assolvono il servizio del comando.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***



5° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE SULLA VIA DELLA CROCE

“Essi allora presero Gesù ed Egli, portando la croce si avviò verso il luogo del Cranio,

detto in ebraico Golgota” (Gv 19,17).

Amore che non viene mai meno

Non è una marcia gloriosa e trionfale quella di Gesù verso il Calvario sotto il peso della

croce, eppure è la vittoria dell’Amore! Più di una volta Gesù cade, e non sono solo il

peso della croce e la stanchezza che lo fanno cadere: il vuoto spirituale di chi lo

circonda, la brutalità di cui è saturo l’ambiente, tutto si ripercuote su di lui ma

l’Amore non viene mai meno, anzi, si rinnova continuamente e guarda più agli altri che

alle proprie sofferenze: l’incontro con la Madre, il segno di gratitudine della Veronica,

le poche parole alle donne piangenti.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per coloro le cui croci sono diventate troppo

pesanti. Per il tuo Prezioso Sangue aiutali a rialzarsi ogni volta che cadono, lungo

tutto il cammino della vita. Fa, che ognuno di noi, comprenda che il vero amore in

questo mondo si dimostra particolarmente quando, malgrado la nostra debolezza,

non ci arrestiamo, ma riprendiamo comunque la strada.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; ti supplichiamo





6° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE NELLA CROCIFISSIONE

“Verso le tre Gesù gridò a gran voce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

(Mt 27,46).

Fiducia nell’abbandono

Gesù, nella solitudine sulla croce, sperimenta tutta la profondità della sua umiliazione.

Fino a quel momento, a partire dall’agonia nel Getzemani, Egli ha trovato conforto ed

aiuto nell’intima comunione con il Padre.

Ora, il Figlio di Dio, avverte un buio interiore nel quale non sente più la vicinanza del

Padre. È solo!

Gesù versa il suo Sangue sulla croce, con l’anima totalmente prostrata. Tutto sembra

inutile e non c’è alcuna risposta ai perché dei suoi dolori. Tuttavia, Egli non perde la

Speranza: “Padre, nelle tue mani, raccomando il mio spirito”. (Lc 23,46).

Questa è la vittoria della fede, il trionfo dell’Amore che vince su tutto.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per quelli che non trovano un significato alla loro

vita e che, o perché traditi o perché vittime della sofferenza, sono diventati simili

a te sulla croce.

Fa che tutti possiamo ricevere la forza del tuo Sangue, affinché nelle ore buie,

uniti a te, possiamo ritrovare l’Amore del Padre.

5 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***



7° MISTERO


IL SIGNORE VERSÒ SANGUE ED ACQUA NELLA LANCIATA

“Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma

uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì Sangue e acqua” (Gv

19,33-34).

La vita nella morte

Nella lanciata al fianco di Gesù, la Chiesa ha sempre visto simboleggiata la sorgente

dalla quale riceviamo la vita: l’Acqua del Battesimo ed il Sangue della Nuova Alleanza.

Questa sorgente la ritroviamo anche oggi viva nei Sacramenti, specialmente nella

Riconciliazione e nell’Eucarestia, dove siamo costantemente invitati ad incontrare Gesù

crocifisso e risorto per ricevere la purificazione dal peccato e la vita nuova.

Finché viviamo in questo mondo tutti siamo deboli, spesso cadiamo e siamo soggetti alla

legge della morte, ed è solo attraverso di essa che siamo inseriti nella morte e

risurrezione di Cristo.

E’ per il grande dono d’Amore di Dio che, ricevendo i Sacramenti, possiamo

incominciare già da questa vita ad essere in totale comunione con Lui e con i suoi Santi.

Preghiera

Signore Gesù, noi ti preghiamo per tutti quelli che non ti conoscono e per tutti

coloro che, per la loro separazione dalla Chiesa o per l’errore e il peccato, si sono

privati del flusso della grazia dei Sacramenti. Fa, che tutti possiamo trovare nel tuo Sangue la sorgente della riconciliazione e

scoprire in Esso il vincolo dell’unità e dell’Amore.

Concedici che, attraverso una fervorosa e devota partecipazione ai tuoi

Sacramenti, possiamo essere veramente uniti a Te e, in comunione con gli altri,

vivere e lavorare per il tuo regno.

3 Padre nostro…; Gloria al Padre…; Ti supplichiamo…

***

PREGHIERA FINALE

Signore Gesù, Ti ringraziamo per tutte le effusioni del tuo Sangue nelle quali Tu ti

sei umiliato, per purificarci dal peccato e meritarci la gloria dei figli di Dio.

Ti preghiamo affinché, con il tuo aiuto, diveniamo capaci di dare il nostro sangue e

le nostre vite per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Aiutaci a

considerare sempre, nella gioia come nel dolore, il prezzo della nostra redenzione

e a ricambiare così generosamente il tuo Amore.

Guida: Sia sempre benedetto e ringraziato Gesù



Tutti: Che col suo Sangue ci ha salvato.

(Mt 9,14-17) Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? + Dal Vangelo secondo Matteo

VANGELO.
(Mt 9,14-17) Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? + Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».
Parola del Signore






LA MIA RIFLESSIONE PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito e guidami in questa piccola stesura che mi accingo a fare, dammi la capacità di dire solo quello che Tu vuoi che io dica, e secondo i tuoi insegnamenti.
Tutti i tempi sono uguali, le cose si ripetono ora come 2000 anni fa. I discepoli di Giovanni cercavano di confrontarsi con quelli di Gesù ed erano pronti alla critica. Evidentemente il digiuno non era fatto con amore, ma accettato come una pratica religiosa, come un' imposizione. Capiamo così che non deve essere un atto apparente, una formalità, perché altrimenti non ha senso. Cominciamo a digiunare dalle liti, dalla violenza, dall' attaccamento ai beni materiali, dalla prepotenza, dal sopruso, dalla voglia di apparire e di mettere sempre il proprio io davanti a tutto e a tutti. Scegliamo l' umiltà di chi non sa riconoscere da solo, neanche i propri peccati e inginocchiamoci riverenti davanti al Signore, che per amore nostro, ha sacrificato il suo Figlio, fino alla morte umiliante della croce, per la salvezza di tutti noi, che sicuramente non meritiamo tanto amore. Matteo ci parla di Gesù che nella regione dei Gaderèni, è interrogato dai discepoli di Giovanni, sul digiuno, che loro e i farisei rispettavano scrupolosamente e che invece i suoi discepoli non facevano. Gesù tra le tante cose che vuole rinnovare per far capire bene i desideri del Padre, rinnova anche questa pratica del digiuno, togliendo da questa, la scorza dell' apparenza, e offrendo se stesso come olocausto, per farci capire che non c' è amore più grande di quello che Lui e il Padre hanno per noi. Gesù con la sua risposta fa capire loro che i suoi discepoli, sono talmente legati a lui da essere come invitati a nozze alla presenza dello sposo, e che pertanto, non hanno motivo di digiunare, perché sono in simbiosi con lui, potranno farlo, se vorranno, quando resteranno da soli. Se lo vorrano! Queste parole di Gesù fanno eco a quelle del Papa nell' enciclica " Lumen Fidei " : "La fede non è una verità che si imponga con la violenza, non è verità che schiaccia il singolo. Il credente non è arrogante". Cerchiamo di vivere le regole fondamentali della fede, preghiera, digiuno e carità, con vero cuore, offrendo ogni nostra azione al Signore, perché è la disposizione dei nostri cuori che farà la differenza tra noi e i farisei. ------------------------ AVVISO Accedendo al blog e registrandosi alla newsletter riceverete ogni giorno una e-mail con il vangelo ed il commento e le varie cose pubblicate nel blog stesso
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giovedì 30 giugno 2016

(Mt 9,9-13) Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici

VANGELO
(Mt 9,9-13) Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.
+ Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».


Parola del Signore



LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Ti prego o Spirito santo di penetrare in ogni ruga della mia pelle,in ogni piega del mio cuore.Fa che solo tua sia la voce che canta alle mie orecchie,che il tuo amore che mi circonda mi faccia esprimere con altrettanto amore,per Cristo nostro Signore, che col suo sangue ha purificato la mia colpa.


Tutti quelli che conoscono Gesù, vengono ogni volta stupiti da come si comporta, da come parla; specialmente quelli che sono i più colti, che credono di avere più diritto degli altri di parlare, quelli che si sentono sempre un gradino più su.
Ma Gesù ancora una volta stupisce tutti ed è lo stesso Matteo che ci racconta come fu chiamato a seguirlo.
Questa è quella che noi oggi potremmo chiamare testimonianza di una conversione.
Matteo era un esattore delle tasse e quasi sicuramente un po’disonesto, frequentava gente senza fede e disonesta come lui, ma proprio a lui il Signore dice :-Vieni e seguimi-
A Matteo, che era abituato ad esigere le imposte, viene chiesto di imparare dal Signore ad elargire misericordia, perché con quella verrà giudicato, e tanta ne userà agli altri, altrettanta ne sarà usata per lui. Quando sceglie Matteo, lo fa mentre era occupato ad incassare le tasse per i romani, un uomo che era abituato a far quadrare i conti, ad esigere quello che gli veniva chiesto di esigere, un uomo che infondo rendeva agli altri l’obbligazione che a lui stesso era fatta, perché dalla sua capacità ad esigere i pagamenti, dipendeva il suo lavoro e quindi la sua vita e quella della sua famiglia. Non gli doveva interessare molto, delle difficoltà che potevano avere i debitori,come un banchiere dei giorni nostri, uno strozzino, valutava tutto con aridità,senza un minimo di comprensione, anche se non era lui ad intascare le somme dovute, ma con una complicità aberrante con gli aguzzini dei poveri.Eppure davanti a Gesù rimane colpito, non ci pensa un attimo a seguirlo, forse attirato dalla dolcezza che c’è nei suoi occhi, lui certo non era guardato da nessuno con quella dolcezza, ne dai suoi padroni, né tanto meno dalle persone che opprimeva, ma forse è attirato anche dall’ idea di cambiare vita. Essere odiati, essere obbligati alla durezza di cuore con inflessibilità, non doveva piacergli poi molto in fondo, a chi piacerebbe far soffrire se non a chi ha un animo crudele e gode dell’infelicità altrui.
Racconta Matteo di una cena alla quale Gesù partecipò, in cui c’erano alcuni pubblicani, suoi colleghi e dei peccatori, e i farisei guardavano con il loro solito fare sospetto, mormorando contro Gesù,perché si accompagnava con questa gente, e per loro, che avevano una mentalità molto rigida, certo non era facile comprendere, quel Gesù che era sempre più vicino ai peccatori, a quelli che loro ritenevano gli impuri della società e che invece quando si rivolgeva a loro, che si ritenevano giusti, li chiamava sepolcri imbiancati… ed anche adesso Gesù li gela, riportando una frase del profeta Osea presa dall’ antico testamento e gli dice: per fargli capire che pur conoscendo bene la legge di Dio, non sapevano interpretarla. Dio non voleva sacrifici, ma misericordia e nella loro ottusità non volevano capirlo, e tanto meno essere messi allo stesso livello per il Signore di pubblicani, peccatori e reietti della società. Ancora oggi molti Cristiani, che rispettano secondo loro le regole, ritengono di dover essere considerati degni agli occhi di Dio, molto di più di tanti peccatori, e forse sarebbe bene che ascoltassero questa parola,ma sul serio, fino a farla entrare nel più profondo del loro cuore.
Gesù non chiede tasse, non si paga con il denaro quello che Lui offre, ma con quella che chiameremo “la stessa moneta”
Perdona e sarai perdonato…
Abbi pietà dei fratelli ed il Signore avrà pietà di te….
Ma quello che forse non salta subito agli occhi, ma che ci richiede un momento di riflessione e di silenzio interiore, è CHE PER PRIMO LUI FA QUESTO CON NOI… ci dona la sua misericordia; a noi miseri e peccatori di tutte le razze; a noi che siamo assenti mentre ha bisogno di noi; a noi che non vogliamo pensare ad altro che alle cose materiali; a noi che non ci sediamo mai vicino a lui raccolti in preghiera; a noi che giudichiamo il prossimo; a noi che portiamo rancore per ogni torto subito, ed ancora potrei continuare per ore elencando quelli che sono tutti i nostri peccati…
Cerchiamo di riflettere su quanto siamo immeritevoli di tanto amore e cominciamo a provare ad essere migliori, ad avere più amore e misericordia fra di noi, chiediamo a Lui che è il Maestro di aiutarci.
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mercoledì 29 giugno 2016

(Mt 9,1-8) Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

VANGELO
(Mt 9,1-8) Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.
Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

Parola del Signore .


LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di sapienza: donami lo sguardo e l'udito interiore, perchè non mi attacchi alle cose materiali, ma ricerchi sempre le realtà spirituali.

Gesù passa da una parte all’ altra, si muove da una riva all’ altra ed opera miracoli.
Scaccia demoni, ma più che altro parla, spiega, insegna. Molti sono quelli che ascoltano ed accorrono, ma non tutti quelli che si avvicinano hanno voglia di conoscerlo veramente. Tanti hanno voglia di avvicinarsi a lui, ma non tutti riescono a riconoscerlo come il Signore della vita, ed allora questi intralciano il cammino di chi ha voglia di abbracciarlo, di chi vuole venire a lui, anche da molto lontano, passando da vie traverse, aiutato da amici che hanno fede in Gesù e che lo accompagnano per essere guarito.
Noi possiamo essere questi amici, che si prendono carico dei fratelli ammalati e, con le nostre preghiere presentarli al Signore, perché non c’ è ostacolo che ci può fermare quando c’ è la fede.
Il discorso della nostra fede, di quanto sia forte o meno, ci porterà a comprendere che se Gesù può guarire il nostro corpo, tanto più potrà guarire la nostra anima.
C’ è un passo del vangelo che dice:-“ là dove due o tre si incontreranno nel mio nome, io sarò in mezzo a loro ”-
Ricordiamoci di questo, quando preghiamo; ricordiamoci di unirci spiritualmente agli altri fratelli del mondo che pregano e di unire le nostre mani in un unico abbraccio intorno ai fratelli più bisognosi, di non dimenticare nessuno fuori da questo cerchio, di non escludere nessuno per non essere a nostra volta esclusi dall’ abbraccio dell’amore
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